lunedì 29 dicembre 2014

Serie Italian Covers vol. 4 - Simon & Garfunkel + Bonus Disc : Bruno Lauzi - 1973 - Simon



 A rigor di logica, questo volume dovrebbe essere, in stretto ordine cronologico, il terzo della serie. Purtroppo il vero numero tre delle "Italian Covers", già caricato da tempo sull'abituale sito di file sharing, giace ormai impolverato nelle cripte della stratosfera, ovvero tra le bozze. Visto che l'amico George è stato di gran lunga più tempestivo di me nel mettere insieme questa bella collezione extra large delle cover made in italy di Simon & Garfunkel, rompiamo le barriere spazio-temporali e anticipiamo il futuro: vi presentiamo infatti il 4° volume delle Italian Covers prima del terzo, dedicato ai Deep Purple, che vedrete a breve su questi schermi, pigrizia captainesca permettendo. Un'ultima nota tecnica per i collezionisti: come per l'analogo post dedicato ai Rolling Stones, ho aggiunto al link per la musica un altro "tasto" per ottenere tutte le covers di questa collezione e dei singoli in essa contenuti. Auguro buon ascolto e buon anno a tutti e lascio la parola a George...



TRACKLIST:

01  Mike Liddel e gli Atomi - La tua immagine (The sound of silence) - 1966
02  I Chiodi - Mai mi fermerò (Homeward Bound) - 1967
03  The Planets - Sono una roccia (I am a rock) - 1967
04  Giuliana Valci - Un inutile discorso (The dangling conversation) - 1967
05  Luisa Casali - La tua immagine (The sound of silence) - 1967
06  Quartetto Cetra - Tre minuti (The 59th street bridge song) - 1967
07  The Bristol's - Prati neri (I am a rock) - 1967
08  I Califfi - La fiera del perdono (Scarborough Fair) - 1968
09  Dino - La tua immagine (The sound of silence) - 1968
10  I Royals - Mrs. Robinson (Mrs. Robinson) - 1968
11  Gianni Morandi - La tua immagine (The sound of silence) - 1968
12  Bobby Solo - La fiera del perdono (Scarborough Fair) - 1969
13  Bobby Solo - Mrs. Robinson (Mrs. Robinson) - 1969
14  Flora Fauna Cemento - Il ponte (Bridge over troubled water) - 1970
15  Gianni Morandi - Più voce che silenzio (El condor pasa) - 1970
16  The Pennies - Lo sconfitto (The boxer) - 1970
17  Renato dei Profeti - Il ponte (Bridge over troubled water) - 1970
18 Ornella Vanoni - Il ponte (Bridge over troubled water) - 1972
19  Angelo Branduardi - Scarborough fair (in italiano) (Scarborough fair) - 1996
20  Dik Dik - La tua immagine (The sound of silence) - 2000
21  Andrea Parodi & Al Di Meola - Deo ti gheria Maria (in sardo) (The sound of silence) - 2005
22  Cecilia Quadrenni - Scarborough fair (Scarborough fair) - 2013

Bonus track
23  Art Garfunkel e Claudio Baglioni - The sound of silence (in inglese e italiano) - live Rai TV, programma "L'ultimo valzer", 1999

Ed eccoci giunti al 4° appuntamento con la serie Italian Covers, dedicata questa volta agli immortali Simon & Garfunkel. Soprattutto nel corso degli anni '60 molti gruppi e artisti italiani reinterpretarono le canzoni più note del celebre duo americano. Devo dire che nel corso della ricerca ho scoperto delle cose curiose e inaspettate, come la cover di The 59th street bridge song incisa niente meno che dal Quartetto Cetra nel 1967, o una versione di The sound of silence cantata in dialetto sardo. Come nel caso dei Rolling Stones e degli Uriah Heep troviamo brani particolarmente "gettonati" riproposti in più versioni. Al primo posto si colloca indiscutibilmente The sound of silence, proposta in ben 7 versioni. A ruota seguono Mrs. Robinson e Scarborough fair, tutti brani inclusi nella colonna sonora del film "Il laureato", del 1967, con un giovanissimo Dustin Hoffman, al fianco di Anne Bancroft e Katharine Ross. Il film ebbe un enorme successo anche in Italia così come le musiche di Simon & Garfunkel, Da qui la furbesca saga delle cover di queste celebri composizioni. Anche in questa compilation troviamo versioni un po' incolori a fianco di ottime riproposte, almeno sotto il profilo musicale. Più difficili da digerire sono i  testi, assolutamente infedeli rispetto a quelli originali. Il post si conclude con un bonus CD: ho ripescato in fondo ad un cassetto l'album "Simon", inciso nel 1973 da Bruno Lauzi, contenente dieci cover in omaggio al grande autore e musicista americano. 

La celebre gamba con calza velata di Anne Bancroft: quanti sogni inconfessabili...
Ma procediamo con ordine. I brani seguono un ordine cronologico. Si inizia con una delle tante versioni di The sound of silence ad opera di Mike Liddel e gli Atomi (certo, non è proprio la voce di Paul Simon) pubblicata nel 1966; si passa quindi attraverso nomi conosciuti (come Dino, Gianni Morandi, Bobby Solo,  I Califfi, Ornella Vanoni) e altri più di nicchia (Giuliana Valci, Luisa Casali, I Royals, The Pennies). Molto bella la versione di Bridge over troubled water (Il ponte) ad opera dei Flora, Fauna, Cemento. Le cover più recenti sono interpretate da Angelo Branduardi, con una delicata versione di Scarborough fair (il titolo è quello originale, ma la canzone è in italiano), pubblicata nel 1996 all'interno del disco "Futuro antico", dai Dik Dik con La tua immagine (incisa nel 2000 dalla ricostituita formazione), fino ad una delle cover più originali in assoluto: una versione di The sound of silence, qui intitolata Deo ti gheria Maria, cantata in dialetto sardo da Andrea Parodi, leader dei Tazenda, accompagnato dal chitarrista Al Di Meola. In chiusura la cover di Scarborough fair, interpretata dalla bellissima voce di Cecilia Quadrenni, che ricorda un po' quella di Enya. Una interessante new entry nella scena musicale italiana da tenere d'occhio. Non la conoscete? Date allora un'occhiata al suo sito. La compilation si chiude con una bonus track, una rara versione live di The sound of silence cantata a due voci (in inglese e in italiano) da Art Garfunkel e Claudio Baglioni. L'anno era il 1999, la trasmissione televisiva, andata in onda su RAI DUE, si intitolava "L'ultimo valzer".

Ornella Vanoni anni '60 sulla mitica Vespa
Cecilia Quadrenni, tutta da scoprire
Claudio Baglioni e Art Garfunkel dal vivo su RAI DUE nel 1999
(reup 18/11/2015)

Bruno Lauzi - 1973 - Simon
TRACKLIST:

01. L'America (America)
02. Piccolino (St. Judy's Comet)
03. Se una donna non va (Something so right)
04. Quanto costa (Run that body down)
05. Duncan (Duncan)
06. Canzone italiana (American tune)
07. Storia di due imbecilli (Was a sunny day)
08. Claudia (Cloudy)
09. L'unico che sta a New York (The only living boy in New York)
10. Salve Frank Lloyd Wright (So long, Frank lloyd Wright)

FORMAZIONE:

Bruno Lauzi - voce
Gigi Cappellotto - basso
Gianni Dall'Aglio - batteria
Damiano Dattoli - basso
Fratelli La Bionda - chitarre acustiche
Andrea Sacchi - chitarra elettrica

Nel 1973 Bruno Lauzi incise questo LP dal titolo "Simon" quale omaggio a Paul Simon e alle sue composizioni. Si fece accompagnare da musicisti di tutto rispetto, tra cui Gigi Cappellotto, Gianni Dall'Aglio (storico batterista dei Ribelli) e i Fratelli La Bionda alle chitarre acustiche. Nelle dieci tracce emerge tutto l'amore di Bruno Lauzi per la canzone cantautorale e la scelta, sicuramente coraggiosa, di tradurre e reinterpretare le canzoni composte da Paul Simon, ancora oggi non passa inosservata. L'album mantiene tutta la sua freschezza e la sua originalità. Se non lo conoscete ancora, sono certo che non vi deluderà. Aspettiamo i vostri commenti.
Buon ascolto!!

Paul Simon nel 1973

Post by George & covers by Captain

giovedì 25 dicembre 2014

Serie "Bootleg" n. 181 - Area live at Italian Progressive Rock Festival Finale 2013, Club Citta', Kawasaki, Japan, 28 aprile 2013

TRACKLIST DISC 1:

01. Trikanta Veena suite 
02. Arbeit macht frei 
03. Sedimentazioni 
04. Cometa rossa 
05. Nervi scoperti 
06. Efstratios 
07. Gerontocrazia 
08. L'elefante bianco 

TRACKLIST DISC 2:

09. La mela di Odessa 
10. Luglio, agosto, settembre (nero) 
11. ZYG (Crescita zero) 
12. Gioia e rivoluzione 

FORMAZIONE:

Patrizio Fariselli (piano, keyboards) 
Paolo Tofani (guitar, live electronics, vocals) 
Ares Tavolazzi (bass) 
Walter Paoli (drums) 

with
Mauro Pagani (violin on track 12)

Questo post è il naturale seguito del bootleg n. 113, contenente il concerto che Mauro Pagani tenne al Club Città di Kawasaki (noto sobborgo di Tokyo) il 28 aprile 2013, in occasione dell'Italian Progressive Rock Festival. Nella stessa data si esibirono anche gli Area nella formazione a quattro comprendente i tre fondatori Fariselli, Tofani, Tavolazzi e il batterista Walter Paoli. Mauro Pagani entra in scena con il suo violino elettrico nell'ultima track del concerto, Gioia e Rivoluzione. Gli Area, apprezzatissimi in Giappone - come del resto gli altri gruppi storici del prog italiano - snocciolano una lunga serie di brani; dai classici degli esordi (Arbeit Macht Frei, Cometa Rossa, Luglio, agosto, settembre nero e l'eccezionale rivisitazione free di ZYG Crescita zero) fino alle nuove produzioni, come Trikanta Veena Suite (dal Live 2012) posta in apertura di concerto. Il bootleg va ad integrare il già corposo cofanetto dedicato ai live in Kawasaki che il nostro Captain ha raccolto in un unico megaultrapost pubblicato lo scorso 3 gennaio.
Buon ascolto.


Post by George

Nota by Captain: colgo l'occasione del solito bellissimo bootleg, consuetudine alla quale il nostro caro amico George ci ha ormai abituato, per augurare agli amici del blog, da parte di tutto lo staff della stratosfera, "Merry Christmas...
...and a proggy new year!!

giovedì 18 dicembre 2014

Serie "Bootleg" n. 180 - In memory of Joe Vescovi & The Trip - Live 2010-2013

Joe Vescovi: anni '70 e anni 2000
Post dedicato a Joe Vescovi, grande tastierista e leader dei nostri sempre amati Trip. Un anno terribile e denso di lutti come questo 2014 ci ha tolto il piacere di poterlo ascoltare ancora una volta dal vivo (proprio nel momento in cui la band, da qualche anno, si era ricostituita) ed apprezzarlo per qual grande musicista che è stato e che rimarrà sempre nei nostri cuori. Joe se ne è andato all'improvviso nella notte del 29 novembre, a San Benedetto del Tronto. La Stratosfera ha pubblicato veramente tutto quanto era possibile pubblicare sui Trip (il nostro Captain ha fatto un lavoro di ricerca encomiabile) ad eccezione delle più recenti uscite discografiche che, come è noto, non pubblichiamo, in coerenza con la nostra linea editoriale. Se andate a cercare i vecchi post troverete tutti i loro album, le rarità e anche il film "Terzo Canale - Avventura a Montecarlo". Non ultimo vi consigliamo vivamente, se ancora non lo avete fatto, di acquistare la ristampa di "Atlantide", pubblicata nel 2013, con un bonus CD contenente un concerto live tenutosi a Tokyo nel 2011. Bene, per non farmi prendere dalla commozione, ricordiamo Joe Vescovi e i Trip con la loro musica. Con la scomparsa di Billy Gray (il primo chitarrista della band mancato nel 1984) e successivamente di Arvid "Wegg" Andersen (31 marzo 2012), Joe Vescovi, insieme a Furio Chirico (potente drummer subentrato nel 1972 al posto di Pino Sinnone, poi con gli Arti e Mestieri) erano rimasti gli ultimi portabandiera dei gloriosi Trip. Abbiamo quindi assemblato questo doppio CD che raccoglie alcune testimonianze sonore di grande spessore artistico, nell'ultimo periodo di vita artistica dei Trip che va dal 2010 al 2013. 


DISC 1
The Trip - Auditorium Enrico Simonetti, Alassio (IM) 
14 luglio 2012
Concerto in memoria di Arvid "Wegg" Andersen
(Special guests Pino Sinnone, Silvana Aliotta & Valeria Caponnetto Delleani)

TRACKLIST:

Il Cerchio d'oro
01 Introduzione / Impressioni di settembre - con Giorgio "Fico" Piazza (ex PFM) al basso
The Trip
02  Caronte I
03  Two Brothers
04  Atlantide / Evoluzione (con Silvana Aliotta e Valeria Caponnetto Delleani)
05  Leader / Energia
06  Fortuna (Repent Walpurgis) - con Pino Sinnone
07  L'ultima ora e ode a Jimi Hendrix - con Pino Sinnone e Silvana Aliotta
08  Finale: in memoria di Arvid "Wegg" Andersen

Apriamo con questo concerto risalente al luglio 2012, che i Trip superstiti con formazione allargata tennero ad Alassio per commemorare Arvid "Wegg" Andersen, bassista e cantante della prima ora.  Wegg, che suonò nei primi anni '60 con Ritchie Blackmore, si trasferì in Italia nel 1966 per rimanere con i Trip fino al 1974, a seguito della forzata interruzione dovuta ad un grave incidente in cui si fratturò due vertebre. L'incidente di fatto portò allo scioglimento della band. Abbandonata la musica a causa dei postumi della frattura, lavorò per una compagnia di logistica, vivendo per lunghi periodi in Egitto. Nel tempo la Svizzera divenne sua residenza. Fece in tempo a partecipare ad una applauditissima rentrée con Joe Vescovi e Furio Chirico nel Prog Exhibition Festival 2010 (su CD e DVD) e ad una tournée in Giappone nel 2011 (il concerto sul bonus CD della ristampa di "Atlantide") prima della scomparsa. Come track iniziale abbiamo postato una cover di Impressioni di settembre. suonata dal Cerchio d'Oro con la partecipazione straordinaria del primo bassista della PFM, Giorgio "Fico" Piazza. Da sottolineare due presenze "storiche", che rendono imperdibile questo concerto: quella di Pino Sinnone, primo batterista della band, che dopo 40 anni affianca nuovamente Joe Vescovi (in Fortuna, cover dei Procol Harum, e Ode a Jimi Hendrix) e quella di Silvana Aliotta, già cantante nei Circus 2000, qui affiancata dalla figlia Valeria Caponnetto Delleani, grande vocalist, cantante degli Honeysuckle. Un grande evento live. 

FORMAZIONE:

Joe Vescovi - tastiere, voce
Furio Chirico - batteria
Fabrizio Chiarelli - chitarra, voce
Angelo Perini - basso

GUESTS:

Pino Sinnone - batteria
Silvana Aliotta - voce
Valeria Caponnetto Delleani - voce


DISC 2
The Trip - Live 2010-2013

TRACKLIST:

01  Evoluzione - soundcheck @ Prog Exhibition, Roma, 5 novembre 2010
02  Evoluzione / Caronte I / Two Brothers / L'ultima ora e ode a Jimi Hendrix / Ora X (fade out)
Live Viterbo, 21 luglio 2012 ("Le radici del rock")
03  Intervista a Joe Vescovi e Pino Tuccimei su Radio FIM, 2013
04 Caronte I - live at Crossroads, Roma, 22 marzo 2013

Questo secondo CD cattura diverse esibizioni live dal 2010 al 2013, inclusa una interessante intervista radiofonica a Joe Vescovi e Pino Tuccimei, manager di grandi artisti tra i quali i Trip. Splendida la suite suonata a Viterbo nel 2012 in occasione della rassegna "Le radici del rock". Nel soundcheck del Prog Exhibition 2010 al basso c'è ancora Wegg Andersen. Ed è proprio tutto. Good last trip, Joe! Un grazie al Captain per la realizzazione delle sempre splendide front cover e ad Augusto Croce, al quale abbiamo "preso in prestito" le fotografie postate sul suo sito Italian Prog. 

 
Link CD 1
Link CD 2

Post by George, covers by Straospheric Captain (4 hands are better than 2)

mercoledì 17 dicembre 2014

Serie "New Italian Prog" n. 5 - Malibran - 1990 - The wood of tales

 
TRACKLIST :

01 Malibran
02 The Wood Of Tales
03 Sarabanda
04 Pyramid's Street
05 Prelude

I Malibran furono uno dei gruppi di punta (e maggiormente produttivi) del cosidetto movimento neo prog degli anni 90. Questo è il loro primo lavoro e risale al 1990. Seppur sia un lavoro ancora acerbo, vi si possono già rintracciare, ereditate dagli anni 70 ma attualizzate ai nineties, le caratteristiche del prog più classico: largo uso di flauti, synth, tastiere e chitarre che si inseguono in lunghi ed evocativi solo e, quà e là, trovano spazio anche suoni più sperimentali. Peccato per l'uso esclusivo di testi in inglese, che toglie "italianeità" alla band. Va detto, a questo proposito, che già nel successivo "Le porte del silenzio", del 1993, i Malibran utilizzeranno anche testi in lingua italiana.

Brano preferito dal capitano, per quanto riguarda "The wood of tales": la bellissima title-track, bella, potente e solenne... Buon ascolto

MALIBRAN :

Giuseppe Scaravilli: vocals, guitar, flute
Alessio Scaravilli: drums
Jerry Litrico: guitar
Benny Torrisi: keyboards
Angelo Messina: bass
Giancarlo Cutuli: flute, sax


Quiz Finale : ma chi è questa gaudente signora e, soprattutto, che ci azzecca con questo post? 

Post by Captain

venerdì 12 dicembre 2014

Serie "Bootleg" n. 179 - Banco del Mutuo Soccorso - Falzé di Trevignano (TV), 15 marzo 1997 (acoustic set)

TRACKLIST:

DISC 1
01. RIP 
02. Il ragno 
03. Metamorfosi 
04. Frevo 
05. Pippo (improvvisazione) 
06. Tirami una rete 

DISC 2
01. Emiliano 
02. L'evoluzione 
03. Non mi rompete 
04. 750.000 anni fa...l'amore? 
05. Traccia 

FORMAZIONE:

Francesco Di Giacomo - voce
Vittorio Nocenzi - tastiere
Filippo Marcheggiani - chitarra
Rodolfo Maltese - chitarra

Ritengo che la presentazione sia alquanto superflua. Vi proponiamo un ottimo concerto del BMS in versione acustica, registrato a Falzé di Trevignano (TV) il 15 marzo 1997. A Francesco Di Giacomo & Co, venne assegnato, per l'occasione, il Premio Darwin. Il concerto si snoda attraverso un doppio CD, che ripropone le tracce storiche del Banco. Abbiano anche l'opportunità di ascoltare una bella versione di Frevo e una improvvisazione sul tema di Pippo. Le immagini sono tratte dall'archivio dell'amico Danilo Jans (a cui vanno i miei ringraziamenti). Gli scatti risalgono al concerto acustico  tenutosi al Tavagnasco Rock Festival nello stesso anno. E così, giunti oramai alla fine di questo terribile 2014 per il prog italiano, ne approfittiamo per rendere omaggio, ancora una volta, al grande Francesco Di Giacomo.
Buon ascolto. 


Link CD 1
Link CD 2 

Post by George, cover "postuma" by Captain

giovedì 11 dicembre 2014

Le Antologie della Stratosfera Vol. 13 - Tony Dresti - Related Bands

Questa volta ci troviamo di fronte ad un'antologia atipica, dedicata ai progetti di un artista il cui nome, a molti di voi, risulterà sconosciuto. Eppure Tony Dresti, insieme a Donato Scolese (suo compagno negli Acta Diurna, presenti nel volume 2 di questa compilation), alla fine degli anni 70, furono parte dell'ascesa di un grandissimo personaggio, beniamino del nostro blog di cui per ora non svelo il nome per matenere un minimo di suspence. Infatti, sebbene molti non avranno collegato immediatamente, Dresti era già apparso svariate volte sulla stratosfera (guardate un po' qui la formazione dei musicisti, ed anche qui. Ma sicuramente Dresti e Scolese c'erano anche qui, qui e qui).

Svelato il mistero, passiamo all'aspetto squisitamente musicale di questa antologia: innanzitutto, preciso doverosamente che tutti i brani provengono direttamente dal canale you tube di Tony Dresti (ovvero Agtadiurna): naturalmente invito tutti ad una visita. I Gonostoma, protagonisti unici del 1° disco, furono una band pienamente inseribile nel rock progressivo italiano dei primi anni 70. Sfortunatamente questo gruppo non incise nulla, ma è sopravissuta una eccezionale registrazione live dove proponevano quasi per intero il loro concept album in embrione, nome in codice "Delta", e qui ve la riproponiamo, suddiviso in 4 lunghi brani, quasi delle suite, come era buona consuetudine di molte prog band del periodo. Sul 2° disco, gli Acta Diurna sono fautori di un genere prog jazz gradevole e ben suonato (fu in questo contesto, tra l'altro, che Dresti e Scolese entrarono in contatto con Battiato), mentre i Fendinebbia Electro Blues Band ci propongono un genere blues rock più accessibile ma decisamente piacevole. Chiude una Bonus track, ovvero il progetto Gonostoma d'eau, che vede la reunion tra Dresti e il vecchio compagno d'avventure Attilio Giannoni.


TRACKLIST :

1 - Gonostoma - Fede (7:00)
2 - Gonostoma - Solitudine (10:23)
3 - Gonostoma -  Orgoglio (10:33)
4 - Gonostoma - La Montagna (10:30)

(Tutti i brani sono di A. Giannoni, T. Dresti, R. Gioria, F. Rizzato)

Testi adattati dal canale YT Agtadiurna: "I Gonostoma hanno vissuto una stagione creativa agli inizi degli anni 70, poi dissoltasi per problemi di salute di un componente del gruppo, che non si pote' rimpiazzare poiche' la musica veniva creata in modo corale, infatti il prodotto finale era lo sviluppo di quattro idee diverse ma affini. Mancando un componente venne a mancare un organo vitale. Di quell'esperienza sono rimasti quattro pezzi inediti,con un filo conduttore che li univa, un "concept album"dal titolo DELTA. Il genere era etichettato come rock progressive"

 
Sempre da Agtadiurna, alcune brevi descrizioni dei brani dei Gonostoma. Una precisazione: tutti i testi delle canzoni descritte sono di Attilio Giannoni

1 - Fede tratta, in sintesi, della perdita della fede, non in forma strettamente religiosa ma con una visione piu' ampia. Chiunque abbia condiviso un'esperienza artistica o di vita, che poi ha dovuto abbandonare per vari motivi, puo giustificare la sua scelta agli occhi di tutti, ma non a quelli dell'amico di "vecchie battaglie" che sa leggere nel profondo della tua anima. 
2 - Da sempre l'uomo ha dovuto fare i conti con la Solitudine. "Quando l'uomo e' ancora un bimbo, nel cortile tu sei l'ombra": frase stupenda, nessuno puo' prevedere l'evolversi della propria esistenza e quindi siamo tutti a rischio di essere sopraffatti dal "respiro del demonio". 
3 - Orgoglio e' rivolto a chi nella vita ha vissuto un esperienza creativa di grande impatto emotivo ma di breve durata. Per "orgoglio", ma io aggiungo anche per la paura di soffrire, per la quale non si ricerca piu' e quindi ci si ferma, andando incontro ad una delle tante piccole morti che ognuno di noi sperimenta nel propio vissuto (saper che l'acqua chiara, che scorre sotto i ponti, non puoi piu' bere perche tu non vuoi).
4 - La montagna dei larici dannati: "striduli uccelli a stormi fuggono su per le rupi i corvi ed i falchi danzando si dileguano nel buio dell’oblio. Già vedo il tuo pugno nero che tiene le redini chiuse. E un canto, preludio di morte, mi giunge dal cielo. E sento garrire la frusta sul fuoco abbagliante: è questa la luce infernale che falcia la vita". 

 GONOSTOMA :

Attilio Giannoni - Autore melodie, testi e voce
Tony Dresti - Autore musiche e basso elettrico
Fabio Rizzato - Autore musiche e batteria
Renato Gioria - Autore musiche e organo hammond


TRACKLIST :

01 - Acta Diurna - La guerra atomica
02 - Acta Diurna - La baita
03 - Acta Diurna - L'aquilone
04 - Acta Diurna - Autunnale
05 - Fendinebbia Electro Blues Band - Got my mojo working (Morganfield)
06 - Fendinebbia Electro Blues Band - How long ca a fool go wrong (J.Cotton)
07 - Fendinebbia Electro Blues Band - Caldonia (F.Moore)
08 - Fendinebbia Electro Blues Band - Straighten up,baby (Otis Span)
09 - Gonostoma D'Eau - I camion (A. Giannoni, T.Dresti) - Bonus Track

(Tutti i pezzi degli Acta Diurna sono di M. Ferro, T. Dresti, D. Scolese, T. Nicoletta, P. Orlandi)

Anche i testi che seguono sono adattati da quelli di Agtadiurna: "Gli Acta Diurna hanno vissuto una stagione creativa a meta' degli anni settanta, poi dissoltasi per mancanza di prospettive discografiche. Bisogna ricordare anche la situazione politica Italiana di quegli anni, che non aiutava chi si cimentava nel mondo della musica d'autore. Di quella esperienza sono rimasti nove pezzi inediti e una cover del gruppo inglese Electric Light Orchestra. La parte musicale nasceva da un idea, poi sviluppata all'interno dell'organico, con i componenti che erano sia strumentisti che autori della musica, ma anche dei testi. Autunnale, invece, e' stata composta interamente dal bassista Tony Dresti. Questo modo di lavorare era la caratteristica di molte formazioni che, in quegli anni, calcavano la scena: il glorioso periodo del "Progressive Italiano". Franco Battiato frequentava il locale prove degli Acta Diurna, infatti Tony Dresti e Donato Scolese ricevettero la proposta per entrara nel suo organico, condividendo per un po' di anni il grande successo dei primi dischi pop (L'era del cinghiale bianco e Patriots): dalle cantine underground agli stadi, ma questa e' un altra storia. Gli anni settanta stavano finendo e gli anni ottanta si sarebbero aperti all'insegna del consumismo e dell'arrichimento esasperato, e avrebbero preparato inesorabilemte i tempi che stiamo vivendo". I brani dei Fendinebbia Blues Band, progetto blues rock di Dresti dei primi anni 90, provengono dall'album "Transversal", inciso per l'etichetta Splasch nel 1991.

ACTA DIURNA :

Mauro ferro - Chitarre
Tony Dresti - Basso elettrico
Donato Scolese - Batteria e vibrafono
Tonino Nicoletta - Tastiere
Peter Orlandi - Voce

FENDINEBBIA ELETTRO BLUES ROCK :

Tony Dresti: bass guitar
Roberto Cavallo: drum
Clay Gatti: harmonica, sax
Paolo Ciotta: guitar
Peter Orlandi: vocals
Guest star - Oscar Bozzetti: piano

LINK Disc 1
LINK Disc 2

Post by Captain, thank you very much to Agtadiurna