domenica 17 maggio 2015

Carota - 1977 - Carota



 TRACKLIST :
 
1 - Nella mia ora di libertà
2 - Amanita Phalloides 
3 - Natura addio! 
4 - Le stelle non si vergognano di sembrare lucciole 
5 - Ketama 
6 - Il fratello della libertà 
 
 
Questa raccolta rappresenta un momento di riflessione; in essa ho potuto condensare alcune cose in cui credo. Per non correre il rischio di voler dire troppo, e perché quel poco che ho scelto si capisca, ho limitato a 4 le canzoni cantate, dato che mi sembrava impossibile pretendere di monopolizzare la concentrazione di che ascolta per tutta la durata di un intero album; spero perciò che i pochi concetti contenuti nei testi risultino sottolineati “.

Questo scriveva Franco Carotta, in arte Carota, nel suo primo album omonimo del 1978. Non ripeterò le già esaustive note dell’amico George riportatevi in occasione della pubblicazione del secondo album del musicista bolognese uscito l’anno seguente, ovvero nel 1979, perché se è vero che a volte repetita iuvant, è altrettanto vero che alla lunga possono stancare. Analizzerei piuttosto abbastanza velocemente l’album che qui proponiamo, per dire innanzitutto che si tratta di un lavoro prodotto e confezionato da un onesto musicista, maestro e padrone del proprio strumento, la chitarra (sia 12 corde che steel), che ahinoi ha un grande tallone d’Achille nella voce, ma che nel complesso risulta piacevole, accattivante e soprattutto davvero variegato.
 

E così si comincia con la cover de Nella mia ora di libertà, di Fabrizio De Andrè, dove appunto la voce non è certo all’altezza, ma che nella parte centrale del brano presenta un interessante assolo di chitarra assolutamente non presente nell’originale, tanto da dilatarla dagli originali 5’10” agli 8’01” proposti dal cantautore emiliano. Amanita Phalloides è uno dei due strumentali annunciati, una sorta di melting pot, dove alla parte iniziale di una chitarra Zappiana (Riccardo, non Frank mi raccomando) che molto ricorda Chatka o Celestion, ne segue invece un’altra Country/folk, il tutto alternandosi più volte. Accostamento irriverente? Eppure gustabilissimo. Natura addio! sembra un tipico brano primi anni 70, Claudio Fucci o Mario Barbaja, anche per quanto riguarda testi che ahimè sono incomprensibili a causa della pessima scelta dell’eco per l’intera durata. La cosa più interessante rimangono gli arpeggi di chitarra finali. Il lato B si apre con un brano dal titolo lunghissimo : Le stelle non si vergognano di sembrare lucciole. Anche qui una semieco penalizza la comprensione dei testi, che credetemi, letti sul retro di copertina non brillano per incisione od originalità, ben altra cosa il primo Alan Sorrenti. Ketama, secondo brano strumentale, ha un continuo mellotron di sottofondo che ricorda i cosmici tedeschi piuttosto che i nostrani Sangiuliano o Baffo Banfi di Galaxy my dear, con chitarra solista per concludersi con un a parer mio poco glorioso finale alla Santo & Johnny. L’album si conclude con l’unico pezzo con i testi di un certo spessore (ovviamente non consideriamo l’iniziale brano del maestro genovese) : Il fratello della libertà, sicuramente very easy, con una chitarra ancora country folk seppur minimalista, che ci ricorda molti cantautori di qualche anno prima come Mario De Luigi, Corrado Sannucci, il primo Giorgio Lo Cascio e chi più ne ha più ne metta. Insomma, non certo un album epocale, il successivo Alba Tramonto sarebbe stato ben più curato e ben più vicino alle nostre corde, ma poiché come mi confermava l’amico George purtroppo tra i frequentatori del nostro meraviglioso blog serpeggia quel male oscuro conosciuto col termine di completismo, mi auguro che questo post vi permetta una sorta di immunità seppur solo temporale in attesa dei prossimi lavori che spero quanto prima di avere il tempo di proporvi. Felice ascolto e buona salute a tutti, Frank-One


Post by Frank-One with a little help from Captain

1 commento:

  1. Grande Frank-One, ogni promesso è debito e tu l'hai mantenuta alla grande. Vedo che la sindrome del completismo, di cui sono affetto da anni, continua a colpire...

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