Perché realizzare un post dedicato ad un gruppo tedesco, i Die Anderen alias Kannibal Komix alias Apocalypse? Le ragioni sono due: tra i musicisti vi è un italiano e i due dischi proposti sono veramente deliziosi, con suoni a cavallo tra psichedelia e protoprog.
Die Anderen (L'altro) era il nome originale della band. Con questa denominazione i nostri incisero alcuni singoli e un 33 giri. Il web è abbastanza ricco di informazioni e Discogs propone, come di consueto, una discografia dettagliata. Anche Augusto Croce, su Italian prog, fa un cenno stringato, ma efficace sui Kannibal Komix: "Gruppo tedesco, i Kannibal Komix comprendevano anche un italiano (Jurgen Drews, Gerd Muller e Bernd Scheffler erano tedeschi, il bassista Enrico Lombardi di Piacenza), ed ebbero una certa notorietà comparendo in alcuni spettacoli televisivo in Germania e Inghilterra. Il loro primo album, Kannibal Komix, venne realizzato in Germania nel 1968 dalla Ariola, e poi scelto come colonna sonora per il film "The house in white" dal regista George Moorse; l'album uscì dunque più tardi negli Stati Uniti per la Colossus che pubblicò anche il loro secondo album, e in Italia per la Saint Martin, nel 1971 e con copertina singola".
Die Anderen - 1968 - Kannibal Komix
Front cover LP originale tedesco, Ariola, 1968 |
Front cover edizione USA, Colossus, 1970 |
TRACKLIST:
01. Little Little
02. Neurotic Reaction
03. Sing A Song
04. Mind Your Own Business
05. Little Queen
06. Man In The Moon
07. Love
08. White House
09. Sunday Morning
10. Choo Choo Train
11. Elenor
12. Cosy Rosy
Bonus tracks
13. Forever And A Day (45 giri, lato A, 1968)
14. Sardegna (45 giri, lato B, 1968)
15. Somebody Loves You (45 giri, lato A, 1969)
16. In The Morning (45 giri, lato B, 1969)
FORMAZIONE:
Bernd Scheffler - drums, vocals
Jürgen Drews - lead guitar, vocals
Enrico Lombardi - bass, vocals
Gerd Müller - guitar, vocals
Questo primo LP dei Kannibal Komix, che in Germania venne pubblicato nel 1968 a nome "Die Anderen", è a cavallo tra beat e psichedelia inglese, tipica del finire degli anni '60. Venne prodotto da Giorgio Moroder, allora produttore per la Ariola e ancora molto lontano dalla disco music elettronica dei mid '70's. I dodici brani sono piuttosto brevi, con belle parti corali supportate dal suono acido delle chitarre di Drews e Muller. Ottimo il supporto del basso da parte del nostro Enrico Lombardi. Va segnalata qualche sdolcinatura di troppo (Sing a Song, ad esempio), qualche omaggio eccessivo ai Bee Gees (Love) e una presenza a volte troppo ingombrante degli archi. Le ultime quattro track (escluse le bonus) sono senza dubbio le migliori. In particolare Cosy Rosy apre nuovi orizzonti musicali, una sorta di trait-d'union ideale con le sonorità del disco successivo. I brani di questo album vennero in seguito utilizzati per la colonna sonora di un film ispirato ai Beatles, quelli psichedelici di "Magical Mystery Tour", dal titolo "The House in White". Nel 1970 l'album venne stampato negli Stati Uniti, ad opera dell'etichetta Colossus, semplicemente col nome "Kannibal Komix", dato che il nome tedesco non era indicato per il mercato internazionale. La copertina apribile presenta una donna nuda a cavallo, con sguardo truce e teschio in posizione...strategica.
Front cover edizione australiana, Festival Records, 1970 |
Le quattro bonus tracks altro non sono che i due 45 giri del 1968 e 1969 che rimasero inediti su LP. I KK pubblicarono un terzo singolo nel 1970 contenente Little Little/Love. Entrambi i brani sono inclusi nel 33 giri.
Apocalypse - 1970 - Apocalypse
TRACKLIST:
01. Life Is Your Profession
02. Let It Die
03. Patricia
04. Milkman
05. Try To Please Me
06. Pictures Of My Woman
07. Linda Jones
08. Blowing In Blow
Bonus track
9. Reflections Of A Summer
Il titolo completo di questo album, così come riportato da Discogs, è "Apocalypse - Original Soundtrack of Cinerama Film Wunderland Der Liebe". Pubblicato nel 1970 in Germania e negli USA a nome "Apocalypse", il 33 giri venne nuovamente prodotto da Giorgio Moroder. La ristampa in CD risale al 2003 e contiene una bonus track, tratta dalla colonna del film. Il disco è decisamente più maturo di quello precedente: i suoni, le voci, la tecnica musicale si sono affinati e qui e là emergono spruzzate di prog, anche se il disco è ancora un chiaro esempio di ottima post-psichedelia. Splendida Let it die, acidissima, con l'intro/outro di sitar e il basso prepotente di Enrico Lombardi. Il commiato dal disco si chiama Reflections of a Summer, pubblicato come bonus track, un capolavoro di chitarre acustiche, percussioni e cori. L'album ebbe un discreto successo e a ruota vennero pubblicati un buon numero di singoli (compreso qualche ripescaggio dal primo album), senza però nessun inedito.
Gran bel disco. Tutto da ri-scoprire.
La formazione degli Apocalypse, già Kannibal Komix, già Die Anderen, è invariata.
Post by George
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