DE DE LIND - 1973 - Io non so da dove vengo e non so dove mai andrò. Uomo è il nome che mi hanno dato.
TRACKLIST :
01 - Fuga e morte
02 - Indietro nel tempo
03 - Paura del niente
04 - Smarrimento
05 - Cimitero di guerra
06 - Voglia di rivivere
07 - E poi
Testo tratto dal post originale del 29 maggio 2011: Ed ecco a voi uno dei più famosi dischi "minori" del rock progressivo
italiano: nel 1973 il quintetto dei De De Lind confeziona l'album con il
titolo più lungo della storia del nostro genere musicale, "Io non so da dove vengo e non so dove mai andrò. Uomo è il nome che mi han dato".
Sebbene non tutto l'album sia su altissimi livelli, alcuni pezzi di
genere hard prog risultano, secondo la mia personalissima opinione,
veramente gradevoli (Fuga e morte, Indietro nel tempo). Il gruppo
proviene dall'epoca tardo beat (esistevano già dal 1969) e, prima di
quest'album, aveva già prodotto due o tre singoli commerciali. Dopo
quest'album, che venne completamente ignorato da pubblico e critica,
nonostante una frequente presenza della band ai festival pop dell'epoca,
il gruppo si sciolse ed il solo Paradiso proseguirà una carriera
solistica povera di successi. L'album verrà poi rivalutato da molti
studiosi del rock progressivo italiano: alcuni addirittura lo ergeranno a
capolavoro. A voi l'ardua sentenza, ciofeca o capolavoro, ascoltate e
fate sapere, please...
Quì il buon J. J. John strapazza abbastanza questo album (naturalmente su John Classic Rock), mentre qui ne parla in toni più lusinghieri Monsieur Croce su Italianprog
I DE DE LIND :
Vito Paradiso - Voce, chitarra classica
Vito Paradiso - Voce, chitarra classica
Gilberto Trama - Fiati
Matteo Vitolli - Chitarra elettrica
Eddy Lorigiola - Basso
Ricky Rebajoli - Batteria
DE DE LIND - 1969/1971 - I singoli
TRACKLIST :
01 - De De Lind - Anche se sei qui (1969 - Side A)
De De Lind - Come si fa? (1969 - Side B) Missing
02 - De De Lind - Mille anni (1970 - Side A)
03 - De De Lind - Ti Devo Lasciare (1970 - Side B)
04 - De De Lind - Signore, dove va (1971 - Side A)
05 - De De Lind - Torneremo ancora (1971 - Side B)
Insieme all'album dei De De Lind, vi proponiamo la raccolta quasi completa dei singoli della band. Purtroppo risulta introvabile, per il momento, il lato B del loro primo 45 giri, inciso nel 1969. Per completezza aggiungo che esiste un altro singolo del 1973, contenente i brani "Fuga e morte" e "Paura del niente" tratti dall'album del 1973 e quindi non inclusi in questa mini raccolta.
Quale modo migliore per chiudere la parte del post dedicata ai De De Lind, se non ammirare la bellezza Di Dede Lind, playmate dell'anno 1967 ed evidente ispirazione per i ragazzi della band...
Quale modo migliore per chiudere la parte del post dedicata ai De De Lind, se non ammirare la bellezza Di Dede Lind, playmate dell'anno 1967 ed evidente ispirazione per i ragazzi della band...
VITO PARADISO - 1978 - Noi belli noi brutti
TRACKLIST:
01 - Che senso ha
02 - Diridon
03 - Noi belli noi brutti
04 - Marciapiedi
05 - Bianco segno di gesso
06 - Asfodeli
07 - Un sole in più
07 - Un sole in più
08 - Inferno fedele
09 - Lorena
10 - Ubriachi nella notte
11 - Regina dei folletti
12 - Commiato in 11/8
Nato a Rapolla nel 1942, Vito Paradiso, cantante dei De De Lind, dopo lo scioglimento della band, ebbe una breve carriera solistica, iniziata nel 1975 con il singolo "500 blu/Poeta racconta". Entrambi i brani di questo singolo risultano purtroppo introvabili, quindi non sono presenti in questa antologia. Sono invece presenti, grazie agli amici del nostro blog, entrambi i successivi album solistici del cantante. Iniziamo dal primo di essi in ordine cronologico, ovvero "Noi belli noi brutti" del 1978. Sebbene composto da 12 pezzi molto brevi, è un lavoro di stampo cantautoriale molto gradevole, non banale e con testi intelligenti. Sotto l'aspetto prettamente musicale, sebbene non vi siano grandi parti solistiche, il disco è suonato magistralmente, ma non potrebbe essere altrimenti, viste le partecipazioni davvero di altissimo livello: Ares Tavolazzi, membro storico degli Area, Ellade Bandini, Giorgio Baiocco sono nomi che si presentano da soli. E tutto sotto la supervisione di Vince Tempera, che suona anche il pianoforte nell'album.Qualche reminescenza di progressive rock può essere rintracciata negli ultimi 2 pezzi, "Regina dei folletti" e nel breve strumentale "Commiato 118", che chiude l'album in bellezza. Molto gradevole anche la deandreiana "Inferno fedele". In generale, la voce di Paradiso risulta sempre all'altezza e senza incertezze, pur senza particolario virtuosismi.
Musicisti di "Noi belli noi brutti"
Vito Paradiso: chitarra classica, chitarra acustica, voce
Giorgio Baiocco: sax alto, soprano, flauto
Ellade Bandini: batteria
Massimo Luca: chitarra acustica, 12 corde, chitarra elettrica
Renè Mantegna: percussioni
Ares Tavolazzi: basso
Vince Tempera: pianoforte e arrangiamento dell'album
VITO PARADISO - 1980 - Per lasciare una traccia
TRACKLIST :
01 - Per lasciare una traccia
02 - Elisa elisa eh
03 - Attento attento
04 - Rapolla
05 - Terra piccola
06 - Se tu mi pensi
07 - Io da una parte
08 - Rapolla (strumentale)
Se nel precedente "Noi belli noi brutti" vi erano delle collaborazioni di lusso, che dire di questo lavoro del 1980 dove, in un folto gruppo di musicisti, spiccano i nomi di entrambi i fratelli Nocenzi dell'amatissimo Banco del Mutuo Soccorso. E l'apporto dei 2 grandi artisti del prog italiano si sente eccome ragazzi, ve lo posso assicurare. Certamente un passo avanti ripetto all'album precedente, questo lavoro sicuramente rispecchia maggiormente l'anima e la personalità dell'artista, con i riferimenti al suolo natio ("Rapolla"). Per nostra fortuna, vista la levatura dei musicisti partecipanti, qui i brani sono solo 8 e di maggior respiro. Viene lasciato quindi maggior spazio anche alle parti strumentali. In un certo modo, "Per lasciare una traccia", nonostante sia del 1980, è un lavoro che riavvicina più del precedente Vito Paradiso a sonorità prog, sebbene in stile cauntatorial. E così la storia inizia e finisce allo stesso modo, per così dire... Buon ascolto friends
Musicisti di "Per lasciare una traccia"
Vito Paradiso: chitarra acustica, voce
Giorgio Baiocco: sax tenore
Gianni Nocenzi: pianoforte
Vittorio Nocenzi: piano Fender
Beppe Cantarelli: chitarra elettrica, syncussion, chitarra acustica e arrangiamenti
Ottavio Corbellini: syncussion
Mino Fabiano: basso elettrico Alembic
Walter Scebran: batteria, syncussion
Aldo Banfi: tastiera
Lella Esposito: cori
Wanda Radicchi: cori
Silvio Pozzoli: cori
Pino Ferro: cori
Gianni Berlendis, Ferdinando Antonelli, Giuseppe Cantoni, Vincenzo Lo Castro, Roberto Marchiò, Adalberto Murari: archi
Post by Captain, thank you very much to Vlad Tepes for "Noi belli noi brutti", to new uploader FabioF for "Per lasciare una traccia" and to Mmasimo and George for the singles
Ottimo! De De Lind gruppo sottovalutato all'epoca ma davvero bravi. Buoni anche gli album solisti di Paradiso. Continuate così ragazzi!
RispondiEliminaImmaginavo che covavi un piccolo capolavoro ! Io stavo registrando Noi belli,noi brutti, (da vinile) perchè lo considero molto interessante, ma sono contento che mi hai risparmiato la fatica. Inutile dirti che Io non so da dove vengo... lo consiglio a tutti, anche nella ristampa, e mi spiace per John Classic lo denigri un po', ma a me ha trasmesso buone vibrazioni. Grande Capitano e superbi i collaboratori che hanno messo a disposizione gli album di Vito Paradiso. Grazie mille. Frankoff
RispondiEliminaMaybe someone can answer the question from the blogger of "Archaic Inventions" :
RispondiEliminahttp://archaicinventions.blogspot.fr/2015/07/va-risonanze2-evocazioni-musicali-di.html
Due dischi di stampo cantautorali discreti e ben suonati
RispondiEliminaMichele D'Alvano
Il disco dei De De Lind è un lavoro discreto con un titolo troppo lungo e una copertina che non ho mai apprezzato più di tanto
RispondiEliminaMichele D'Alvano
Un disco indefinibile, alla continua ricerca di uno stile musicale incompiuto, come lo stato d'animo del malinconico Vito.
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