TRACKLIST :
1 - Naat (Lode del 17° secolo di Itrig)
2 - Kenentche (Da una melodia tradizionale iraniana)
3 - Semai (Da una melodia tradizionale turca)
4 - Sirto (All'ombra del cedro)
5 - Daire (Cerchio - Da una melodia del 14° secolo di cerimonia Dervischi - Ney)
6 - Frankein
Kudsi Erguner è, secondo quanto riportato da Wikipedia "oggi ritenuto fra i più importanti solisti al mondo di flauto ney, strumento di canna, di tradizione millenaria, celebre in tutto il mondo islamico, utilizzato, nell'ambito del sufismo, anche nelle cerimonie della confraternita dei dervisci mevlevi. È direttore dell'istituto Mevlana di Parigi, dove vive dal 1968. Numerosi i suoi cd pubblicati per case discografiche europee. Tiene stage internazionali, in Francia, Turchia, Spagna e Italia. Fra le sue collaborazioni, si ricordano quelle con Peter Gabriel, Maurice Béjart e con il regista Peter Brook". Mahmoud Tabrizi-Zadeh è un grande esperto di musica persiana e sufi. Ma non solo. Come Erguner, anche Zedeh ha collaborato con Peter Brook. I riferimenti, insomma, non sono distanti da quelli dell'editore di questi prodotti musicali....
Il loro lavoro edito da "L'Ottava" propone elaborazioni da musiche tradizionali di secoli passati. E' evidente che ascoltare queste musiche equivale a proiettarsi in atmosfere mistiche che profumano di oriente, ma non certo di un oriente olografico. Non è una musica da salotto. Qui la ricerca muove verso sentieri arditi. Il disco qui proposto testimonia con chiarezza la grande attrazione di Battiato per la mistica islamica. A questo punto confesso una certa inadeguatezza e impreparazione a dare ulteriori indicazioni. Aggiungo solo che anche questo Lp, edito dalla casa discografica di Battiato, non è mai ristampato su cd. La cover rimodulata a misura di cd è un pregevole lavoro del grafico Luigi Bellicchi. Buon ascolto.. se lo vorrete
LINK Sohbet emmepì
LINK Sohbet flacchete
Post by Antonio LM (All) & Capt (Mise en blog)
Post Scriptum by Capt - Qui per ora si conclude la Serie dedicata alla breve produzione discografica de L'Ottava. In realtà la mitica etichetta di Battiato produsse in tutto 6 album (e non 4 come erroneamente riportato su wikipedia): mancano all'appello "L'ombra del mio cuore" di Osvaldo Coluccino e "A casa di Ida Rubinstein" di Giuni Russo, entrambi del 1988: il primo è stato prontamente inserito nella wishlist della stratosfera, mentre il secondo è reperibile in commercio e non condivisibile.
Post Scriptum by Capt - Qui per ora si conclude la Serie dedicata alla breve produzione discografica de L'Ottava. In realtà la mitica etichetta di Battiato produsse in tutto 6 album (e non 4 come erroneamente riportato su wikipedia): mancano all'appello "L'ombra del mio cuore" di Osvaldo Coluccino e "A casa di Ida Rubinstein" di Giuni Russo, entrambi del 1988: il primo è stato prontamente inserito nella wishlist della stratosfera, mentre il secondo è reperibile in commercio e non condivisibile.
Kudsi Erguner è un grande musicista, se la memoria non mi inganna collaborò con Battiato per alcuni aspetti di "Genesi", con Saro Cosentino in "One and zeros" e con Alice in "Il sole nella pioggia". Il suo ney suona veemente anche in "Revolution" di Jarre.
RispondiEliminaMusiche assai evocative che disegnano nella mente immense distese: grazie mille ad Antonio e al Capitano.
RispondiEliminaFini battutisti!
RispondiEliminaHo letto ieri sera il vostro post ma, complice la stanchezza e un filo di demenza senile precoce, non ho colto la battuta nel titolo.
Ora scarico e poi ascolto con calma. Grazie.
Giancarlo (Gici Emme)
P.S.
Tre tentativi per dimostrare che non sono un robot, quando uno dice che...
Edizioni L'Ottava: una garanzia.
RispondiEliminaHo scaricato il FLAC (molto apprezzato).
Mi accingo ad ascoltare.
Grazie
enrico
in realtà la versione in commercio di "A casa di Ida Rubinstein" NON è identica a quella pubblicata da L'Ottava, ma è stata rielaborata in studio
RispondiEliminahttps://abulqasim63.wordpress.com/2014/09/09/giuni-russo-la-zingara-1988-lottava/
in ogni caso meglio evitare di pubblicare materiali relativi a Giuni Russo, si rischia troppo...
Thank you very very much! Precious recording of Tabrizadeh!
RispondiElimina