domenica 2 aprile 2017

Serie "Historic prog bands live in Italy" - Capitolo 22 - Arthur Brown, Peter Hammill & Van Der Graaf Generator live in Rome, Stadio Flaminio, 27.05.1973


Arthur Brown (open act)


TRACKLIST:

01. Prelude Jam - 22:05
02. Prelude Nightmare - 15:11
03. Improvisation - 13:03




Peter Hammill & Van Der Graaf Generator


TRACKLIST:

01. Slender Threads
02. German Overalls
03. Dropping The Torch
04. In The End
05. Peter Hammill introduces David Jackson
06. Easy To Slip Away
07. Troubles announcement - enter Hugh Banton & Guy Evans
08. In The Black Room
09. Rock And Role


LINE UP

Peter Hammill - vocals, guitar, piano
David Jackson - sax in tracks 6,7,8,9
Hugh Banton - keyboards, bass pedals in tracks 7,8,9
Guy Evans - drums in tracks 7,8,9


Cari amici, qui ci troviamo di fronte ad uno di quei concertoni storici che solo i primi anni '70 potevano regalarci. Sul palco allestito nello Stadio Flaminio di Roma, in quel lontano 27 maggio 1973, si ritrovarono nientemeno che Arthur Brown, i Camel e Peter Hammill, prima da solo e poi accompagnato dagli altri tre Van Der Graaf Generator. Ho recuperato sia l'open act di Arthur Brown che l'intera esibizione di Peter Hammill. Nulla da fare per i Camel, ma il loro concerto non poteva che ricalcare quello di Cossato del 1° maggio dello stesso anno, da poco postato sulla Stratosfera. Il bootleg di Arthur Brown è abbastanza facile da reperire sul web, tant'è che ho trovato anche le copertine (dove erroneamente viene indicato come anno il 1972). Altra cosa sono i 40 minuti della performance di Hammill e soci. Il bootleg è rarissimo. Entrambe le registrazioni sono di ottimo livello. Il concerto di Hammill ha qualche taglio e qualche imperfezione qui e là, cosa inevitabile data la vetustà.


Riguardo al set di Arthur Brown confesso di non saperne molto. La formazione non è indicata sulle note di copertina. Sappiamo però che dopo l'esperienza con i Crazy World (quelli della leggendaria "Fire"), gruppo in cui militò anche Carl Palmer, Arthur Brown formò i Kingdom Come con i quali incise tre album (più un quarto postumo pubblicato nel 1994) dal 1971 al 1973. Da lì in avanti intraprese una discreta carriera solista. Pur essendo in piena era Kingdom Come la locandina del  concerto romano del 27 maggio (e questo vale anche per la successiva data di Bologna del 28 maggio) indica il solo Arthur Brown. I Kingdom Come li troviamo invece indicati nelle altre date del tour italiano del 1973. Circolano informazioni discordanti su questo set. Una di esse parla di una jam tra il gruppo di Arthur Brown e membri dei Van Der Graaf Generator, ma è tutto da dimostrare. Il concerto è composto da tre lunghi brani per una durata complessiva di quasi 50 minuti. In realtà si tratta di una lunga e torrida jam, che include anche una versione live di "Prelude Nightmare" tratta dal primo album dei Crazy World datato 1968. Per completezza ho postato anche le due copertine "alternative".



Il set di Peter Hammill, da solo e con i Van Der Graaf, che doveva essere il piatto forte della serata, dura solo 40 minuti. Il perché della precoce conclusione ce lo racconta lo stesso Peter Hammill, spiegando al pubblico basito che a seguito di rimostranze da parte del vicinato, causa l'alto volume che fuoriusciva dagli amplificatori, le forze dell'ordine hanno intimato la conclusione del concerto. Non so se questa è la verità. Altre fonti parlano di un incendio nell'impianto elettrico, al termine di Easy To Sleep Away che causò la repentina conclusione del concerto. A parte questo, Peter Hammill, che era in tour da solo dopo lo scioglimento dei VDGG avvenuto di fatto l'anno precedente, dopo il tour di "Pawn Hearts", riesce a regalarci sette brani tratti dal suo (allora) ultimo album solo, "Chameleon in the Shadow of the Night", pubblicato proprio nel maggio 1973. Nel quinto brano, Easy To Slip Away, è accompagnato da David Jackson, mentre negli ultimi due dai Van Der Graaf Generator al completo (la line up è quella di "Pawn Hearts")..


Ultima informazione: questo concerto è l'ultimo delle tre "Reels Series", laddove per contratto Peter Hammill doveva promuovere una reunion dei VDGG. A fronte dell'impossibilità di realizzarla (gli altri tre componenti non erano favorevoli), Peter Hammill optò per un concerto suddiviso in tre parti: da solo nella parte iniziale, quindi con Dave Jackson per poi concludere il set con i Van Der Graaf al completo. La serata fu particolarmente sfortunata: prima dell'incendio (o presunto tale) si registrò una scarsa potenza elettrica, per cui i VDGG optarono per suonare senza impianto luci. Così andavano le cose allora.

Nonostante tutto ci troviamo tra le mani una testimonianza sonora storica di grande rilievo che, ne sono certo, non vi deluderà. I commenti sono sempre graditi.
Vi lascio con il mio consueto augurio di buon ascolto.


Link CD Arthur Brown
Link CD Peter Hammill & VDGG

Post by George


3 commenti:

  1. Grazie George, il live di Arthur Brown fila che é un piacere e quello di Peter Hammill é davvero emozionante nei brani con voce e chitarra e poi, quando subentrano le tastiere, si raggiunge lo stato d'estasi...

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  2. Grazie George per le perle che ci regali di quel periodo a noi old man che non avevamo quattrini per viaggiare ed assistere a concerti. Pietro

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  3. Questo è il più bell'uovo di Pasqua del 2017. Grazie e Auguri a tutti gli amici della Stratosfera.

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