Con immenso piacere Vi propongo questa “performance” della P.F.M., realizzata in un periodo non proprio tra i più felici tra quelli della produzione del gruppo di punta del Prog Italiano, infatti il concerto di cui sopra venne suonato a Milano, ahimè non ricordo proprio dove, in supporto all’album P.F.M.? P.F.M.! uscito poco prima. Ebbene parlavo di immenso piacere, da un lato perché non sono molte le possibilità di ascoltare dal vivo il gruppo milanese in quegli anni così particolari per la loro produzione, ma anche perché nel Settembre 2006 uscì il libro di Donato Zoppo : PREMIATA FORNERIA MARCONI 1971 – 2006 35 anni di rock immaginifico, Editori Riuniti, ebbene avemmo l’onore di avere ospite l’autore, seppur solo telefonicamente, alla trasmissione From Genesis to Revelation con mastro Renato Scuffietti squisito padrone di casa, ed in quell’occasione contestavo all’amico Donato il giudizio estremamente negativo espresso in merito all’album pocanzi menzionato, cito testualmente : “Nel 1984 la Premiata tocca il punto più basso della propria carriera con PFM? PFM!, un album mediocre, che non è il degno risultato delle ambiziose intenzioni.” (cit. pag. 168) e le pagine immediatamente seguenti proseguono in uno stillicidio di critiche e affossamenti, che prendono il la sin dal nome stesso dell’album: “Sembra quasi un paradosso storico: ora la PFM è alle prese con quanto di più lontano possa esserci da ciò che la rese così importante dieci anni prima. Il titolo vuole giocare sulla perdita della personalità: l’uomo disegnato in copertina, alla domanda “PFM?”, ottiene dalla donna una risposta affermativa:”PFM!”, a voler significare che non ci sono dubbi, si tratta proprio di Di Cioccio e compagni. La band ha però messo nel cassetto una volta per tutte non solo l’art rock, ma anche le piccole grandi conquiste dell’80 – 81: PFM? PFM! È un disco spiazzante in senso negativo, con il suo pop imparentato con Ultravox, Orchestral Manoeuvres in the Dark, Human League, buoni rappresentanti della musica leggera inglese così in voga nella prima metà degli anni Ottanta. Il labirinto disegnato sulla busta interna dell’LP la dice lunga…..” (cit. pag. 169 e a seguire). Nella nostra telefonata cercavo nel mio piccolo di spiegare all’amico Donato che ovviamente eravamo ben lontani da Chocolate Kings o Photos f Ghosts, Per un amico o l’Isola di niente, ma a me l’album del 1984 non era totalmente dispiaciuto: Capitani coraggiosi, Attimo di musica, “46” erano brani, anzi canzoni che si facevano ben ascoltare, non dimentichiamo che il periodo era quello di Venerdì per le Orme di qualche anno prima, e di E via per il Banco dell’anno successivo. Io ad esempio ho sempre trovato molto inferiore il successivo Miss Baker del 1987, che guarda caso fu prodromo di un lungo periodo di silenzio da parte dei nostri. Non ci fu niente da fare, e pur sempre in un’ottica di piacevole e gradevole scambio di opinioni ognuno rimase sulle proprie posizioni. Certo ricordo anche io il cambiamento di look come fatto notare dallo stesso Donato: capelli corti, camicie sgargianti, una partecipazione a l’Orecchiocchio suonando Capitani coraggiosi in assoluto playback con un look glamour da far invidia ai Duran Duran o ai Depeche Mode, però insomma… Beh ditemi Voi.
Entrando nel merito del concerto lo stesso Donato dedica alla tournèe alcune righe finali nell’ambito della recensione dell’album: “I concerti della PFM proseguono ma nelle esibizioni la band soffre di uno sdoppiamneto di personalità : i nuovi brani accanto ai classici (ma anche ai pezzi dell’ 80 – 81) sono troppo stridenti, anche questo porta la band a meditare un momento di riflessione. I concerti evidenziano la solita abilità live del quintetto, i soliti grandi virtuosismi di Mussida, ma una scaletta che mette impietosamente a confronto Impressioni di settembre (tra l’altro in nuova versione), Celebration (che qui tra l’altro non è presente, dovrei chiedere al solito pusher Gigi che mi procurò il concerto, anche se temo una sforbiciata per far stare il tutto nella cassettina da 90 minuti… MALEDIZIONE!!! – ndr) e Dolcissima Maria con le più recenti Bi bi bop, Marlon Brando e via dicendo” (cit. Pag. 173).
La line up del concerto dovrebbe essere la solita di quegli anni : Franz Di Cioccio frontman coadiuvato nella batteria da Walter Calloni, Franco Mussida, Jan Patrick Djivas e Lucio “non solo violino” Fabbri.
Per quanto riguarda il concerto, nel primo cd Impressioni di Settembre apre in una versione alquanto modificata seguita in soluzione di continuità con Come ti va? Partono poi le canzoni dell’ultimo album: Capitani coraggiosi e Marlon Brando, a seguire Quartiere Otto con un ispiratissimo Patrick Djivas ed anche qui con soluzione di continuità una Dolcissima Maria con uno struggente Mussida. Segue e chiude il primo cd Suonare Suonare che nella suddetta cassetta si interrompeva probabilmente per girare il nastro terminato, da qui a metà il salto ed il mini assolo di Mussida a concludere.
Nel secondo cd si torna a brani del nuovo album : Be be bop con un Lucio Fabbri solista, a seguire un rifacimento di Bach che ben descrive Donato Zoppo nel suo libro a pagina 174: “Sorpresa positiva è stata l’esecuzione di un pezzo di Bach riarrangiato dai vecchi marpioni e assolutamente inedito che sarà ripreso in Colazione a Disneyland su Miss Baker” (e che probabilmente faceva far presagire la commistione tra musica classica e PFM di molti anni dopo con PFM in classics. Ndr) e “46” con un intro arpeggiato di Mussida da paura. Maestro della voce con la dedica finale di Franz al maestro Demetrio con accenni finali ai suoi vocalizzi, Si può fare col riff finale di Impressioni di Settembre, col quale probabilmente si chiudeva il concerto. Bis con Chi ha paura della notte e cassettina che anche qui finisce e fa finire la registrazione del concerto. E’ un vero peccato! Sono certo che E’ Festa mai sarebbe mancato in un concerto della PFM, ma chissà dove Gigi l’avrà fatta sparire. Amici, purtroppo dovete accontentarvi, mi auguro che quanto qui pubblicato, seppur parziale sia ugualmente di Vostro gradimento, sono pur sempre 95 minuti di musica di un periodo forse non felicissimo per il nostro amato gruppo ma assolutamente godibili sotto tutti i punti di vista. Buon ascolto e buona salute a Voi tutti, Frank-One
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All works by Frank-One, post by Captain
Proprio stasera la PFM suonerà al Teatro Petruzzelli di Bari ed io ci sarò.
RispondiEliminaAttenzione, pieno di File Corrupt all'apertura. Rivedere, svp. Grazie, Indomito.
RispondiEliminaGrazie Frank-One, ben venga questo live targato 1985
RispondiEliminaAvendo un fratello più grande di nove anni sono cresciuto per tutti gli anni '70 ascoltando gruppi e cantautori che ho trovato spesso nella stratosfera, tra questi, la sempre amata PFM. Nei famigerati anni '80 ho continuato ad ascoltare la PFM il BANCO ed altri gruppi "a noi cari" preferendoli di gran lunga a tanta musica in voga allora che ascoltavano i miei compagni di studi.
David
Grazie ancora Frank di questa cicca. Ho ascoltato con vero piacere il bootleg e devo dire che non è niente male: concordo con te Mussida sempre in grande forma e fantasia, ma anche gli altri componenti sono ok. A parte la discreta qualità della registrazione, il disco si ascolta con molto interesse in quasi tutti i brani anche in quelli "non tradizionali" come 46 e Bach e Bi bi bop è divertente. Intro di Impressioni, è stata poi ripreso recentemente in un qualche concerto recentemente.
RispondiEliminasempre grandi musicisti....però i pezzi anni 80 erano proprio poca cosa.....
RispondiEliminaIeri sera concerto della PFM al Teatro Petruzzelli di Bari. Che dire? ...niente, la classe non è acqua e l'emozione di riascoltare brani storci è stata tanta!!
RispondiEliminaImpressioni di settembre è il simbolo del prog italico.
Grazie PFM.
Problemi familiari mi hanno tenuto lontano dal PC tanto da non aver visto la pubblicazione di questo mio post trasmesso qualche settimana fa all'indomito Capitano. Bella sorpresa, alla luce del mio desiderio di voler fare a Voi/Noi tutti i più cari auguri per un 2018 super sempre in compagnia della nostra musica preferita. BUON 2018 !!!! Frank - One
RispondiEliminaCarissimo, tanti auguri a te e a tutti i tuoi cari, e grazie mille per tutto quello che fai per la stratosfera. Un abbraccio caloroso da parte di un capitano sempre più annichilito dagli eventi, ma ancora non domo
EliminaGrazie di questo post, tutto sommato un buon concerto, che si ascolta volentieri.
RispondiEliminaCiao, grazie di questo fantastico post. Potrei sbagliarmi, ma il concerto in questione potrebbe essere quello all'arena del "monte stella" a Milano. Il commento di Frank sullo "schiacciare le zanzare, mentre battete le mani" confermerebbe la mia ipotesi.
RispondiEliminaGrazie ancora
Manca la prima traccia della seconda parte.
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