giovedì 7 febbraio 2019

Corrado Castellari: l'uomo, l'autore, il musicista (1973-1981)


Un bel post per ricordare Corrado Castellari, bolognese di nascita, classe 1945, scomparso a Voghera il 23 novembre 2013.  Conosciuto più come compositore per altri artisti che per se stesso, Castellari è comunque riuscito a regalarci alcuni dischi di ottima fattura, racchiusi nel periodo 1973-1981. Ho preso spunto da wikipedia per tracciare un breve profilo dell'artista.
Il suo primo grande contributo lo fornisce nel lontano 1970 a Fabrizio De André, per il quale compone le musiche de "Il testamento di Tito", incluso nell'album "La buona novella".
Michele, uno dei cantanti italiani più famosi negli anni sessanta e per qualche tempo uno dei migliori amici di De André, così ricordava la genesi di quella che De André definiva una delle sue canzoni preferite: "Fabrizio scrisse il Testamento di Tito canticchiandolo sulla famosa Blowin' in the Wind di Bob Dylan; il problema era quindi comporre una musica che rispecchiasse quello spirito ma con una matrice un po' più italiana. Ci siamo quindi messi al lavoro io e Corrado Castellari, allora il mio autore preferito, ed è venuta fuori la musica del Testamento di Tito. La parte più bella l'ha composta Castellari." Un anno dopo, nel 1971, Corrado riesce a far incidere a Michele una sua composizione, Susan dei marinai, che viene presentata a "Un disco per l'estate" ottenendo un discreto successo. Sempre nel 1971, conosce Dino Sarti, che accompagna alla chitarra nelle serate e per il quale compone tutti i suoi successi, fino al 2007.


Lavorando per la Ri-Fi ha modo di proporre numerosi suoi brani a Iva Zanicchi, il più conosciuto dei quali resta Coraggio e paura, singolo che consegue un notevole successo di vendite. Affermatosi come autore, scrive successivamente per diverse protagoniste della musica leggera italiana quali Mina (Domenica sera, Carne viva), Ornella Vanoni (Io, una donna, Conosco, Amico mio amore mio), Rosanna Fratello (Schiaffo, Se t'amo t'amo, La carovana), Stefania Rotolo (Cocktail d'amore) e Raffaella Carrà (Ciak, Il lupo), collaborando spesso con il paroliere Cristiano Malgioglio.
Parallelamente al lavoro come compositore per altri artisti, Castellari pubblica nel 1973 anche il suo primo album solista, intitolato "Cioè... voglio dire...", in cui quasi tutte le canzoni sono scritte con la collaborazione del fratello maggiore Camillo.

Corrado Castellari - 1973 - Cioè...voglio dire...


TRACKLIST:

01. Lato A 
a. Il vecchione - 3'21"
b. Banditi - 3'43"
c. Avevo una ragazza - 2'59"
d. Anche il nostro è amore - 3'55"
e. Una città - 4'15"

02. Lato B 
a. Cuore di ferro (Cuore di straccio) - 3'00"
b. Sarà il viaggio - 4'25"
c. Precisamente - 3'06"
d. Tranquillità - 3'40"
e. Un'ora, un giorno, la vita

Bonus track
03. Al Club di Gioacchino (45 giri, lato A, 1974 - inedito su LP)


MUSICISTI

Corrado Castellari – voce, chitarra
Ernesto Massimo Verardi – chitarra
Gigi Cappellotto – basso
Tullio De Piscopo – batteria
Norina Piras – pianoforte, cori
Bruno De Filippi – chitarra, armonica
Victor Bach – pianoforte
Pino Presti – basso
Dario Baldan Bembo – tastiera
Rolando Ceragioli – batteria
Giancarlo Barigozzi – sassofono soprano



Disco stupendo, molto maturo, di stampo cantautorale, "Cioé...voglio dire..." racchiude brani di grande bellezza, tra i quali svetta Una città, posto a chiusura della prima facciata. Accompagnano Castellari musicisti del calibro di Tullio De Piscopo, Dario Baldan Bembo, Gigi Cappellotto. Norina Piras, al pianoforte e ai cori, per la cronaca è la moglie di Corrado con la quale nel 1968 aveva inciso un singolo dal titolo Il mondo degli altri con il nome di "Eliana & Ciro".
Dal disco, mai ristampato in CD, vennero estratti alcuni singoli, tutti nel 1973: Cuore di ferro/Tranquillità, Precisamente/Sarà il viaggio e Una città, che nel 1974 finirà sul lato B di Al Club di Gioacchino. Quest'ultimo brano (che prese parte, senza successo, al Disco per l'estate) rimase inedito su LP. Lo trovate qui come bonus track.


Sempre nel 1973 Corrado Castellari partecipa per la prima volta, come compositore, allo Zecchino d'Oro con la canzone Il guercio, il lungo, il nano, che si classifica al quinto posto nella 15ª edizione. La passione per le canzoni dei bambini proseguirà da qui in poi per altre 14 volte, sempre per questa trasmissione (l'ultima composizione fu La mia ombra, nel 2009, per la 52ª edizione). Vale la pena ricordare che nel 1975 diventa padre di Melody, figlia d'arte, anche lei proiettata nel mondo della musica. Nello stesso anno pubblica il suo secondo disco solista, intitolato "Gente così...".

Corrado Castellari - 1975 - Gente così...


TRACKLIST:

01. Lato A
a. Gente così come noi 
b. Il boa 
c. Giò 
d. Promemoria per lei 
e. La signora Sofia 

02. Lato B
a. A parte che con te 
b. No... ma dai... ma va...! 
c. Chi è lui 
d. Divina 
e. Andiamo di notte

Bonus tracks
03. Ancora non so (45 giri, lato A, 1979)
04. Noi quella volta (45 giri, lato B, 1979)


MUSICISTI (Maxophone al completo)

Alberto Ravasini (voce, basso, chitarra acustica, flauto)
Sergio Lattuada (tastiere, voce)
Roberto Giuliani (chitarra, piano, voce)
Leonardo Schiavone (clarinetto, flauto, sax)
Maurizio Bianchini (corno francese, tromba, vibrafono, percussioni, voce)
Sandro Lorenzetti (batteria)

ATTENZIONE: integro ora questa sezione indicando il gruppo che accompagna Corrado Castellari in questo disco. Si tratta dei Maxophone al gran completo. Purtroppo senza la copertina tra le mani questo dato mi è sfuggito. Un grazie di cuore all'amico Frank-One per avermelo ricordato a beneficio di tutti gli stratosferici navigatori

"Gente così", pur collocandosi su livelli decisamente alti, non riesce ad eguagliare la bellezza dell'opera prima. I brani si ammorbidiscono e diventano "canzoni", con un occhio più attento alle vendite e ai gusti di un pubblico meno esigente. Mentre i suoni si "commercializzano" i testi rimangono intensi, specie nei brani Gente così come noi e La signora Sofia. Questo album, lo ricordo, non è stato ristampato negli anni a seguire. Nel 1976 venne estratto un 45 giri con i due brani sopracitati.
La sua produzione solista prosegue negli anni settanta con altri due singoli: Presidente/Quinto set (1977) e Ancora non so/Noi quella volta (1979). Gli ultimi due li trovate come bonus track.


Negli anni ottanta Castellari si afferma anche come creatore di sigle televisive di cartoni animati, collaborando soprattutto col gruppo Le Mele Verdi. Dal 1988 si dedica anche alla produzione di musica da ballo scrivendo per molti esponenti di questo genere.
Nel 2011 ha scritto con Peppe Cubeta la canzone Faccio festa su testo di Vittorio Sessa Vitali, interpretata da Paolo Belli con i Qbeta e inserita nell'album "Giovani e Belli". Sempre nello stesso anno ha scritto la canzone Anna parte, interpretata da Adriano Celentano che l'ha inseritaa nell'album "Facciamo finta che sia vero".
Vale la pena riascoltarlo anche il suo ultimo lavoro solista, passato decisamente sotto tono. Si tratta di un Q disc con 4 brani, pubblicato dalla Spaghetti Records nel 1981, intitolato "Il gruppo (Canzone breve)".

Corrado Castellari - 1981 - Il gruppo (Canzone breve)
Q disc - 12"


TRACKLIST:

01. Il gruppo
02. Gente così come noi (nuova versione)
03. Canzone breve
04. Sacco a pelo


L'epilogo di Corrado Castellari per quanto riguarda la sua scarna produzione solista. Quattro soli brani, tra cui una nuova versione di Gente così come noi, compongono questo Q disc pubblicato nel 1981 dalla solita Spaghetti Records. Da segnalare la presenza di Flavio Premoli della PFM alle tastiere e di Claudio Bazzani alla chitarra.
Subito dopo la sua scomparsa, nel 2013, Cristiano Malgioglio, che aveva collaborato a lungo con lui dichiarò: "Pur avendo avuto un grande successo come autore, Corrado Castellari era un uomo molto schivo che non ha fatto nulla per poter emergere: lavorava con i migliori e non dava mai notizia di quello che faceva. Faceva questo lavoro soltanto perché lo amava. Era un ottimo musicista, uno dei migliori. Passava da un artista all'altro con una facilità incredibile. Era un grande, ora mi manca una 'spalla'".
Buon ascolto


Link Cioè...voglio dire...  (1973)
Link Gente così... (1975) 
Link Il gruppo (Canzone breve) (1981) 

Post by George

12 commenti:

  1. Grandissimo George, esaustivo come sempre. Il link di Gente Così non va, purtroppo, comunque grazie, di nuovo, di tutto.

    manuel

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  2. Manuel, ho fatto la prova ed il link funziona. Mega

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  3. Ciao George, intanto grazie per quello che ci "regali". Non riesco ad aprire nessuno dei tre link.
    Ancora grazie
    Antonio

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Misteri della rete. Adesso i link funzionano. Grazie ;-)

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  6. Grazie per la mail Frank-One. Mi hai ricordato che i Maxophone al completo accompagnano Castellari in "Gente così". E pensare che Augusto Croce lo aveva scritto su Italian Prog. Ho già provveduto ad aggiornare il post.

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  7. Non era mio intento gettare discredito sull'amico George ed i suoi ottimi post, ma la mia "ironia", da me cancellata in seguito al fatto di aver realizzato che poteva dare adito ad equivoci, era indirizzata al fatto che credevo essere risaputa la partecipazione dei mitici Maxophone nell'album di Castellari, come tra l'altro ricordato anche dal Maestro Augusto Croce. Felice che sia stato chiarito l'equivoco. Frank - One

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  8. Ed aggiungo che come segno di stima e gratitudine girerò a breve all'amico George il 45 giri del 1977 con i brani Presidente e Quinto Set che mi sembra non siano presenti nei download. A presto, Frank - One

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  9. Grazie caro George di avermi fatto apprezzare questo artista. Interessante l'aneddoto relativo alla genesi dell'arrangiamento de ''Il Testamento di Tito''. Sto ascoltando a ripetizione ''Ancora non so'', con il suo bel testo inusuale. Attendo con entusiasmo i brani del 45 giri di Frank-One.

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  10. purtroppo ora link non funzionanti...

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  11. Vorrei ringraziare per questo articolo che ricorda mio padre.
    Sono felice che sia rimasto nella memoria.

    Grazie di cuore

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  12. Tre lavori discreti .

    Castellari è stato anche uno dei coautori dei testi del disco omonimo dei Maxophone del 1975

    Michele D'Alvano

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