domenica 2 febbraio 2020

Bruno Tavernese - Il compositore e il musicista: 1981-2013


C'è un disco di Bruno Tavernese che ristagna da molti anni nella wishlist della Stratosfera. Si tratta del suo primo album solista, intitolato "Marea", pubblicato dalla Numero Uno nel 1978. Praticamente introvabile, aspettiamo ancora che qualche anima buona ci faccia un gentile omaggio. Sono certo che questo nuovo appello verrà accolto.  Sappiamo di amici che possiedono tutto e anche di più. 
Ed è così che trattiamo in questa sede gli altri due album appartenenti alla scarna carriera solista di Bruno Tavernese. Eh sì, perché il nostro protagonista è più che altro un compositore che ha scritto, nel corso della sua lunga attività artistica, decine e decine di brani per altri cantanti e musicisti.  
La carriera artistica professionale di Bruno Tavernese inizia nel 1973, quando entra a far parte della Numero Uno, la scuderia di Mogol e Battisti. Con Mogol scrive subito due brani per Adriano Pappalardo, California no e Con il martello. L'album che ne segue, intitolato appunto "California no", è prodotto da Claudio Fabi (produttore anche della PFM), e comprende al suo interno altri quattro brani scritti da Tavernese con Alberto Salerno. Sempre nel 1973 scrive il brano Stereotipati noi per la giovanissima Gianna Nannini, all'epoca cantante del gruppo Flora Fauna e Cemento.
Nel 1974 scrive per i Nomadi Tutto a posto, brano che resterà al primo posto in classifica per diverse settimane, vendendo oltre un milione di copie. La collaborazione con il gruppo emiliano proseguirà ancora con Fatti miei, Ritornerei, Vorrei che fosse e Quasi quasi.
Nel 1975 passa come compositore alla Ricordi dove conosce Luigi Albertelli, con il quale stringe un rapporto di lavoro che durerà molti anni. Insieme incideranno anche "Alta Sound n. 1" nel 1981, un interessante album di sonorizzazioni (presentato in questa occasione). Dal 1975 al 1979 incide una manciata di 45 giri. Nel 1978, rientrato alla Numero Uno, registra il suo primo 33 giri, quel "Marea", contenente dieci brani arrangiati insieme al giovanissimo Celso Valli, che prima o poi ascolteremo su queste pagine. Continua instancabilmente a scrivere brani per altri artisti fra cui Mia Martini, Anna Melato, Drupi, Laura Luca e, soprattutto, Adriano Pappalardo (musicista assolutamente da riscoprire specie nei suoi primi lavori).  


Tra i molti brani che Bruno Tavernese ha scritto per Adriano Pappalardo, oltre ai successi Mi basta così, Voglio lei e Non mi lasciare mai, va ricordato senz'altro Ricominciamo (sempre su testo di Luigi Albertelli), un successo  internazionale di vaste dimensioni. 
Nel 1983 Bruno Tavernese passa alla CBS, dove scrive e produce ancora per Laura Luca e per Michele Pecora. Lasciata l'etichetta nel 1987, fonda una propria casa discografica, la Alta Marea, che nel corso di un ventennio verrà distribuita dalla Polygram, dalla Carisch, dalla Warner Music, quindi dalla Edel Italia. Infine, tra i direttori di orchestra che hanno collaborato con Tavernese vanno ricordati il già citato Celso Valli, Vince Tempera, Maurizio Bassi, Gian Piero Reverberi e Alberto Nicorelli. Nel 2013 Tavernese ha deciso di pubblicare un disco, peraltro poco diffuso, contente i "suoi Numeri Uno", ovvero i successi scritti per altri artisti appartenenti alla gloriosa etichetta.

Albertelli - Tavernese - 1981 - Alta Sound N. 1 (vinyl)


TRACKLIST:

Lato A
01. Pelota   3:10
02. Gonzales   3:30
03. Bossamba   3:10
04. Antille   3:00
05. Rodeo   3:00
06. Boulevard   4:00

Lato B
01. Neutroni   3:50
02. Angeli Poveri   4:00
03. Treno Fantasma   3:00
04. White Fox  3:00
05. Amando Lucia   3:00
06. Saloon   3:30


"Alta Sound N. 1" venne pubblicato dall'etichetta Usignolo nel 1981 ed è l'unico frutto della collaborazione tra Bruno Tavernese e Luigi Albertelli. Quest'ultimo fin dagli anni '60 si dedicò alla musica e alla pittura. Come l'amico Tavernese scrisse canzoni per altri artisti (più di mille), tra cui Io mi fermo qui, interpretata da Donatello e dai Dik Dik, Donna sola, affidata a Mia Martini e ancora Un giorno insieme (Nomadi), Piccola e fragile (Drupi), Casa mia (Equipe 84) e centinaia di altri brani. 
Il maestro Luigi Albertelli vanta un curioso primato: è l’autore di cui Mia Martini abbia cantato il maggior numero di testi, 23 per l’esattezza, esclusi gli inediti.
Nel 1983 scrisse i testi di alcuni brani appartenenti a "Un po' di Zucchero", album d'esordio di Zucchero Fornaciari. La sua prima sigla per la televisione di enorme successo fu "Furia cavallo del West" (!!) del 1977. L’anno successivo, 1978, scrisse il testo e produsse insieme a Vince Tempera (autore delle musiche) il brano Ufo Robot e tutto l'album di Atlas Ufo Robot bissando un altro risultato clamoroso. 
Siamo al presente. Nel 2015 ricevette il premio Romics d’Oro Musicale. Seguirono altri numerosi riconoscimenti legati al suo lavoro dedicato alle sigle. Ricordiamo infine che nel campo pubblicitario realizzò numerosi  jingle musicali, tra i più importanti quelli per Coca Cola, Sprite e la mitica "Brooklyn, la gomma del ponte". Dal 2017 ha iniziato la produzione della cantastorie Furia, sua ultima scoperta. 
E' quindi un evento discografico eccezionale quello di "Alta Sound N. 1", che vede insieme due fra i più grandi autori della musica leggera italiana. Non resta che passare all'ascolto.

Luigi Albertelli
Bruno Tavernese - 2013 - Ieri & Oggi (I miei Numeri Uno)


TRACKLIST:

01. Stereotipati noi
02. California no
03. Tutto a posto
04. Quasi quasi
05. Marea
06. Fatti miei
07. Mare
08. Era lei
09. Ricominciamo
10. Aria di casa mia
11. Me ne andrò


Disco auto celebrativo, peraltro meritatissimo, "Ieri & Oggi" vede la luce nel 2013 (lo so, non sono trascorsi i fatidici 10 anni, ma facciamo una eccezione) e contiene i maggiori successi composti da Bruno Tavernese a favore di altri artisti all'interno della celebre etichetta Numero Uno (il sottotitolo del disco non è casuale). Il CD si apre con Stereotipati noi, cantata da Gianna Nannini sull'omonimo singolo del 1974, ascritto al gruppo Flora, Fauna e Cemento.  Di seguito California no (Adriano Pappalardo, 1973),Tutto a posto (Nomadi, 1974), Quasi quasi (Nomadi, 1976), Marea (dal suo primo LP del 1978), Fatti miei (Fiordaliso, 1986), Mare (Laura Luca, 1983), Era lei (Michele Pecora, 1991), Ricominciamo (Adriano Pappalardo, 1998), Aria di casa mia (Sammy Barbor, 1981) e per finire Me ne andrò (Michele Pecora, 1996).
Disco nostalgico che ripercorre alcune tra le migliori pagine della musica leggera italiana. Da ascoltare con disimpegno. Alla prossima. 


LINK Alta Sound N. 1
LINK Ieri & Oggi (I miei Numeri Uno)

Post by George

7 commenti:

  1. Per una volta non condivido i vostri giudizi su un musicista presentato sul blog: a me le sue canzoni non piacciono molto e anche come voce e "interpretazione" mi sembra abbastanza anonimo. Gusto personale, ovviamente. Comunque siete i migliori in assoluto sul web, a mio parere.

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  2. E fai bene ad essere critico, tant'è che mi sono limitato a presentare i due dischi senza esprimere giudizi in merito. Non sempre gli album postati sono necessariamente di nostro gradimento. Se ben ricordi, io per primo, ho espresso giudizi critici in alcune occasioni, giudizi che sono stati smentiti oppure confermati dai nostri amici. I commenti servono proprio a questo. Quindi ti ringrazio per averci scritto ed avere espresso il tuo parere.

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  3. Non ho ancora ascoltato i due lavori, e neanche so se li ascolterò, dati i commenti di cui sopra. Però due considerazioni mi sono d'obbligo: la prima è l'ottimo post di George che ha fatto chiarezza nella mia testa!!! Avevo confuso Tavernese Bruno con Stefano Tavernese, questo perché nel disco Marea il nome Bruno non compare affatto, e non mi capacitavo di come seppur a distanza di anni lo stesso autore avesse potuto fare due album così Differenti. La seconda già l'avete capita: nel weekend girerò a George sia Marea che un altro lavoro di cui lui è già a conoscenza, e che gli permetterá di portare a termine un altro suo recente post per ora rimasto ancora "monco". A presto, FRANK - ONE

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    1. con tutto il rispetto...sommessamente....ne abbiamo proprio bisogno?
      Se certi autori, pur rari ecc, non dicono granchè,necessitano dell'opera omnia?
      Nono so...sarà che non sono un malato di completismo e fatico a comprendere un mio amico che compra roba di zappa in cui si sentono due minuti di assolo ripetuti per trenta take differenti o cd in cui racconta le cose più strane a intervistatori stupiti....( e parlo di Zappa).
      Più invecchio più divento selettivo....ho regalato un mucchio di cd, originali o masterizzati, che non avrei più ascoltato......o perchè non mi piacevano granchè o perchè ormai datatissimi....
      So bene che ci sono i completisti e i collezionisti, francamente non mi verrebbe mai lo sfizio di spendere centnaia di euro per un vinile o un cd che magari non ascolterò mai,visto che è solo la prima edizione birmana di un album che ho già i 10 versioni differenti.
      Conosco persone che hanno tutte le versioni, vinile e cd, di zappa ...anche si tratta dei medesimi album, senza bonus, cambia solo l'etichetta!
      Scusatemi....è un pare puramente personale....ma visto il mare di album di valore o di live interessanti che si possono postare, io non mi dilungherei su personaggi minori e di scarso rilievo.
      Comunque grazie del prezioso lavoro che svolgete!

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  4. Concordo in pieno con Osel, penso che ci sia ancora tanta musica "buona" da proporre; sono però convintissimo che ognuno ha i suoi gusti. Per fortuna!! Quindi vengano pure cantanti e gruppi poco conosciuti o "artigianali", penso però che potrebbe essere utile suggerire nelle presentazioni musicisti "affini" per potersi orientare sul tentativo di ascolto o meno. Resta il fatto che siete semplicemente INCREDIBILI e, per quanto ne so, UNICI nel web. Veramente grazie dal profondo del cuore. Se mai deciderete di organizzare un incontro farò l'impossibile per esserci! Grazie sempre.
    P.S.: avendovi scoperto da qualche mese sto ancora "rastrellando" i vecchi post, quindi per quanto mi riguarda ho una coda di ascolto lunghissima....

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  5. Caro George, Alta Sound N. 1 non mi è affatto dispiaciuto: sono presenti dei buoni spunti strumentali. I brani di Ieri & Oggi (I miei Numeri Uno) mi paiono penalizzati da arrangiamenti eccessivamente elettronici, tuttavia ben venga la proposta di autori meno conosciuti.

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