venerdì 29 aprile 2011

Collection 45 Giri Rari Prog Rock Italiano - Vol 7

TRACKLIST:

01- Le Particelle - Are you ready? (1970)
02 - Compagnia Lombarda di Forza Motrice - Un pò di sabbia, un pò di fantasia (1972)
03 - I Boom - Improvvisamente notte (1973)
04 - Complesso Alaska - Desiderata (1973)
05 - Scala Mercalli - Una come te (1973)
06 - Latitudine 45 - Neve (1974)
07 - Strada Principale - Stradaperta (1979)
08 - Area - L'internazionale studio version (1974)
09 - Arti & Mestieri - Managua (1984)
10 - Arti & Mestieri - Lemon Vodka (1984)
11 - I Camaleonti - Fantasia (1975)
12 - Azienda Tranvaria - Parole inutili (1974)
13 - La Nuova Formula - E... gli uccelli volano (1979)

E siamo al settimo appuntamento con la serie più di successo di questo blog (il vol. 4 ha raggiunto oggi i 104 downloads, gli altri volumi si assestano poco sotto). Come spesso accade in queste compilations, e gli ascoltatori se ne saranno accorti, il meglio arriva verso il quarto quinto brano e da lì si va a migliorare. Anche questa non fa difetto della caratteristica appena citata: si parte con Le Particelle, con un innocuo beat anche se con un piglio hard nelle musiche; segue un altro brano prog pop- più pop a dire il vero- da un gruppo che- con quel nome- ti aspetteresti altra musica decisamente, la Compagnia Lombarda di Forza Motrice. I Boom cominciano a scaldare sul serio l'atmosfera con un ottimo pezzo hard blues e, per spezzare nettamente, segue il Complesso Alaska con una gradevole e dolce cover in Italiano di Simon & Garfunkel. La Scala Mercalli ci propone un buon pezzo rock, anche se un pò troppo commerciale, mentre il pezzo dei Latitudine 45 è decisamente in ambito prog rock ed è secondo me molto valido. Gli Strada Principale con un gradevole pezzo folk rock all'italiana ci conducono ad una mitologica Internazionale degli Area in studio, uscita solo su 45 giri in questa versione. I due lati di un singolo inedito degli Arti & Mestieri del 1984 condiscono con del sano jazz rock questa compilation; uno dei pochi pezzi progressive dei Camaleonti (molto bello) ci trasporta verso l'epilogo di questo settimo volume: chiudiamo infatti con il bellissimo pezzo degli Azienda Tranvaria (forse il migliore dell'intera compilation, a mio modesto parere) e, come già nel Volume 5, la parola fine la mettono i Nuova Formula, con un pezzo questa volta meno funkeggiante e decisamente più progressive, abbastanza Battiatesco, soprattutto nel ritornello, che io trovo davvero delizioso.

La Recensione di Franco

Ciao Roby nell'insieme questa raccolta la trovo un pó inferiore alle altre(questo é solo il mio gusto musicale)infatti canzoni come quelle della Compagnia,Scala,Complesso Alaska ( che trucidano una delle mie canzoni favorite Scarborough Fair )Arti & Mestieri le trovo veramente deludenti.Il resto delle canzoni anche se migliori non riescono a far salire di molto la qualita della raccolta.Detto questo non é tutto da scartare,gli Area non hanno bisogno di commenti,Latitudine e I Boom mi sono piciuti molto,cosi come le due ultime canzoni Azienda e I Nuova Formula.Comunque come si dice " A Caval Donato Non Si Guarda In Bocca" dunque grazie per questa tua raccolta e per i tuoi sforzi nel portare avanti questo blog.

PS=Anche se non é un capolavoro la prima canzone della raccolta mi ha sorpreso positivamente,mi aspettavo un pezzo beat e invece é venuto fuori questo soul che mi ricorda qualcosa ma non riesco a ricordare cosa.Sai per caso se questa sia una cover? Una cosa é sicura,questi hanno ascoltato di sicuro a Wilson Pickett,Sam Moore o Eddie Floyd a volontá.

Commento di Fabio

Come sempre Franco ha un orecchio da intenditore, il brano de Le Particelle è una cover di Pacific Gas & Electric. Per togliere dubbi, non conoscevo né il brano originale né la cover, sono solo fortunato con google.
Qui un bel blog dedicato a Paola Orlandi e Le Particelle
http://cverdier.blogspot.com/2008/12/paola-orlandi-larcobaleno-1959-nora.html
Ciao da Fabio

Buon ascolto a tutti come sempre e alla prossima

NEW LINK
(16-10-12)

giovedì 28 aprile 2011

Jacula - 1971 - Tardo Pede In Magiam Versus

Altro oscuro semi sconosciuto album firmato dal genio maledetto di Antonius Rex (quì con il suo vero nome "Anthony" Bartoccetti, a parte l'inglesizzazione del nome) sempre in collaborazione con la bellissima di lui consorte Doris Norton o Fiamma Dello Spirito che dir si voglia. Di nuovo, come nel precedente "In Cauda Semper Stat Venenum", atmosfere oscure e malate, riffs granitici di chitarra e tastiere cupe e "da chiesa", anche se oscura. Nessuna concessione alla musica commerciale, uso della lingua latina, tematiche ecologiste- nella song che apre l'album, che è anche la più orecchiabile dell'album, unite ad una caparbietà davvero unica fanno di Antonio Bartoccetti e della sua produzione musicale un caso unico nella musica italiana.
Di quest'album furono stampate 1000 copie e se ne vendettero 300, in parte allegate all'omonimo sexy fumetto in edicola. C'è chi odia Antonius Rex e lo considera un mistificatore, altri lo adorano incondizionatamente (ho sentito che, ancora recentemente, l'antica magione castello in cui la coppia Bartoccetti-Norton vive è meta del pellegrinaggio di seguaci ed ammiratori da tutto il mondo). Se aggiungiamo che a quest'album partecipa anche un certoFranz Partenzhy in qualità di medium, le cui melodie cantate in stato di trance sarebbero parte di quest'album, rielaborate dai musicisti, ci rendiamo conto di quanto oscuro possa essere quest'album. Anche la cover, che tra l'altro è la stessa del primo album, questa volta a colori, ci mostra una specie di monaco in tonaca rossa che addenta un gustoso snack a base di carne umana putrescente, il tutto in un antico cimitero di notte... C'è davvero di che stare allegri...

Per la recensione come sempre attenta ed approfondita di J.J.John, dal quale tra l'altro ho avuto l'onore di ricevere un commento nel mio blog sul film dei Trip- Grazie J. J. John- vi rimando quì.

Gli JACULA :

Anthony Bartoccetti - Chitarre, basso e voce
Charles Tiring - Organo, hapsicord, Moog e voce
Fiamma Dello Spirito - Voce, violino, flauto
Franz Parthenzy - Medium


Buon ascolto a tutti e alla prossima, cacche e pappe permettendo

mercoledì 20 aprile 2011

Serie "Video" n. 1 - The Trip- 1970- Terzo canale- Avventura a Montecarlo


Ed ecco a voi il film dei Trip, ovvero la sconclusionata avventura che vede Joe, Wegg, Billy e Pino (ovvero i Trip all'inizio della loro carriera- siamo nel 1970) cercare di raggiungere Montecarlo per un festival pop a bordo di un furgone da figli dei fiori. in realtà i ragazzi non riescono a lasciare Roma per una serie di inconvenienti. Bella e da manuale la scena dove i Trip, al buio, si chiedono "Ma a noi un film chi ce lo fa fare, con queste facce di merda che abbiamo?"... Metacinema allo stato puro. Lo spirito guida dei ragazzi è Mal, che appare diverse volte nel film per consigliarli, sempre a cavallo mentre gira un fantomatico film "impegnato".

Non so come fu che i Trip, allora un gruppo sconosciuto (era uscito da poco il loro primo "The Trip"), finirono per essere i protagonisti di questa pellicola, il cui regista fu Giulio Paradisi, più conosciuto per il film del 1982 "Spaghetti House" con Nino Manfredi.

I Trip con Mal e Giulio Paradisi sul set del film

Non è certamente un film da oscar e la trama è solo un pretesto per celebrare gli anni d'oro del pop italiano (nel film compaiono anche New Trolls, Ricchi e Poveri (!?!) ed altri), ma la fotografia è molto buona -non sembra un film del 70- inoltre contiene alcune trovate abbastanza geniali, come la già citata scena al buio. Ma il vero motivo per vederlo è un altro: avevamo lasciato i nostri eroi che cercavano di lasciare Roma: ebbene, non ce la faranno ed alla fine troveranno lo stesso il successo che cercavano, suonando "fantasia"al festival di Caracalla con le vere immagini di quel leggendario concerto...

Buona visione a tutti

LINK PART 1

sabato 16 aprile 2011

Roberto Colombo - 1976 - Sfogatevi bestie

TRACKLIST :

01 - Sono pronto
02 - Caccia alla volpe
03 - Entreneuse
04 - Sfogatevi bestie
05 - Assurdo parte 1
06 - Metronomo 138
07 - Assurdo parte 2

C'era una volta... un altro capolavoro poco conosciuto del rock progressivo italiano, questa volta con forti influenze jazz. Roberto Colombo, tastierista molto dotato, già nei primi anni 70 (fino a tutt'oggi) era un session man e produttore che collaborava con praticamente tutti i più grandi nomi della musica italiana. Questo disco esce per l'etichetta "L'ultima Spiaggia" nel 1976, alla fine del periodo Prog, e come già "Il disco dell'angoscia", oggetto di un precedente post, è un disco che mostra una altra possibile evoluzione del genere rock progressivo in Italia. Altra peculiarità di questo album meraviglioso è la sua godibilità, la noia non fa mai capolino nei quasi 40 minuti che occorrono per ascoltarlo, unita ad una simpatica vena di ironia, che permea tutto il disco, tanto che qualcuno ha parlato di forti influenze Zappiane (inteso come di Frank Zappa).

Un grande cast di artisti partecipa alle registrazioni di Sfogatevi bestie, tra cui spiccano Walter Calloni, batterista di Finardi, Ricky Belloni alla chitarra e Marco Ferradini alla voce, proprio quello di "Teorema", chi non se lo ricorda... Per altre informazioni e per la descrizione di quest'album e del successivo "Botte da orbi", che prima o poi posterò, vi rimando quì al solito al solito ottimo blog di "John Classic Rock".

Artisti Partecipanti:

Roberto Colombo - Tastiere, musiche, testi ed arrangiamenti
Pepe Gagliardi - Piano
Alberto Mompellino - Violino, organo, moog
Claudio Fasoli - Saxofono
Gigi Belloni, Paolo Donnaruma - Basso
Flaviano Cuffari, Walter Calloni - Batteria
Mario Lamberti - Percussioni
Maurizio Martelli, Ricky Belloni - Chitarra
Gianni Zilioli - Xilofono
Marco Ferradini - Voce
Nanni Ricordi - Voce


Buon ascolto a tutti

P.S. - Posseggo solo questa versione in mp3 160 kbs, se qualcuno conoscesse una versione migliore e volesse segnalarla nei commenti, gliene sarei veramente grato

giovedì 14 aprile 2011

Metamorfosi - 1973 - Inferno


Altro disco fondamentale del rock progressivo italiano, Inferno è il secondo album dei romani Metamorfosi ed è anche il loro capolavoro.L'ispirazione viene chiaramente dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, attualizzata grazie alle new entry nei gironi demoniaci di pusher, magnaccia e politicanti (Papà Lucifero si starà sfregando le mani in attesa dei ruffiani ed affaristi che infestano la politica italiana durante questo nuovo ventennio... Ce ne sono parecchi tra questa gentaglia oramai quasi in stato di decomposizione che, anche se sono riusciti in maniera infida ad evitare di ingrassare le fila delle patrie galere, presto o tardi, ingrasseranno per bene i caldi gironi degli inferi...).


Musicalmente è un album che si basa sulle tastiere fulminanti di Enrico Olivieri e sulla potente voce di Jimmy Spitaleri, il tutto supportato dalla precisa base ritmica fornita da Roberto Turbitosi al basso e Gianluca Herygers alla batteria. Non ricordo nessun altro album di prog italico con un così alto concentrato di cambi di tempo improvvisi, cambi di atmosfere, ritmi classicheggianti spezzati da impennate hard rock. E la voce del cantante, davvero solenne e potente, infonde credibilità a questo concept album, che rimane una gemma del rock progressivo.


TRACKLIST:

01- Introduzione (7:51)
02- Porta dell'Inferno (1:20)
03- Caronte (1:19)
04- Spacciatore di droga (6:22)
05- Lussuriosi (3:15)
06- Avari (1:32)
07- Violenti (3:45)
08- Malebolge (1:32)
09- Sfruttatori (5:42)
10- Razzisti (3:25)
11- Lucifero (Politicanti) (2:32)
12- Conclusione (1:37)



Quì la consueta recensione da John Classic Rock, vera enciclopedia del rock progressivo italiano

lunedì 11 aprile 2011

Collection 45 Giri Rari Prog Rock Italiano - Vol 6 - Speciale Cantautori

TRACKLIST :

01 - Antonello De Sanctis - Essere puttane (1976)
02 - Antonello De Sanctis - La nostra idea (1976)
03 - Davide Jimmy Spitalieri - Luna Park (1980)
04 - Davide Jimmy Spitalieri - Uomo irregolare (1980)
05 - Davide Jimmy Spitalieri - La pistola (1980)
06 - Claudio Rocchi - Indiscutibilmente
07 - Claudio Rocchi - Vado in India
08 - Gianfranco Manfredi - Liberiamo
09 - Guido Ballo - Mad
10 - Ivano Fossati - Cane di strada
11 - Mario Barbaja - Nirvana (1971)
12 - Eugenio Finardi - Spacey Stacey (1973)
13 - Eugenio Finardi - Hard rock honey (1973)
14 - Rino Gaetano - Ciao Charlie (Demo inedito)

Sesta collection di 45 giri (e non solo) dei dorati seventies italiani, questa volta dedicata ai cantautori cosidetti "non allineati", con alcune rarità davvero di pregio... Si parte con lo sguaiato Antonello De Sanctis, più conosciuto come autore e paroliere, che apre questa collection con la raffinata, fin dal titolo, "essere puttane" (notare poi la cover, la prima cover italiana sadomaso nella storia), seguita dal rispettivo lato B. Seguono tre pezzi del grande Davide Jimmy Spitalieri, vocalist dei Metamorphosi, tratti dal suo album solista Uomo irregolare, che non ho ed amerei sentire per intero. Si passa poi a due pezzi di Claudio Rocchi, uno è il suo primo 45 giri da solista del 1970, l'altro (Vado in India) è un capolavoro, una suite di 12 minuti su due lati di un 45 giri quì riproposta in un unico mp3 (ascoltate attentamente per carpire il consiglio di Rocchi quando si gira il disco); notare che questa canzone è tutt'ora inedita su album. Segue l'ironia rivoluzionaria di Gianfranco Manfredi, oggi tra l'altro autore di ottimi comics; l'extraterrestre Guido Ballo con Mad, poesia psichedelica per me sulla mamma (extraterrestre perchè in realtà è un poeta e non un cantante). Un pezzo a testa per Ivano Fossati e Mario Barbaja (la stupenda Nirvana) ci portano al rarissimo primo singolo di Eugenio Finardi in inglese di genere hard rock. Chiude il tutto una demo inedita dell'immenso Rino Gaetano.

La Recensione di Franco

Ciao Roby,un'altra grande collezione,grazie.A eccezione di De Sanctis che mi sembra una brutta copia di Riccardo Scocciante,il livello delle altre canzoni é abbastanza alto.Claudio Rocchi é sempre stato uno dei miei favoriti,per me uno che ha scritto e suonato Volo Magico non avrebbe bisogno di fare altro :)dunque grazie mille per questo inedito che mi é piaciuto un sacco.Gli altri non ho biogno di commentarli,la musica parla per loro,no aspetta una piccolo commento lo devo fare per l'extraterrestre,Guido Gallo che come hai gia detto tu é un poeta ,non un cantante.Mi sarebbe veramente piaciuto vedere uno dei suoi "happenings" mi posso solo immaginare che ne facesse,nello stile di un Ginsberg o di una Patti Smith,qualche musicista e le sue poesie veramente fuori di testa eh eh.Del resto il pezzo in questa collezione parla da solo, basta il titolo.Dunque ancora una volta un cliente soddisfatto,grazie Roby.

Penso che ce ne sia un pò per tutti i gusti, dunque buon ascolto a tutti...

NEW LINK
(16-10-12)

giovedì 7 aprile 2011

The Trip - 1971 - Caronte

Primo post dedicato ai grandiosi Trip, un nome una garanzia, e partiamo dal loro capolavoro, Caronte, un disco avanti anni luce rispetto alla musica che ancora si consumava in Italia nei primi anni 70, ancora piena degli ultimi rigurgiti di beat all'italiana (siamo nel 1971). Lontano anni luce anche rispetto al loro primo disco omonimo, che resta comunque un capolavoro della psichedelia nostrana e che sicuramente posterò sul blog prima o poi. Per una recensione su questo disco vi rimando al solito ottimo sito di John Classic Rock (nella fattispecie quì).

Mi soffermo invece un attimo sulla storia di questo gruppo storico del Progressive Italiano, nato in Inghilterra nel 1967 con il nome di Trips e trasferitosi in Italia su invito di Ricky Maiocchi, ex dei Camaleonti che li volle come band di supporto per qualche mese. Pensate che in questa prima formazione, oltre a Gray ed Andersen, che saranno presenti anche in futuro, militava un chitarrista molto bravo di nome Ritchie Blackmore (proprio lui!!), oltre al batterista Ian Broad. Alla fine dell'impegno con Maiocchi la band cambiò formazione e Blackmore tornò in Inghilterra (e sappiamo tutti la storia come andò), Broad fu cacciato perchè troppo amante degli alcolici, mentre Gray ed Andersen, i due superstiti dei Trips, si unirono a Joe Vescovi, tastierista savonese davvero molto dotato, ed al batterista Pino Sinnone, dando vita alla formazione definitiva ribattezzata TRIP. Già con il loro esordio omonimo del 1970, i Trip mostrarono subito chi erano: psichedelia pura, brani lunghi e dilatati, effetti e suoni evocativi, tutto guidato dall'ottimo hammond di Vescovi. Ma è con questo secondo disco, Caronte, che i Trip producono il loro capolavoro, staccandosi definitivamente dalle matrici beat ancora presenti sul loro primo disco e producendo qualcosa di nuovo e travolgente. Ma ora basta chiacchere, lasciamo che siano i Trip stessi, con la loro musica, a parlare di sè...


TRACKLIST :

01 - Caronte Part 1
02 - Two Brothers
03 - Little Jeanie
04 - L'ultima ora e ode a Jimi Hendrix
05 - Caronte Part 2


THE TRIP Line-up:

Wegg Andersen - Basso
Bill Gray - Chitarre
Joe Vescovi - Tastiere
Pino Sinnone - Batteria

Buon ascolto...


P.S. Come già scritto in precedenza, nel mio archivio ho il film del 1970 con i Trip come protagonisti (Terzo canale- Avventura a Montecarlo), una commedia surreale con la colonna sonora dei Trip, che termina con le immagini del gruppo al festival pop di Caracalla. Se qualcuno fosse interessato, potrei pensare in futuro ad un upload... nel caso, fate sapere...

lunedì 4 aprile 2011

Ultima Spiaggia- 1975- Disco dell'angoscia


Un disco ben strano questo. Uscito per celebrare la nascita dell'omonima etichetta discografica (Ultima Spiaggia), contiene i talenti di un nutrito gruppo di musicisti e cantanti (vedi più in basso i partecipanti a questo esperimento), capitanati dall'infinito talento del grande Ricky Gianco. Nonostante questo, Il Disco dell'Angoscia non è certo un disco cantautoriale: arrivato alla fine del breve ma intenso periodo caldo del progressive italiano, in qualche modo, questo album segnò indelebilmente questo momento di cambiamento, proponendo secondo me una delle possibili evoluzioni verso qualcosa di nuovo, anche se su strade diverse da quelle del rock progressivo propriamente detto.

In questo Concept album si racconta la storia di un uomo che resta in coma dopo un incidente automobilistico. Ogni episodio musicale racconta la vita passata di quest'uomo e la sua caduta verso l'oscurità, il tutto intervallato dal rumore dell'incidente stradale, dalle sue urla strazianti, dal collage di voci da una radio, dalle voci distanti dei dottori che parlano delle condizioni disperate dell'uomo, da messe sataniche (a un certo punto sembra di trovarsi in un disco da Antonius Rex) e da altri rumori e suoni che rendono quest'album davvero ben diverso da un disco cantautoriale (anche se, ripeto, non è neppure un disco prog nel vero senso della parola). Questo disco contiene infatti una vasta gamma di stili ben distinti: una spruzzata di prog, una canzone gotica ed oscura, un poco di samba brasiliano, del sano rock'n'roll, canzoni in stile cantautoriale, una canzone che sembra un tipico motivetto anni 30, per tornare ad uno stile cantautoriale sporco e malato... Ce n'è per tutti i gusti, amici miei... Se per alcuni (Quì, per esempio), questa frammentarietà dell'album viene vista come un difetto che lo rese poco omogeneo, secondo altri (JJJ Classic rock quì, con il consueto approfondimento su questo disco e sulla carriera di Gianco) questo è un disco geniale e dirompente, assolutamente da ascoltare. Io appartengo alla seconda scuola di pensiero ed adoro questo disco. Lo ascolto spesso e volentieri e devo dire che ancora non mi ha stancato, anche dopo innumerevoli e, qualche volta, ripetuti ascolti.

TRACKLIST :

01 - Davanti al nastro che corre
02 - L'incidente
03 - Motivo angoscia 1
04 - Canto delle streghe e del demonio
05 - Motivo angoscia 2
06 - Samba della tortura e della guerra
07 - Che cosa è
08 - Motivo angoscia 3
09 - Rock della ricostruzione
10 - Davanti al nastro che corre
11 - Motivo angoscia 4
12 - Zucchero mio
13 - Piacere e potere
14 - Motivo angoscia 5
15 - L'incidente


Alle registrazioni del DISCO DELL'ANGOSCIA hanno partecipato:

Ricky Gianco - Chitarra, voce
Ninni Carucci - Voce
Nanni Ricordi - Voce
Gianfranco Manfredi - Voce
Ivan Cattaneo (proprio lui!!) - Voce
Sergio Farina - Chitarra
Claudio Bonechi - Tastiere
Hugo Heredia - Sax
Gigi Cappellotto - Basso
Tullio De Piscopo - Batteria e percussioni
Ellade Bandini - Batteria

Buon ascolto a tutti e statemi bene. Roby.

LINK