TRACKLIST :
01 - Una dolcezza nuova (5:30)
02 - Gioco di bimba (2:56)
03 - La porta chiusa (7:33)
04 - Breve immagine (2:44)
05 - Figure di cartone (3:49)
06 - Aspettando l'alba (4:44)
07 - Alienazione (4:43)
"Uomo di pezza" è il quarto album delle Orme; grazie soprattutto alla canzone "Gioco di bimba", che racconta molto metaforicamente la violenza di un adulto verso una minore, ebbe un enorme successo, cosa che non fu mai ben accettata dall'ala movimentista che assisteva ai concerti e che comprava i dischi di rock progressivo. Questo perchè, all'interno dei loro dischi, convivevano sempre un'anima progressiva (La porta chiusa, Aspettando l'alba e, soprattutto, la bellissima Alienazione) ed una più commerciale (Gioco di bimba, Figure di cartone). Inoltre una certa morale cristiana (alcuni dicono democristiana) che, in modo abbastanza celato, fa capolino nelle canzoni e sarà ancora più evidente in "felona e Sorona" (Postato quì in versione "doppelganger"), contribuì ad isolare Le Orme nel contesto più movimentista e politicizzato del modo giovanile degli anni settanta. Comunque sia, che possano piacere o meno, Le Orme rimangono uno dei gruppi che più ha contribuito a far conoscere e diffondere il rock progressivo in Italia e questo disco non può mancare in una discografia di rock progressivo italiano che si rispetti.
Quì J.J. di John Classic Rock ha dedicato un articolo a "Uomo di pezza" delle Orme
Ah un'altra chicca Roby,ho amato questo disco in maniera esagerata,mi ricordo che Gioco Di Bimba fu il mio primo 45 giri seguito non molto tempo dopo dall'intero LP.Non mi vergogno di dire che i motivi che mi spinsero a comprarlo furono,primo : la stupenda copertina,secondo:il fatto che allora era figo avere qualcosa delle Orme e che considerata l'eta(avevo circa 14 anni)esser figo era quel qualcosa in piú che ti poteva dare un vantaggio,nelle mie allora acerbe velleita nei confronti del gentil sesso eh eh.Quello era il tempo delle famose feste in casa dove una piccola pomiciata era motivo di discussione con gli amici per almeno una settimana ah ah .Per vedere come sono cambiati i tempi basta vedere la musica che si ascoltava in queste feste,Rare Earth,ELP,le sopracitate Orme,Battisti,per i lenti Python Lee Jacson,eh si altri tempi.Scusa ritornando in me e al presente,amo veramente questo album,dall'inizio alla fine,Le Orme hanno quella "tristezza" e atmosfere fiabesche a cui non so proprio resistere.Per fortuna al quel tempo ero troppo giovane per rendermi conto di tutte quelle polemiche riguardanti il loro "commercialismo" e apprezzavo le musica per quello che era.Questo album é stato il perfetto antipasto per la portata principale(Felona e Sorona)altro album che amo moltissimo,ma questa e un'altra storia eh eh.Ciao a presto.
RispondiEliminaGrazie Franco. Come sempre, i tuoi commenti arricchiscono i miei post in un modo ideale, dato che io sono un po più giovane di te (avevo 3 anni all'uscita di questo album), grazie agli aneddoti che racconti ed ai tuoi ricordi legati a quei tempi, permetti a me ed agli altri lettori di immedesimarsi maggiormente in quei magici periodi. Comunque anche a me piace molto questo album, "Alienazione", con i suoi tempi dispari ed il suo incedere vertiginoso è da sola un capolavoro che vale l'acquisto dell'intero album (che anch'io posseggo in vinile), ed anche il resto non è affatto male, senza però negare una certa paraculaggine di fondo in senso commerciale, che comunque non è mica un delitto.
RispondiEliminaGrazie ancora per il tuo prezioso intervento e ci sentiamo presto...
Le Orme sono un gruppo che non ho mai apprezzato .
RispondiEliminaQuesto disco , insieme al precedente Collage, sono gli unici loro lavori che ritengo meritevoli di qualche considerazione
Michele D'Alvano