sabato 27 ottobre 2012

Serie "Battiato & Friends Special Fan Collection" n. 14 (Serie "Bootleg" n. 78) - Alice - 1987 - Il Tour - Live in Saint-Vincent (Aosta), 30 agosto

 For the first time on the web
Ho trovato questo "vecchio" nastro nello scatolone dei cimeli e così ho pensato di digitalizzarne i contenuti e condividerli con gli amici della Stratosfera (anche perché, di diritto, faccio rientrare Alice tra i Friends di Franco Battiato). E così abbiamo l'opportunità di ascoltare un intero concerto della bellissima e bravissima Carla Bissi / Alice Visconti / infine solo Alice, risalente a ben 25 anni fa, all'epoca dell'uscita di "Park Hotel" e di "Elisir", rispettivamente del 1986 e 1987. In particolare "Elisir" era stato concepito come album live, ma poi si decise di registrare in studio alcuni brani del passato, molti dei quali presenti in questo concerto, con nuovi arrangiamenti di Francesco Messina. Personalmente ho sempre apprezzato Alice, per la sua voce profonda, per le sue scelte musicali e, non ultimo, per la lunga collaborazione artistica con Franco Battiato. La collaborazione con il Maestro e con Giusto Pio è iniziata dal 1980, con il brano "Il vento caldo dell'estate", proseguendo con "Per Elisa"(scritta proprio da Battiato e Giusto Pio), vincitrice a sorpresa del Festival di Sanremo del 1981. Nell'estate dello stesso anno Alice ottiene un'altra importante affermazione col brano "Una notte speciale", che rimarrà nelle classifiche tedesche per ben due anni. Nell'estate 1982 esce il singolo "Messaggio", che conferma l'immagine incisiva di Alice presso il grande pubblico: autori, ancora una volta, Alice, Giusto Pio e Franco Battiato, che stavolta si cela sotto lo pseudonimo di Albert Kui. Nell'anno seguente, Alice e Battiato duettano nel brano "Chan-son egocentrique", ennesimo singolo di successo tratto dall'album "Azimut". Vado a grandi passi: nel 1984 Alice è ancora protagonista di nuovi successi in ambito europeo: vende oltre un milione di copie, duettando col cantautore tedesco Stefan Waggershausen nel brano "Zu nah am Feuer" e partecipa all'Eurofestival di Lussemburgo in coppia con Franco Battiato, presentando "I treni di Tozeur", che si classificherà al quinto posto nella rassegna. Il singolo raggiunge il terzo posto della hit-parade italiana, rimanendo ad oggi il più venduto di Alice nel suo Paese.
Nel 1985 pubblica l'album "Gioielli rubati", registrato tra Milano e i Power Station di New York, per l'ultima volta con la produzione di Angelo Carrara. Si tratta di un tributo a Franco Battiato, arrangiato con la collaborazione di Roberto Cacciapaglia: tra le riletture spicca la sua personale interpretazione di "Prospettiva Nevski". L'album entra in classifica anche in Austria e Germania ed Alice ottiene il Premio Tenco quale migliore interprete dell'anno. Sempre nello stesso anno, Juri Camisasca scrive il brano "Nomadi" per la cantautrice Giuni Russo ma, non potendolo incidere quest'ultima a causa dell'ostracismo da parte della sua casa discografica, viene affidato ad Alice. Successivamente, Franco Battiato ne inciderà una cover, inserendolo nel 1988 all'interno dell'album "Fisiognomica". Nel 1986 la svolta è rappresentata dall'album "Park Hotel", primo frutto del sodalizio artistico e personale con Francesco Messina, che in questo periodo si occuperà della produzione di molti dei lavori di Alice, pur rimanendo viva la collaborazione con Battiato-Giusto Pio. Tra l'altro nell'album hanno suonato musicisti del calibro di Jerry Marotta, Phil Manzanera e Tony Levin. Nel 1987, l'anno del concerto di Saint-Vincent, intraprende una serie di concerti nella nostra penisola. La tournée si chiama semplicemente ALICE: IL TOUR. Alice è ancora oggi sulla scena musicale, in piena attività.

TRACKLIST CD 1:
01  Segni nel cielo
02  Notte a Roma
03  Il senso dei desideri
04  Una notte speciale
05  Città chiusa
06  Volo di notte
07  Il vento caldo dell'estate
08  Una sera di novembre
09  La mano
TRACKLIST CD 2:
01  Luci lontane
02  Nomadi
03  Nuvole rosse
04  A cosa pensano
05  Prospettiva Nevski
06  I treni di Tozeur
07 Chan-son Egocentrique
08  Viali di solitudine
09  Per Elisa (encore)
 Ho postato le due parti del concerto come albumwrap, cioè senza scompattamento dei brani, per mantenere viva l'atmosfera. La registrazione, tenuto conto degli anni, è più che buona. Il repertorio attinge abbondantemente da "Park Hotel", con qualche ripescaggio da "Azimut", "Elisir" e "Capo Nord". Non manca nella scaletta "Nomadi" di Juri Camisasca, così' come risulta molto bella, nella seconda parte del concerto, la trilogia dedicata a Franco Battiato: "Prospettiva Nevski", "I treni di Tozeur" e "Chan-son Egocentrique": Gran finale con la classica "Per Elisa".

martedì 23 ottobre 2012

Serie "Colonne Sonore" - 6 - 1961 Giorgio Gaslini - La Nuit

Nato a Milano il 22 Ottobre 1929 (auguri di buon compleanno in ritardo) è tra i più prolifici jazzisti italiani, vanta circa quattromila concerti in tutto il mondo, Cina compresa, più di 90 album, con collaboratori sia italiani che stranieri, per diverse case discografiche, tra cui la Voce del Padrone e la Durium. Autore anche di colonne sonore, ha collaborato con registi come Antonioni, Lizzani e Argento.
Cresciuto nella scena musicale milanese degli anni quaranta, Gaslini aveva iniziato a suonare il pianoforte a sette anni, sviluppando ben presto la sua inclinazione per il jazz, genere all'epoca relativamente sconosciuto in Italia, in quanto appannaggio di pochi cultori e scoraggiato dalle politiche autarchiche del regime fascista: l'adolescente Gaslini si esibì in vari club milanesi e nel 1949 si iscrisse al conservatorio, dove conseguì diversi diplomi tra i quali pianoforte, composizione e direzione d'orchestra. Dalla relazione con l'attrice di teatro Marisa Pizzardi nacque nel 1964 la figlia Viviana.
Dagli anni cinquanta Gaslini ha affiancato all'impegno nella musica jazz anche la sintesi con il mondo della musica classica (ebbe tra i suoi insegnanti anche il direttore d'orchestra Carlo Maria Giulini), non disdegnando neppure le commistioni con la musica popolare rivisitata in chiave jazz, spesso producendo interessanti elaborazioni che lo hanno reso uno degli sperimentatori musicali più prolifici dell'ultimo mezzo secolo.
Giorgio Gaslini e il suo Quartetto
1960, Regia/Directed by: M. Antonioni
Nastro d’Argento per la migliore colonna sonora dell'anno

RARE ORIG.FRENCH EP OST LA NUIT

BY





GROG

domenica 21 ottobre 2012

Etna - 1975 - Etna


TRACKLIST:
1. Beneath The Geyser (3:56)
2. South East Wind (6:11)
3. Across The Indian Ocean (5:36)
4. French Picadores (4:26)
5. Golden Idol (8:59)
6. Sentimental Lewdness (6:42)
7. Barbarian Serenade (5:14)
Nel mezzo del cammin di cotanti bootleg che stanno costellando la Stratosfera, mi è venuto lo sfizio di postare un album ufficiale, registrato in studio nel lontano 1975, un bell'esempio di rock-jazz-prog made in Italy targato "Etna". Un nome, un programma, che rivela con evidenza la regione di provenienza del quartetto (Sicily, of course).  Si tratta del gruppo dei fratelli Marangolo che accede di diritto al libro dei primati per essere stata l’unica band italiana a pubblicare con la medesima formazione tre album in cinque anni cambiando ogni volta il proprio nome: Flea on the Honey (1971), Flea (1972) e infine Etna (1975). Per le dettagliate informazioni sul gruppo vi rimando alla bible "John's Classic Rock".  Agostino Marangolo non ha bisogno di presentazioni, vsito che è stato il batterista dei Goblin proprio dal 1975 in sostituzione di Walter Martino.L'album è una perfetta miscela di rock, jazz, funky, free, suonato con grande tecnica e vituosismo, con molti richiami agli inarrivabili Weather Report. Un album che non può mancare nella vostra fonoteca. Circa la presenza dei fratelli Marangolo nei Goblin, vi propongo questo commento tratto dal sopracitato sito "John's Classic Rock": "Come sapete, i fratelli Antonio ed Agostino Marangolo sono confluiti nei Goblin, praticamente nello stesso periodo di quest'album, durante la realizzazione della colonna sonora di Profondo Rosso in sostituzione rispettivamente di Claudio Simonetti (tastiere) e di Walter Martino (batteria). I fratelli Marangolo, pur non apparendo nei credits di Profondo Rosso, rivendicano la paternità del brano "Death Dies". Se ascoltate i brani da Etna "Beneath the geyser" e "Across the Indian Ocean", potrete notare come, specialmente la batteria, sia identica nel suono e nel tiro a quella di "Death dies", il che conferma la tesi dei Marangolo Bros".  Capito?


FORMAZIONE:
Agostino Marangolo / batteria, percussioni
Antonio Marangolo / tastiere, clarinetto
Carlo Pennisi / chitarra, mandolino
Elio Volpini / basso, double bass

LINK

P.S. of the captain : circa la liason Etna - Goblin attendiamo un commento dal nostro grande amico Red Goblin, la cui competenza in argomento è decisamente inarrivabile... Fatti sentire amico nostro

Serie "Battiato & Friends Special Fan Collection" n. 13 (Serie "Bootleg" n. 77) - Franco Battiato - 1985 - Roma, Villa Frassini -

TRACKLIST :

01 - Up patriots to arms
 02 - L'era del cinghiale bianco
 03 - Prospettiva Nevskj
 04 - Gli uccelli
05 - Il re del mondo
06 - Via Lattea
07 - Risveglio di primavera
08 - No time no space
 09 - Voglio vederti danzare
10 - La stagione dell'amore
11 - Sentimento nuevo / Cuccurucucu
 12 - Bandiera bianca
13 - L'animale
14 - No time no space (bis)
15 - Voglio vederti danzare (bis)
16 - Magic shop
17 - Cuccurucucu (bis)

  
La parola ad Antonio, uploader dell'album e autore delle splendide covers :

"In questo raro documento sonoro degli anni Ottanta, è testimoniata una tappa estiva del tour "Mondi lontanissimi" di Franco Battiato. E, a volere forzare la mano, il modo di fare musica dal vivo del nostro eroe è davvero lontanissimo da quello attuale. Ma, non sempre e non troppo. Vediamo di capire il perché. Lontana è l’attitudine di avere a fianco solo due musicisti, in questo caso gli eccellenti Giusto Pio (violino e tastiere) e Filippo Destrieri (tastiere). Una soluzione perfetta per qualità e per snellire l’apparato organizzativo degli spettacoli. Una soluzione che porterà avanti nei seguenti due anni ed anche in alcuni giri per la Spagna. Un uso delle basi pre registrate che, purtroppo, rimarrà spesso una costante dei concerti recenti di Battiato e non sempre con risultati di alto livello. Ma a colpire, ammesso che il documento sia integrale, è la brevità del concerto. Da qualche anno in qua, almeno dal 2000 in poi, Battiato propone almeno 25 canzoni del suo repertorio. Nel 1985, è ovvio, non aveva tutto questo ben di Dio dal quale  ripescare, ma dalla scaletta del live 1985 mancano brani che oggi vengono riproposti quasi immancabilmente. La scelta stilistica è minimale e molto elettronica, di una elettronica targata anni Ottanta ma trattata con estremo gusto. Non sono, in estrema analisi, anni nei quali Battiato pare affascinato più di tanto dal pop. La voglia , forse, si è già spostata sul fronte operistico con la genesi della sua “Genesi”. Detto questo, resta tutta da godere la versione live di “Risveglio di primavera”, non fosse altro perché poi quasi del tutto dimenticata dal musicista e le versioni nuove di zecca di brani come “Via Lattea” e “No time no space”. La qualità non è eccelsa, ma vale la pena provare ad ascoltarlo. 
Ciao Antonio"
 
  



 Buon ascolto e muchas gracias ad Antonio...


venerdì 19 ottobre 2012

Serie "Bootleg" n. 76 - Treves Blues Band - 1987 - Aosta, Discostudio Divina, 16 ottobre


First time on the web

Cari amici, mi permettete questa piccola digressione rispetto ai canonici percorsi del prog italiano? Si tratta di un concerto di ben 25 anni fa, che ho riportato alla luce dopo il solito lavoro di digitalizzazione del nastro originale e che ho voluto postare in esclusica sulla Stratosfera. Il concerto è di ottima levatura, Fabio Treves e i suoi musicisti sono molto affiatati e il pubblico aostano è caldissimo come sempre. Ho quindi realizzato questo doppio CD, che racchiude in qualsi 2 ore, molti brani originali della TBB insieme a numerosi omaggi ai santoni del blues, da John Mayall a Robert Johnson, da Fred McDowell a Mick Taylor. Segnalo, in chiusra del primo CD, una torrida versione di "Crossroads" (portata al successo dai Cream) seguita da "You Gotta Move" (portata al successo dai Rolling Stones). Oltre alla grande abilità di Fabio Treves con la sua armonica a bocca, spicca la grande tecnica chitarristica di Maurizio Glielmo, divenuto in seguito leader della Gnola Blues Band. Purtroppo, non essendo un grande intenditore di blues, non ho saputo identificare alcuni brani che appaiono quindi come "unknown". Confido però sulla vostra collaborazione. 

TRACKLIST CD 1
01.  Instrumental Blues
02.  Unknown
03.  Gibson Creek Shuffle
04.  Walking By Myself
05.  Black Night
06.  All Night Long
07.  Crossroads
08.  You Gotta Move
TRACKLIST CD 2
01.  Another Man Is Gone
02.  Blues In D
03.  Snowtown Blues
04.  Mich Taylor Cover
05.  Unknown
06.  Travelling Guitar
07.  The Work Song
08.  Born In Chicago
09.  Green Onions
10.  Keep To The Highway
11.  Guitar Solo (encore)
E ora, per quei pochi marziani che non lo conoscessero, vorrei - in breve - tracciare la biografia di Fabio Treves..Le notizie le ho pescate un po' di qua e un po' di là e Wikipedia ha fatto la parte del leone. Nato e cresciuto a Milano, si avvicina alla musica giovanissimo e si applica da autodidatta allo studio di vari strumenti come il basso, l'organo, la tromba e il sax alto. Negli anni sessanta arriva poi la sua vera passione verso lo strumento che lo renderà famoso: l'armonica a bocca. Si afferma nella zona milanese e lombarda come suonatore di armonica blues, ispirato dai grandi armonicisti statunitensi quali Sonny Terry, Little Walter, Paul Butterfield, Alan Wilson, Sonny Boy Williamson. Nel 1967 suona nel suo primo gruppo studentesco, il "Friday Blues Group". L'esperienza aumenta a poco a poco ed entra a far parte della band "Simonluca e l'Enorme Maria", con cui partecipa al Cantagiro nel 1972. L'anno successivo, il 1973, lo vede presente al Festival di Sanremo come corista di Fausto Leali che partecipa con la canzone "La Bandiera di Sole". Arriva il 1974 e matura il pensiero di formare una Blues Band sullo stile degli amati esempi americani. Fonda la Treves Blues Band, considerata la prima band blues della storia della musica italiana. In quegli anni conosce anche il chitarrista e armonicista texano, trapiantato in Italia, Cooper Terry, con cui avvierá un lungo sodalizio musicale. Fabio Treves continua a suonare e divulgare "il verbo del blues" e a poco a poco estende il suo campo d'azione ed arriva a collaborare con mostri sacri del blues mondiale quali Dave Kelly, Pik Withers, Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Willie Mabon, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones, Alexis Korner, Bob Margolin, Sam Lay, Louisiana Red, Pat Grover, Gordon Smith, Son Seals, Eddie Boyd. Partecipa a vari festival in tutta Italia e in tutto il mondo, raggiungendo un certo livello di prestigio e di considerazione che lo portano a superare i dieci album all'attivo. Conosce Frank Zappa durante la sua visita italiana e collabora con "il Genio di Baltimora", arrivando ad essere l'unico musicista italiano ad essere salito sul palco con lui. Numerose anche le sue esperienze musicali nel panorama italiano, all'interno del quale viene ingaggiato per suonare nei dischi di musicisti che spaziano nei più svariati generi: infatti oltre che con i bluesmen italiani Tolo Marton e Guido Toffoletti, collabora con Angelo Branduardi, Pierangelo Bertoli, e poi con Gianluca Grignani, Claudio Rocchi, Eugenio Finardi, Gatto Panceri, Shel Shapiro, Giorgio Conte, Francesco Baccini, Marco Ferradini, Riccardo Cocciante. E' anche conduttore di trasmissioni radiofoniche nonché autore di numerosi articoli sul blues apparsi su riviste musicali specializzate... Il suo soprannome è "il Puma di Lambrate", in assonanza col soprannome del famoso bluesman britannico John Mayall, detto a sua volta "il Leone di Manchester".
FORMAZIONE:

Fabio Treves: armonica, voce
Maurizio Glielmo: chitarra, voce
Andrea Tognoli: basso elettrico
Silvano Mozzoli: batteria
 
Link CD 1

mercoledì 17 ottobre 2012

Collections 45 Full Reup


Dopo diverse richieste da parte dei frequentatori recenti del blog, ho combattuto e sconfitto la pigrizia che mi affligge sin dalla più tenera età ed ho completato il reupload di tutte le Collections 45 Giri Rari del Rock Progressivo Italiano (mancavano i volumi dall'uno al ventidue, ora tutti i links sono attivi). Sono felice di aver ripristinato questa collezione, che fu la prima vera serie del blog e che ci accompagna sin dalla nascita della Stratosfera...

Tutti i volumi delle collections, dal Volume 37 a ritroso sino al Volume 1, possono essere rintracciati a questo LINK, e nelle precedenti pagine. Buona abbuffata a tutti

martedì 16 ottobre 2012

Francone's massive reupload

Il grande Franco, primo collaboratore della stratosfera ad affiancarsi al Capitano e, come affettuosamente lo chiamo, il primo fan del blog, ci ricorda il reupload di alcuni dei suoi files rimossi a suo tempo dalla cancellazione dell'account colletivo su mediafuoco: 


Non contento, il buon Francone ha reuppato freschi freschi questi altri 3 albums:

Dedalus - 1973 - Dedalus
 
Guercia - 1982 - Figura goffa

 Ringrazio enormemente il grande Franco58, la cui assenza è da me particolarmente sentita, visto che gli sono molto affezionato. Sai che qui sulla Stratosfera ti vogliamo tutti bene, caro amico, e spero che tutti si uniscano nel farti un in bocca al lupo collettivo. Ti aspettiamo presto di nuovo qui, dear friend

lunedì 15 ottobre 2012

Guercia - 1982 - Guercia Figura Goffa

TROFEO "SCONOSCIUME"

Le Canzoni :

1. Guercia figura goffa
2. Datteri e banane
3. "N"
4. Paparazzo
5. Tigna
6. Non sono più nel vocabolario
7. Viaggio
8. Fine settecento
9. L'omino delle candele
10. Mosaico
11. Nascere pazzo
12. Astrobarca

Sicuramente questo non é il tipo di "sconosciume" che il nostro prode capitano si aspettava, ma questo non é che l'inizio. Tanto per pararmi il backside, Roby, come giá sappiamo, oltre alle sue giá notevoli capacitá, ha anche l'aiuto di concorrenti esterni, il che rende la nostra "tenzone" alquanto impari. Finito il mio piantino, per cominciare ho trovato questi Guercia che per me sono veramente degli "sconosciume", di loro ho trovato ben poco, anche curiosando sulle nostre Bibbie. Attivi negli anni 70, hanno al loro attivo solo questo album, per altro inciso anni dopo, negli anni 80, come ad esempio i Paradiso A Basso Prezzo. Dunque per ora gustatevi questo album, mentre io nel frattempo torno a rovistare tra i meandri della Stratosfera sperando di trovare qualcos'altro che solletichi il vostro appetito musicale.

La Banda :

Vittorio Bonetti (tastiere, voce)
Giuliano Pantoli (chitarra)
Adriano Tarroni (basso)
Daniele Ferretti (voce, batteria, chitarra acustica)

Cari amici,vi lascio in buona compagnia, con la nostra amica GUERCIA (new link - 15-10-2012), ciao a presto.

PS = Vi piacerebbe eh , vecchi masnadieri !!!!
PS 2 = Bisognerebbe portare all'attenzione dell'Accademia Della Crusca la nuova parola SCONOSCIUME, sono convinto che ne sarebbero entusiasti ahahahah.

Serie "Bootleg" n. 75 - UT (Uno Tempore) - 2011-2012 - Live in Italy


 Secondo e ultimo bootleg (almeno per quanto mi riguarda), anche questo home made come il precedente "Live in Japan 2012", dei grandissimi UT - Uno Tempore, ovvero l'anima prog dei New Trolls. Diciamo che anche queste registrazioni accompagnano (e non sostituiscono) l'uscita del disco ufficiale "Live in Milano". In 2 CD ho raccolto brani live tratti da alcuni concerti del 2011 e 2012 tenutisi in diverse località italiane, in particolare Roma e Milano. Il pregio di questa raccolta risiede nella possibilità di ascoltare alcune versioni live di storici brani esclusi da "Live in Milano". Naturalmente anche la qualità del suono ne risente.  E questo significa ascoltarsi anche commenti, urla e apprezzamenti vari da parte del pubblico presente. Le chicche qui presenti si chiamano "Innocenza esperienza", che apriva l'album del 1973 a nome "Nico-Gianni-Frank-Maurizio", quindi "Signora Carolina", sempre dallo stesso disco in una versione "da brivido"; segue "La prima goccia bagna il viso", con un mix tra la prima e la seconda parte e - dulcis in fundo - due incredibili versioni della celebre "Improvvisazioni nella sala vuota", dal primo "Concerto Grosso". Sono due versioni diverse tra loro: eccezionale la prima, suonata a Genova qualche mese fa, della durata di oltre 20 minuti, con tanto di assoli di batteria e di basso.

TRACKLIST CD 1:
01.  Studio - XXII Strada (Roma 2011)
02.  I cavalieri del lago dell'Ontario (Genova 2012)
03.  L'amico della porta accanto (Genova 2012)
04.  C'è troppa guerra (Roma 2011)
05.  Lying here (Milano 2012)
06.  Innocenza esperienza (La Spezia 2012)
07.  Paolo e Francesca - Prove pre-concerto (Roma 2012)
08.  Paolo e Francesca (Milano 2012)
09. Improvvisazioni nella sala vuota # 1 (Genova 2012)
TRACKLIST CD 2:
01.  Signora Carolina (Roma 2011)
02.  Nato adesso (Roma 2011)
03.  La prima goccia bagna il viso (Roma 2012)
04. Improvvisazioni nella sala vuota # 2 (Milano 2012)
05.  Bright Lights (Roma 2012)


 FORMAZIONE:
Maurizio Salvi: tastiere, pianoforte, hammond
Gianni Belleno: batteria, voce
Andrea Perrozzi: tastiere, voce
Claudio Cinquegrana: chitarra, voce
Fabri Kiareli: basso, voce