mercoledì 28 maggio 2014

Le Antologie della Stratosfera Vol. 8 - Edoardo Bennato: the early years - Singles, Rare & Live (1966-1979)

Con questo post ho voluto creare uno spazio sulla Stratosfera per rendere giustizia ad Edoardo Bennato, personaggio storico della scena musicale italiana, musicista di lungo corso che ha il merito di avere attraversato più o meno indenne almeno quattro decenni musicali, plasmando intelligentemente la sua musica ai cambiamenti e ai gusti dei tempi. L'omaggio a Bennato resta confinato all'interno del perimetro degli anni '70 con una proposta musicale molto ricca che parte dai suoi primi 45 giri, per proseguire con alcune registrazioni rare dal vivo, una di queste realizzata proprio da chi vi scrive. L'ispirazione, ad essere sincero, l'ho avuta nel momento in cui mi sono ritrovato tra le mani il doppio CD "Io c'ero", che raccoglie l'eccezionale testimonianza di un infuocato concerto del musicista partenopeo al Teatro Circo di Roma il 26 gennaio 1976 (pubblicato dalla Cheyenne Rec. nel 2006 - acquistatelo perché ne vale la pena). Ripercorreremo insieme le origini musicali del nostro "one man band", musicista assolutamente atipico, che ha lasciato una traccia profonda nel panorama rock-blues italiano (almeno negli anni '70). Ci fermeremo nel 1979. Da lì in avanti, la svolta musicale di Edoardo Bennato non mi ha più interessato. 

Edoardo Bennato nel 1969
Napoletano DOC (fratello di Eugenio - fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare - e di Giorgio 'Zito') , Edoardo Bennato è stato senza dubbio il primo musicista italiano a proporsi come "uomo orchestra", suonando in contemporanea chitarra, armonica a bocca, kazoo e tamburello a pedale, ispirandosi ai bluesmen e ai cantastorie americani quali Bob Dylan, Woody Guthrie, ma anche Jimmy 'Hammond' Smith e Neil Sedaka. Ha condito la sua musica, almeno a partire da "I buoni e i cattivi" per tutto il decennio degli anni '70, con testi ironici e graffianti, cavalcando la protesta contro il potere e le istituzioni che aveva caratterizzato quel periodo. Per leggere la biografia completa di Edoardo Bennato, vi rimando a Wikipedia (dalla quale ho tratto alcune informazioni), cliccando qui.

Edoardo Bennato e Marco Ghirardelli nel 1969
Vorrei sottolineare solamente alcuni passaggi importanti che concernono la carriera musicale di Edoardo, ad iniziare dall'incontro con il direttore artistico della Ricordi, Vincenzo Micocci, che gli permette di incidere il primo 45 giri, nel 1966 (che non raccoglie però alcun successo). Altro aspetto importante è rappresentato dal sodalizio musicale con Herbert Pagani, per il quale Edoardo scrive i testi di alcuni brani, tra cui Cin cin con gli occhiali (1968), Ahi le Hawai (1969) e Fuoco bianco (1970). Per questa ragione la Numero Uno, la nuova casa discografica fondata da Mogol e Battisti, lo mette sotto contratto, facendogli incidere un secondo 45 giri, Marylou (scritta insieme al fratello Eugenio, con testo di Mogol), con chiare influenze del rock'n'roll anni cinquanta. Il lato B, La fine del mondo, è scritta da Edoardo su un testo di Herbert Pagani. Con l'inizio degli anni '70 Bennato scrive canzoni anche per altri musicisti (Formula Tre, Bruno Lauzi, Michele, Bobby Solo, ecc.) e arriva ad incidere il suo terzo 45 giri, 1941, cover di un brano di Harry Nilsson. L'anno dopo è la volta di Copenaghen e Marjorie (quest'ultima cantata in inglese). L'esito commerciale è sempre scarso. 

Dopo aver trascorso un breve periodo londinese come "one man band", al ritorno a Milano incide il primo LP, "Non farti cadere le braccia". Un aneddoto del periodo: date le scarse vendite del 33 giri, l'allora direttore artistico della Ricordi, Lucio Salvini, invitò il cantautore a smettere di cantare per dedicarsi alla professione di architetto (laurea che Bennato aveva conseguito da poco). Nonostante ciò il disco viene ben recensito e nel 1974 esce sul mercato "I buoni e i cattivi", a mio avviso il più grande disco di Edoardo Bennato, che raccoglie due inni generazionali quali Ma che bella città e Salviamo il salvabile (entrambi anche su 45 giri). Da qui in avanti la strada sarà tutta in discesa. Sempre nel 1974 esce un 45 giri contenente due nuove canzoni: Meno male che adesso non c'è Nerone e Parli di preghiere: la prima sarà inserita nell'album successivo, "Io che non sono l'imperatore", pubblicato dalla Ricordi agli inizi del 1975, mentre la seconda resterà inedita su LP (ma verrà inserita nella raccolta "Le Origini"). 

"La torre di Babele" viene pubblicato nel 1976 e prosegue sulla strada dell'impegno sociale dei testi, ma con venature musicali più vicine al rock e al blues, sempre in chiave acustica, grazie anche alla presenza del chitarrista Roberto Ciotti e di Dario Iori alla chitarra e banjo tenore. Il 1977 è l'anno di "Burattino senza fili", un disco che, sulla falsariga della storia del Pinocchio di Collodi, analizza, critica e sentenzia su alcuni importanti aspetti sociali e filosofici che interessano la vita. Al fianco di questa ricca produzione artistica si susseguono le esibizioni live - con e senza gruppo di supporto - e le apparizioni televisive, molte di queste riprese in questo post nella sezione "Rare Live Tracks". Nutrita e di altissimo livello la schiera dei musicisti che lo accompagnano sia in studio che dal vivo. Tra questi ricordiamo Tony Esposito, Vince Tempera, il fratello Eugenio, Shel Shapiro, Lucio Bardi, Robert Fix, Stefano Cerri, Lucio Fabbri, Roberto Ciotti, Gigi Di Rienzo. E qui finisce l'avventura degli anni '70 e con essa l'oggetto del nostro post.

Tutti i singoli 1966-1978

DISC 1

01.  Era solo un sogno - lato A, 1966
02.  Le ombre - lato B, 1966
03.  Marylou - lato A, 1969
04.  La fine del mondo - lato B, 1969
05.  1941 - lato A, 1970
06.  Vince sempre l'amore - lato B, 1970
07.  Goodbye Copenaghen - lato A, 1971
08.  Marjorie - lato B, 1971
09.  Detto tra noi - lato A, 1973
10.  Non farti cadere le braccia - lato B, 1973
11.  Salviamo il salvabile - lato A, 1974
12.  Ma che bella città - lato B, 1974
13.  Meno male che adesso non c'è Nerone - lato A, 1974
14.  Parli di preghiere - lato B, 1974




DISC 2

01.  Feste di piazza - lato A, 1975
02.  Io per te Margherita - lato B, 1975
03.  Cantautore (studio version) - lato A, 1976
04.  Venderò - lato B, 1976
05.  Franz è il mio nome - lato A, 1976
06.  Viva la guerra - lato B, 1976
07.  Il gatto e la volpe - lato A, 1977
08.  Mangiafuoco - lato B, 1977
09.  Rock 'n' Roll Hero (versione inglese di "Cantautore") - lato A, 1978
10.  The Tower of Babel - lato B, 1978

Rare bonus tracks
11.  Non devi chiedere - inedito, demo 1968-69
12.  Hey Boy - inedito, demo 1968-69





I singoli qui pubblicati, a parte il primo 45 giri della Ricordi, uscito nel lontano 1966, indicano già con chiarezza le sonorità musicali e la strada che Edoardo Bennato intenderà percorrere negli anni a venire. Assolutamente interessante è il 45 giri pubblicato nel 1978 per il mercato estero, contenente le versioni in inglese di Cantautore e de La torre di Babele. Da non perdere anche la versione studio di Cantautore, tratta da un 45 promo non in commercio. Altre due chicche sono i demo incisi nel periodo 1968-1969 e mai pubblicati su disco ufficiale. 

Link I singoli CD 1
Link alternativo CD 1 (cliccare premium download)
Link I singoli CD 2
Link alternativo CD 2 (cliccare premium download)


Rare Live Tracks 1974-1979

La seconda parte del post è dedicata ad una serie di rare registrazioni tratte da apparizioni televisive e da bootleg. Le ho assemblate con un po' di pazienza in rigoroso ordine cronologico. Di certo la dimensione live del primo Edoardo Bennato è quella che meglio faceva trasparire la sua carica di musicista rock e blues, di one-man band, quasi sempre solo sul palco con la sua piccola orchestra personale. Un busker ante litteram a tutti gli effetti, innamorato dei cantautori americani (non per nulla nel suo primo repertorio - seppur per un brevissimo periodo - proponeva Deportee di Woody Guthrie), controcorrente rispetto alla musica italiana dei mid '70, con tratti distintivi unici nel panorama nazionale. 

TRACKLIST:

01. Ma che bella città (RAI TV, 1974)
02. Ci sei riuscita (Firenze, Circolo Andreoni, 26 giugno 1975)
03. Affacciati, affacciati (Firenze, Circolo Andreoni, 26 giugno 1975)
04.  Deportee (Plane Wreck at Los Gatos) (Woody Guthrie cover, estate 1975)
05. "Io che non sono l'imperatore" - Speciale RAI TV, 18 novembre 1975) part 1
a - Intro
b - Bravi ragazzi
c - Ma che bella città
d - Io che non sono l'imperatore
06. "Io che non sono l'imperatore" - Speciale RAI TV, 18 novembre 1975) part 2
a - Un giorno credi
b - Salviamo il salvabile
07. Meno male che adesso non c'è Nerone - Live 1975
08. Cantautore (con Lucio Dalla, live 1976)
09. Il gatto e la volpe (Live "One man band" concert, 1977)
10. Meno male che adesso non c'è Nerone (Special TV "Musica in libertà", 15 maggio1978)
11. Quante brave persone (Roma, Villa Ada, 20 giugno 1978)
12. Parli di preghiere (Viareggio, Stadio dei Pini, 15 luglio 1978)
13. Dotti, medici e sapienti (Live RAI TV, 1979)


E non è finita qui...

Edoardo Bennato "One-Man Band" 
Live Sporting Club di Santhià (VC), estate 1978
Front cover by Danilo (from RRCF)
Questo splendido e raro concerto acustico è opera mia (come si può leggere dalle note di copertina) e lo avevo passato alcuni anni fa all'amico Danilo (presente anche lui al concerto) che lo aveva postato su Rock Rare Collection Fetish (sue le copertine). Credo che il link sia inattivo da tempo. E' quindi un piacere (ri)proporlo sulla Stratosfera per questa occasione. Potrebbe benissimo fare il paio con il live ufficiale del 1976, "Io c'ero". Edoardo Bennato si presenta da solo sul palco dell'affollato Sporting Club, "armato" solo della sua classica strumentazione: chitarra, armonica, kazoo e tamburello. Solamente a partire dal terzo brano, Mangiafuoco, qui proposta in una spettacolare versionegli si affianca Lucio Bardi alla slide. In apertura propone niente meno che Parli di preghiere, brano presentato pochissime volte dal vivo. Il concerto prosegue poi con una carrellata delle migliori composizioni del cantautore, da Venderò, a Cantautore per concludersi con la classica  Salviamo il salvabile. La tracklist completa del concerto la trovate qui sotto sulla back cover.

Back cover by Danilo (from RRCF)
Piccola annotazione finale: ho ancora due bootleg di Edoardo Bennato, il primo comprendente l'intero set suonato al Pop Meeting di Torino il 19 maggio 1974 (occhio alla data!), ma la registrazione, anche questa fatta da me, è veramente al limite della decenza. Peccato, perché si sente un Edoardo Bennato graffiante come non mai che propone anche Deportee di Woody Guthrie. Sia io che Danilo eravamo presenti al concerto (giovanissimi sbarbatelli) e, qualche anno fa, avevamo realizzato un bootleg (oltre a Bennato c'erano Franco Battiato, Claudio Rocchi e Il Perigeo). Il set di Battiato era finito tempo fa in una compilation realizzata dal Captain, ma anche in questo caso il link non è più attivo. Se qualcuno è interessato ce lo faccia sapere nei commenti. E' tutto su CD. Il secondo bootleg, sempre del periodo anni '70, racchiude uno special TV andato in onda nel 1982 (vi ricordate Mister Fantasy col mitico Carlo Massarini?), comprendente però registrazioni datate 1978. Anche in questo caso, volendo, si può postare. Ricordo, infine, il CD ufficiale del 2001 "Live @ RTSI", registrato dal vivo per la televisione svizzera nel 1979. E' proprio tutto. 

Buon ascolto, amici!

Link Disc 1
Link Disc 2



Post by George

lunedì 26 maggio 2014

Area 2 - Area II (1986) & City Sound (1987)

 
 1986 - AREA II

01 - Bridge to Jaipur
02 - For M.D.
03 - Room 102
04 - Indian
05 - Blues Shuffle
06 - Azymuth
07 - Hypnotic Travel
08 - Epic Ray-X

Ringrazio di cuore l'amico Frankoff per questo doppio contributo, davvero gradito, e gli lascio immediatamente la parola...

 "Area 51?... No Area 2!!
Caro capitano di questo fantastico blog, ti invio degli Xfiles che una generosa amica mi ha messo a disposizione aprendo gli archivi segreti (non come certi politici ci sviolinano a destra e a manca, e cavolo se manca), e permettendo di mettere a disposizione di tutti questi due files del buon e mai dimenticato Giulio Capiozzo, batterista di un non ben identificato gruppo musicale che ha dato inizio al mito dell' Area (non quella americana del Nevada). Nel periodo 80, il nostro eroe si divertiva a suonare jazz-fusion con un sacco di gente, come in questi due dischi che ho digitalizzato e pulito alla meglio. Non posso dirti niente dei musici che suonano assieme, ma cercando sulla rete magari trovi vita e miracoli, visto anche il buon livello tecnico e vocale. Capiozzo ad ogni modo si diverte alla grande, senza mai invadere gli spazi altrui, anche se le registrazioni sembrano cucite proprio addosso alla batteria.

 AREA II 1986

Giulio Capiozzo - Batteria
Andrea Allione - Chitarra elettrica
Emanuele Cisi - Sax soprano e sax tenore
Aldo Mella - Basso acustico ed elettrico
Emanuele Ruffinengo - Tastiere

Special guests:
Jimmy Owens - Tromba in "Blues shuffle"
Bruce Forman - Chitarra elettrica in "Room 102"
Nadia Calearo - Voce



 
 1987 - CITY SOUND

01 - City Sound
02 - Oasi
03 - Can it be done
04 - You close to me
05 - Miho
06 - Erko
07 - Ballad

 
Non credo esistano cd di questi due dischi, anche se sono del 1986 e 1987, comunque chi ha di meglio si faccia avanti e ci regali attimi di gioia riascoltandoli. Ringrazio AnnaMaria che mi ha prestato i vinili e ci ha permesso di risentire qualcosa che sembrava sparito per sempre. Saluto e ringrazio Mulder e Scully per il contributo morale. Un caro saluto da Frankoff."

AREA II 1987

Giulio Capiozzo - Batteria
Fabio Forte - Trombone
Fabio Zeppetella - Chitarre
Stefano Sastro - Tastiere
Ramberto Ciammarughi - Piano
Luca Pirozzi - Basso
Special guest - Pat Heaven - Voce


Post by Captain, words and files by Frankoff (thank you very much, our friend)

venerdì 23 maggio 2014

Gli alfieri del garage beat italiano: Sciacalli - 1998 - Yeeeeeeh!! (1992-1994)

E' mai esistito un movimento beat revival in Italia? Risposta affermativa! E gli alfieri sono loro, gli Sciacalli, band di nicchia che oggi vogliamo riscoprire, grazie a questo raro gioiellino uscito dagli sconfinati archivi del solito Danilo, alias Mister X.  Il web è assolutamente avaro di notizie, ma grazie alla inside cover riusciamo a sapere qualcosa di più riguardo a questa misconosciuta band. Gli Sciacalli nascono nel 1992 per volontà di Scanna e Ninfa che decidono di dare vita ad una band che suoni puro 60's Beat italiano. I due avevano già avuto precedenti esperienze musicali con altri gruppi (Avvoltoi, Primeteens, Ugly Things). Gli Sciacalli nascono comunque con l'intento di rimanere una garage band, di non suonare dal vivo e di limitarsi a registrare qualche disco. Le prime tracce discografiche risalgono al 1992 (quattro brani, due dei quali vedono la luce nello stesso anno). Le "forzate" esibizioni live sono inevitabili e ottengono un successo inaspettato, al punto da favorire la decisione di registrare un intero LP, "E la cosa si ripete", piccolo gioiello di puro beat italiano pubblicato nel 1993. Il chitarrista Claudio (i cognomi sembrano banditi) viene sostituito da Fulvio, chitarrista mod al 100%. Nel 1993 esce un altro singolo e gli Sciacalli sono ospiti della mitica trasmissione televisiva Roxy Bar, condotta da Red Ronnie. Le riviste specializzate (Rumore, Rockerilla, Raro!, Fare Musica) recensiscono positivamente i loro dischi. Sempre più impegnati nelle esibizioni live, riescono comunque ad incidere un secondo LP, "In orbita", pubblicato nel 1994. Il sound è sempre quello tipico dei Sixties, con chitarre elettriche, cori e organo Vox (stupendo) in primo piano. I brani compresi su questo CD antologico (ben 22 tracce), che riassume quanto pubblicato dal 1992 al 1994, finiscono qui. Il titolo della compilation, guarda caso, si rifà al celebre brano dei Primitives di Mal, qui riproposto come cover.  Il disco è stato stampato nel 1998 dalla On Sale Music in edizione limitata ed è decisamente raro. L'attività degli Sciacalli proseguirà ancora nel tempo, portando in giro per le piazze le migliori sonorità del beat revival. 

TRACKLIST:

01. Sono innocente
02. Balbettando
03. Trovane un altro
04. Yeeeeeeh!!
05. Mi ucciderai
06. In orbita
07. La pagherai
08. Lasciami stare
09. Je cherche
10. Tutto ciò che vuoi
11. Più di me
12. La danza della morte
13. Luca
14. Guardalo guardalo
15. Sogni
16. Akira
17. Fuori questione
18. Buona fortuna
19. Dimmi la verità
20. Les cactus
21. Spingi più forte
22. Finirà

FORMAZIONE:

Scanna - voce
Ninfa - basso
Cencio - organo Vox
Claudio - chitarra (sostituito da Fulvio dal settembre 1993)
Millo - batteria


Post by George & Danilo

mercoledì 21 maggio 2014

Sangiuliano - 1978 - Take off

 
 TRACKLIST :

01 Time Control (16:20)
02 Saffo's Gardens (07:32)
03 Take Off (08:41)

Per le note d'accompagnamento a questo disco molto sperimentale, nato sulla scia della musica "cosmica" tedesca degli anni 70, ringrazio di cuore Augusto Croce e la sua bibbia del rock progressivo italiano (vedi articolo completo su Italianprog): "Antonio Sangiuliano, compositore toscano, pubblicò il suo unico nel 1978 per la RCA. "Take off" è un album prevalentemente strumentale dove Sangiuliano suona ogni genere di tastiere, con il solo aiuto della batteria (Derek Wilson e Enzo Restuccia) e di una cantante (Elisabetta Delicato) in alcune parti limitate. Le atmosfere ricordano alcuni lavori dei Tangerine Dream e l'album è piuttosto insolito per un artista italiano (...)".

Hanno suonato :

Sangiuliano - Tastiere
Derek Wilson - Batteria
Enzo Restuccia - Percussioni
Elisabetta Delicato - Voce

 E per finire, un epico scontro: Sangiuliano Vs San Giuliano
LINK 

Post by Captain

lunedì 19 maggio 2014

Pepe Maina - 1979 - Scerizza

TRACKLIST:

01.  Il Coro di Nava
02.  Scerizza (Parte 1)
03.  Cocoon Star
04.  La Danza dei Pulcini
05.  Sorpresa
06.  Scerizza (Parte 2)
07.  Scerizza (Parte 3)
08.  Canzone di Maggio
09.  Al Contadino non far sapere quanto sei Cretino

"Musica assolutamente progressiva, ma per niente rock, quella di Pepe Maina è fortemente ispirata, nei suoi inizi discografici, da ritmi e composizioni di genere etnico. Il suo primo album, "Canto dell'arpa e del flauto" (pubblicato in vinile nel 1977 e ristampato in CD nel 2011 dalla Vinyl Magic - quindi non lo possiamo postare) può essere considerato uno dei primi esempi di world music. Con un uso limitato delle percussioni, la sua musica è meditativa e costruita su tastiere, arpa, flauti, chitarra acustica e strumenti indiani. Lo stesso artista cita gli inglesi Jade Warrior come uno dei suoi gruppi ispiratori. Uno dei brani dell'album, la lunga Two balls, venne registrato dal vivo al Leoncavallo di Milano. Intorno al 1978 Pepe collaborò con gli Agorà suonando le percussioni nei loro ultimi concerti. Uno di questi, a Montreux, fu anche filmato ma non venne mai pubblicato. Il secondo album è del 1979, "Scerizza" (nome di una piccola località vicino al lago di Como dove Maina vive), e comprende anche il basso elettrico ed alcune influenze folk, con l'uso di strumenti tradizionali e cori dell'Italia del Sud. Come nel disco precedente, Pepe Maina è l'autore di tutti i brani e suona praticamente tutti gli strumenti. "Scerizza" è stato ristampato negli anni '90 e venduto privatamente dallo stesso Maina". 

MUSICISTI:

PEPE MAINA - tastiere, zampogna, cornamusa, vibrafono, percussioni, chitarra elettrica e acustica, piano giocattolo, zither, flauti, salterio ad arco, armonica
MASSIMO SPINOSA - fagotto, contropancione, Sri boomotooni; basso elettrico
MARIA CORSELLO, CARLO MAINA - voci
GUIDO e PIERDOMENICO - cori

"Le successive composizioni sono state anche usate per colonne sonore e pubblicità e il prolifico artista produce ancora oggi della musica interessante. Le produzioni degli anni più recenti nella sua lunga discografia hanno un maggior uso della chitarra elettrica ed alcune influenze new age. Parallelamente alla sua carriera solistica, Pepe Maina ha anche collaborato con altri artisti, tra i quali Enzo Maolucci, nel suo secondo album "Barbari e bar" (1978)" (quest'ultimo già postato sulla Stratosfera) (informazioni tratte dal sito "Italianprog.it").

Attenzione, amici collezionisti: un album registrato nel 1976, che doveva essere il primo LP di Pepe Maina, intitolato "En sof", è stato stampato solamente come acetato. Se qualcuno lo possiede si faccia vivo. 


Post by George

domenica 18 maggio 2014

JJona Band meets Anatrofobia - 2006 - Live in Arianna Studios (1st time on the web)

Suoni acidi? Nossignori, di più! Psichedelia allo stato puro, profumi di suoni perduti nei meandri della memoria, la chitarra distorta e ipnotica, il basso martellante, la batteria incalzante, il sax elettronico che vaga libero tra i solchi, improvvisazioni sonore che ci fanno rimbalzare indietro di 40 anni. Questo accade quando JJona e la sua band incontrano per una sera Alex Cartolari, il sassofonista estremo degli Anatrofobia. Una registrazione più unica che rara, una sola seduta di registrazione risalente a otto anni fa che ha prodotto una jam (suddivisa in 6 brani tutti composti da JJona) quasi completamente strumentale (ad eccezione di Annatak) tanto affascinante quanto misconosciuta. Compito nostro, previo consenso del diretto interessato, è quello di riportarla alla luce e diffonderla attraverso questo blog (che da sempre è alla ricerca di rarità discografiche). JJona (naturalmente è uno pseudonimo), mio grande e storico amico, ha pubblicato nel corso di questi anni una serie di prodotti discografici di assoluta avanguardia, prodotti di nicchia, definiamoli pure a Km zero. Qui si raggiunge l'apice dell'acid sound. La session è stata registrata dal vivo negli Arianna Studios di Gressan (sobborgo di Aosta) il 27 aprile 2006. E' la prima volta in assoluto che questo gioiellino trova il giusto spazio sul web. Ascoltatelo almeno un paio di volte prima di giudicarlo. Ne vale la pena

TRACKLIST:

01. Granola Peeks & Marlon Brando Foot
02. Sahara Wind
03. Phitecanthrope Doctor
04. Demesne Rootna
05. E' tutto così strano
06. Annatak

Alex Cartolari on electronic sax
FORMAZIONE:

JJona - guitar
Diego - organ, voice
Steo - bass
Alex Cartolari - electronic sax

JJona "Born to be wild" on guitar
Dimenticavo una cosa: ma chi è JJona?
Nota del capitano: rispondete vi prego perchè la curiosità mi sta letteralmente uccidendo...
Post by George

venerdì 16 maggio 2014

Serie "Bootleg" n. 158 ("Yesterday & Today" n. 12) - La Carovana del Mediterraneo Story


1978: il Banco e Branduardi ai tempi della prima Carovana del Mediterraneo
Ritorna, almeno per questa volta, la gloriosa serie "Yesterday & Today" per proporre tre grandi concerti che vedono fotografato il leggendario tour "La Carovana del Mediterraneo", con protagonisti quali il Banco del Mutuo Soccorso (un'occasione per rendere nuovamente omaggio al grande Francesco Di Giacomo) insieme ad Angelo Branduardi e a numerosi altri musicisti. Ne è nato questo mega-super post, praticamente un boxset di 5 CD, sicuramente faticoso da realizzare ma nello stesso tempo assolutamente entusiasmante. I concerti della sezione "Yesterday" comprendono le due storiche edizioni della Carovana del Mediterraneo (1978-79 e 1980-81). Uno di essi era già stato parzialmente proposto molte lune fa su questo blog, però il link è stato disattivato da tempo. Per la recensione vi rimando al vecchio post che troverete qui 

 Il concerto "Today"risale invece del 2002 (quindi non è proprio freschissimo), registrato nella ridente località di Cerreto Sannita, in provincia di Benevento. La cosa bella è che, nonostante l'arco di 24 anni che separa i due concerti (quelli del BMS con Branduardi), per entrambi i protagonisti sembra che il tempo non sia passato (almeno sotto il profilo musicale, poi, per il resto... il tempo scorre per tutti) e riecheggiano ancora i suoni di quella grande e irripetibile avventura musicale. Fine della breve introduzione. Spazio alla musica.

2002: il Banco e Branduardi nel concerto di Cerreto Sannita

A - YESTERDAY

La Carovana del Mediterraneo 1st tour
Arena di Verona, 15 settembre 1978

Banco del Mutuo Soccorso & Angelo Branduardi
La front cover realizzata da Straospheric Captain
Wikipedia ci informa che "la Carovana del Mediterraneo fu un progetto musicale ideato da Angelo Branduardi alla fine degli anni '70, realizzato da David Zard con la collaborazione di Alberto Pugnetti e consistente in due tour europei tenuti insieme ad altri artisti che, oltre all'Italia, toccarono Paesi come la Francia e la Germania Ovest (il muro non era ancora crollato - ndr).    La prima edizione si tenne nella stagione 1978-1979; ad essa parteciparono, oltre ad Angelo Branduardi (al suo debutto in tour in Europa), alcuni artisti con cui aveva collaborato in passato, come il Banco del Mutuo Soccorso (Branduardi aveva suonato il violino nell'album "Come in un'ultima cena" e aveva scritto i testi per la versione inglese "As in a Last Supper"); Luigi Lai, celebre maestro sardo di launeddas (che aveva suonato nell'album "La pulce d'acqua"); Maurizio Fabrizio (da tempo collaboratore di Branduardi) e Felix Mizrahi (famoso violinista egiziano accompagnato dal suo gruppo etnico). Le prime date si tennero in Italia; il tour proseguì poi all'estero, in Gran Bretagna, Francia, Germania Ovest, Svizzera e Belgio".     Veniamo alla tracklist. Il set del BMS è tratto dal bootleg già pubblicato sulla Strato, mentre quello di Angelo Branduardi proviene direttamente dal triplo LP ufficiale "Concerto", pubblicato dalla Polydor nel 1980. Proprio su questo album (che dovete assolutamente avere nella vostra collezione) sono presenti sette tracce tratte dal concerto di Verona del 15 settembre 1978 con la Carovana del Mediterraneo. Per la cronaca, al concerto di Torino del 4 dicembre 1979 ero presente anch'io. Magia pura. 

TRACKLIST:

Banco del Mutuo Soccorso set
01. Si dice che i delfini parlino
02. La conquista della posizione eretta
3. 750.000 anni fa...l'amore? (con Angelo Branduardi)
4. Non mi rompete
5. Il ragno

Angelo Branduardi set
06. Alla Fiera dell'Est
07. Confessioni di un malandrino
08. Gli alberi sono alti
09. Il ciliegio
10. Donna mia
11. Re di speranza (con il Banco del Mutuo Soccorso)
12. Il poeta di corte

FORMAZIONE BANCO DEL MUTUO SOCCORSO:

Francesco Di Giacomo - voce, percussioni
Vittorio Nocenzi - tastiere, voce
Gianni Nocenzi - tastiere
Rodolfo Maltese - chitarre
Pierluigi Calderoni - batteria
Gianni Colajacomo - basso

FORMAZIONE ANGELO BRANDUARDI BAND:

Angelo Branduardi - violino, voce

con
Franco Di Sabatino, Roberto Puleo, Andy Surdi, Claudio Capponi, Alfredo D'Aquino, Hugo Heredia, Massimo Macrì, Aldo Giavagnoli, Piercarlo Zanco, Gianni Dell'Aglio, Maurizio Fabrizio, Alan King, Felix Mizrahi, Ronnie Jackson, Luigi Lai.

Link 


La Carovana del Mediterraneo 2nd tour
Stadio S. Siro, Milano, 15 luglio 1980

Stephen Stills and The California Blues band with
Angelo Branduardi & Richie Havens
La front cover realizzata nel 2009 da Danilo per RRCF
"La seconda edizione della Carovana del Mediterraneo si tenne nella stagione 1980-1981; ad essa, oltre ad Angelo Branduardi, parteciparono artisti internazionali come Stephen Stills e Graham Nash. I due si esibirono però separatamente: Stills con il gruppo California Blues Band, evoluzione dei Manassas, Nash come solista, ma solo in alcune date. Della partita fu anche Richie Havens, l'eroe di Woodstock con la sua leggendaria Freedom. In alcune date italiane si esibì anche Pino Daniele. Stills, Havens e Branduardi, dopo i set separati, concludevano insieme cantando Get Together, una composizione di Stills (nel bootleg è  presente in apertura di concerto) e Blowin' In The Wind di Bob Dylan, come bis finale. Anche in questo caso, dopo la partenza in Italia, il tour toccò altri Paesi come la Svizzera. la Germania Ovest e la Francia. Particolare successo ebbe l'esibizione di Parigi, durante la Fete de l'Umanité, in cui le riviste musicali dell'epoca parlarono di 200.000 spettatori presenti". Il bootleg che vi regaliamo è particolarmente raro e racchiude la testimonianza del concerto allo stadio S. Siro di Milano, il 15 luglio 1980, prima data assoluta della seconda edizione della Carovana. Un evento eccezionale ed irripetibile che vogliamo condividere con voi per rivivere insieme quelle emozioni (anche se va al di là della "linea editoriale" del nostro blog, che privilegia la musica italiana). Ma ne vale la pena.

Una rara foto di Richie Havens e Stephen Stills a Milano nel 1980
TRACKLIST CD1:

01. Get together (with Angelo Branduardi and Richie Havens) 
02. Precious love 
03 Love the one you're with 
04. For what it's worth 
05. Going down to Dallas (Finnigan) 
06. Make love to you 
07. Cherockee 

TRACKLIST CD 2:

01. It's just a rumour (Lala) 
02. Part time love (Finnigan) 
03. Wooden ships 
04. Change partners 
05. Come into my kitchen 
06. Blackbird 
07. Helplessly hoping 
08. Hoochie koochie man 
09. Rocky mountain way 
10. Blowin'in the wind (with Angelo Branduardi and Richie Havens) 

THE CALIFORNIA BLUES BAND:

Stephen Stills - guitar, drums, vocals 
Mike Finnigan - keyboards, vocals 
Joe Lala - percussions, vocals 
Billy Meeker - drums 
Michael Sturgis - guitar 
Trey Thompson - bass

 with guests:

Angelo Branduardi - electric violin, vocals
Richie Havens - vocals, guitar

Link 


B - TODAY

Banco del Mutuo Soccorso & Angelo Branduardi
Cerreto Sannita (BN), 1° agosto 2002
Ventiquattro anni dopo la gloriosa esperienza della prima edizione della Carovana del Mediterraneo, Angelo Branduardi e il Banco del Mutuo Soccorso si ritrovano a Cerreto Sannita, il 1° agosto 2002, in occasione del tour celebrativo del trentennale del Banco. Il concerto è semplicemente emozionante: i brani del Banco e di Branduardi si alternano in una lunga scaletta che occupa la spazio di 2 CD (il primo è prevalentemente dedicato ad Angelo Branduardi, il secondo al BMS). La magia è ancora intatta. Splendido il ripescaggio da parte di Branduardi di brani inclusi nell'album "La luna", dalla title track a Confessioni di un malandrino (accompagnato da Vittorio Nocenzi al pianoforte e da Rodolfo Maltese alla chitarra) fino alla dolcissima Rifluisce il fiume. Il Banco, tanto per cambiare, è in forma smagliante e ci regala alcune chicche: tra queste un blues improvvisato che fa da sottofondo allo speech di Francesco Di Giacomo nell'attesa che Angelo Branduardi giunga sul palco e una bella versione di Quando la buona gente dice, con Branduardi al violino. Insomma, la ritrovata Carovana è ancora in grado di procurarci qualche brivido. La qualità della registrazione, pur essendo un audience, è di buona qualità. Piccola annotazione finale : le copertine le ho trovate sul web, ma la back cover presenta delle inesattezze nella tracklist. Quella corretta la trovate qui sotto. 

TRACKLIST CD 1:

01. Cento mani e cento occhi (BMS)
02. Improvvisazione blues in attesa di Branduardi (BMS & Francesco Di Giacomo speech)
03. La luna (Branduardi) 
04. Presentazione di 'Confessioni di un malandrino' (Branduardi speech)
05. Confessioni di un malandrino (Branduardi - Nocenzi - Maltese)
06. Sotto il tiglio (Branduardi) 
07. Tango (Branduardi) 
08. Permettete vi presenti un bel violino (Branduardi speech)
09. Violino solo (Branduardi)
10.  Variazioni su 'Alla fiera dell'Est' (Branduardi) 
11. Cogli la prima mela (Branduardi) 
12. Questa e' una canzone d'amore (Branduardi speech)
13. La donna della sera (Branduardi) 
14. Il ciliegio (Branduardi) 
15. Commento a 'Il ciliegio'  (Branduardi speech)
16. Rifluisce il fiume (Branduardi) 
17. Quando la buona gente dice (BMS con Branduardi) 
18. Presentazione de 'La conquista della posizione eretta' (Vittorio Nocenzi speech)
19. La conquista della posizione eretta (BMS)

TRACKLIST CD 2:

01. Canto di primavera (BMS)
02. Moby Dick (BMS)
03. L'evoluzione (BMS)
04. Traccia (BMS)
05. In attesa del bis 
06. Le cose hanno sempre una storia (BMS)
07. Preludio a 'Non mi rompete' 
08. Non mi rompete (BMS)
09. Voglio ringraziare (Francesco di Giacomo speech)

FORMAZIONE:

Francesco Di Giacomo / vocals
Vittorio Nocenzi / piano, organ, synthesizers, vocals
Rodolfo Maltese / electric and acoustic guitars
Maurizio Masi / drums
Tiziano Ricci / bass
Filippo Marcheggiani / electric and acoustic guitars

with

Angelo Branduardi / vocals, violin, acoustic guitar




Link CD 1
Link CD 2

Post by George