lunedì 28 settembre 2020

Le Antologie della Stratosfera vol. 45 - Retrospettiva - Franco Battiato: i singoli anni' '60-'70 con bonus CD

Ripercorrere gli esordi di Franco Battiato è per me sempre un'emozione. In circolazione vi sono parecchie compilatuon, purtroppo quasi sempre incomplete. Questo lavoro ha l'ambizione di proporre tutti i 45 giri degli anni '60 e '70 senza nessuna esclusione. Il post è integrato con un bonus CD che ha la particolarità di raccogliere alcune tracce inedite. Oltre alla discografia completa dei due decenni ho pubblicato anche tutte le copertine originali. 

Gli esordi musicali di Francesco Battiato (poi abbreviato in Franco) risalgono alla prima metà degli anni '80, nel suo periodo milanese, dove avere lasciato la sua natia Ionia, in provincia di Catania per trasferirsi a Roma per un breve periodo. A Milano mette a frutto la sua scarsa conoscenza chitarristica nel "Club 64", un locale dove si esibiscono Paolo Poli, Enzo Jannacci, Lino Toffolo, Bruno Lauzi e Renato Pozzetto. Ricorda lo stesso Franco Battiato in occasione di alcune interviste: "Aprivo lo spettacolo con due o tre canzoni siciliane: musica pseudo barocca, finto etnica. Nel pubblico c'era Giorgio Gaber che mi offrì la sua collaborazione". I primi due singoli del 1965 vengono venduti con la rivista Nuova Enigmistica Tascabile (NET) che allora proponeva come allegati dischi di canzoni celebri interpretate da cantanti poco conosciuti. In queste due occasioni Battiato appare in copertina col nome di battesimo Francesco. Il primo singolo contiene un brano presentato al Festival di Sanremo 1965 da Beppe Cardile e Anita Harris, "L'amore è partito". Il secondo riprende una canzone portata al successo da Alain Barrière, "E più ti amo," tradotta in italiano da Gino Paoli. Il brano verrà riproposto, in una nuova versione, nell'album "Fleurs 2" del 2008.


Insieme al compaesano Gregorio Alicata, forma nel 1967 il duo de "Gli Ambulanti". I due artisti si esibiscono davanti alle scuole, con un proprio repertorio di canzoni di protesta. In questa fase, sarà proprio l'amico Giorgio Gaber a lanciarli, proponendo i loro brani alla casa discografica di Nanni Ricordi. Durante le fasi di lavorazione affiorano diverse incomprensioni che portano il duo a sciogliersi e Battiato decide di proseguire singolarmente la carriera di musicista. Sempre Gaber procura a Battiato un contratto con la casa discografica Jolly, che inserisce la figura dell'artista nel filone di "protesta", all'epoca assai in voga e presente in molte produzioni cantautorali. I primi singoli incisi ufficialmente sono La torre e Le reazioni. A questi seguono Il mondo va così e Triste come me. Il singolo La torre accompagna la prima apparizione televisiva dell'artista, avvenuta il 1º maggio del 1967

Prima apparizione televisiva nel 1967

Il programma è intitolato "Diamoci del tu" ed è condotto da Giorgio Gaber in coppia con Caterina Caselli. Nel corso della puntata si esibisce un altro giovane cantautore ancora sconosciuto, tal Francesco Guccini. In questa occasione l'artista milanese propone a Battiato di cambiare il nome da Francesco a Franco, proprio per non confondersi con Guccini. Sempre con Gaber collabora alla stesura del brano "E allora dai!", presentato al Festival di Sanremo 1967 e di "Gulp Gulp", sigla della già citata trasmissione televisiva "Diamoci del tu". Nel 1968 cambia casa discografica, passando alla Philips, con l'intento di abbandonare il genere di protesta per incidere dischi dal sapore romantico, allo scopo di raggiungere un pubblico più vasto e generalista. In questo periodo collabora con il chitarrista Giorgio Logiri (alcune canzoni scritte dai due vengono incise da altri artisti, come ad esempio "A lume di candela", cantata da Daniela Ghibli). Registra altri due brani che la casa discografica pubblica soltanto nel 1971 (Vento caldo e Marciapiede) e ottiene un discreto consenso con È l'amore, canzone che diverrà in breve il primo successo commerciale dell'artista con oltre centomila copie vendute. Nel 1969 Franco Battiato partecipa al "Disco per l'estate" con il brano Bella ragazza che verrà, in seguito, escluso dalla competizione. Sempre nello stesso anno partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera presentando il brano Sembrava una serata come tante. Si chiudono così gli anni Sessanta e con essi l'era "canzone" per Franco Battiato. Si stanno per aprire le porta della sperimentazione elettronica e di un nuovo decennio denso di album memorabili. (info parzialmente tratte da Wikipedia). 


TRACKLIST:

Part 1 - Singoli anni '60

01. L'amore è partito (lato A, 1965 - sulla NET - sul lato B "E'la fine" cantata da 
Dani Andress)
02. E più ti amo (lato B, 1965 - sulla NET - sul lato A "L'amore è partito" cantata da 
Beppe Cardile)
03. La torre (lato A, 1967)
04. Le reazioni (lato B, 1967)
05. Triste come me (lato A, 1967)
06. Il mondo va così (lato B, 1967)
07. E' l'amore (lato A, 1968 - versione 45" originale senza archi)
08. Fumo di una sigaretta (lato B, 1968)
09. Bella ragazza (lato A, 1969)
10. Occhi d'or (lato B, 1969)
11. Sembrava una sera come tante (lato A, 1969)
12. Gente (lato B, 1969)
13, Vento caldo (lato A, registrato nel 1968 - pubblicato nel 1971)
14. Marciapiede (lato B, registrato nel 1968 - pubblicato nel 1971)









Parte 2 - Singoli anni '70

15. Energia (lato A, 1972)
16. Una cellula (lato B, 1972)
17. La convenzione (lato A, 1972)
18, Paranoia (lato B, 1972)
19. Love (lato A, 1973 - come Springfield)
20. Soldier (lato B, 1973 - come Springfield)
21. Adieu (lato A, 1978 - come Astra)
22. San Marco (lato B, 1978 - come Astra)
23. L'era del cinghiale bianco (lato A, 1979)
24. Luna indiana (lato B, 1979)






Gli anni '70, per quanto riguarda la musica di avanguardia e la sperimentazione sonora di Franco battiato, sono quelli a cui sono maggiormente affezionato. I lettori della Stratosfera, ma non solo, conoscono a memoria l'evoluzione musicale di Battiato in questi anni, dalla leggendaria quadrilogia "Fetus-Pollution-Sulle corde di Aries-Clic" alla sperimentazione pura di "M.lle le Gladiator-Battiato-Juke Box-L'egitto prima delle sabbie". Battiato, all'alba degli anni '70, ha l'onore di aprire gli show di mostri sacri quali tangerine Dream, Brian Eno, Magma, John Cale e Nico. Come ben sappiamo compone numerosi brani per molti artisti riconducibili all'etichetta Bla Bla, non disdegnando la sua stessa partecipazione alle registrazioni (Osage Tribe, Capsicum Red, Genco Puro & Co, Jumbo, Juri Camisasca, Alfredo Cohen e altri ancora. Sul finire degli anni '70 inizia il sodalizio di Franco Battiato con Giusto Pio (da poco ricordato su queste pagine in uno splendido post). 


In questo decennio la pubblicazione dei 45 giri è più rarefatta, privilegiando la dimensione del 33 giri, anche a seguito della lunga durata delle composizione. La nostra tracklist, dopo il singolo tratto da "Fetus",  propone  La convenzione-Paranoia, quest'ultima dai testi decisamente surreali, Seguono due 45 giri quasi sempre assenti nelle compilation, entrambi registrati da Battiato con gli pseudonimi di Springfield e di Astra. Eccezionale il brano Adieu, cantato in francese con il violino "impazzito" di Giusto Pio. La produzione a 45 giri degli anni '70 si chiude con L'era del cinghiale bianco-Luna indiana" entrambi tratti dall'album che aprirà una nuova stagione musicale per Franco Battiato. 

Bonus CD - compilation "Superstar" 
(Edizioni Curcio -1982)


TRACKLIST:

01. È l'amore – 2:31 (versione con archi - 1968)
02. Fumo di una sigaretta – 2:43 (1968)
03. Lacrime e pioggia – 3:39 (versione italiana di Rain & Tears - provino inedito - 1968)
04. Sembrava una serata come tante – 3:16 (1969)
05. Gente – 3:13 (1969)
06. Iloponitnatsoc – 1:53 (testo di Franco Battiato; musica di Giorgio Logiri - 1969)
07. Bella ragazza – 3:10 (versione con diverso finale - 1969)
08. Lume di candela – 3:04 (provino inedito - 1969)
09. Occhi d'or – 5:38 (1969)
10. Vento caldo – 3:07 (musica di Pëtr Il'ič Čajkovskij; arrangiamento di Franco Battiato - 1971)
11. Marciapiede – 2:57 (1971)

Bonus track
12. Areknames (reverse version)


Ho voluto inserire nel post questa rara compilation perché propone alcune tracce interessanti. Venduto nelle edicole nel 1982 (faceva parte della serie di dischi SuperStar, editi dalla Curcio), abbinato ad un fascicolo con una breve monografia su Franco Battiato scritta da Adriano Mazzoletti, questo disco ha la particolarità di racchiudere alcune esecuzioni pubblicate solo su 45 giri alla fine degli anni sessanta  alcuni inediti. Questi ultimi sono Lacrime e pioggia, cover del successo degli Aphrodite's Child, "Rain And Tears" e Lume di candela, scritta da Battiato e Giorgio Logiri per Daniela Ghibli. Inoltre sono inedite le versioni di È l'amore (con degli archi assenti nella versione su 45 giri) e di Bella ragazza (nell'originale il finale è sfumato, mentre in questo disco è presente una coda con vari rumori mischiati alla musica). A proposito di versioni al contrario, ho chiuso la tracklist con con una divertente "reverse version" di Areknames/Semankera. Molte parole, comprensibili, rivelano qualche sorpresa.


Iloponitnatsoc (letto al contrario è "Costantinopoli") è un frammento della canzone Gente registrato al contrario, in precedenza pubblicato solo nella raccolta Hit Parade vol. 2 della Philips, del 1969. Uno dei primi esperimenti di reverse. Tutte le altre canzoni sono state edite in precedenza su 45 giri. Ultima annotazione: la musica di Vento caldo è la rielaborazione di un tema di tratto dal Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra in Si bemolle minore Op. 23 di Pëtr Il'ič Čajkovskij.


APPENDICE - GLI INEDITI (testo redatto da Stefano AbulQasim che ringrazio)

Nel libretto del doppio CD “Le stagioni del nostro amore” (Universal, 2003), Franco Zanetti scriveva: “Fra il 1968 e il 1970 Franco Battiato scrisse e registrò parecchie altre canzoni, mai però ufficialmente pubblicate. Alcune di esse furono incluse nel 1982 dalla Armando Curcio Editore in un 33 giri della collana per le edicole «Superstar»“. In un articolo pubblicato il 14 ottobre 2015 su Rockol.it  lo stesso Zanetti aggiungeva: "Del 1969 sono invece alcuni 45 giri usciti per la Philips; in quel periodo Battiato realizzò un intero album, «Iloponitnatsoc» («Costantinopoli» letto al rovescio), completato ma rimasto inedito“. In un altro articolo, del novembre 2015, sempre pubblicato su Rockol.it , singolarmente, lo stesso autore si riferisce a questo disco con il titolo di “Mesopotamia“.
L’autore dell’articolo aggiunge anche la tracklist di questo album perduto:
1. Gente
2. La stazione
3. La quercia
4. Scarpe sporche
5. Occhi d’or
6. Temporale
7. La primavera
8. E’ l’amore
9. Lungo la baia
10. Lume di candela
11. Bella ragazza
12. Iloponitnatsoc
Di queste canzoni ne risultano pubblicate 6 mentre ben 6 sarebbero gli inediti e precisamente:
• La stazione
• La quercia
• Scarpe sporche
• Temporale
• La primavera
• Lungo la baia
Nessuna di queste canzoni è presente nell'archivio della SIAE con Battiato come autore, ma dobbiamo ricordare che in quegli anni spesso Battiato non firmò alcune sue composizioni per cause di forza maggiore (non era ancora iscritto alla SIAE). Esistono però depositate in SIAE diverse canzoni con questi titoli, ma nessuna sembra avere a che fare con autori in qualche modo vicini a Battiato, con l’eccezione di “Scarpe sporche“. Un brano con questo titolo è infatti stato depositato da Giusto Pio (come autore delle musiche, i testi invece sono di “avente diritto non amministrato“).


E' tutto, cari amici. Alla prossima e...buon ascolto

NEW LINK Singoli 60-70
LINK  Superstar

Post by George

sabato 26 settembre 2020

Serie "Battiato & Friends Special Fan Collection" n. 72 - Giusto Pio - Oubliées

 
 TRACKLIST :
 
01 - Duetto
02 - Porcellana
03 - Exhibition
04 - La morte del poeta
05 - Sua maestà il Pelmo
06 - Su pol Sorapiss
07 - Su n'croda
08 - Sua maestà il Pelmo
09 - Centro di accoglienza
10 - Clandestino

 
Ringrazio di cuore Kaiwanna che ha raccolto e inviato questa collezione di brani meno noti del Maestro Giusto Pio, indimenticato ed indimenticabile compagno, negli anni d'oro "cultur-popolari", dell'altro Maestro, titolare di questa serie sul blog. Ottima occasione occasione per rispolverare la saga di Battiato and friends, dopo una lunga assenza sul blog (a questo proposito preannuncio che presto tornerà un amico di vecchia data a trovarci sulla stratosfera e, presumibilmente ci saranno uilteriori aggiornamenti di questa serie). Lascio all'amico Davide l'onere di una breve presentazione dei brani "dimenticati" di Giusto Pio:

"Cari amici della Stratosfera,

in questi ultimi anni ho usufruito abbondantemente dei materiali da voi divulgati, specialmente quelli dell'area Battiato & Friends. Ho pensato così di ricambiare mandandovi questa decina di brani "dimenticati" del maestro Giusto Pio. Di seguito le dovute note di contestualizzazione.

1 e 2 sono demo di fine anni '80 pensate per l'album "Note" e pubblicate sul sito ufficiale di Pio.
3 è stata pubblicata su un CD tributo a Demetrio Stratos.
4 e 5 sono brani di fine anni '90 dedicati a due quadri di Masi Simonetti e pubblicati sul sito ufficiale di Pio.
6, 7 e 8 formano la Dolomiti Suite pubblicata sul CD allegato al libro "Dedicato a Giusto Pio".
9 e 10 sono stati pubblicati sul CD della mostra "Suoni Versi Colori Sapori". Si tratta di due brani composti in passato con l'aggiunta del recitato di Sergio Sartor. "Centro di accoglienza" usa la musica di "Exhibition" e "Clandestino" un estratto del finale della composizione inedita "Per un altro futuro" (già disponibile sulla Stratosfera).

Un saluto e ancora complimenti per la spaziale Stratosfera!
Kaiwanna"

 

LINK 

Post by Davide & Captain

mercoledì 23 settembre 2020

Serie "Bootleg" n. 313 - Guccini, Vecchioni, Negretti - Bologna, Ostaria delle Dame, 1975

 FIRST TIME ON THE WEB


INTRODUZIONE
Vorrei aprire il post con un profondo ringraziamento da parte mia e del Capitano all'amico e collaboratore Frank-One per avere recuperato questa rarissima registrazione e averla messa a disposizione di tutti gli amici della Stratosfera. Si tratta di un concerto straordinario tenuto nella celebre Ostaria delle Dame di Bologna nel lontano 1975. Inutile ricordare che questo nastro vede la luce sul web per la prima volta. Lode e gloria a Frank-One a cui va il merito di averlo ritrovato e rippato, suddividendo altresì i file. A lui anche il merito di avere curato tutti i testi con dovizia di particolari, come d'abitudine. 


TRACKLIST:

01. Pesci nelle orecchie
02. Luci a San Siro
03. I poeti
04. I fichi parte 1 - Sei minuti all'alba
05. Canzone per Piero
06. Canzone delle ragazze che se ne vanno
07. I fichi parte 2
08. Canzone di notte n. 2
09. Canzone della triste rinuncia


Sovente quando noi collaboratori della StratoSfera pubblichiamo qualcosa sul nostro blog, crediamo, a torto o a ragione, di pubblicare qualcosa di raro, di introvabile, di “mai visto prima”. Questo può essere certificato da un lato quando appare per la prima volta sul web (in questo senso meraviglioso l’archivio dell’amico Osel) dall’altro quando abbiamo modo di visionare per prodotti ufficiali le quotazioni raggiunte dalle piattaforme di vendita quali Discogs o Ebay. Ebbene qui ci troviamo di fronte ad un lavoro definito impossibile da trovare dallo stesso Guccini e dal suo entourage, ma andiamo con ordine.
Francesco Guccini nel 2012 pubblicando l’album L’Ultima Thule dichiarò che quello sarebbe stato il suo ultimo lavoro discografico, partecipazioni, tributi o antologie escluse. Negli anni si susseguirono  molte di queste, quando nel 2017 vide la luce un cofanetto veramente bello, bello e interessante, il cui titolo è L’OSTARIA DELLE DAME (attenzione, Ostaria non è un refuso, è proprio così). 


Un cofanetto con all’interno 6 CD per 3 concerti tenuti in questa particolare …..oggi si direbbe location, un luogo simbolo per Bologna e per Guccini ma non solo. I tre concerti sono datati 1982, 1984 e 1985, tre bellissimi momenti dove in una cornice estremamente intima il “Maestrone”, come spesso veniva definito il cantautore emiliano, dà il meglio di sé con aneddoti, inediti, cavalli di battaglia, lontano da platee e palchi ben più affollati. Non vi sto a tediare raccontando dell’Osteria delle Dame, la sua storia, le sue vicissitudini eccetera, usate la rete per soddisfare eventuali curiosità, ma ciò di cui voglio parlare è il bellissimo libro incluso nel cofanetto, oltre 80 pagine di storia, di aneddoti, di foto, di personaggi passati o che avrebbero dovuto passare dall’Ostaria, uno per tutti il compianto Claudio Lolli. Alla fine del libro leggo proprio in chiusura : Francesco Guccini e Roberto Vecchioni all’Osteria (qui Osteria) delle Dame – Bologna 1975 : come potete notare nella scansione che allego si fa riferimento ad una rarissima registrazione che ha avuto come protagonisti i due amici cantautori, che però non si è riuscita a trovare in alcun modo.  “ O H I B O ‘ “ penso  “Ma io quella registrazione ce l’ho”, corro negli archivi delle mie audiocassette...et voilà !!!!


Chiariamo subito!!! Non è un concerto come i tre che ho citato prima, ma probabilmente in una sortita del cantautore milanese di adozione dal suo fraterno amico emiliano in quel di Bologna, qualcuno dei presenti aveva un registratore e come si faceva tra amici ha registrato vari momenti della serata. Vecchioni aveva dato alle stampe quell'anno  "Ipertensione", mentre Guccini l’anno prima "Stanze di vita quotidiana".  I primi tre brani sono cantati chitarra e voce dal Professore milanese, probabilmente come avrebbe voluto pubblicarli se gli fosse stato concesso dai suoi discografici: Pesci nelle orecchie dilatata di oltre due minuti dall'originale per un totale di 11 minuti, con strofe inesistenti nella versione ufficiale, con Dio che gioca a Monopoli con gli uomini e Vecchioni che invita a guardare negli occhi di un bue svizzero. Segue una Luci a San Siro ovviamente improponibile in quegli anni : “Hanno ragione, sono un coglione”, “ho amato anche tra le sue gambe”, fino all'apice : “...fatti pagare, fatti valere, più lecchi i culi e più ti dicono di si, e se hai la bocca sporca di merda tienila chiusa nessuno lo saprà”. Ne I poeti anche qui nuove rime e nuove strofe. A questo punto arriva il divertissement de I fichi, parte 1 prima e poi parte 2, improvvisazione di Guccini di nonsense. Nel mezzo un brano di Jannacci, Sei minuti all'alba,  cantato da un amico, tal Negretti definito anche lui cantautore, e col controcanto dell’intera compagnia presente. Inizia la seconda parte cantata dal solo Guccini, ma prima di Canzone per Piero un Vecchioni dalla voce poco sobria si lascia andare ad un: “Ma che cazzo ci faccio io a Meeeeesssina”, che ci riporta al brano Messina presente ne "Il re non si diverte" del 1973. 


Dopo di che 4 canzoni del solo Guccini : Canzone per Piero, Canzone delle ragazze che se ne vanno, Canzone di notte n.2, Canzone della triste rinuncia, con I fichi parte.2 tra la seconda e la terza. Qui Guccini dà meno soddisfazioni rispetto a Vecchioni per quanto riguarda i testi variati, ma è simpatico sentire come ad alcuni commenti sulla bellezza di alcune strofe nella Canzone delle ragazze che se ne vanno, Guccini le risuoni e le ricanti con i commenti di una platea la cui voce oramai volge verso lidi incontrollati. Si chiude con cazzeggi vari e con la cassettina che probabilmente volgeva al termine.


E’ tutto cari amici, non aspettatevi un Hi-Fi particolare, ho dovuto lavorare e non poco per riportare il tutto ad un livello almeno ascoltabile con un nastro di 45 anni, spero di avere fatto un buon lavoro, sarete voi a dirmelo. Buon ascolto e buona salute a voi tutti,    


    LINK

Post by George - Words & Music by Frank-One 
 

domenica 20 settembre 2020

Le Antologie della Stratosfera vol. 44 - From Catania, Sicily: Flor De Mal

                    


Grazie ad un succulento invio di file da parte del nostro amico e collaboratore Gaetano Simarco, che ringrazio, eccoci qui a ripercorrere la carriera musicale dei Flor De Mal, una rock band fondata a Catania negli anni '80 e passata come una meteora attraverso la scena musicale italiana, lasciando però un gran bel ricordo. Dal 1991 al 1995 hanno pubblicato quattro album di grande valore, un EP, qualche singolo e una cassetta video VHS. Ma procediamo con ordine. Tutti i testi sono stati curati dall'amico Gaetano. 

Flor De Mal - Same (1991)


TRACKLIST.

01. Cover Of The Mind  4:12
02. Tommy  2:50
03. Just For You  4:13
04. Mr Thought  3:02
05. A New Day  1:11
06. We're Artists  3:52
07. F.K.(harp, melodica, percussion – Francesco Virlinzi; organ – Salvo Cantone)  4:09
08. Sweet Tarantella (bass – James McMillan)   1:47
09. Island  5:32
10. She (harp, melodica, percussion – Francesco Virlinzi; organ – Salvo Cantone)  3:42
11. On  2:15
12. Country Song  2:22


FORMAZIONE:

Marcello Cunsolo (chitarra e voce)
Enzo Ruggiero (basso)
Paolo Santagati (batteria)


I Flor de Mal, successivamente accorciato in Flor (il nome è stato rivendicato da un omonimo gruppo di cui ormai nessuno ricorda alcunché), sono stati una vera e propria folgorazione tra il novero di band esplose di prepotenza all'alba dei ‘90 sulla via del nuovo rock italiano che proprio in quel periodo iniziava a far capolino. Un interessante esempio di amalgama tra radici mediterranee e suggestioni provenienti dall'indie rock chitarristico americano (R.E.M. in particolare, ma anche Dream Syndicate), capaci di proporre una prospettiva personale. Il trio si forma nella fertile scena etnea verso la fine degli anni ottanta (Marcello Cunsolo, chitarra e voce, il bassista Enzo Ruggiero e il batterista Paolo Santagati successivamente sostituito da Giuseppe Coppola). La band debutta nel 1991 con l’album omonimo pubblicato dall'etichetta indipendente catanese Cyclope di Francesco Virlinzi, inaugurando di fatto la parabola artistica del trio. La produzione porta la firma di James MacMillan, già ingegnere del suono di cult-band come Feelies. Contiene dodici brani cantati interamente in inglese. Una sapiente miscela di sonorità asciutte e visionarie, dal vibrato forte, che rimandano a territori aridi e soleggiati con richiami alla tradizione siciliana capaci di toccare anche le corde del cuore. Ottime ballate rock con un brillante esercizio chitarristico, molto affine alle atmosfere della band di Michael Stipe, addolcito, a sprazzi, da toni folk melodici, legati alle sonorità e a temi propri della natia Sicilia e brani dai ritmi più vorticosi con un sound arioso e sanguigno e non aggressivo. 


Il disco si apre con Cover of the mind, brano in cui Cunsolo spadroneggia con la chitarra sottolineando che il gruppo è una guitar band con assoli ridotti all'osso ed in modo del tutto passionale. A seguire la travolgente Tommy. Interessanti e godibili We’re 'artists e Island. Con Just for you e She viene naturale l’accostamento alla band di Athens, mentre in A new day e On fanno capolino le influenze di stampo alternative e hardcore (Thin White Rope, Hüsker Dü, e rimandi ai Pixies). In F.K., Sweet tarantella e Country song si evidenziano le originarie isolane e mediterranee radici. All'indomani dell’uscita dell’album, Flor de Mal, considerati dalla maggior parte della critica e addetti ai lavori come i migliori discepoli della band georgiana, suscitarono l’interesse e l’entusiasmo presso alcuni prestigiosi nomi del panorama internazionale: in primis proprio quello del chitarrista dei R.E.M. Peter Buck (parteciperà al secondo album Revisioni). 
L'album è stato pubblicato in vinile, CD e Mc. Da allora non è più stato ristampato (ndr)

Flor De Mal - ReVisioni (1993)


TRACKLIST:

01. Fra le immagini  4:42
02. Re dell'Est   4:21
03. U Secunnu (backing Vocals – Francesco Virlinzi)  4:25
04. Patrick  4:44
05. Intra 'n' cubu (mandolin – Peter Buck; pedal steel guitar – John Keane)  3:27
06. Lullaby (bass – Jim MacMillan; cello – Jane Scarpantoni)  3:59
07. Julie (fiddle – Andy Carlson; 12 string guitar – Peter Buck; viola – Neil Hughes)  4:56
08. Puteri d'onniputenza (fiddle – Andy Carlson)   4:17
09. È già matinu  4:29
10. L'ora è ora  3:23
11. Talking With Myself (fiddle – Antonio Curiale; mandolin – Puccio Castrogiovanni; 
vocals – Natalie Merchant)   5:38
12. È già matinu (Instrumental Version) (bass – Jim MacMillan)  1:35
13. Ghost Track  1:09


FORMAZIONE:

Marcello Cunsolo (chitarra e voce)
Enzo Ruggiero (basso)
Giuseppe Coppola (batteria)


Nel 1992 viene pubblicato un singolo con 3 brani: Speedy (inedito su album), Cover The Mind e Sweet Tarantella. Seguirà a ruota un 12", ancora con 3 brani: Re dell'Est, Intra 'n' cubu - Instrumental version e Sun Of Candles (questi ultimo due inediti su album) (ndr).  


"ReVisioni" è il secondo album dei Flor de Mal, un lavoro di notevole forza espressiva e compositiva, registrato fra New York, Athens e Catania nel 1992. Ratifica il quasi totale accantonamento dell’inglese con testi in italiano ma anche in dialetto siculo. La formula è vincente, energia a fior di pelle, con un innegabile trasporto vocale. I ritmi mediano fra antico e moderno, per approdare ad una platea più vasta. I Flor dunque festeggiano idealmente la raggiunta maturità alzando la posta con un album che non intende mollare la presa su quelle che sono le caratteristiche assodate della band. Il trio, si avvale dell'apporto di Peter Buck (suona il mandolino siciliano) e John Keane [(Ingegnere del suono, nonché produttore e musicista (chitarra pedal steel), proprietario degli Studios di Athens, in Georgia. Ha lavorato con R.E.M., Widespread Panic e Indigo Girls.)], Altri ospiti sono Natalie Merchant (vocalist dei 10’000 Maniacs), Jane Scarpantoni (violoncellista, arrangiatore e compositrice che ha suonato e registrato con The Lounge Lizards, Lou Reed, Patti Smith, Bruce Springsteen e le Indigo Girls) e Andy Carlson (violinista, presente nei dischi dei REM, Nanci Griffith, Billy Bragg, Cowboy Junkies). Il risultato è un sound più maturo e personale. La forza del disco è tutta nella freschezza e nell'estro della scrittura, nella vibrante incisività delle trame strumentali, un mix perfetto dove le sonorità mediterranee si fondono con il rock statunitense di pregevole fattura. 


Sempre nel 1993 vengono pubblicati altri due singoli: "U Secunnu", contenente tre diverse versioni dello stesso brano (Italian, Sicilian e Acoustic version) e "Julie", in coppia con "Juanita".


La chicca inviata da Gaetano è la registrazione dei brani contenuti nel video "Austin TX", un docufilm pubblicato anch'esso nel 1993 dalla Cyclope in solo formato VHS per la regia di Giuseppe Capotondi.
Il video è stato pubblicato su Youtube (qui)

Flor De Mal - Austin TX (1993 - VHS)

  

TRACKLIST:

01. È già matinu (Instrumental LP version)
02. Re dell'Est (LP version)
03. U Secunnu (LP version)
04. Talking to myself (Estratto)
'05. È già matinu (Live and LP version)
06. Fra le immagini (LP version)
07. Lullaby (Estratto)


Negli anni a seguire, godendo di un forte e costante interesse oltre oceano, saranno protagonisti di alcuni concerti straordinari come band di apertura di gruppi americani e inglesi (Nirvana, Jane’s Addiction, . Deep Purple). Partecipando anche al New Music Seminar di New York. (ho assistito ad una loro superlativa ed esplosiva esibizione nel ’93 a Catanzaro). A suggellare il sodalizio e la vicinanza con la band di Athens, nell'agosto del 1995 faranno da opening act al gruppo americano (attrazione principale della serata), esibitosi, allo stadio Cibali di Catania, insieme ai Radiohead.
For You - A Tribute to Bruce Springsteen album tributo al Rocker statunitense pubblicato nel 1995 vedrà il gruppo impegnati nella personale rilettura del brano Wreck On the Highway.
I Flor de Mal hanno fatto si che gli americani, per una volta, si siano inchinati, togliendosi lo Stetson da cowboy, per omaggiare, in segno di rispetto, l’esibizione di una rock band italiana con in testa le tipiche coppole siciliane. Il gruppo pubblicherà altri due album, "Aria" nel 1995 e dopo quasi vent'anni l’omonimo "Flor" nel 2014.

Bonus CD - Studio & Live Tracks


TRACKLIST:

Studio tracks
01. Juanita (di Chris Hillman e Gram Parsons) da "Commemorativo: A Tribute to Gram Parsons - 1993)
02. Good Advices (da Surprise Your Pig: A Tribute to REM - 1992)
03. Wreck On the Highway (da For You: A Tribute to Bruce Springsteen - 1995)
04. Bandiera bianca (da Battiato non Battiato - 1996)
05. 'U Pizzo (da Aria -1995)



Live tracks
06. Julie - Live Planet Rock, RAI 2, 1994
07. Lullaby - Live Planet Rock, RAI 2, 1994
08. U Secunnu - Live Planet Rock, RAI 2, 1994
09. Juanita - Live Planet Rock, RAI 2, 1994
10. Tommy & Re dell'Est - Live 1994
11. Intra ' n' cubu  (versione acustica ) - Live at Greenfrog Studio, 2014



Ed eccoci, in chiusura, alle bonus tracks, unico lavoro a quattro mani fra me e Gaetano (io mi sono limitato a ricercare i brani live e a postarli). I primi 4 brani in studio sono tratti da album tributo ad altri musicisti pubblicati tra il 1992 e il 1996. "U Pizzo" proviene invece da "Aria", il disco del 1995 registrato col nome Flor. Vedremo di recuperarlo e pubblicarlo nella sua integrità. La sezione live presenta invece quattro tracce tratte da un bellissimo concerto radiofonico. Ricordate "Planet Rock"? Era il 1994. La track 10 è sempre del 1994, ma il luogo è sconosciuto (e la registrazione piuttosto precaria). L'ultima traccia presenta una versione acustica di "Intra 'n' cubu" registrata dal vivo in studio nel 2014 durante le session dell'album della reunion.  E' proprio tutto. Un ultimo ringraziamento all'amico Gaetano Simarco per questo prezioso contributo. A voi auguro il consueto buon ascolto. 


LINK Flor De Mal - 1991
LINK ReVisioni - 1993
LINK Austin TX - 1993
LINK Bonus CD - Studio & Live Tracks

Post by George - Words & Music by Gaetano Simarco