venerdì 30 settembre 2011

Nova - 1976 - Vimana


TRACKLIST
:

01 - Vimana
02 - Night Games
03 - Poesia (To A Brother Gone)
04 - Thru The Silence
05 - Driftwood
06 - Princess And The Frog

Con Vimana, disco del 1976, la discografia dei Nova è interamente presente sulla Stratosfera. Questo è il loro secondo album, ancora abbastanza jazz prog rispetto ai seguenti Wings of love e Sun city, che sono più rockeggianti e leggermente più commerciali. Con i Nova ridotti a terzetto, collaborano a quest'album alcune grandi star internazionali, tra cui nientepopodimeno che Phil Collins. Nel complesso un album più che gradevole, suonato magistralmente, anche se risente del difetto principale di tutta la discografia di questa band (agli occhi di un cultore di rock progressivo italiano): l'eccessiva esterofilia, si sente chiaramente che è un album pensato per i mercati internazionali, tanto che non venne neppure pubblicato in Italy. Un bello schiaffo alla madrepatria, da parte di alcuni dei componenti di una band storica come gli Osanna, che fecero proprio della mediterraneità un loro marchio di fabbrica.

I NOVA :

Corrado Rustici - Voce, chitarre
Elio D'Anna - Flauto, sax
Renato Rosset - Piano, tastiere, moog

Musicisti ospiti :

Percy Jones - Basso
Narrada Micheal Walden - Batteria, piano
Phil Collins - Percussioni
Zakir Hussain - Congas

Buon ascolto

LINK

martedì 27 settembre 2011

Serie "Bootleg" n. 3 - Rovescio della Medaglia - 1975 - ... Giudizio avrai


TRACKLIST :

01 - Giudizio avrai Part 1 (25:19)
02 - Giudizio avrai Part 2 (04:08)
03 - Giudizio avrai Part 3 (15:28)

Pubblicato nel 1988, questo rarissimo LP presenta una registrazione live del gruppo, interamente strumentale, effettuata nel 1975. Anche se è postato nella serie dedicata ai Bootleg, in realtà quest'album venne stampato da una piccola etichetta e fatto circolare dagli stessi membri della band, anche se confezione e qualità della registrazione sono, appunto, quelle di un bootleg. La formazione del Rovescio della Medaglia, che di quì a poco si scioglierà, è orfana del cantante Pino Ballarini, per cui le canzoni sono tutte strumentali. Nè sul disco nè sulla cover appare un'indicazione della tracklist, tanto da sembrare un unica suite, "... giudizio avrai" appunto, divisa in 5 parti. In realtà, ascoltando l'album vi si riconoscono echi dal loro 1° e 3° disco ("La bibbia" e "Io come io", entrambi di prossima pubblicazione sulla Stratosfera).

Ci tengo molto a ringraziare l'amico Dogmaxrdm, il cui canale You Tube, aggiunto alla lista di canali amici del blog, è la fonte da cui ho convertito in mp3 quest'album (vedere quì).

Il ROVESCIO DELLA MEDAGLIA :

Enzo Vita - Chitarra
Stefano Urso - Basso
Gino Campoli - Batteria
Franco Di Sabbatino - Tastiere

Buon ascolto e alla prossima...

NEW LINK
(aggiornato 28-1-2013)

lunedì 26 settembre 2011

Collection 45 Giri Rari Prog Rock Italiano - Vol 14


TRACKLIST :

01 - Anselmo e gli anemoni - L'organista (1973)
02 - Anselmo e gli anemoni - La mente mia (1973)
03 - Delfo - Il Vento della Notte (1969)
04 - Diego Beat And The Electric Blues Band - Easy Livin' (1973)
05 - Gli Erba Verde - Libera l'anima al vento (1974)
06 - Delirium - È L'Ora (1972)
07 - Delirium - Signore (1975)
08 - Gianfranco Mangiarotti e la fiori plastica - Messiah (1971)
09 - Gianfranco Mangiarotti e la fiori plastica - Riflessioni (1971)
10 - Gruppo 2001 - To Jimi (1979)
11 - Circus 2000 - Pioggia Sottile (1970)
12 - Gli Eremiti - Impressioni di settembre (1972)
13 - Hellza Poppin - My peace (1972)
14 - Valerio valerisce group - Il volo del calabrone (197?)

Ed eccoci finalmente al 14° volume delle compilations in assoluto più scaricate dal blog, anche se non tutti i links sono stati suggeriti da questo sito (vedi post precedente a questo). Ma se ne è già parlato e non penso l'argomento abbia bisogno di un seguito. Dunque bando agli indugi e passiamo subito ad una descrizione veloce e sommaria dei pezzi contenuti in questo volume 14: si inizia all'insegna del pop prog con due pezzi di Anselmo e gli Anemoni, con un buon uso di flauto ed organo. Leggermente migliore, a mio parere, il secondo pezzo "La mente mia". Il terzo pezzo, a cura di Delfo, è una cover italiana di Anthems dei Deep Purple (sticazzi!!), seguito da un'altra cover di Diego Beat And The Electric Blues Band, questa volta dei miei beniamini Uriah Heep; peccato per il sound, confuso ai limiti dell'inascoltabile, con la voce che sparisce letteralmente. Si continua con una bella canzone prog jazz funkeggiante de Gli Erba Verde e così arriviamo ai due pezzi dei Delirium, nelle loro due diverse incarnazioni: nel primo pezzo alla voce c'è Ivano Fossati, mentre nel secondo la formazione è quella di "Delirium III". Anche in questo caso, sebbene entrambe le canzoni siano commerciali, preferisco la seconda. Memorabile, tanto che sicuramente rimarrà negli annali delle più poetiche rime baciate d'amor, lo stupendo verso "tra l'odor del muschio tu sarai più maschio" del primo pezzo dei Delirium, per il quale sto ridendo senza interruzione da un'oretta, e chissà quando mi passa. Si prosegue con un gruppo dal nome davvero enigmatico, Gianfranco Mangiarotti e la fiori plastica, molto ispirato dagli stessi Delirium, che ci presenta 2 pezzi piuttosto commerciali. Con il Gruppo 2001 si cambia decisamente musica, con un pezzo dedicato a Jimi Hendrix, con un medley di canzoni di quest'ultimo, ma riarrangiate in chiave funky. Esperimento interessante e ben eseguito, a mio parere. Seguono i Circus 2000, con la bella voce di Silvana Aliotta, in un pezzo con un buon crescendo, alla Janis Joplin (con le dovute distanze naturally). Chiude la compilation il terzetto composto da: Gli Eremiti, con una cover di "Impressioni di Settembre" quasi contemporanea all'originale; gli Hellza Poppin con un pezzo bellissimo ed acido che ricorda i Trip e Valerio Valerisce Group, con un delizioso volo del calabrone al sapore di organo Hammond.

Non mi resta che augurarvi buon ascolto e rimandarvi, per questa serie, ad un volume 15 davvero particolare, molto psichedelico, acido a più non posso, tanto da sembrare un post del Dottor Phibes... Vi basti sapere che s'appellerà Speciale L.S.D... Sperando di aver pungolato a sufficienza la vostra curiosità, vi rimando a tra un paio di settimane e, per ora vi lascio il
NEW LINK  (16-10-2012)
dell'odierna Collection

domenica 25 settembre 2011

Riflessione circa la condivisione


Sin dalla sua nascita, su questo blog, hanno trovato posto interi album, per la maggior parte esauriti ed ormai fuori catalogo, insieme a delle compilations che, come ho già detto, sono un pò il mio pallino. La serie di compilations storica di questo blog, presente sin dal terzo post sulla Stratosfera, come certamente voi tutti saprete, è quella delle "Collections di 45 giri rari del rock progressivo italiano" (a proposito, è in arrivo il 14° attesissimo volume). Queste compilations, a cui sono particolarmente affezionato e di cui amo discorrere con gli altri visitatori del Blog, soprattutto con l'amico Franco, sono delle selezioni di materiale, da me convertito in mp3, che proviene da video postati su you tube da alcuni strameritevoli collezionisti ed appassionati, fra tuttii ricordo Mmasimo, il cui canale You Tube è una vera fonte di rarità (vedi link nell'elenco "Canali You Tube interessanti" sulla destra di questo blog). I brani sono scelti di volta in volta da me personalmente, secondo il mio gusto o secondo una tematica particolare (vedi i vari volumi speciali, per ora 1 ogni 3). Dico tutto questo per farvi comprendere come per me questa serie di compilations sia un piccolo vanto, anche perchè contiene materiale di difficilissima (a volte impossibile) reperibilità, ed anche perchè la loro preparazione ha richiesto diverse ore di lavoro. E ci tengo anche a dire che, sin dal primo post a loro dedicato (e potete andare a controllare), ho dichiarato le mie fonti, senza le quali queste rarissime incisioni non sarebbero mai giunte alle nostre orecchie (lo stesso cerco di fare nei post degli albums, se non sono miei uploads e se ne ricordo la provenienza).

E così veniamo finalmente al punto, e capirete così il perchè della manfrina iniziale: questa sera, navigando quà e là fra i vari blog musicali, mi sono imbattuto quì, sul blog pataccaro "Eternal progressive" (o "Templo do Prog" che dir si voglia), in un post che mi è suonato subito famigliare, anche se qualcosa sfuggiva alla mia comprensione: c'erano, in un unico post, i primi 10 volumi delle Collections di 45 giri rari del rock progressivo italiano, postati tutti insieme, senza nessuna nota introduttiva ai gruppi, senza le covers a collage che, per quanto brutte, fanno parte del pacchetto, e senza nessuna indicazione dei numeri speciali. Ma soprattutto, senza il benchè minimo riferimento al nostro blog, da cui il materiale proveniva e, cosa a mio parere ancor più grave, senza nessuna indicazione degli uploaders originali (gli utenti You Tube sopra nominati). Per completezza, aggiungo che non ho ricevuto nessuna segnalazione, nei commenti, circa la pubblicazione delle collections da parte dell'amministratore del blog "Templo do prog". Tra l'altro sarei stato davvero contento di vedere le mie collections postate anche su altri blog (spread the joy), ma con le dovute accortezze, che non costano poi molta fatica. Dico la verità, il senso di scorrettezza in atto è stato molto forte ed un pò di rancore ha ottenebrato il mio già provato cervello. Inizialmente ho pensato di postare un commento pan per focaccia su quel blog, che non inserirò certo nel blogroll della stratosfera, poi ho pensato di rispondere quì all'amico espanol, sperando che un pò di net-etiquette lo sfiori e lo migliori.

Mi scuso con tutti i visitatori del blog per lo sfogo, mi sono sentito emotivamente coinvolto, un pò come se ad un bambino strapazzassero il suo orsacchiotto preferito... Ma al bando l'accidia, cari amici della Stratosfera, ci vediamo domani con il 14° volume delle Collections di 45 giri, alla faccia di chi ci vuole male.

Voi invece statemi bene e scusate ancora...

sabato 24 settembre 2011

Corte dei Miracoli - 1976 - Corte dei Miracoli


TRACKLIST :

01 - ...E verrà l'uomo
02 - Verso il sole
03 - Una storia fiabesca
04 - Il rituale notturno
05 - I due amanti

Quest'album uscì nel 1976 per l'etichetta Grog dei fratelli Aldo e Vittorio De Scalzi dei New Trolls. La prima formazione della Corte dei Miracoli risale al 1973. I musicisti erano tutti Savonesi ed alcuni di loro provenivano dal "Giro Strano", altra formazione di culto del primo progressive italiano. L'album è un discreto esempio di rock progressivo sinfonico italiano, anche se non il migliore, visto anche l'anno di uscita. Musicalmente c'è da notare la presenza di due tastieristi e l'assenza della chitarra (strumento presente comunque nella prima bellissima canzone, ma suonato dalla guest star di lusso Vittorio De Scalzi). Un disco comunque non eccezionale, fatte salve la prima canzone già citata e la suite finale "I due amanti".

Quì il LINK per la scheda su John Classic Rock


La CORTE DEI MIRACOLI :

Graziano Zippo - Voce
Alessio Feltri - Tastiere
Gabriele Siri - Basso
Flavio Scogna - Batteria, percussioni
Riccardo Zegna - Tastiere

Buon ascolto a todos

mercoledì 21 settembre 2011

Serie "Cantautori ai margini" n. 2 - Juri Camisasca - 1974 - La finestra dentro + Singoli


TRACKLIST ALBUM :

01- Un galantuomo
02- Ho un grande vuoto nella testa
03- Metamorfosi
04- Scavando col badile
05- John
06- Un fiume di luce
07- Il regno dell'eden

Poichè questo è uno dei miei album preferiti, e Camisasca uno dei miei artisti preferiti (anche più dello stesso Battiato), premetto che le mie impressioni nel descrivere quest'album saranno certamente molto parziali. Ma come non restare ammirati di fronte a questo ragazzone che, a soli 22 anni, confezionò uno degli album più sconvolgenti e "differenti" (da tutto il resto) degli anni 70, con testi ironici e visionari ed una voce veramente incredibile, secondo me unico possibile competitor (anche a livello di stravaganza) del grande Demetrio Stratos come voce più bella del rock progressivo italiano... Un artista che, solo un anno dopo l'uscita di quest'album, si ritira in convento per diventare monaco di clausura, e ci resta per dieci anni, fino al momento di prendere i voti definitivi, in cui deciderà di dedicarsi comunque alla meditazione e ad una concezione più alta della vita, ma al di fuori della vita monastica. Scelte radicali dunque, di questo è fatta la vita di questo grande uomo.

Fu proprio Battiato che portò Juri negli studi della storica etichetta "alternativa" Bla bla, sia per farlo collaborare al suo 4° album "Clic", che per offrirgli l'opportunità di produrre l'album "La finestra dentro". Può aiutare nella comprensione del personaggio Camisasca la lettura della seguente dichiarazione di un addetto ai lavori del tempo: « Juri Camisasca era un ragazzo dell'hinterland milanese, ma sembrava che Franco l'avesse scovato in capo al mondo. Le sue prime foto promozionali mi fecero pensare a un gatto impaurito (e perciò pericoloso). Aveva 22 anni, ma ne dimostrava anche meno, tanto era timido, impacciato, quasi impreparato al contatto con gli altri. Parlava a sprazzi, con fare schietto e vagamente sognante. Ma quando imbracciava la chitarra si trasformava: una voce sorprendente, dai toni irruenti e allucinanti, per trasportare gli ascoltatori dentro i suoi incubi surreali. Non c'era in lui nessun progetto intellettualistico, non era sbarcato nessun Kafka nell'industria della canzone: l'assurdo emergeva terribile dalla realtà tutt'intorno e lui era solo un testimone ignaro e un po' infantile che cercava di coglierne il senso. Il suo album d'esordio ebbe una buona accoglienza dalla critica: ma Juri viveva al di sopra di ogni problematica di successo... »
(Peppo del Conte - Dal libretto dell'album La finestra dentro - 1975)

Camisasca, tra l'altro, si può considerare la prima grande scoperta di Franco Battiato, che lo conobbe durante il servizio militare ed a cui è legato da sempiterna amicizia, tanto che negli anni sono state innumerevoli le collaborazioni tra i due artisti (Tra l'altro, Battiato volle proprio lui come voce solista nella sua prima opera "classica"del 1987, "Genesi"). Come artista, Juri è certamente uno dei meno prolifici della storia della musica italiana: nell'arco di ormai quasi 40 anni, ha confezionato solo 4 stupendi albums, 4 perle inarrivabili che consiglio ad ogni buon cultore della musica nostrana (non solo progressiva). Non si contano invece le sue collaborazioni, sia come autore che come cantante, a lavori di altri artisti, a partire dallo stesso Franco Battiato.
Arricchisce questo post l'aggiunta degli unici due 45 giri dei seventies di Camisasca, con le inedite e bellissime Himalaya e La musica muore; quest'ultima, tra l'altro, è stata riproposta in uno dei suoi ultimi album da Battiato, in duetto proprio con l'eterno amico Juri.

Per una recensione più approfondita dei brani e dell'album, contesto storico compreso, vi rimando come sempre all'ottimo blog John Classic Rock quì.


Bonus 1 : Himalaya / Fiume di luce (singolo)

BONUS 2 : La musica muore / Metamorfosi (Singolo)

La BAND :

Juri Camisasca: voce, chitarra

Franco Battiato: VCS 3, tastiere
Pino Massara: tastiere
Maurizio Petra: chitarra
Gianni Mocchetti: chitarra, basso
Mario Ellepi: chitarra acustica
Gianfranco D'Adda: batteria
Lino Vaccina: percussioni
Gianfranco D'Adda: percussioni
Marco Ravasio: violoncello
Antonella Conz: voce
Rossella Conz: voce

Buon ascolto...

NEW LINK (03-01-13)

martedì 20 settembre 2011

Aurora Lunare - 1981 - Evasione di un'idea


TRACKLIST :

01 - Waiting For Godot
02 - Sogni Di Un Viandante
03 - Correndo Verso Dehli
04 - Tracce D'indifferenza
05 - Sorgenti D'energia
06 - Fabbriche D'anoressia
07 - Strane Magie
08 - Il Paradiso Degli Sciocchi
09 - Venditori Ambulanti
10 - Novelle Di Città
11 - Secondo Dubbio
12 - Evasione Di Un'idea
13 - Corsi E Ricorsi

Posto stasera il secondo album del pacco a sorpresa regalatoci da Michele, un disco richiesto caldamente da un amico visitatore del blog from Mexico. Devo dire che l'entusismo suscitato dai Mediterranea non si ripresenta nei due ascolti per ora dedicati a quest'album, datato 1981 ma che contiene gli 8 pezzi del primo album più altri 5 che provengono da registrazioni di anni successivi. Ed è soprattutto in queste ultime canzoni che l'uso di tastiere elettroniche, campionamenti e - sacrilegio!! - batteria elettronica donano un gusto davvero troppo eighties alla musica. Se a tutto ciò aggiungiamo una voce non esaltante, delle melodie che nulla aggiungono a ciò che il decennio precedente non abbia già espresso in modo molto più compiuto, il risultato non può certo dirsi esaltante, almeno per un appassionato del suono progressivo dei seventies come il sottoscritto. Forse alcuni pezzi si fanno ricordare più di altri (Il Paradiso Degli Sciocchi, Evasione Di Un'idea, Correndo Verso Dehli), ma il tutto non basta, secondo la mia personale ed opinabilissima opinione, a riscattare un album che giudico appena mediocre. Comunque, de gustibus...

Gli AURORA LUNARE :

1981
Mauro Pini (voce, tastiere, flauto, percussioni)
Corrado Pezzini (tastiere)
Simone Catellacci (chitarra)
Luciano Tonetti (basso, chitarra acustica)
Marco Santinelli (batteria)

1982-1987
Mauro Pini (voce, tastiere, flauto, percussioni)
Antonio Salina (tastiere, voce)
Luciano Tonetti (basso, chitarra acustica)
Riccardo Billeri (batteria)
Giacomo Salina (percussioni, voce)

Buon ascolto e lasciate le vostre impressioni, please, sempre nei temutissimi commenti...

LINK

domenica 18 settembre 2011

Mediterranea - 1981 - Ecce rock


TRACKLIST :

1 - Vai facile
2 - Sonata
3 - Mandovolando
4 - Casa Hirta
5 - Viaggio in 2a classe
6 - Madama Terra
7 - A sazietà
8 - Petroleum
9 - Spartacus

Per prima cosa, grazie infinite ad un anonimo visitatore (che ora so chiamarsi Michele... Grazie mille Michele!!), che mi ha donato un pacco a sorpresa (e che sorpresa!!) contenente, tra altre chicche, questo magnifico album, una vera perla, forse il miglior album di rock progressivo (e non solo) degli anni 80. Finora conoscevo solo tre canzoni di questo disco, scovate su youtube e postate, a suo tempo, nella colletion di 45 giri vol.8. Ora che ho potuto ascoltare l'album intero, le mie impressioni di allora vengono confermate e rinforzate, l'album è davvero stupendo, tanto che fatico ad esprimere preferenze verso una canzone piuttosto che verso un'altra, ogni pezzo di questo disco è una gemma a sè. Se c'è un gruppo che, nei primi anni ottanta, seppe raccogliere il testimone dagli Osanna nella contaminazione tra rock e melodia, appunto, mediterranea, fu proprio questo terzetto proveniente da Caserta, che infarcì ed arricchì il tutto con una dose non eccessiva di jazz. Questo fu il loro unico album, dato che il gruppo produsse poi solo un altro 45 giri, ma è un disco veramente di alto livello, una vera gioia per le orecchie, tecnicamente perfetto, interamente musicale e della voce, in questo caso, non si sente per niente la mancanza.
Il polistrumentista Mesolella, in anni più vicini a noi, diventerà molto noto con gli "Avion Travel", band di gran classe degli anni80, 90 ed oltre. Una recensione di quest'album si trova a questa pagina, scorrendo la lista in ordine alfabetico, sull'altro fondamentale sito per noi amanti del rock progressivo italiano, e cioè Italianprog.com. Un buon approfondimento sulla carriera di Mesolella, con una parte dedicata ai Meditaerranea, si trova invece quì.


i MEDITERRANEA :

Fausto Mesolella - Chitarra, tastiere, mandolino
Pasquale Ziccardi - Basso, mandolino
Agostino Santoro - Batteria, percussioni

Buon ascolto cari amici

LINK

Toto Torquati - 1973 - Gli occhi di un bambino


TRACKLIST :

01 - La terra che nessuno conosce
02 - Il mattino dopo
03 - Dove il buio è signore
04 - Tu
05 - Adagio per gli occhi di un bambino
06 - Gesù, quel giorno
07 - Presagio
08 - Uomo nasce fiore cresce appassisce muore
09 - Adagio per gli occhi di un bambino (Reprise)
10 - Il conto alla rovescia
11 - Era l’ora del tramonto
12 - La terra che nessuno conosce (Reprise)

Una premessa: l'upload originale di quest'album viene dal bellissimo blog "Yesterdays and Todays" del grande Anonimo Veneziano, che colpevolmente non avevo più inserito nel blogroll, dopo che una volta, per errore, avevo cancellato tutta la lista di blog amici. E non è un blog qualsiasi, quello dell'amico torinese: io lo considero un pioniere dei blog musicali made in italy, dato che era attivo sin dai primi mesi del 2007, anche se purtroppo oggi non sembra più aggiornato (andate quì per visitare questo valoroso blog). Come omaggio al "Pioniere" Anonimo Veneziano, dunque, riporto tra virgolette l'ottima presentazione del disco da lui scritta l'ormai lontano 21 Maggio 2008, anche perchè la trovo sintetica ma chiara ed esaustiva, oltre che molto ben scritta:

"Antonio "Toto" Torquati è un ottimo tastierista italiano, cieco dalla nascita, con una prestigiosa carriera alle spalle in qualità di session-man, inizialmente in ambito jazz (ha collaborato con nomi del calibro di Bill Coleman, Billy Smith e Gato Barbieri) e, successivamente, a supporto di celebri protagonisti della canzone italiana (Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Mina, Gepy & Gepy). Nel 1972 pubblicò l’album d’esordio intitolato semplicemente "Antonio Torquati": una raccolta di dieci brani strumentali a base di tastiere e sintetizzatore Moog, comprendente rifacimenti di successi degli anni Sessanta. Un secondo album - decisamente più maturo ed evoluto - seguì l’anno successivo: “Gli occhi di un bambino”, trascurato ignobilmente dalla critica (e dal pubblico) dell’epoca. Viene generalmente considerato un ottimo esempio di progressive italiano nonostante, in realtà, contenga brani i quali, seppur sapientemente orchestrati ed eseguiti, rientrano nella tradizione del pop italiano di facile ascolto, con richiami alla musica classica e alcuni elementi dall’inequivocabile sapore progressive. In ogni caso, un album di gradevole ascolto, soprattutto per la diversità dei dodici pezzi che il disco comprende."

Per la scheda dedicata a Toto Torquati su John Classic Rock, recatevi quì

Una curiosità: alla voce ed alla produzione di quest'album figura un singolare personaggio, di nome Giampiero Scalamogna, ma noto ai più come Gepy & Gepy (foto quì sopra, e quì potete trovare alcune interessanti notizie su di lui), artista dalla grande stazza (e voce) che collaborò, tra gli altri, anche a "Contaminazione" con il Rovescio della Medaglia, album da pochissimo postato sul blog nella serie Doppelganger.

Buon ascolto

LINK

venerdì 16 settembre 2011

Alphataurus - 1973 - Alphataurus


TRACKLIST :

01 - Peccato d'orgoglio (12:25)
02 - Dopo l'uragano (5:05)
03 - Croma (3:16)
04 - La mente vola (9:20)
05 - Ombra muta (9:44)

Ed eccoci di fronte ad uno dei capolavori assoluti del rock progressivo italiano. Gli Alphataurus furono una delle tante band da un solo disco degli anni 70 (anche se nel 1995 la mellow pubblicherà un secondo album strumentale registrato nel 1973-74), ma il loro unico album è considerato da quasi la totalità dei critici e degli esperti un capolavoro. Il gruppo si formò a Milano ed ebbe subito un buon seguito durante le prime esibizioni live, tanto da suscitare l'interesse dei fratelli De Scalzi dei New Trolls, che produssero l'album per la loro neonata etichetta Magma nel 1973. Musicalmente molto valido, quest'album non presenta pecche sotto nessun aspetto: la voce è possente e ben calibrata, le tastiere e la chitarra solista sono ben suonate e tecnicamente ineccepibili, la base ritmica è solida e sostiene al massimo il sound del gruppo. Capolavoro nel capolavoro la prima canzone, "Peccato d'orgoglio", che state sicuri vi entrerà dentro e non potrete fare a meno di canticchiarne il ritornello sotto la doccia...

Quì potete leggere la recensione su John Classic Rock, mentre quì mr. Augusto Croce parla entusiasticamente di quest'album sull'eccellente sito Italianprog.


Gli ALPHATAURUS :

Michele Bavaro - Voce
Pietro Pellegrini - Tastiere, vibrafono
Guido Wasserman - Chitarra
Alfonso Oliva - Basso
Giorgio Santandrea - Batteria


Buon ascolto, cari amanti del rock progressivo italiano...

LINK

lunedì 12 settembre 2011

Serie "Doppelganger" n. 5 - Rovescio della Medaglia - 1973/1975 - Contaminazione + Contamination

TRACKLIST versione originale in italiano :

1 - Absent for this consumend World (1:17)
2 - Ora non ricordo più (3:41)
3 - Il suono del silenzio (3:32)
4 - Mi sono svegliato e..ho chiuso gli occhi (3:56)
5 - Lei sei tu: Lei (2:04)
6 - La mia musica (4:10)
7 - Johann (1:23)
8 - Scotland Machine (3:06)
9 - Cella 503 (3:17)
10 - Contaminazione 1760 (1:04)
11 - Alzo un muro elettrico (2:42)
12 - Sweet Suite (3:12)
13 - La grande fuga (2:59)

TRACKLIST versione in inglese :

1 - Absent mind (1:14)
2 - Orphan me (3:41)
3 - Johann's rock (3:31)
4 - Another name am I (3:49)
5 - Crazy baby (2:04)
6 - Johann (1:22)
7 - Lost myself today (4:04)
8 - Scotched (2:32)
9 - I can fly (0:33)
10 - Contamination (4:22)
11 - Isolation ward (2:55)
12 - For the love of Anna (2:17)
13 - Bach lives (3:40)

Questa volta, per la serie Doppelganger, scomodiamo nuovamente il maestro Luis Enriquez Bacalov, che collaborò, con i ragazzi del Rovescio della Medaglia, alla stesura delle parti orchestrali di questo lavoro. Avevamo già incontrato il maestro in occasione della sua collaborazione con gli Osanna (quì, primo album postato sulla stratosfera), ma il suo lavoro più importante e di successo nel campo del rock progressivo fu il "Concerto Grosso" con i New Trolls del 1971. Nel nostro caso, lo spunto viene dalla musica di J. S. Bach, meravigliosamente rielaborata per strumenti rock accompagnati da fiati ed altri strumenti classici... Musicalmente, la cosa che si nota maggiormente, avendo ascoltato i lavori precedenti del Rovescio ("La Bibbia" ed "Io come io", entrambi di probabile futura pubblicazione sul blog), è una decisa sterzata verso sonorità molto più raffinate e curate, lontane anni luce dall'hard rock che aveva caratterizzato fino a quel momento Il Rovescio della Medaglia. La storia ci racconta che, dopo quest'album, il gruppo subì il furto di tutta la sua costosissima strumentazione, cosa che li gettò nella disperazione più cupa, tanto che il cantante Pino Ballarini abbandonò il gruppo, seguito di lì a poco dagli altri componenti, cosa che sancì dopo qualche tempo lo scioglimento di questa storica band. La versione inglese, dunque, uscì praticamente a gruppo ormai sciolto, oltre che con una cover anonima e per niente rappresentativa della musica che conteneva, probabilmente per mere ragioni commerciali.

Suggerimento "Doppelganger", questa volta, anche verso il buon vecchio caro John Classic Rock: recatevi quì, se volete leggere di Contaminazione, spostatevi invece quà, se volete informazioni su Contamination...

Il Rovescio della Medaglia :

Enzo Vita - Chitarre
Pino Ballarini
- Voce, flauto
Stefano Urso
- Basso
Gino Campoli
- Batteria
Franco Di Sabbatino
- Tastiere

Luis Enriquez Bacalov - Arrangiamenti, tastiere

Buon doppio ascolto...

LINK Contaminazione
LINK Contamination
(NEW LINKS 3-11-2015)

P.S. - Si ringraziano infinitamente Giorgio e Doctor G. per il file di Contamination, grazie per aver condiviso con noi il piacere della buona musica...

Post & reup by Captain

domenica 11 settembre 2011

La Pentola di Papin - 1977 - Zero 7


TRACKLIST :
Album del 1977, questo "Zero 7", del gruppo "La Pentola di Papin", i cui componenti provenivano dalla zona di Sondrio, arrivò decisamente fuori tempo nella storia del rock progressivo italiano, viste soprattutto le sonorità che lo pervadono, che richiamano in modo diretto e, a dire il vero, non troppo originale gli anni d'oro del prog classico. Niente di nuovo sotto il sole, dunque. Proprio per questo motivo, quì, Mr. John Martin di John Classic Rock stronca abbastanza decisamente questo disco, la cui conflittualità, tra l'altro in piena epoca punk, risulta decisamente inesistente... Per quanto mi riguarda, pur riconoscendo come giustificate le critiche sopra citate, e pur trovando anche io che questo album non sia certamente portatore di novità ma, anzi, suoni irrimediabilmente datato già nell'anno in cui uscì, trovo comunque "Zero 7" un album dignitoso, ben suonato e con un bel suono di tastiere, synth e chitarra (quest'ultima caratterizzata da un sound molto acido). A voi l'ascolto ed il conseguente giudizio.

La pentola di Papin, ovvero il prototipo della "moderna" pentola a pressione

La Pentola di Papin :

Ferruccio "Ferry" Bettini - Voce, tastiere
Angelo Lenatti - Chitarra, voce
Dory Dorigatti - Basso
Bruno Stangoni - Batteria

Buon ascolto a tutti i visitatori della stratosfera

sabato 10 settembre 2011

Biglietto per l'Inferno - 1975 - Il tempo della semina (uscito nel 1992)


TRACKLIST :

01 - Il tempo della semina
02 - Mente sola mente
03 - Vivi lotta pensa
04 - L'arte sublime di un giusto regnare
05 - Solo ma vivo
06 - La Canzone del padre

Registrato nel 1975 quest'album, a causa del fallimento dell'etichetta Trident, non fu mai pubblicato fino al 1992, anno in cui la Mellow lo rieditò. Nonostante sia un buon album non è ai livelli del loro primo capolavoro, forse anche perchè non ancora del tutto rifinito a livello di produzione. Per quanto mi riguarda, trovo molto bella la title track, di 10 minuti, teatrale e con ottimi testi e trovo stupenda "L'arte sublime di un giusto regnare", molto ironica ed attuale.

Potete trovare un'ottima ed approfondita recensione di quest'album quà, sul sito True metal.

Il Biglietto per l'inferno :

Claudio Canali - Voce, flauto, filicorno
Giuseppe "Baffo" Banfi - Organo, moog
Giuseppe Cossa - Piano, organo
Marco Mainetti - Chitarra
Fausto Brachini - Basso
Mauro Gnecchi - Batteria

Buon ascolto a tutti

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