lunedì 30 maggio 2011

Pierrot Lunaire - 1974 - Pierrot Lunaire



Splendido album di ispirazione classica (i membri della band hanno tutti studi al conservatorio alle spalle). Musica molto dolce, batteria e percussioni quasi assenti e tematiche medievali e fantastiche per quello che, secondo me, è uno degli album italiani più belli del 1974. I testi, ambientati in fantastici reami, tra re, invasori e principi narcisistici, fanno sì che, nonostante "Pierrot Lunaire" non sia un concept album, questo disco mostri un'unitarietà intrinseca che ne fa un'opera con una forte identità. Dedicato a chi ama il lato più soft e classico del rock progressivo italiano, anche se non mancano puntate nel prog un pò più hard come in "Ouverture XV" o "Invasore" (l'unico pezzo con una batteria), ed anche quì il trio si mostra più che all'altezza.


TRACKLIST :

01 - Ouverture XV
02 - Raipure
03 - Invasore
04 - Lady Ligeia
05 - Narciso
06 - Ganzheit
07 - Verso il lago
08 - Il re di Raipure
09 - Sotto i ponti
10 - Arlecchinata
11 - La saga della primavera
12 - Mandragola

I PIERROT LUNAIRE :

Arturo Stalteri - Tastiere, percussioni e voce
Gaio Chiocchio - Chitarre, tastiere, sitar e voce
Vincenzo Caporaletti - Chitarra, basso e flauto

Quì vi rimando, come sempre, all'intelligente recensione di questo disco su John Classic Rock

Buon ascolto

domenica 29 maggio 2011

Cervello - 1973 - Melos


TRACKLIST :

01 - Canto del carpo
02 - Trirrico
03 - Euterpe
04 - Scinione (T.R.M.)
05 - Melos
06 - Galassia
07 - Affresco

Autentico capolavoro del rock progressivo italiano, Melos dei Cervello è un disco assimilabile per vari motivi alla produzione degli Osanna: entrambi i gruppi sono di Napoli; entrambi i gruppi mischiano sonorità progressive e d'avanguardia alla melodia classica mediterranea (anche se in modi diversi); in entrambi i gruppi milita un chitarrista che di cognome fa Rustici (Danilo negli Osanna ed il fratello Corrado nei Cervello); in entrambi i gruppi grande rilevanza hanno i fiati (negli Osanna con lo straripante D'Anna, mentre nel Cervello addirittura 4 dei 5 componenti suonano il flauto); infine, il già citato Corrado Rustici entrerà a far parte degli Osanna per il loro quarto ed ultimo album, almeno nella prima originale formazione, Landscapes of life; lo stesso formerà con Elio D'Anna degli Osanna il gruppo jazz-prog dei Nova, che produrranno 4 dischi (due già postati sulla stratosfera, gli altri in futuro). Va però detto che la musica dei Cervello si differenzia nettamente, a livello di scelte stilistiche, da quella degli Osanna, prendendo strade più acustiche ed intimistiche, con splendidi e complessi cambi di ritmo. Altra caratteristica dei Cervello è la mancanza delle tastiere, cosa assai strana per un gruppo di rock progressivo italiano. Come molti altri lavori di quegli anni, richiede alcuni ascolti per poter essere apprezzato pienamente, ma vi assicuro che ne vale la pena.

Per approfondimenti circa questo disco ed i Cervello quì vi rimando alla recensione di J.J.John su John Classic Rock

I CERVELLO :

Gianluigi Di Franco - Voce, flauto e percussioni
Corrado Rustici - Chitarra, flauto, vibrafono e voce
Giulio D'Ambrosio - Sax, flauto e voce
Antonio Spagnolo - Basso, chitarra acustica, flauto e voce
Remigio Esposito - Batteria e vibrafono

Buon ascolto a tutti

Delirium - 1974 - III (Viaggio negli arcipelaghi del tempo)


TRACKLIST :

01 - Il dono (4:17)
02 - Viaggio negli arcipelaghi del tempo (4:45)
03 - Fuga n. 1 (7:40)
04 - Dio del silenzio (2:55)
05 - La battaglia degli eterni piani (6:42)
06 - Un uomo (2:06)
07 - Viaggio n. 2 (4:33)
08 - Ancora un'alba (2:33)

Grazie di nuovo a Franco che, con la sua cortese richiesta di quest'album, mi permette di postare il mio album preferito dei Delirium, di sicuro il più maturo e progressive della loro produzione. E finalmente, con questo disco, i Delirium si affrancano quasi definitivamente dalla pesante eredità del loro primo cantante, il grande Ivano Fossati (grande, secondo me, ma al di fuori dei delirium). Se devo essere sincero, non mi è mai piaciuta Jesahel e quello stile progressive un pò gigione e un pò paraculotto (secondo me) che incarnavano i primi Delirium. Con questo lavoro, decisamente, si cambia registro: grandi parti strumentali, flauto non più pesante ed invadente ma funzionale alla resa generale del sound. Unica caduta di stile la quarta canzone, Dio del silenzio, dove riemerge potente il fantasma di Ivano, ennesima fotocopia sbiadita della sanremese (in tutto e per tutto) e già citata Jesahel. Per fortuna dura solo tre minuti, poi si ricomincia alla grande. Una vera perla la canzone che apre l'album, "Il dono", una vera poesia sonora con un testo veramente toccante e suggestivo. Ma tutto l'album è su livelli altissimi, ed è una vera gioia per noi cultori del rock progressivo italiano.

A questo link potete trovare la puntuale e sagace recensione dell'album in questione, naturalmente su John Classic Rock


I DELIRIUM :

Martin Frederick Grice - Flauto, sax, voce e tastiere
Pino Di Santo - Batteria, percussioni e voce
Marcelle Reale - Chitarra, basso e voce
Ettore Vigo - Piano, moog, organo, vibrafono, mellotron e voce
Mimmo Di Martino - Chitarra e voce

Buon ascolto a tutti

Collection 45 Giri Rari Prog Rock Italiano - Vol. 9 - Speciale New Trolls

TRACKLIST :

01 - New Trolls - Un'ora (1969) 2:44
02 - New Trolls - Nuvola bianca (1970) 3:32
03 - New Trolls - Il nulla e la luce (1970) 4:00
04 - New Trolls - Il sole nascerà (1971) 4:28
05 - New Trolls - Il sole nascerà - live on RAI (1971) 9:50
06 - New Trolls - La prima goccia bagnerà il viso - 1° e 2° parte (1971) 8:32
07 - New Trolls - Black hand (1972) 2:33
08 - Tritons - Drifter (1973) 3:39
09 - Tritons - New York city (1975) 3:14
10 - Vittorio dei New Trolls & the New Plagues - Le api (1974) 2:01
11 - Johnny (Gianni Belleno) - Lady Pamela (1974) 3:33
12 - New Trolls - Musica (1980) 3:40
13 - New Trolls - Concerto grosso (Bonus track live 2008) 9:23
14 - New Trolls - The seven seasons (Bonus track live 2008) 7:45

Si sarà capito che questa serie di compilations procede a triadi: due volumi normali ed il terzo uno speciale monotematico. Così si andrà avanti finchè avrò materiale e fantasia... Questo terzo volume monotematico (e nono della serie) è dedicato ai grandissimi New Trolls, dai quasi inizi di carriera fino ai giorni nostri, con una concentrazione particolare di songs, come è naturale che sia visto il blog, nei primi anni dei seventies.

Ma veniamo ad una rapida descrizione delle canzoni: si inizia con due songs di genere beat, che lasciano però intravedere nelle stupende armonie vocali ciò che verrà; con la terza song si vira decisamente, "Il nulla e la luce", direttamente dal pluri citato film "terzo canale" una canzone geniale, con delle pause improvvise e spiazzanti, e siamo solo nel 1970! Peccato solo sia interrotta perchè, nel film, cambiava la scena... Segue "Il sole nascerà", stupenda canzone retro del singolo "Io sono Iris", uno stupendo hard psych rock che farà da base per le "Improvvisazioni dei New Trolls nella sala vuota" sul retro del "Concerto grosso n. 1". Segue una versione live dello stesso brano, differente e più corta rispetto alla già citata "Improvvisazioni...". La sesta song vale, secondo me, tutta la compilation: una suite di più di 8 minuti sui due lati di un singolo che, a dispetto del titolo, parte sì abbastanza mielosa ma poi, soprattutto nella seconda parte, ha uno stupendo crescendo musicale, oltre che una stupenda prestazione di Nico Di Palo alla voce. Seguono un rock'n'roll in inglese e due pezzi dei Tritons, gruppo collaterale dei Trolls, di cui il primo è davvero notevole. Decimo pezzo uno stupendo divertissement, un pezzo per bimbi (la passione del mio piccolissimo Gabry) che piace agli adulti, con un magnifico flauto ronzante. Poi un altro pezzo rock, stavolta di Johnny (dei Tritons), aka Gianni Belleno; ci avviamo verso il termine con un 45 del 1980 che, sebbene sia lontano dal rock progressivo, dimostra una volta in più la professionalità e le capacità di questo gruppo. Chiudono la compilation due registrazioni live del 2008, con la riproposizione di parte del primo concerto grosso ed un pezzo dal fantastico (e non scherzo) album dei New Trolls del 2007, "Concerto grosso - The seven seasons". Tastate con mano quanta passione e professionalità mettono ancora oggi questi grandi artisti nella loro musica e, mi raccomando, sosteneteli.

La Recensione di Franco

Ciao Roby,ennesima grande collezione per un gruppo che mi ha sempre lasciato "indeciso" nel senso che alternano grandi cose ad altre che lasciano veramente perplessi.Comunque in questa collezione per fortuna di perplessita ne ho avute veramente poche eh eh .Le canzoni che preferisco sono quella tratta da Terzo Canale,Il Sole Nascerá specialmente quella live che é veramente mitica e la grande La Prima Goccia Bagna Il Viso che non sapevo nemmeno che esistesse(grazie per avermela fatta conoscere).Il resto é piú alti che bassi,quello che mi piace é vedere la potenzialita di questo gruppo in tutte le varie incarnazioni.Grandi I Tritons di cui ricordo sempre con piacere la loro cover di Satisfaction.Se come dice il nostro amico qua sopra fossero stati meno "litigiosi" forse oggi avremmo avuto tutta un altra storia.A questo proposito basta vedere cosa hanno combinato con la loro ultima fatica,in questo sono d'accordo con Roby, Concerto grosso - The seven seasons é un grande album di cui vivamente consiglio l'ascolto.

Buon ascolto a tutti i Trolls fans!!

NEW LINK
(16-10-12)

The Trip - 1970 - The Trip


TRACKLIST
:

01 - Prologo
02 - Incubi
03 - Visioni dell'aldilà
04 - Riflessioni
05 - Una pietra colorata

Prima stupenda prova dei fantastici Trip, uno dei dischi che diedero origine al rock progressivo italiano. Seppur in una dimensione più psichedelica che progressive, i Trip seppero, più di qualsiasi altro gruppo fino ad allora, oltrepassare gli stilemi Beat ancora imperanti in Italy, contaminando la loro musica di suoni spaziali, accenni classici, rumoristica (vedi l'iniziale Prologo, a proposito della quale i Trip ci tenevano a far sapere, dalle note sul retro della cover, che i suoni erano tutti frutto di distorsioni e sperimentazioni incise dai Trip con strumenti convenzionali e non effetti di studio), tutti elementi che saranno, in modi diversi, caratteristiche del rock progressivo italiano e non solo italiano. Rimane quella strana "pietra colorata", tipico brano da 45 giri, in stile beat psichedelico gigione che, seppur gradevole, stona decisamente con il resto dell'album, che rimane comunque una pietra miliare dell'italian prog...

I Trip dicono cheese sul set di "Terzo canale - Avventura a Montecarlo"


I Trip negli studi della RCA, in compagnia di Gianni Boncompagni e Raffaella Carrà, nel 1970

Quì trovate l'interessante pagina dedicata a quest'album sul sito di Mister
J.J.John, il fondamentale John Classic Rock blog


I TRIP :


Joe Vescovi - Tastiere, voce
Arvid "Wegg" Andersen - Basso
Pino Sinnone - Batteria
William "Billy" Gray - Chitarra

Buon ascolto, cara gente


De De Lind - 1973 - Io non so da dove vengo e non so dove mai andrò...


TRACKLIST :

01 - Fuga e morte
02 - Indietro nel tempo
03 - Paura del niente
04 - Smarrimento
05 - Cimitero di guerra
06 - Voglia di rivivere
07 - E poi

Ed ecco a voi uno dei più famosi dischi "minori" del rock progressivo italiano: nel 1973 il quintetto dei De De Lind confeziona l'album con il titolo più lungo della storia del nostro genere musicale, "Io non so da dove vengo e non so dove mai andrò. Uomo è il nome che mi han dato". Sebbene non tutto l'album sia su altissimi livelli, alcuni pezzi di genere hard prog risultano, secondo la mia personalissima opinione, veramente gradevoli (Fuga e morte, Indietro nel tempo). Il gruppo proviene dall'epoca tardo beat (esistevano già dal 1969) e, prima di quest'album, aveva già prodotto due o tre singoli commerciali. Dopo quest'album, che venne completamente ignorato da pubblico e critica, nonostante una frequente presenza della band ai festival pop dell'epoca, il gruppo si sciolse ed il solo Paradiso proseguirà una carriera solistica povera di successi. L'album verrà poi rivalutato da molti studiosi del rock progressivo italiano: alcuni addirittura lo ergeranno a capolavoro. A voi l'ardua sentenza, ciofeca o capolavoro, ascoltate e fate sapere, please...

Quì il buon J. J. John strapazza abbastanza questo album (naturally su John Classic Rock)




I DE DE LIND :

Vito Paradiso - Voce, chitarra classica
Gilberto Trama - Fiati
Matteo Vitolli - Chitarra elettrica
Eddy Lorigiola - Basso
Ricky Rebajoli - Batteria

Buon ascolto a todos

NEW LINK
(18-6-2015)

Post by Captain
 

venerdì 27 maggio 2011

Osage Tribe - 1972 - Arrow head



Un altro capolavoro del rock progressivo italiano uscito nel 1972, anno d'oro per la nostra musica del cuore. Un album con una grinta da far impallidire i New Trolls di quegli anni, e non sto scherzando!! A parte la pur gradevole "Hajenhanhowa" (quì in versione completa, differente dalla versione più corta, tratta dal singolo, presente sulla compilation "Tarzan" da me postata some time ago) e le due abbastanza inutili bonus tracks, questo disco è una vera bomba, quanto ad energia e coesione del terzetto a livello musicale, e lascia letteralmente l'ascoltatore senza fiato. Purtroppo ai tempi l'album venne completamente ignorato da pubblico e critica, provocando la scissione della band (i vari componenti approdarono tutti ad altri grandi gruppi dell'Italian prog rock quali i Trip, i Duello Madre ed Il Volo). Mai come in questo caso viene da dire che fu davvero un peccato!!

TRACKLIST :

01 - Hajenhanhowa (9:37)
02 - Arrow head (5:16)
03 - Cerchio di luce (7:19)
04 - Soffici bianchi veli (9:40)
05 - Orizzonti senza fine (8:21)
06 - Un falco nel cielo (Bonus track) (2:58)
07 - Prehistoric sound (Bonus track) (2:57)

Seguendo questo LINK, troverete la pagina dedicata agli Osage Tribe su John Classic rock.


Gli OSAGE TRIBE :

Marco Zoccheddu - Chitarra, tastiere, voce
Bob Callero - Basso
Nunzio "Cucciolo" Fava - Batteria

Buon ascolto a tutti


martedì 24 maggio 2011

Serie "Doppelganger" numero 2 - Maxophone - 1975 - Maxophone & 1976 - Same

Altra grande band da un disco solo, pubblicato in doppia versione italiano ed inglese per il mercato internazionale (anche se è uscito postumo un secondo album, "il fischio del vapore", che raccoglie i due brani di un singolo uscito nel 1976 ed alcuni demo per un secondo album mai uscito per il fallimento dell'etichetta per la quale produssero l'album. Naturalmente la versione originale, come quasi sempre in questa serie, è nettamente superiore al rifacimento in inglese. Per il resto, questo è un ottimo album, veramente ascoltabile e, a modo suo, orecchiabile, dato che coniuga in modo splendido la forma canzone con il rock progressivo. Mi scuso con i lettori se entrambe le versioni contengono come bonus tracks le due canzoni del singolo successivo all'album ("il fischio del vapore" e "Cono di gelato"), peraltro entrambe sono mielose ed abbastanza inutili. Purtroppo mi sono accorto della loro presenza su entrambe le versioni dell'album solo dopo aver fatto l'upload...

Sul solito John Classic Rock, e più precisamente quì, potete trovare una accurata recensione di quest'album e cenni sulla storia dei Maxophone

TRACKLIST Versione Italiana :

01 - C'è un paese al mondo
02 - Fase
03 - Al mancato compleanno di una farfalla
04 - Elzeviro
05 - Mercanti di pazzie
06 - Antiche conclusioni negre
07 - Il fischio del vapore (Bonus track)
08 - Cono di gelato (Bonus track)

TRACKLIST Versione Inglese :

01 - Life can be like music
02 - Six against one
03 - When we were young
04 - Fase
05 - I heard a butterfly
06 - Live toghether or die
07, 08 - Stesse Bonus tracks


I MAXOPHONE :

Roberto Giuliani - Chitarra elettrica, voce, piano
Alberto Ravasini - Voce solista, basso, chitarra acustica, flauto dolce
Sandro Lorenzetti - Batteria
Sergio Lattuada - Organo Hammond, piano elettrico
Maurizio Bianchini - Corno, tromba, vibrafono, percussioni, voce
Leonardo Schiavone - Clarinetto, flauto, sax

LINK Versione originale
LINK Versione in Inglese
(New links - 3/11/2015)

Buon ascolto, come sempre, ai miei affezionati lettori...

Post & reup by Captain

lunedì 23 maggio 2011

Edgar Allan Poe - 1975 - Generazioni (Storia di sempre)


TRACKLIST :

01 - Prologo
02 - Considerazioni
03 - Per un'anima
04 - Alla ricerca di una dimensione
05 - Ad un vecchio
06 - La ballata del cane infelice
07 - Generazioni
Ricordavo poco questo disco, che non avevo e che è entrato a far parte della mia collezione solo nell'era di internet (in mp3), anche se secoli fa, un amico che possedeva una ristampa in cd me lo aveva registrato on tape. Pensavo fosse uno dei tanti dischi minori del rock progressivo italiano, e così l'avevo archiviato. Questo fino all'altro ieri, quando l'ho incluso in una serie di possibili futuri posts sul blog e, come tale, l'ho caricato sul mio riproduttore e l'ho ascoltato, proprio ieri durante la mia quotidiana passeggiata serale con i cani. Già al primo ascolto mi sono reso conto di non aver ascoltato bene finora questa gemma, perchè di una vera gemma si tratta. Alla fine di quel primo ascolto ho immediatamente riavviato la prima song, per essere proprio sicuro di quel che avevo ascoltato, ed il secondo ascolto è stato ancora più piacevole del primo: musica suonata benissimo, con il giusto tocco sinfonico e progressivo; un'introduzione recitata tipo Banco ("Da qui, messere, si domina la valle..."); ottimi arrangiamenti e testi chiari e ben cantati. I due successivi ascolti di questa sera non hanno fatto altro che rinforzare la mia opinione: ci troviamo di fronte ad una gemma nascosta del nostro genere musicale preferito, ed è un vero piacere andare alla sua scoperta. Peccato che, come mille altri gruppi meteora di quegli anni, gli E.A.P. durarono il tempo di quest'album e di un 45 giri contenente due covers della colonna sonora del film "Lo squalo". A proposito di quest'ultimo, tenete d'occhio le Collections di 45 giri rari del prog rock italiano...

Last but not least, quì potete trovare la pagina dedicata agli Edgar Allan Poe da Mister John Martin (Aka J. J. John) di John Classic Rock

Gli Edgar Allan Poe :

Giorgio Foti - Tastiere e voce
Beppe Ronco - Chitarra e mandolino
Lello Foti - Batteria
Marco Maggi - Basso

Per chi non conoscesse quest'album il consiglio è davvero di non perderselo!!
A tutti, come sempre, buon ascolto


domenica 22 maggio 2011

The Best of Italian Prog Rock Vol. 2 - LIVE

TRACKLIST:

01 - Area - Luglio, Agosto, Settembre (Nero) (Dall'album "Are(A)zione" - 1975)
02 - Le Orme - Sguardo verso il cielo (Dall'album "In concerto" - 1974)
03 - New Trolls - Bright lights (Dall'album "Searching for a land" - 1972)
04 - Museo Rosenbach - Della natura (Dall'album "Live 72" - 1972)
05 - Biglietto per l'inferno - Una strana regina (Dall'album "Live" - 1974)
06 - Banco del mutuo soccorso - Dopo... niente è più lo stesso (Dall'album "Seguendo le tracce Live" - 1975)
07 - Locanda delle fate - Vendesi saggezza (Dall'album "Live 77" - 1977)
08 - Osanna - Non sei vissuto mai (Dall'album "Live uomini e miti - 2003)
09 - Premiata Forneria Marconi - Celebration (Dall'album "Live in Usa" - 1974)
10 - Garybaldi - Astrolabio 2 (Dall'album "Bambi comes alive" - 2000)
11 - Balletto di bronzo - Terzo incontro ed epilogo (Dall'album "Trys" - 1999)

Secondo appuntamento con la nuova serie di compilations lanciata appena una settimana fa. Per i commenti rispetto a questa idea ringrazio il grande Franco, unico a rispondere (timidi?). Il numero di downloads (oltre 60 in una settimana) mi dice che il primo volume della compilation è stato ben gradito, così andiamo avanti e stavolta il leit motiv della collezione è la dimensione live, tutte le bands sono registrate in concerto. Alcuni pezzi risalgono al nuovo millennio, ma i gruppi e l'anima è puro progressive italiano. Ed ora, per favorire l'interattività nel blog, vi propongo un giochino, modello quizzone vecchio stile...

QUIZ PER I LETTORI DEL BLOG

In questo secondo volume di "The Best of Italian Prog Rock", in uno dei brani, ho barato, o meglio, il gruppo ha barato. Mi sapete dire quale è questo gruppo e, soprattutto, in che senso ha barato? Menzione speciale nel blog al primo che indovina (Premi non ne posso offrire, dato la condizione di perenne precariato in cui mi trovo, dunque accontentatevi della gloria di vedere il proprio nome a lettere cubitali nel blog).

Complimentoni a Giorgio, che ha fornito la risposta esatta a tempo di record. Vi rimando ai commenti per conoscere quale tra questi gruppi fu "l'imbroglione" e perchè.

PS: Preso com'ero dalla formulazione del quizzone, avevo dimenticato il...


Buon ascolto a tutti

venerdì 20 maggio 2011

Il paese dei balocchi - 1972 - Il paese dei balocchi

TRACKLIST :

01 - Il trionfo dell'egoismo, della violenza, della presunzione e dell'indifferenza
02 - Impotenza dell'umiltà e della rassegnazione
03 - Canzone della speranza
04 - Evasione
05 - Risveglio e visione del paese dei balocchi
06 - ingresso e incontro con i baloccanti
07 - Canzone della verità
08 - Narcisismo della perfezione
09 - Vanità dell'intuizione fantastica
10 - Ritorno alla condizione umana

Splendido album di rock progressivo sinfonico uscito nel 1972, questo "Il paese dei balocchi" fu l'unica opera di questa band che, come molte altre, avrebbe meritato certamente maggiori fortune. Generalmente considerato come un album "pesante", sia per le tematiche affrontate sia per il difficile ascolto, necessita effettivamente di alcuni ascolti per essere compreso a fondo. Ciò che invece si evince, già dalle prime note, è la maestria dei componenti del gruppo e, finalmente, dei buoni arrangiamenti, cosa assai rara negli albums di quegli anni. L'album è un concept work diviso in 10 tracce, dedicate alla ricerca in sè stessi della verità e delle delusioni che si incontrano sul cammino.


IL PAESE DEI BALOCCHI :

Fabio Fabiani - Chitarra elettrica ritmica e solista, chitarra acustica
Armando Paone - Voce principale e cori, tastiere, piano, effetti
Marcello Martorelli - Basso
Sandro Laudadio - Batteria, percussioni
Claudio Gizzi - Arrangiamenti e direzione della sezione archi

Quì Il paese dei balocchi su John Classic Rock

Non mi resta che augurarvi, come sempre, un buon ascolto...

LINK

mercoledì 18 maggio 2011

Collection 45 Giri Rari Prog Rock Italiano - Vol 8

TRACKLIST:

00 - Ghost track (????)
01 - Delirium - Il treno (1970)
02 - Free Love - Il tempo di pietra (1970)
03 - Gli Alluminogeni - Dimensione prima (1970)
04 - Gruppo 2001 - Chi sei (1978)
05 - Gruppo 2001 - Stratosfera (1978)
06 - I Flashmen - Guarda (1972)
07 - Gianni Four - I can't satisfy you (1974)
08 - I Componenti - Zeppelin (197?)
09 - Goblin - Chi parte 1 (1976)
10 - Goblin - Chi parte 2 (1976)
11 - Latte e miele - Restiamo insieme (1978)
12 - Latte e miele - Ritagli di luce (1980)
13 - Perigeo - Movie rush (1976)
14 - Mediterranea - A sazietà (1981)
15 - Mediterranea - Madama terra (1981)
16 - Mediterranea - Sonata (1981)
17 - Mediterranea - Vai facile (1981)
18 - Forzanove - Autoanalisi (1981)

Parto difficile questo numero 8 della collection di singoli (e non solo) dei seventies italiani: dopo aver fatto l'upload mi sono accorto che entrambi i pezzi dei Delirium che vi avevo inserito erano incompleti, così ho eliminato e rifatto l'upload con altri pezzi, salvo poi accorgermi che anche il secondo pezzo dei Goblin era incompleto, ma stavolta l'ho lasciata così come è, non me ne vogliate. A proposito, oggi il mio/nostro blog ha superato le 10000 visite. Dato che questo blog esiste solo da febbraio di quest'anno, sono molto contento e ringrazio tutti per il buon risultato.

Venendo a questo volume della collection, iniziamo con una fulminante ghost track di cui, da buona ghost track, non conosco nè la band, nè il titolo, nè l'anno di uscita, so solo che è una bomba! Seguono i Free Love con la bellissima e struggente "Il tempo di pietra" (se avete un attimo, occupatelo leggendo sul solito John Classic Rock - quì - la triste storia di questo gruppo. Un salto nella psichedelia con Gli Alluminogeni ci porta ai due lati di un singolo del Gruppo 2001, di cui più valido è quello sul lato B, interamente strumentale. I Flashmen con la discreta "Guarda" ci portano agli Zeppeliniani Gianni Four, seguiti da I Componenti con uno strumentale abbastanza pregevole e dai due lati del singolo Chi dei Goblin. I Latte e miele ci presentano due brani davvero moscini (li ho inclusi solo per completezza e per i loro passati fasti), poi il Perigeo ci regala un pezzo facente parte della colonna sonora del film "La febbre del cinema". E veniamo finalmente ai pezzi forti della Collection: i grandissimi Mediterranea, sconosciuto trio di Caserta che nel 1981 confezionarono un fantastico introvabile album, "Ecce rock", da cui sono tratti i 4 pezzi che presento. Se c'è un gruppo che avrebbe potuto reincarnare l'anima mediterranea degli Osanna, incarnata in un fantastico contesto rock, quello fu, seppur nello spazio di un solo disco, proprio la band de I Mediterranea. Il loro disco completo, che consta di 12 brani, è inserito nella mia wishlist e se qualche lettore volesse mai contribuire segnalando un link gliene sarei molto grato. Conclude la Collection un altro pezzo molto bello e grintoso a firma del misterioso gruppo Forzanove.

A questo punto, prima del Link, vorrei nuovamente ricordare che questa serie di compilations è soprattutto merito dei collezionisti che hanno postato le loro rarità su you tube. Il mio lavoro si è limitato a convertire il tutto in mp3, riorganizzare le varie compilations e trovare le covers. Tra gli altri raccomando una visita ai canali di Mmasimo, Stokisound, Le introvabili atto 4, RaulGordonG, thegreatprogita e sicuramente dimentico qualcuno che spero non me ne vorrà.

La Recensione di Franco

Ciao Roby,questa é proprio un'altra bella collezione,dunque iniziamo dall'inizio come si fa di solito eh eh.La ghost track é una vera sorpresa,prog allo stato puro chissa se qualcuno ne sá qualcosa,dei Delirium non posso dire altro che bene,i Free Love sono ok anche se il cantante a volte sembra Mal(a proposito ho letto la loro storia su JJ,é proprio vero che la fortuna é bendata ma la sfiga ci vede benissimo)grandi Alluminogeni( bel riff)Gruppo 2001 dalle 2 facce come giá hai detto tu(quando sembrano Renato Zero pollice verso)Flashmen ,Gianni Four,I Componenti e Goblin ok,Latte e Miele dire mosci é volergli bene(capisco comunque la tua inclusione di questi pezzi nella raccolta,le 2 facce della medaglia eh eh )il Perigeo come mai avevo sentito prima nel senso di orecchiabili,i Mediterranea sono veramente la sorpresa di questa raccolta,grandi perdavvero con Vai Facile che é di gran lunga la mia favorita,chitarra e mandolino ? e via al galoppo ah ah.Anche Forzanove non é male,dunque nell'insieme un'altra raccolta che passa a pieno merito i gradi,non fosse altro per il fatto di avermi introdotto ai Mediterranea(ho provato a cercarli ma é come cercare un ago in un pagliaio ah ah,pazienza con il tempo anche loro sortiranno fuori).Ora ti lascio,ho abusato anche troppo della tua pazienza :) ciao ci sentiamo.

Detto questo, finalmente non mi resta che augurarvi buon ascolto e rimandarvi al prossimo post.

NEW LINK
(16-10-12)

domenica 15 maggio 2011

I Giganti - 1971 - Terra in bocca (Poesia di un delitto)


Posto volentieri questo stupendo e coraggioso album richiesto da Franco, che ringrazio perchè mi offre l'occasione per ricordare ed omaggiare una band che, nell'anno di grazia 1971, osò parlare di un argomento già allora intoccabile, la mafia, dedicandogli addirittura un concept album, che tra l'altro è un vero capolavoro. Un album innovativo già nella sua forma: una grafica secca, asciutta, che ci mostra un cadavere sdraiato senza una scarpa e, sul tacco dell'altra scarpa, una foto in bianco e nero del gruppo fissata con una puntina. L'album è suddiviso in due parti, ovvero due lunghe suites di 20 minuti, una per ogni lato del disco, arricchite musicalmente dall'ingresso nelle file dei Giganti di Vince Tempera, geniale musicista e compositore che più tardi farà parte del supergruppo Il Volo. I Giganti, nelle due parti che compongono "Terra in bocca", raccontano(spoiler- non leggete le prossime 5-6 righe se volete ascoltare la storia direttamente dal disco, perchè sto per riassumerla) la storia di un uomo del sud che, rifiutandosi di pagare il pizzo ai picciotti sull'usufrutto dell'acqua, decide di trovarsela da sè. E quando riesce, la regala ai contadini, facendo così uno sgarro imperdonabile, che verrà lavato con il sangue da vili assassini che, a tradimento, uccidono a sangue freddo il troppo intraprendente giovane. Alla fine, il padre lo vendicherà facendo una strage degli assassini di suo figlio...


Questo disco, come si può dedurre dalla grafica, vede la partecipazione di Gianni Sassi, grafiche di questo tipo le rivedremo solo due anni dopo nel primo album degli Area.


Purtroppo la storia ci racconta che, dopo un primo passaggio in Rai, questo disco venne boicottato ferocemente ed aggiungerei vilmente, decretandone così il clamoroso insuccesso che portò il gruppo a sciogliersi, anche se, per fortuna, con gli anni questo stupendo e coraggioso album verrà riscoperto e giustamente apprezzato, tardivo ma sacrosanto tributo alla Band che "osò sfidare la mafia".

Anche oggi c'è gente molto in alto che dice che Saviano fa male a raccontare cose che squalificano l'immagine dell'Italia (come se fosse Saviano e non il barzellettiere pedogeriatrico sul predellino che stavolta comincia proprio a traballare e secondo me si caca sotto come non mai, a mettere in ridicolo la nostra pur sempre amata Italy - scusate lo sfogo ma sono quasi vent'anni oh!!). Ricordatevi i nomi e le facce di questa gente, affinchè tra qualche anno, trasformisti e viscidi come sono, non possano ripresentarsi e riottenere il potere che forse oggi stanno per perdere... Se c'è un Dio che batta un colpo, magari ben assestato sul cranio infoltito da trapianto di sappiamo tutti chi, sempre quello là con le brache cacate che a pensarci mi fa tanto ridere per non piangere...

Per leggere qualche altra notizia ed una recensione decisamente più professionale della mia su "Terra in bocca", vi rimando quì al solito validissimo John Classic Rock. Non ringrazierò mai abbastanza J. J. John per il suo sito, fonte continua di informazione ed approfondimento per i fans del rock progressivo italiano.




I GIGANTI erano:

Giacomo "Mino" Di Martino - Voce, chitarra
Francesco "Checco" Marsella - Voce, tastiere, mellotron
Sergio Di Martino - Voce, basso, chitarra
Enrico Maria Papas - Voce, batteria


P.S. - I Giganti, dopo quest'album e prima di sciogliersi, fecero ancora un 45 giri sul cui lato B vi era un brano da quest'album, mentre sul lato A presentava la bellissima "sono nel sogno verde di un vegetale" che troverete nel dodicesimo volume della Collection di 45 giri rari che sto postando sin dalla nascita del mio blog. Dato che siamo solo al numero 7, vi prego di pazientare please...

venerdì 13 maggio 2011

The Best of Italian Prog Rock Vol. 1 - HARD'N'HEAVY


TRACKLIST:

01 - Eneide - Il male (dall'album "Uomini umili popoli liberi" del 1972)
02 - Osage tribe - Arrow head (dall'album Arrow head" del 1972)
03 - Balletto di bronzo - Neve calda (dall'album "Sirio 2222 del 1970)
04 - Crystals - Time out (dall'album "Crystals" del 1974)
05 - Ibis - L'amico della porta accanto (dall'album "Canti d'innocenza..." del 1973)
06 - Biglietto per l'inferno - Confessione (dall'album "Biglietto per l'inferno" del 1974)
07 - Le Orme - Cemento armato (dall'album "Collage" del 1971)
08 - Rovescio della medaglia - Sodoma e Gomorra (dall'album "La Bibbia" del 1971)
09 - Antonius Rex - Witch dance (dall'album "Ralefun" del 1978)
10 - Campo di marte - Sesto tempo (dall'album "Campo di marte" del 1973)
11 - Garybaldi - Maya desnuda (dall'album "Nuda" del 1972)
12 - Osanna - Lady power (dall'album "L'uomo" del 1971)
13 - Jet - Sfogo (dall'album "Fede, speranza e carità" del 1973)
14 - I teoremi - Passi da gigante (dall'album "I teoremi" del 1971)
15 - Flashmen - Sortita (dall'album "Pensando" del 1972)

The Best of Italian Prog Rock è una nuova serie di compilations che propongo ai lettori del mio blog (si sarà capito che ho un pò il pallino delle compilations). L'intenzione è di fare dei misti "a tema", cioè con qualcosa che caratterizzi tutte le canzoni di ogni compilation, selezionando i pezzi tra gli albums di artisti famosi ma anche di altri meno conosciuti. Per questa primo volume "di prova", come si può dedurre dal titolo, il tema è l'hard rock o heavy prog che dir si voglia.I brani sono tratti dagli albums, dunque ci saranno alcuni repost... Diciamo che vi risparmio di fare delle compilations dagli albums perchè ve le confeziono io belle pronte da ascoltare!

Il numero dei downloads e, spero, i vostri commenti, mi diranno se proseguire in questa serie o se limitarla a questo post.
Per adesso, buon ascolto a tutti

Serie "Video" n. 2 - Nudi verso la follia - Festival di Parco Lambro 1976


Secondo video che posto nel blog, questo fantastico film documentario di Angelo Rastelli ci trasporta per 51 minuti , magicamente, nell'ultimo grande festival libero Italiano (che poi del tutto libero non fu, come potrete vedere), quello di Parco Lambro del 1976. Oltre ad offrirci bellissimi spezzoni d'epoca dei concerti di Don Cherry, Eugenio Finardi, Alberto Camerini ed Area, il vero pregio di questo documento è la fotografia di un movimento che, come dice Finardi, dopo che per almeno tre anni si era illuso di unire la musica alle idee del proletariato e dei movimenti giovanili, era ora sull'orlo di un cambiamento epocale. Il business era diventato il vero t Questa tensione si respira durante tutto il film e davvero interessanti sono i contributi degli artisti oggi (Finardi, Camerini, Fariselli degli Area fra gli altri), che aiutano a ricostruire con aneddoti ed esperienze personali un'epoca irripetibile.

Quindi, per tutti gli amanti del Progressive italiano, ma anche per chi è incuriosito da quegli anni e vuole saperne di più, questo film è straconsigliato

Quì J.J.John scrisse, su John Classic Rock, circa questo mitico concerto

Gli Area - Parco Lambro 1976

Eugenio Finardi - Parco Lambro 1976

Buona visione a tutti

LINK Part 1