giovedì 13 febbraio 2025

Remembering Mike Ratledge (1943-2025): Soft Machine Live in Italy 1973-1974-1976 (bootlegs)


Un altro grande eroe della nostra giovinezza se ne è andato il 5 febbraio scorso all'età di 81 anni dopo una breve malattia. La notizia è stata ripresa da molte testate giornalistiche, televisive, on line e su carta stampata. Vi riporto quanto scritto su un periodico autorevole quale "RollingStone":

«È stato nei primi anni della band la spina dorsale dei Soft Machine», scrive il chitarrista del gruppo John Etheridge nel dare notizia della morte. «Era un uomo di grande intelligenza, un autore e tastierista favoloso, nonché un grande amico». Ratledge ha fatto parte dei Soft Machine dal debutto fino a "Softs" del 1976, quando ormai della formazione originale non era rimasto alcun membro. Inglese di Maidstone, nel Kent, classe 1943, aveva una formazione classica. Era quella del resto la sola musica che il padre permetteva di ascoltare in casa. A Canterbury ha conosciuto Robert Wyatt e Hugh Hopper, futuri membri chiave con lui dei Soft Machine. Prima di arrivarci, Ratledge ha suonato con Daevid Allen e con i Wilde Flowers, da cui usciranno anche i musicisti dei Caravan.

I Soft Machine nel 1967: da sinistra Kevin Ayers, Robert Wyatt, Mike Ratledge, Daevid Allen 

Nati nel 1966, i Soft Machine debuttano su album nel 1968 assicurandosi subito con la loro inclinazione al jazz e alla sperimentazione un posto di rilievo non solo nella scena progressive/psichedelica di Canterbury, ma in quella inglese, andando in tour con Andy Summers, futuro chitarrista dei Police, e stringendo amicizia e dividendo i palchi con Jimi Hendrix e Pink Floyd. Ratledge ha partecipato tra le altre cose all’incisione di "Madcap Laughs" di Syd Barrett. In una line-up che nei primi anni non contemplava lo strumento-feticcio del rock, la chitarra, Ratledge e gli altri Soft Machine hanno contribuito a dimostrare che si poteva fare quella musica, e alla grande, anche senza la sei corde.
Il suono delle sue tastiere, e volendo anche il suo look con baffoni e occhiali scuri, ha caratterizzato i primi anni del gruppo e della scena, quando usava un Lowrey dal suono distorto e fuzzy al posto dell’Hammond, che stava diventando l’organo più popolare tra i rocker. Hammond che anche Ratledge ha usato, col piano elettrico.


Dopo aver lasciato la band, dalla line-up sempre cangiante, Ratledge allaccia varie collaborazioni, anche con Mike Oldfield, e si dedica alla composizione di colonne sonore per il cinema, occupandosi anche di musiche per il teatro e la pubblicità e mantenendo un profilo basso". Era amatissimo anche in Italia, soprattutto grazie alle numerose tournée avvenute con i Soft machine nel corso degli anni ì70. Ovviamente anche il nostro blog si era già occupato tempo fa dei Soft Machine pubblicando tre interessanti concerti-bootleg, due dei quali risalenti al tour del 1972 (Bergamo e Roma qui), il terzo, da me registrato a Santhià (VC), nel 1975 (qui). in occasione del Bundles Tour.
Quest'oggi per ricordare la grande figura di Mike Ratledge e dei suoi Soft Machine vi propongo ben tre concerti registrati in periodi diversi, per la precisione nel 1973, 1974 e 1976, che dimostrano in modo significativo l'evoluzione stilistica e musicale della band. . Queste le sedi: Firenze (26 gennaio 1973), Roma (Festival di Villa Pamphili, 23 settembre 1974) e Reggio Emilia (17 febbraio 1976). Ec ora spazio alla musica. 


Concert # 1
Soft Machine Live in Florence, Teatro Astoria 
26 January 1973


TRACKLIST:

01. All White 
02. Between 
03. Stumble 
04. 37½ 
05. EPV 
06. Gesolreut 
07. Chloe and the Pirates 
08. The Soft Weed Factor 
09. Lefty 
10. Stanley Stamp's Gibbon Album 
11. Drum Solo


LINE UP:

Mike Ratledge - keyboards 
Karl Jenkins - oboe, baritone & soprano saxophones, keyboards 
Hugh Hopper - bass guitar 
John Marshall - drums & percussion


Grande concerto dalla qualità di registrazione discreta, dove il quartetto presenta in pratica l'intero album "Six". registrato sul finire del 1972 e pubblicato ufficialmente nel febbraio 1973. Ricordo che "Six" era suddiviso in due sezioni, una registrata dal vivo, l'altra in studio. Segna anche l'ingresso in formazione di Karl Jenkins ai fiati, al posto del "dimissionario" Elton Dean. Sarà anche l'ultimo album col bassista Hugh Hopper che lascerà la band subito dopo l'uscita di "Six". Questo è probabilmente uno tra ultimi concerti in cui lo possiamo ascoltare al fianco di Ratledge e compagni. Come sopra ricordato i Soft Machine percorsero per molti anni in lungo e in largo la nostra penisola. Il tour del 1973 (fonte tour dates ufficiale) toccò le seguenti località:

Gennaio
[20] Cossato - La Cossatese
[21] Cavallermaggiore - Le Cupole
[22] Bologna - Palasport
[24] Napoli - Teatro Mediterraneo
[25] Roma - Piper Club
[26] Firenze - Teatro Astoria
[28] Venezia - località sconosciuta
[29] Bergamo - Palasport
[30] Genova -Teatro Alcione
[31] Mestre - Teatro Corso

Febbraio
[01] Cardano - Nautilus Club


Il concerto, della durata di oltre 70 minuti, viene proposto senza soluzione di continuità. Per questa ragione (e ciò vale anche per i due concerti successivi) è contenuto in un solo file (albumwrap). Si tratta di un concerto di non facile ascolto, così come non facile era sicuramente "Six". Il tutto si conclude con un lungo assolo di batteria da parte di John Marshall. 


Concert # 2
Soft Machine - Rome, Villa Pamphili Festival
23 September 1974


TRACKLIST:

01. Bundles - 4:47
02. Land Of The Bag Snake - 5:02
03. Bass Solo - 3:58
04. Jam (incl. The Man Who Waived At Trains - Peff) - 11:34
05. Drum Solo - 1:02
06. Hazard Profile (Parts 1-5) - 17:18]


LINE UP

Allan Holdsworth - guitar 
Mike Ratledge - keyboards
Roy Babbington - bass guitar
John Marshall - drums & percussion
Karl Jenkins - oboe, sax, keyboards


Nel corso del 1974 i Soft Machine furono tra gli ospiti della seconda edizione del Festival di Villa Pamphili a Roma (la prima ebbe luogo nel 1972). Oltre a loro si alternarono  sul palco (l'elenco non è completo) Il Volo, Perigeo, Alberomotore, Biglietto per l'Inferno, Banco del Mutuo Soccorso, Stradaperta, Quella Vecchia Locanda, Kaleidon, Richard Benson, Amazing Blondel e Stomu Yamashta (che panel, ragazzi!!). Il concerto ha una durata di circa 45 minuti con una qualità audio più che discreta. Come potete vedere dalla line up, la formazione nel frattempo è diventata un quintetto con l'innesto di Allan Holdsworth alla chitarra, uno dei massimi protagonisti di questo concerto, e di Roy Babbington al basso elettrico in sostituzione di Hugh Hopper. Sul finire del 1973 i Soft pubblicarono "Seven", ma nessun brano viene qui proposto. La scaletta comprende invece il materiale che confluirà l'anno successivo (marzo 1975) su "Bundles", un album decisamente più rock jazz e meno ostico rispetto alle ultime due prove. 



Ad onore di cronaca voglio ricordare le date del lungo tour che nel corso del 1974 toccò numerose località italiane, da Sud a Nord (la fonte è sempre la stessa, il tour dates ufficiale, con tutti i suoi possibili errori):

 Gennaio
[03] Palermo - Teatro Biondo
[04] Catania - Teatro Ambasciatori
[07] Bari - Teatro Petruzzelli
[08] Roma - Teatro Brancaccio (2 show) [support: Perigeo]
[09] Napoli - Palasport
[10] Ancona - Teatro Metropolitan
[11] Bologna - località sconosciuta
[13] Travagliato - Supertivoli
[14] Genova - Teatro Alcione [support: Perigeo]
[15] Torino - Palasport [support: Perigeo]
[16] Treviso - Teatro Garibaldi [support: Perigeo]
[17] Firenze - Teatro Astoria [support: Perigeo]


Agosto
[04] Milano Marittima - Papagajo Club
[05] Bologna - Arena Dopolav. Ferrov.
[06] Miramare Di Rimini - L'Altro Mondo
[07] Iesolo Lido - Barbecue Music Hall
[08] Lignano Sabbiadoro - Cinecity
[09] San Mauro Mare [Forli] - Geo Club
[10] Pescara - Piscine Le Naiadi
[11] Macerata - Arena Sferisferio
[12] Pesaro - Palasport
[13] Miramare Di Rimini - L'Altro Mondo
[14] Tirrenia - Campo Sportivo

Settembre
[23] Roma - Villa Pamphili Festival


Anche la RAI si occupò di questo tour, tant'è che vennero invitati in studio per registrare dal vivo la part 1 di Hazard Profile da "Bundles". Di seguito il link per scaricare e vedere il video.

LINK VIDEO


due immagini dei Soft Machine dal vivo negli studi RAI

Concert # 3
Soft Machine - Live in Reggio Emilia, Palasport, 
17 February 1976


TRACKLIST:

01. Italian announcer (0:11)
02. The Floating World (4:26)
03. Bundles (3:43)
04, Untitled riff (3:39)
05. Out Of Season (4:36)
06. Ban Ban Caliban (8:44)
07. Aubade (1:50)
08. The Tale Of Taliesin (8:30)
09, Synthesizer solo (4:52)
10. The Man Who Waved At Trains (1:58)
11. Peff (4:06)
12. Drum solo (5:39)
13. Hazard Profile (Part 1) (6:05)
14. Hazard Profile (Part 2) (1:11)
15. Hazard Profile (Part 3) (0:26)
16. Hazard Profile (Part 4) (1:31)
17. Hazard Profile (Part 5) (5:06)
18. Song Of Aeolus (3:27)
19. The Camden Tandem (2:06)
20. One Over The Eight (4:17)


LINE UP

Karl Jenkins - keyboards 
Mike Ratledge - keyboards 
Alan Wakeman - tenor & soprano sax 
John Etheridge - guitar 
Roy Babbington - bass 
John Marshall - drums


Quello del 1976 fu l'ultimo tour di Mike Ratledge con i Soft Machine. Come potete vedere scorrendo la line up da nel contempo la formazione era ulteriormente variata diventando un sestetto. Al fianco dello storico fondatore della band di Canterbury troviamo, oltre a Jenkins (anche lui alle tastiere), Babbington (basso) e Marshall (batteria), il sassofonista Alan Wakeman (cugino di Rick, il tastierista degli Yes, qui al suo debutto nei Soft Machine) e il chitarrista John Etheridge. Questa è la formazione che aveva registrato "Softs", album che sarebbe stato pubblicato nel giugno 1976. Da notare che Alan Wakeman lascerà la formazione nel luglio dello stesso anno per unirsi alla David Essex Band. Venne temporaneamente rimpiazzato da Ray Warleigh. Questa è una rara occasione per ascoltare Wakeman in concerto con i Soft Machine.


La prima parte del concerto propone alcune tracce di "Softs", mentre la sezione finale è dedicata quasi esclusivamente a "Bundles". L'ultima traccia, "One Over The Eight" è anch'essa inclusa in "Softs". Mike Ratledge è sostanzialnente impegnato al sintetizzatore. Suo il solo della durata di quasi 5 minuti. Il concerto è veramente di alto livello: i Soft Machine hanno oramai impresso una svolta alle loro composizioni, abbandonando il jazz ortodosso del periodo "Five" e "Six" per avventurarsi - da "Bundles" in avanti - sulle strade di un jazz rock di grande fattura. A mio avviso è il miglior concerto fra i tre proposti con i suoi quasi 80 minuti di grande musica. Il file del concerto, ma potrei sbagliarmi, dovrebbe avermelo inviato tempo fa l'amico Marco Osel (solitamente Reggio Emilio è un suo feudo). Non ne sono certo ma nel dubbio lo ringrazio comunque. 


Anche in questa occasione ecco le date del tour italiano del 1976, con le approssimazioni del caso:

Febbraio
[16] Milano
[17] Reggio Emilia
[19] Trieste
[20] Vicenza
(21) Venezia
[22] Modena
[23] Roma
[24] Bologna
[25] Unknown
[27] Genova
[28] Torino
[29] Padova

Luglio
[14] Pistoia
[17] Castelfiorentino
[19] Milano
[21] Cittadella
[24] Lignano Sabbiadoro (due show)
[25] Este
[26] Miramare
[27] Milano Marittima
[31] Este

Agosto
[01] Este
[02] Porto Recannatti
[03] Cittadella
[05] Unknown
[06] Miramare
[07] Lido di Jesolo
[08] Trieste
[10] Viareggio
[11] Isola d'Elba
[14] Vieste
[15] Manfredonia
[16] Paola
[17] Salerno


Che dire, cari amici, riascoltare questi grandi concerti vuol dire farsi prendere da un pizzico di nostalgia. Spero siano anche di vostro gradimento. Un ultimo pensiero va a Mike Ratledge: grazie per le emozioni che ci hai fatto vivere e che ci hai regalato per tanti lunghi anni, Buona ascolto a voi tutti.

Mike Ratledge 1943-2025 R.I.P.

LINK Live in Florence 1973
LINK Live in Rome 1974
LINK Live in Reggio Emilia 1976

Post by George


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