sabato 5 aprile 2025

Hexperos - Lost In The Great Sea (2014)

 

TRACKLIST:

01. Autumnus
02. Lost In The Great Sea
03. A Wish
04. Aine's Ballad
05. Giant's Causeway
06. Song - She Sat And Sang Away
07. A Sparkle Of This Mysterious Universe
08. To Autumn
09. The Traveller
10. Spring Thaw
11. Reflection
12. Proserpina
13. The Eye Of The Sybil (bonus track)


MUSICISTI:

Francesco Forgione - tastiere, viola da gamba], bouzouki, dulcimer
Alessandra Santovito - voce, flauto medievale & orientale

con
Francesco Savoretti - percussioni
Domenico Mancini - violino





E' possibile che a molti di voi questo nome non dica nulla o quasi. In realtà avevamo "sfiorato" gli Experos in occasione del post relativo alla compilation "Progressivamente Story 1970-2014" dove il duo appariva con "Autumnus". Se devo essere sincero li ho scoperti anch'io in quel frangente. Bene, con gli Hexperos entriamo in terreni musicali fino ad oggi poco esplorati sulla Stratosfera, ovvero quelli influenzati da sonorità celtiche, etniche, barocche, medievali e altre suggestioni di vasto respiro. Gli Hexperos non sono nuovi sulla scena musicale visto che nascono dalle ceneri dei Gothica, un gruppo con all'attivo due album registrati nel 2000 e nel 2003, I Gothica proponevano un sound piuttosto oscuro che ebbe un discreto successo tra la cerchia degli appassionati del genere. Le informazioni che seguono, riguardanti la biografia degli Hexperos, le ho tratte da wikipedia.


Il progetto musicale Hexperos prese corpo nel 2004 ad opera di due virtuosi polistrumentisti: Alessandra Santovito (soprano, flauto traverso, traversa medievale, whistles, hammer dulcimer, tastiere, lira greca, arpa medievale e percussioni) e Francesco Forgione (contrabbasso, violoncello, arpa bardica, viola da gamba, bouzouki, hammer dulcimer, percussioni e tastiere). In studio si avvalsero della collaborazione di altri musicisti di grande talento. Ne cito alcuni: i violinisti Domenico Mancini ed Alessandro Pensa, il percussionisti Francesco Savoretti e Marco Molino, Simone Ranieri alla chitarra acustica, il coro di voci bianche Stella Maris, le arpiste Francesca Romana Di Nicola, Valentina Locci e Lucia Antonacci. Insomma, soprattutto una grande quantità di strumenti antichi. Piccola curiosità: il nome Hexperos proviene da Esperidi, figure della mitologia greca che, secondo le leggende, custodivano il giardino dei pomi d'oro di Era e cantavano con voce melodiosa, e da Hesperos, stella vespertina, preferita da Venere, la dea dell'amore. 


La loro discografia consiste in quattro album registrato tra il 2007 e il 2021. "Lost In The Great Sea" è il terzo  in ordine cronologico, pubblicato nel 2014 dalla Moringside Records. Nello stesso anno venne estratto un singolo contenente "Autumnus " e l'inedita "The Eye Of The Sybil" (che troverete qui come bonus track). Alcuni loro brani sono presenti in numerose compilation. "Lost in the Great Sea" segna una svolta rispetto al passato e riflette il nuovo sound degli Hexperos, maggiormente intriso di sonorità celtiche, e soprattutto il legame con le epoche passate. Dai solchi emerge il grande impatto delle donne nel mondo dell'arte ed i loro viaggi immaginari. 

La copertina del singolo "Autumnus" (2014)

La maggior parte dei testi, scritti in lingua inglese, sono composti da Alessandra Santovito, così come le musiche che sono quasi tutte originali. In alcuni album sono presenti cover di brani preferiti dal duo come l'Ave Maria di Giulio Caccini, A Time Fr Us di Nino Rota, Le Siete Canciones Populares Españolas di Manuel de Falla. Capita altresì che vengano scelte alcune pagine, fra le più belle della nostra letteratura, per essere poi musicate. La loro musica è strettamente legata all'arte e soprattutto alla letterature, prova ne è che nei testi vengono citati o utilizzati versi di Apuleio, Shakespeare, Alda Merini, D.H. Lawrence, Rubén Darío. Grazie alle atmosfere ricercate, a volte oscure, altre volte sognanti, i brani degli Hexperos sono stati spesso presi a prestito per colonne sonore e  cortometraggi.


Gli Hexperos non si sono limitati all'attività in sala di registrazione: hanno all'attivo numerosi concerti in Italia e all'estero, alcuni dei quali in sedi prestigiose come il concerto del 6 ottobre 2012 tenutosi presso I Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali a Roma, all'interno dell'importante manifestazione "La Notte dei Musei"; e ancora la 23ᵃ edizione del "Wave Gotik Treffen" svoltosi a Lipsia nel giugno del 2014; l' "Elfia Fantasy Festival" di Arcen in Olanda nel 2015 con quattro performance. Da segnalare, in ultimo, la loro presenza anche alla 26ᵃ edizione del "Wave Gotik Treffen" nel 2017, con due performance al Pagan Village Heidnisches Dorf e allo Schauspielhaus Theatre. 
Credo di avervi raccontato tutto. Non mi reta che augurarvi il consueto buon ascolto.


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Post by George

7 commenti:

  1. Semplicemente... bravissimi ! Catturato al primo ascolto e trasportato in un altro mondo. Grazie mille CMB

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  2. sulla scia dei Dead Can Dance e degli Ataraxia......molto bravi, non c'è che dire

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  3. Album incantevole, grazie super George.

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  4. Bella scoperta e.... grazie George! Molto raffinati e esotici, tra Clannad Loreena McKennitt e le delizie sonore di Caravan e East of Eden. Per curiosità sono andato a sentire l'ultimo (I will carry on) e pur essendo tecnicamente all'altezza dei precedenti risulta un po' più freddino, ma molto suggestivo anch'esso. Grazie nuovamente

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  5. Sono contento che questo album abbia ottenuto il vostro gradimento. Credo proprio che se lo meriti. Grazie, stratosferici amici.
    PS - ne approfitto per segnalare che il post riguardante l'Officina Meccanica è stato aggiornato nella sezione "Singoli". Uno dei brani "introvabili" è stato recuperato grazie al provvidenziale contributo di un nostro amico.

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  6. Ciao, puoi aggiungere il mio blog alla tua lista di blog? Grazie in anticipo!
    Il mio blog: https://fiftiesbeat2.blogspot.com

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