mercoledì 17 settembre 2025

Pierpaolo Bibbò: Diapason (1980 - re-post) & Genemesi (2012 - new post)

 

Pierpaolo Bibbò (con l'accento sulla o, mi raccomando) apparve sulla Stratosfera ben 14 anni fa con il suo album "Diapason"(qui il post originario del 23 ottobre 2011 con link da tempo inattivo) inserito nella serie "Cantautori ai margini n. 3". Passano gli anni e nel frattempo qualcuno lo ha riscoperto e ne ha richiesto il re-upload e, sempre nel frattempo, Pierpaolo Bibbò ha registrato ben tre CD, "Genemesi" (2012), "Via Lattea" (2018) e il più recente "Razza umana" (2021). Prendo quindi al balzo l'opportunità di non limitarmi al solo re-post di "Diapason" ma di allargarmi al secondo album del nostro Bibbò (essendo trascorsi più di 10 anni dalla sua pubblicazione), il già citato "Genemesi". E qui possiamo incominciare.

Pierpaolo Bibbò - Diapason (LP 1980 - ristampa CD 1994)
RE-POST


TRACKLIST:

Espansione
01. Cercando una terra fantastica
02. Contaminazione
03. Incantautore
04...E dalle mie macerie...
Contrazione
05. La macchina del tempo
06. Suoni, echi, voci
07. Possessori della mente
08. Incantautore (reprise)

back cover LP 1980

MUSICISTI:

Pierpaolo Bibbò - voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, sintetizzatore
Adriano De Murtas - Solina, pianoforte, sintetizzatore, organo
Franco Medas - batteria, percussioni
Giacomo Medas - viola
Antonello Severino – flauto traverso

back cover ristampa CD 1994

Facciamo un piccolo ripasso della biografia del cantautore e musicista sardo. La maggior parte delle informazioni provengono dal suo sito ufficiale. Bibbò nasce a Cagliari il 20 febbraio 1954. Esordisce discograficamente nel 1976 col duo vocale "DISTILLERIA M.B." da lui fondato insieme all'amico Giampiero Melosu. Il 45 giri si intitola "Spettatore di un'idea". Due anni più tardi esce il secondo singolo della band che ha per titolo "Il ricordo dei tuoi si". Nel 1980 (alcune discografie lo datano 1979) finalmente Bibbò riesce a pubblicare il suo primo lavoro da solista, "Diapason", un 33 giri che si addentra in molte sue parti nel progressive rock, realizzato con la collaborazione artistica di Adriano De Murtas alle tastiere, Franco Medas alla batteria, Giacomo Medas alla viola ed Antonello Severino al flauto traverso. 


"L'album, pubblicato dalla Strega Records, etichetta nata nel 1974, e distribuito dalla Panarecords, desta l'interesse degli appassionati di questo genere musicale. Le otto tracce, collegate fra loro dal tema ricorrente del viaggio introspettivo,  vennero registrate quasi interamente nel corso di un anno nello studio privato dello stesso Bibbò (solo le parti di batteria e pianoforte furono registrate negli studi della Strega Records), I brani sono impreziositi da alcune parti di viola e di flauto traverso.  Tutti gli altri strumenti (basso, chitarre, percussioni, synth e cori) sono suonati dallo stesso Pierpaolo Bibbò con la tecnica della sovraincisione". 
Già il titolo è evocativo; "Diapason" è il nome dello studio privato di registrazione di Bibbò, ma è anche "lo strumento atto a dare con notevole purezza un suono determinato" (cfr enciclopedia Treccani), oltre che essere la "forchetta" utilizzata per dare il "la" agli strumenti e alle voci. E di suono puro qui si tratta, in un crescendo di armonie che giunge al culmine con le ultime 4 tracce. Certo, se volgiamo dirla tutta non è un album epocale, ma resta un'opera intelligente che emerge dal quel mainstream sonoro dei primi anni '80. Ovviamente passò del tutto sotto traccia. Fortunatamente nel 1994 la Mellow Records lo ristampò in versione CD.  Se volete leggere un'altra recensione andate sul sito "Arlequins" cliccando (qui).

Pierpaolo Bibbò - Genemesi (CD 2012)
NEW POST


TRACKLIST:

01. Il viaggio (6:16)
02. Fratello (5:36)
03. Metastasi d'autunno (8:06)
04. L'Osservatore indifferente (3:28)
05. Deus ex machina (6:04)
06. Creati a immagine della tua vanità (5:54)
07. L'urlo del pesce rosso (4:39)
08. Dimmi chi il tuo Dio? (4:19)


MUSICISTI:

 Pierpaolo Bibbò - voce, chitarre, synth, percussioni, basso
Fabio Orecchioni - chitarre
Luca Agnello - violino
Silvia Ciudino - voce


Beh, che dire? 32 anni tra il primo e il secondo album non sono pochi e nel frattempo il buon Bibbò è finito nel dimenticatoio. Pierpaolo non è però scomparso del tutto dalle scene. Nel 1982 fonda, insieme a Roberto Ionta, Sergio Mura, Silvestro Grecu, Aldo Spano e Cici Sanna, la rock band "SEGNO", con la quale incide nello stesso anno il singolo "Il Segno", cui farà seguito nel 1984 il "Q Disc" omonimo contenete i brani : "Anninnora", "Macchine", "Memories" e "Ti sei messo le scarpe di gomma?" La band si scioglie definitivamente nel 1989. Dal 1988 in poi collabora come arrangiatore e produttore alla realizzazione di svariati progetti discografici. Quasi a sorpresa nel 2012 viene pubblicato "Genemesi", un lavoro ancora di stampo prog rock, la cui realizzazione richiede circa tre anni. Registrato nel suo "Diapason Studio" vede la collaborazione del chitarrista Fabio Orecchioni e del violinista Luca Agnello nonché la partecipazione, nel brano "L'Osservatore indifferente", della cantante Silvia Ciudino. L'album  è un concept che tratta la condizione dell'uomo alla ricerca di Dio, svincolata dai dogmi imposti dalle religioni. Il CD, pubblicato dalla M.P.& Record e distribuito dalla G.T. Music. contiene 8 tracce con un suono decisamente più rock e aggressivo rispetto alla prova precedente, con la chitarra elettrica in primo piano. Basta ascoltare "il viaggio", posto in apertura, per rendersene conto. Vi rimando ancora ad "Arlequins" per leggere la recensione scritta da Nicola Sulas (qui). 


Proseguendo con la biografia del musicista va ricordato che nel gennaio 2018 esce il terzo album dal titolo "Via Lattea", ancora pubblicato da M.P. & Records. L'album, coprodotto insieme a Vannuccio Zanella, vuole essere un omaggio alla sua terra natale, la Sardegna. Si arricchisce inoltre del contributo dei musicisti Simone Spano, alla batteria acustica e percussioni e Fabio Orecchioni, supervisore artistico. L'ultima sua prova discografica si intitola "Razza umana" e viene pubblicata nel gennaio 2021. E qui si conclude il nostro post e l'incontro con Pierpaolo Bibbò. 
Come sempre vi auguro buon ascolto.


LINK Diapason (1980)
LINK Genemesi (2012)

Re-post & New post by George

lunedì 15 settembre 2025

Serie "Bootleg" n. 358 - Banco del Mutuo Soccorso - Trasimeno Prog Festival - Castiglione del Lago, 21 agosto 2025

 

TRACKLIST:

01. Vittorio Nocenzi presenta "Metamorfosi"
02. Metamorfosi
03. Il ragno
04. Lontano da
05. Presentazione di "Storie invisibili" / Studenti
06. Presentazione band / Il giardino del mago
07. R.I.P.
08. L'amore non mi spaventa più
09. Paolo Pa


FORMAZIONE:
Vittorio Nocenzi - organo, sintetizzatore, pianoforte
Michelangelo Nocenzi - pianoforte e tastiere
Filippo Marcheggiani - chitarra elettrica e acustica
Marco Capozi - basso elettrico
Andrea Bruni - batteria
Tony D'Alessio - voce solista


Dopo avere ascoltato- e visto - un concerto storico del Banco del Mutuo Soccorso risalente al 1978, veniamo ora al Banco ultima edizione, con una formazione composta da ottimi musicisti, ma - come ben sappiamo - con il solo Vittorio Nocenzi appartenente al nucleo originario. Qualcuno, in passato, l'ha catalogata oramai come una cover band del glorioso Banco, vista l'assenza, anche per motivi luttuosi, degli storici componenti, Vittorio Nocenzi a parte. Sarà pur vero, ma il fascino del suono e delle loro musiche rimane immutato nel tempo. Questo è il secondo regalo da parte del nostro amico e collaboratore Morris, presente al concerto e (suppongo) autore della registrazione. Peccato che il suono presenti parecchie distorsioni. Il concerto, risalente al 21 agosto scorso a Castiglione del Lago, in occasione del "Trasimeno Prog Festival", vide il Banco impegnato nel tour di presentazione del suo ultimo lavoro in studio, "Storie Invisibili". Il concerto, come ci conferma Morris, venne sospeso subito dopo l'esecuzione di "Paolo Pa", causa pioggia (lo dice anche Vittorio rivolgendosi ai presenti). Morris ha volutamente lasciato i dialoghi tra Vittorio e il pubblici, carichi di ricordi e aneddoti, che restano sempre un punto di forza all'interno delle esibizioni live del gruppo. Nulla da aggiungere se non passare all'ascolto e congedare il Banco per un po' di tempo.



Post by George & Morris

venerdì 12 settembre 2025

Formula Tre - 1990 (CD 1990)

 

TRACKLIST:

01. Eppur mi son scordato di te - 4:29
02. Io ritorno solo - 4:16
03. Sole giallo, sole nero - 3:42
04. Nessuno nessuno - 4:15
05. Non è Francesca - 3:48
06. Sognando e risognando - 3:13
07. Il tempo di morire - 3:28
08. Questo folle sentimento - 3:06
09. Bambina sbagliata - 3:16


FORMAZIONE:

Alberto Radius - voce, chitarra, cori
Gabriele Lorenzi - tastiere, cori
Tony Cicco - voce, batteria, cori

Altri musicisti

Dino D'Autorio - basso
Mauro Gazzola - tastiere
Stefano Previsti - tastiere

Pubblico questo album della Formula Tre (si scrive anche Formula 3) per una serie di ragioni; la prima è dovuta all'assenza di "1990" dalla discografia del gruppo già pubblicata sulla Stratosfera (vi è la versione live ma non quella in studio); la seconda - se ben ricordo - è che questo album è stato richiesto di recente da un nostro amico frequentatore del blog; la terza e ultima è personale, visto che ho sempre avuto una grande ammirazione per la Formula Tre e questo album di remake mi piace particolarmente. L'album venne pubblicato nel 1990 (non ci si può sbagliare sulla data) dalla Numero Uno in formato vinile, musicassetta e CD. Ricordo brevemente che il trio si sciolse ufficialmente qualche mese dopo la pubblicazione de "La grande casa", del 1973. La reunion, con l'aggiunta di alcuni musicisti ospiti, avvenne proprio nel 1990, ben 17 anni dopo l'ultima registrazione. Nessuna nuova composizione, ma semplicemente il rifacimento di brani già noti, attinti dal loro repertorio, registrati allo Studio Radius di Milano. Nello stesso anno La Formula Tre partecipò al Cantagiro con "Non è Frabcesca" e fu ospite in alcune trasmissioni televisive. 


Tutte le canzoni sono firmate dal duo Mogol-Battisti, fatta eccezione per Bambina sbagliata che è di Radius, Gabriele Lorenzi, Marva Jan Marrow, Mogol e Tony Cicco. Da notare che è presente per la prima volta in un album della Formula Tre, il brano "Il tempo di morire" di Lucio Battisti.
Di seguito le copertine interne del vinile.



Concludo: vi sono amici che nei commenti segnalano giustamente che alcuni album postati, tra cui questo, sono presenti su alcune piattaforme on line quali YT o Spotify. Verissimo. Ma una cosa è l'ascolto sul Pc altra cosa è, a mio modesto avviso, raccogliere i file con le copertine e le immagini in una cartella da conservare nei nostri archivi personali, se non, per gli appassionati, realizzare un CD audio. Poi ognuno faccia naturalmente quel che vuole. E' tutto. Buon ascolto



Post by George

martedì 9 settembre 2025

Calicanto: Venexia (CD 1997) & Mosaico (CD 2011) - special post by Roberto

 

"Calicanto”, non è forse un nome poetico? Richiama subito alla mente un canto, una melodia dolce che si diffonde nell’aria. In effetti, a guardarlo bene, questo piccolo fiore giallo sembra un sole in miniatura, coi raggi ancora un po’ chiusi verso il centro, come a rendere subito chiaro il suo risveglio quando ancora l’inverno non ha finito di raffreddare le città. Ma qui non stiamo parlando di fiori ma di un gruppo musicale veneto la cui musica è di non facile definizione. Definirla folk sarebbe riduttivo. Forse etnica? O meglio ancora world music? Non lo so. So solamente che questi due album mi sono piaciuti moltissimo. Chiusa questa premessa voglio ringraziare l'amico e collaboratore Roberto per avermi inviato i file di questi due CD e ne approfitto per scusarmi per averli tenuti un po' troppo tempo in naftalina (ma per i post di una certa consistenza occorre il tempo necessario). Lascio a lui la parola per la presentazione della band. Premetto che le immagini dei Calicanto (passate e presenti) le ho tratte dal loro sito ufficiale. 

Biografia dei Calicanto a cura di Roberto
prima parte: dal 1981 al 2000

Il gruppo nasce nell’autunno del 1981 con l’attenzione rivolta agli studi etnomusicali sul territorio veneto, a quel tempo estremamente rari. La ricerca sul campo avviene da parte di Roberto Tombesi cui si unisce, nella metà degli anni ottanta il contributo dei ricercatori Marina Dalla Valle e Guglielmo Pinna e le prime ricostruzioni di strumenti, tra i quali la piva (antica cornamusa veneto-emiliana) da parte di Massimo Fumagalli. Il primo LP esce nel 1983 e si intitola "De là dell’acqua". L’originale proposta concertistica ed i consensi della critica rendono subito Calicanto uno dei gruppi musicali di punta del movimento italiano di folk-revival. Le tournée all’estero: Belgio (1983), Spagna (1984 e 1985), Svizzera e Jugoslavia (1986) e l’uscita d’altri due dischi, le fortunate apparizioni ai grandi festival europei di Lorient (F), Dranouter (B) del 1987 e Farnham (GB) del 1988, spianano la strada della notorietà in Europa.


Nel luglio del 1989, al ritorno da una serata di prove musicali, muore in un incidente stradale il violinista Riccardo Sandini: un vuoto che non verrà più colmato. Nel 1997 Calicanto entra a far parte dell’etichetta discografica Compagnia Nuove Indye che produrrà il CD "Venexia", accolto con entusiasmo da pubblico e critica. Un sondaggio del mensile Folk Bulletin lo indicherà come uno dei cinque migliori CD dell’anno. Si sviluppa la collaborazione con il cinema (La ragazza sul ponte, Les enfants du siecle…) ed il teatro (Labirintomare, Visioni, I due gemelli veneziani…) e prendono forma nuove produzioni: Trio Adriatica, Il sogno di Dolasilla (con A. Cuni, W. Durand e P. Schutze), Ciuma-Salvi-Tombesi Trio, Ottavio!, Piripicchio e la Contessa (per bambini), Alpen Folk Orchestra, che sottolineano la volontà di esplorare percorsi ed emozioni a 360°.


seconda parte: dal 2000 ad oggi

Riprendono le ricerche tra le comunità venete e italiane di Istria e Dalmazia e per i vent’anni di Calicanto, nasce il progetto Labirintomare che coinvolge oltre 25 artisti dell’Adriatico e porta alla pubblicazione del cd omonimo. "Labirintomare" porta Calicanto nel 2002 a vari festival, tra i quali spicca il prestigioso Smithsonian Folklife Festival in Washington D.C. con Silk Road Project diretto da Yo Yo Ma. Con il 2004, si intensifica il lavoro di ricerca sulle musiche dei Colli Euganei con la collaborazione di Giuseppina Garro ed il ritorno "sul campo" di Guglielmo Pinna. Nel 2005 il lavoro trova compimento con il cd "Isole senza mar", che verrà premiato dall'Academie Charles Cros con il Coup de Coeur tra i migliori dischi di world music nel panorama mondiale.


I tempi recenti sono caratterizzati da un continuo ed instancabile impegno su più fronti, che ha portato alla realizzazione di un gran numero di ambiziosi progetti. Va ricordata la collaborazione con il Trio di Carlo Muratori, con Jan Mari Carlotti, i Monaci dell’Abbazia di Praglia, Dominique Paris, la Grande Orchestra delle Alpi, il fecondo gemellaggio artistico con il gruppo galiziano Milladoiro. Calicanto partecipa attivamente, fin dalla prima edizione, all’organizzazione del Festival di Musica e Cultura Popolare del Veneto, Ande Bali e Cante, che si tiene annualmente nel mese di settembre a Rovigo e di cui Roberto Tombesi è direttore artistico. 

Fin qui l'accurata biografia da parte del nostro Roberto. Per presentare i Calicanto sono stati selezionati due album dalla lunga discografia del gruppo: Venexia, pubblicato dalla già ricordata etichetta Compagnia Nuove Indye nel 1997 e Mosaico, pubblicato nel 2011 dalla Atelier Calicanto, ad oggi - a quanto pare - ultima prova discografica del gruppo veneto. 

Calicanto - Venexia (1997)


TRACKLIST:

01. Canson roversa - 4:32
02. Bealaguna - 3:54
03. Sulla via dei Battipali - 3:19
04. Correnti del Sud - 3:32
05. Lepanto - 4:01
06. Te speto / La croxe - 3:16
07. Oci sensa mar - 3:45
08. Corcal - 3:16
09. Adriatica - 3:13
10. Rivasse carlo scarpa - 2:53
11. Venessia dai - 4:36


FORMAZIONE:

Rachele Colombo – canto, percussioni, programmazione
Gabriele Coltri – cornamusa, clarinetto, flauti
Corrado Corradi – concertina, tamburello, canto
Giancarlo Tombesi – contrabbasso, basso fretless
Roberto Tombesi – mandola, organetto, chit. battente, salterio, ludro, tamburello, canto
Nicola Marsilio – clarinetto, sax soprano, flauti

Ospiti
Gualtiero Bertelli – canto
Alberto D’Amico – canto
Monica Giori – coro


Negli anni '90 i Calicanto registrarono solo due album, uno nel 1992 e l'altro, questo "Venexia", nel 1997.  Il lavoro è dedicato al bicentenario della caduta della Repubblica di Venezia, occasione per riflettere sulla tradizione ed il nostro tempo. L'album beneficiò della consulenza musicale di Carlo de Pirro, del Conservatorio di Rovigo e di quella storico-artistica di Roberto Masiero della Facoltà di Architettura di Venezia. Non solo dunque un'opera musicale di grande spessore ma anche e soprattutto un lavoro di ricerca storica. Anche la strumentazione utilizzata dal gruppo merita attenzione, visto l'utilizzo di numerosi strumenti (alcuni poco diffusi) a corda, a fiato e a percussione. Un disco di notevole valore culturale, con brani suonati con maestria, che richiede di un ascolto attento.

Calicanto - Mosaico (2011)


TRACKLIST:

01. Grechesca - 2:34
02. Venexia mia - 4:38
03. Barene - 4:16
04. Xe destin - 5:21
05. Buran - 6:08
06. Vento di tramontana / Moresca arcana - 6:58
07. Lassa esser - 3:33
08. Ninà Ninà - 4:38
09. Pairis / Scottish Saumonée - 3:43
10. O fia mia - 7:04
11. Stanotte m'ho insognà - 5:23
12. Porto Caleri - 2:50


FORMAZIONE:

Alessandro Arcolin – batteria, percussioni, glockenspiel
Gabriele Coltri – cornamuse, armonium
Claudia Ferronato – voce
Francesco Ganassin – clarinetti, oggetti
Giancarlo Tombesi – contrabbasso
Roberto Tombesi – organetti, mandole, liuto cantabile, chitarra a 12 corde, salterio, voce


"Mosaico", pubblicato nel 2011, è l'ultimo lavoro realizzato in studio dai Calicanto. Le registrazioni dei brani 4-5-6-8-11 sono state effettuate dal vivo all’auditorium Pollini di Padova il 30 gennaio 2010 in occasione del concerto S-Confini Mediterranei dedicato a Carlo de Pirro. Come riportato sul sito ufficiale del gruppo "ogni brano di questa nuova avventura è una tessera musiva che racconta dei molteplici percorsi intrapresi dal gruppo: la rielaborazione e la rivitalizzazione della tradizione, il lavoro musicale su testi poetici legati al territorio veneto (Biagio Marin, Hugo Pratt), le collaborazioni con il teatro (Laura Curino, Titino Carrara), l’incontro, mai avvenuto prima in Veneto, tra repertorio tradizionale e musica classica (Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, il compositore Gianluca Baldi). Il disco rivela ancora una volta l’amore per Venezia, la laguna, l’Adriatico, il Mediterraneo, e la musica si veste di nuovi colori anche attraverso l’apporto di giovani talenti"
«Calicanto è prima di tutto un suono. È una vibrazione, testo e timbro che raccontano. Così nascono le tracce di questo cd, dall’incontro con il teatro, con un’orchestra sinfonica, con le storie, le melodie del nord Adriatico, i sogni fatti sotto al grande cielo di Venezia. Calicanto ad ogni appuntamento porta la propria essenza: una sonorità ed una presenza in scena che ne fanno un’unica, trentennale, esperienza».


Qui si conclude questo lungo e articolato post dedicato ai Calicanto. Ancora un grazie all'amico Roberto e a voi tutti auguro il mio consueto buon ascolto.


LINK Venexia (1997)
LINK Mosaico (2011)

Post by George & Roberto

domenica 7 settembre 2025

Serie "Bootleg" n. 357 - Banco del Mutuo Soccorso - Live 1978 - Carovana del Mediterraneo Tour -Tele Umbria (video + audio)

 

TRACKLIST:

01. Francesco presenta “Slogan”
02. Slogan
03. Si dice che i delfini parlino
04. La conquista della posizione eretta
05. Intro a "Non mi rompete"
06. Non mi rompete
07. Voilà  Mida (Il guaritore)
08. Quando la buona gente dice


FORMAZIONE:

Francesco Di Giacomo – voce
Vittorio Nocenzi – sintetizzatore, tastiere
Gianni Nocenzi – pianoforte elettrico
Rodolfo Maltese – chitarra elettrica, chitarra acustica, corno
Gianni Colajacomo – basso
Pierluigi Calderoni – batteria, percussioni


Ma quanto è bello questo video bootleg del glorioso Banco del Mutuo Soccorso, grande regalo del nostro amico Morris che è entrato in pieno nello spirito della Stratosfera. Il video, della durata di oltre 50 minuti, è presente su YouTube, ma non è facile individuarlo. Morris, da buon ricercatore di materiale raro, ci è riuscito. Il concerto risale al 1978 (periodo in cui i video del Banco sono piuttosto rari) e fa parte del tour "La Carovana del Mediterraneo". In passato ci siamo occupati a fondo di questo straordinario tour che, oltre al Banco, vedeva la presenza di Angelo Branduardi col suo gruppo. Vi rimando direttamente a quel super post risalente al 2014 (qui) per una rilettura della recensione e un eventuale riascolto dei concerti proposti. Diciamo che questo video va ad integrare e completare quanto proposto a suo tempo. 


Il video venne realizzato dall'emittente televisiva Tele Umbria. La qualità delle immagini non è delle migliori, compensata invece dalla discreta qualità dell'audio. E' quanto mai probabile che sia stata registrata una seconda (o forse una prima) parte del concerto, ma purtroppo non è stata pubblicata. Non viene nemmeno indicata la sede e la data esatta della registrazione. Sappiamo solamente che risale al 1978. Come potete vedere dalla tracklist il Banco propone gran parte del materiale tratto da "Come un'ultima cena", album pubblicato nel 1976, inclusi alcuni brani raramente eseguiti dal vivo come "Slogan" e "Voilà Mida". Non possono poi mancare i classici come "La conquista della posizione eretta" e "Non mi rompete". Bellissimo e potente il finale con "Quando la buona gente dice". Un concerto straordinario, con il gruppo in forma smagliante, da gustare dalla prima all'ultima nota. Oltre al file video da scaricare (chissà, magari un giorno o l'altro potrebbe venire eliminato da YT) ho inserito anche quello audio, Meglio abundare...
Vi preannuncio che sempre il nostro amico e collaboratore Morris condividerà con noi una seconda chicca del Banco del Mutuo Soccorso. Si tratta questa volta di una registrazione live decisamente più recente. Non voglio anticiparvi nulla di più. Per il momento è tutto. Buon ascolto.


LINK VIDEO
LINK AUDIO

Post by George & Morris

venerdì 5 settembre 2025

Serie "Historic Bands Live in Italy" - Capitolo 96 - Patti Smith Live in Italy, December 2014 (CD non in commercio, 2015)

 

TRACKLIST:

01. Redondo Beach
02. Grateful
03. Ghost Dance
04. This Is The Girl
05. My Blakean Year
06. Cradle Song
07. Paths That Cross
08. Peaceable Kingdom
09. Because The Night


FORMAZIONE:

Patti Smith - voce, chitarra
Jesse Paris - pianoforte
Jackson Smith - chitarra
Tony Shanahan - basso, chitarra


La sacerdotessa del rock sbarca sulla Stratosfera con un CD di non facile reperibilità e piuttosto costoso se lo volete acquistare sul mercato on line (E-bay lo mette in vendita a circa 50 euro). Questo è l'ennesimo regalo del nostro amico Osel, come sempre in possesso di perle decisamente rare. Il CD intitolato "Live in Italy", autoprodotto, non venne mai messo in vendita nei negozi di dischi e fu- molto probabilmente - veduto in occasione dei concerti live della musicista americana. Le 9 tracce (con due capolavori in apertura e in chiusura) sono ovviamente un estratto dei concerti che la Smith tenne in Italia nel mese di dicembre 2014, ovvero Bergamo, Parma, Udine e Catanzaro (a cui si aggiunsero Vicenza e Napoli), località esterne ai soliti circuiti che ospitano concerti di un certo calibro. I concerti, in versione acustica, si tennero nei teatri e non negli stadi. Un tour di famiglia, si potrebbe definire, non a caso intitolato The (Patti) Smiths, dal momento che ad accompagnare la cantautrice troviamo i due figli, Jesse Paris al pianoforte e Jackson Smith alla chitarra, oltre che Tony Shanahan, sostituto ormai da alcuni anni dello scomparso Richard Sohl, al basso e alla chitarra.

Jackson Smith

Si tratta di concerti acustici, probabilmente gli unici con questa formazione inedita, che hanno coinvolto e ammaliatogli spettatori presenti.  Come sappiamo la cantautrice americana ama molto l'Italia e non perde occasione per percorrerla da nord a sud entusiasmando il pubblico con le sue storiche canzoni. A proposito di concerti storici: nei miei archivi sta prendendo un po' troppa polvere la registrazione dello storico concerto che la Smith tenne a Firenze il 10 settembre 1979. Che sia giunto il momento di pubblicarlo su queste pagine? Intanto vi auguro buon ascolto.



Post by George - Music by Osel

lunedì 1 settembre 2025

Delirio Sonoro - Delirio Sonoro (CD, 1992)


TRACKLIST:

01. Intro: The Dream (7:03)
02. Strange Fruit (3:05)
03. Emily (9:14)
04. Tyrannical Rule (6:50)
05. Maoam (7:11)
06. Dark Father (4:46)
07. She Snapped the Stick Over Her Knee (3:46)
08. The Bonny Earl of Murray (5:38)
09. Emily Theme (3:43)


FORMAZIONE:

Roberto Cruciani - basso
Alessandro Piscini - chitarra
Saulo Chiaramoni - voce
Daniele Santini - batteria, percussioni, computer, tastiere, voce

con
Antonio Pirolli - chitarra (track 3)
Cristiano Michelangeli - voce (track 2)


Ancora un gruppo proveniente dal cosiddetto "sottobosco musicale", alle prese con il loro primo album, omaggio freschissimo da parte del nostro collaboratore Osel. Grazie per farci scoprire questi gioiellini nascosti. I Delirio Sonoro si formarono nel 1991 per volontà di Roberto Cruciani (basso), Alessandro Piscini (chitarre), Saulo Chiaramoni (voce) e Daniele Santini (batteria, percussioni, computer, tastiere, campionamenti, nastri, voce). Il loro primo lavoro fu quello di riarrangiare e registrare le composizioni precedentemente realizzate da Chiaramoni e Santini, che furono pubblicato nel 1992 come album di debutto della band. Questo primo lavoro, intitolato semplicemente Delirio Sonoro, venne pubblicato nel 1992 inizialmente come musicassetta autoprodotta (qui sotto troverete le copertine) e successivamente stampato in CD dalla piccola etichetta italiana TIBProd, specializzata in musica elettronica, rock psichedelico e space rock. 


I Delirio Sonoro realizzarono altri due album, "Bottiglie e tempo" (1996) e, dopo alcuni cambi di formazione, "Atto Terzo" (2009). Ma non finisce qui: al fianco di queste registrazioni ufficiali in studio vennero pubblicate tre compilation, una nel 2008 e due nel 2018, contenenti anche alcuni inediti. Una discografia quanto meno strana. Fin da questo primo album i Delirio Sonoro si avvicinano ai suoni psichedelici, ad iniziare da quelli degli Hawkwind, lasciandosi alle spalle il progressive e altri generi affini. Un ruolo di primo paino lo gioca la chitarra di Alessandro Piscini, che cesella ogni brano con assoli contorti e raffinati. Tranne un brano decisamente debole e noioso (Emily), il resto del CD rimane su livelli decisamente alti. Un album bello e coinvolgente.
Ed ora, chiusa questa lunga parentesi dedicata al new prog e affini ci ritufferemo per qualche tempo sui grandi classici, gruppi e singoli musicisti (compreso qualche bel concerto live), in modo tale da favorire l'alternanza tra passato e presente. Intanto vi auguro buon ascolto.


LINK

Post by George - Music by Osel