Posto volentieri questo stupendo e coraggioso album richiesto da Franco, che ringrazio perchè mi offre l'occasione per ricordare ed omaggiare una band che, nell'anno di grazia 1971, osò parlare di un argomento già allora intoccabile, la mafia, dedicandogli addirittura un concept album, che tra l'altro è un vero capolavoro. Un album innovativo già nella sua forma: una grafica secca, asciutta, che ci mostra un cadavere sdraiato senza una scarpa e, sul tacco dell'altra scarpa, una foto in bianco e nero del gruppo fissata con una puntina. L'album è suddiviso in due parti, ovvero due lunghe suites di 20 minuti, una per ogni lato del disco, arricchite musicalmente dall'ingresso nelle file dei Giganti di Vince Tempera, geniale musicista e compositore che più tardi farà parte del supergruppo Il Volo. I Giganti, nelle due parti che compongono "Terra in bocca", raccontano(spoiler- non leggete le prossime 5-6 righe se volete ascoltare la storia direttamente dal disco, perchè sto per riassumerla) la storia di un uomo del sud che, rifiutandosi di pagare il pizzo ai picciotti sull'usufrutto dell'acqua, decide di trovarsela da sè. E quando riesce, la regala ai contadini, facendo così uno sgarro imperdonabile, che verrà lavato con il sangue da vili assassini che, a tradimento, uccidono a sangue freddo il troppo intraprendente giovane. Alla fine, il padre lo vendicherà facendo una strage degli assassini di suo figlio...
Questo disco, come si può dedurre dalla grafica, vede la partecipazione di Gianni Sassi, grafiche di questo tipo le rivedremo solo due anni dopo nel primo album degli Area.
Purtroppo la storia ci racconta che, dopo un primo passaggio in Rai, questo disco venne boicottato ferocemente ed aggiungerei vilmente, decretandone così il clamoroso insuccesso che portò il gruppo a sciogliersi, anche se, per fortuna, con gli anni questo stupendo e coraggioso album verrà riscoperto e giustamente apprezzato, tardivo ma sacrosanto tributo alla Band che "osò sfidare la mafia".
Anche oggi c'è gente molto in alto che dice che Saviano fa male a raccontare cose che squalificano l'immagine dell'Italia (come se fosse Saviano e non il barzellettiere pedogeriatrico sul predellino che stavolta comincia proprio a traballare e secondo me si caca sotto come non mai, a mettere in ridicolo la nostra pur sempre amata Italy - scusate lo sfogo ma sono quasi vent'anni oh!!). Ricordatevi i nomi e le facce di questa gente, affinchè tra qualche anno, trasformisti e viscidi come sono, non possano ripresentarsi e riottenere il potere che forse oggi stanno per perdere... Se c'è un Dio che batta un colpo, magari ben assestato sul cranio infoltito da trapianto di sappiamo tutti chi, sempre quello là con le brache cacate che a pensarci mi fa tanto ridere per non piangere...
Per leggere qualche altra notizia ed una recensione decisamente più professionale della mia su "Terra in bocca", vi rimando quì al solito validissimo John Classic Rock. Non ringrazierò mai abbastanza J. J. John per il suo sito, fonte continua di informazione ed approfondimento per i fans del rock progressivo italiano.
I GIGANTI erano:
Giacomo "Mino" Di Martino - Voce, chitarra
Francesco "Checco" Marsella - Voce, tastiere, mellotron
Sergio Di Martino - Voce, basso, chitarra
Enrico Maria Papas - Voce, batteria
P.S. - I Giganti, dopo quest'album e prima di sciogliersi, fecero ancora un 45 giri sul cui lato B vi era un brano da quest'album, mentre sul lato A presentava la bellissima "sono nel sogno verde di un vegetale" che troverete nel dodicesimo volume della Collection di 45 giri rari che sto postando sin dalla nascita del mio blog. Dato che siamo solo al numero 7, vi prego di pazientare please...
Grazie mille per questo post !!! Roby non disperare,lo so che l'Italia putroppo é in mano a dei cialtroni ma anche loro sono umani e prima o poi anche loro muoiono :).Gia in questi giorni visto i risultati delle elezioni,stanno cominciando a tremare e di qui ad andarsene spero proprio che non ci sia tanto tempo.Nel frattempo consolati con l'idea di che cosa sta pensando in questo momento il grande puffo,sono convinto che si stia rendendo conto che il gioco sta per finire e per lui cosi affamato di potere deve essere una tortura,poverino sto gia soffrendo per lui :)Ciao ci sentiamo.
RispondiEliminaConcordo con Franco, non può piovere per sempre.Prima o poi il cielo esploderà in un arcobaleno di colori.Blog come questo fanno ben sperare.
RispondiEliminaGrazie per i Giganti.Conoscevo solo il loro periodo beat.
RispondiEliminaUno dei più grandi album Italiani di sempre. Un capolavoro di Beat progressivo, si sente anche in certi frangenti una certa influenza di De Andrè. Si dice girino due versione di questo album, io ho quella ufficiale. Stephen.
RispondiEliminaORIGINAL LP VERSION:
RispondiEliminahttps://app.box.com/s/rilj95b5bdyyc270xem1dggfoi9jrrt7
(MP3 VBR ~245K)
PASSWD: versolastratosfera
CD DEMO VERSION:
https://app.box.com/s/iyxszrr8wswvoig9txyjc6o7x3duqtyy
Disco interessante e coraggioso ma i Giganti non li ho mai tollerati
RispondiEliminaMichele D'Alvano