TRACKLIST :
01 - La terra che nessuno conosce
02 - Il mattino dopo
03 - Dove il buio è signore
04 - Tu
05 - Adagio per gli occhi di un bambino
06 - Gesù, quel giorno
07 - Presagio
08 - Uomo nasce fiore cresce appassisce muore
09 - Adagio per gli occhi di un bambino (Reprise)
10 - Il conto alla rovescia
11 - Era l’ora del tramonto
12 - La terra che nessuno conosce (Reprise)
Una premessa: l'upload originale di quest'album viene dal bellissimo blog "Yesterdays and Todays" del grande Anonimo Veneziano, che colpevolmente non avevo più inserito nel blogroll, dopo che una volta, per errore, avevo cancellato tutta la lista di blog amici. E non è un blog qualsiasi, quello dell'amico torinese: io lo considero un pioniere dei blog musicali made in italy, dato che era attivo sin dai primi mesi del 2007, anche se purtroppo oggi non sembra più aggiornato (andate quì per visitare questo valoroso blog). Come omaggio al "Pioniere" Anonimo Veneziano, dunque, riporto tra virgolette l'ottima presentazione del disco da lui scritta l'ormai lontano 21 Maggio 2008, anche perchè la trovo sintetica ma chiara ed esaustiva, oltre che molto ben scritta:
"Antonio "Toto" Torquati è un ottimo tastierista italiano, cieco dalla nascita, con una prestigiosa carriera alle spalle in qualità di session-man, inizialmente in ambito jazz (ha collaborato con nomi del calibro di Bill Coleman, Billy Smith e Gato Barbieri) e, successivamente, a supporto di celebri protagonisti della canzone italiana (Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Mina, Gepy & Gepy). Nel 1972 pubblicò l’album d’esordio intitolato semplicemente "Antonio Torquati": una raccolta di dieci brani strumentali a base di tastiere e sintetizzatore Moog, comprendente rifacimenti di successi degli anni Sessanta. Un secondo album - decisamente più maturo ed evoluto - seguì l’anno successivo: “Gli occhi di un bambino”, trascurato ignobilmente dalla critica (e dal pubblico) dell’epoca. Viene generalmente considerato un ottimo esempio di progressive italiano nonostante, in realtà, contenga brani i quali, seppur sapientemente orchestrati ed eseguiti, rientrano nella tradizione del pop italiano di facile ascolto, con richiami alla musica classica e alcuni elementi dall’inequivocabile sapore progressive. In ogni caso, un album di gradevole ascolto, soprattutto per la diversità dei dodici pezzi che il disco comprende."
Per la scheda dedicata a Toto Torquati su John Classic Rock, recatevi quì
"Antonio "Toto" Torquati è un ottimo tastierista italiano, cieco dalla nascita, con una prestigiosa carriera alle spalle in qualità di session-man, inizialmente in ambito jazz (ha collaborato con nomi del calibro di Bill Coleman, Billy Smith e Gato Barbieri) e, successivamente, a supporto di celebri protagonisti della canzone italiana (Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Mina, Gepy & Gepy). Nel 1972 pubblicò l’album d’esordio intitolato semplicemente "Antonio Torquati": una raccolta di dieci brani strumentali a base di tastiere e sintetizzatore Moog, comprendente rifacimenti di successi degli anni Sessanta. Un secondo album - decisamente più maturo ed evoluto - seguì l’anno successivo: “Gli occhi di un bambino”, trascurato ignobilmente dalla critica (e dal pubblico) dell’epoca. Viene generalmente considerato un ottimo esempio di progressive italiano nonostante, in realtà, contenga brani i quali, seppur sapientemente orchestrati ed eseguiti, rientrano nella tradizione del pop italiano di facile ascolto, con richiami alla musica classica e alcuni elementi dall’inequivocabile sapore progressive. In ogni caso, un album di gradevole ascolto, soprattutto per la diversità dei dodici pezzi che il disco comprende."
Per la scheda dedicata a Toto Torquati su John Classic Rock, recatevi quì
Una curiosità: alla voce ed alla produzione di quest'album figura un singolare personaggio, di nome Giampiero Scalamogna, ma noto ai più come Gepy & Gepy (foto quì sopra, e quì potete trovare alcune interessanti notizie su di lui), artista dalla grande stazza (e voce) che collaborò, tra gli altri, anche a "Contaminazione" con il Rovescio della Medaglia, album da pochissimo postato sul blog nella serie Doppelganger.
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