sabato 8 ottobre 2011

Serie "Proto Progressive Italiano" n. 5 - Le stelle di Mario Schifano - 1967 - "Dedicato a..." + Singolo 1968


TRACKLIST :

01 - Le ultime parole di Brandimarte...
02 - Molto alto
03 - Susan song
04 - E dopo
05 - Intervallo
06 - Molto lontano (A colori)
07 - E Il Mondo Va (1968 bonus)
08 - Su Una Strada (1968 bonus)

Questa volta, nella serie dedicata agli albums che, per innovazione e sperimentalismo, si possono considerare prodomici al genere che noi della Stratosfera prediligiamo, scomodiamo addirittura il più grande artista della "Pop Art all'italiana", ovvero Mario Schifano che, nel lontanissimo 1967 produsse e curò interamente la parte grafica di questo stranissimo album, veramente all'avanguardia per l'epoca in cui comparse nei negozi, ma anche nelle gallerie d'arte. Effettivamente stiamo parlando di un vero e proprio oggetto artistico, che con gli anni e nonostante diverse ristampe, rimane molto raro e ricercato dai collezionisti di tutto il mondo. Musicalmente, domina la Suite (se così si può chiamare) il cui titolo completo recita: "Le ultime parole di Brandimarte, dall'Orlando Furioso, ospite Peter Hartman e fine (da ascoltare con TV accesa senza volume)" - a proposito, altro titolo chilometrico che potrebbe concorrere al guinness dei primati -. Se tutto il resto del disco, comprese le 2 Bonus tracks del 1968, può essere ricondotto a certe tendenze più psichedeliche del beat di quegli anni, discorso diverso merita la suite sopra citata, che è veramente su livelli avanguardistici (il pluricitato su questo blog, come lui stesso mi ha fatto notare in un commento al post precedente a questo, Mr. John JJ Martin di John Classic Rock, definisce questa suite, con buona ragione, come "finalizzata a creare un trasporto emotivo piuttosto che musicale ed è sicuramente un esempio più unico che raro nell'Italia degli anni '60")


Link verso la scheda dedicata a Le Stelle da John Classic Rock

Cover dell'introvabile 45 giri del 1968, da cui provengono le bonus tracks

Di seguito, tra virgolette, un estratto dell'interessante articolo dedicato dalla giornalista Mariangela Maritato a Mario Schifano, nella parte riguardante Le Stelle (Questo il link all'articolo completo, corredato tra l'altro da pregevoli immagini).

"L'album, pubblicato ai primi di novembre, rimane una pietra miliare nella storia della musica italiana. Schifano curò completamente la veste grafica del disco, con copertina argentata e interno sfogliabile con foto del gruppo ritoccate dall'artista. Il primo brano dell'album, la suite da 17 minuti "Le ultime parole di Brandimante, è tra i più sperimentali mai registrati in Italia. Tornati a Roma, la sera del 28 dicembre si esibiscono finalmente al Piper, nello spettacolo organizzato da Schifano, che si intitola "Grande angolo, sogni e stelle" e che vede, oltre alla loro, l'esibizione di Shawn Philips e, direttamente dalla Factory di Warhol, di Gerard Malanga. Contemporanea alla musica vennero proiettati, su quattro grandi schermi panoramici, alcuni filmati girati fra i guerriglieri vietnamiti, spezzoni di western con Tom Mix e di film girati personalmente da Schifano. Nel 1968 il gruppo incide ancora un 45 giri ma poi, un po' per lo scemato interesse di Schifano verso la collaborazione con il gruppo, un po' per via delle aspirazioni da solista di Nello Marini che alla fine dell'anno inciderà da solista un 45 giri, si sciolgono."

Mario Schifano...

...e le sue STELLE

Nello Marini - Voce, tastiere
Urbano Orlandi - Voce, chitarra
Giandomenico Crescentini - Voce, basso
Sergio Cerra - Batteria

Buon ascolto, cari viaggiatori della Stratosfera e, se riuscite, lasciate un segno del vostro passaggio, nei riottosi commenti ai post...

6 commenti:

  1. Ciao Roby come va ? Quando ho visto questo post non ho potuto fare a meno di sorridere.Per me questo é stato come una specie di Santo Graal,infatti lo conosco nella sua interezza solo da un paio di anni.L'unico pezzo che conoscevo era Molto Alto che trovai nei primi anni 90 in una raccolta pubblicata da La Repubblica "L'Italia Del Rock".In mezzo ai soliti nomi c'era questa canzone di cui subito mi innamorai,psychedelia italiana allo stato puro.Subito mi misi alla ricerca delle Stelle,ma a i miei sogni furono subito tarpate le ali eh eh.Come ben sai e come ben descrivi nel tuo pezzo 1)trovarlo éra quasi impossibile 2)anche a trovarlo non avevo niente di cosi tanto valore da ipotecare per poterlo comprare :) .Dunque messomi l'anima in pace non mi rimaneva altro che deliziarmi di tanto in tanto con quello che avevo a disposizione.Questo fino a un paio di anni fa quando un buon samaritano ha finalmente deciso di dividere con tutti noi questa rara gemma.Devo dire che questa gemma risplende in maniera accecante,nonostante i componenti delle Stelle non siano eccelsi musicisti,riescono a dare alle canzoni un'energia e originalita che nel'Italia del 67 non aveva uguali.Certamente un fattore che a contribuito a questo,é stato la spinta a creare qualcosa di diverso venuta dalla collaborazione con Mario Schifano.Questo é evidente specialmente in Brandimarte dove non c'é una vera e propria struttura musicale ma piuttosto qualcosa come "iniziamo e dove andiamo,andiamo"quasi una jam.Viene naturale l'accostamento con degli altri grandi come i VU,che anche loro all'inizio avevano la propria musa ispiratrice in AW.Non mi sorprende che dopo questo album e i 2 singoli ognuno sia andato per la propria strada,questo album come ogni opera d'arte che si rispetti non poteva che essere un lavoro unico.Ciao ci sentiamo Roby

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  2. Grazie del tuo commento, Franco, come sempre ci dai un punto di vista partecipato sugli albums. A dire la verità, possiedo l'introvabile prima ristampa in cd della mellow di quest'album (anno di grazia 1992), dunque sono quasi vent'anni che conosco quest'album. E visto che sono in vena di sincerità, devo aggiungere che ci ho messo diversi anni a digerirlo, tanto che all'inizio lo considerai un'emerita ciofeca, dal suono orribile (questo anche a causa della cattiva qualità della ristampa, anche a livello di grafica, con il rosso - argento della cover trasformato in un lilla shocking - argento). Solo più avanti, con la maturità, seppi dare il giusto valore a quest'album, che fu veramente dirompente, soprattutto rispetto all'anno d'uscita... Ciao e a presto

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  3. Io l'ho scoperto quando venne ristampato in vinile dall'Akarma...sui 20 anni fa. E qualco anno fa lo proposi sul mio blog. Un disco incredibile nell'ampio senso del termine. La foto messa alla fine, dove dice "...e le sue stelle' non c'entra niente...sono i DAILY FLASH!
    Comunque complimenti per il blog che sono sicuro avevo visitato in passato, vedo un sacco di post su gruppi Beat italiani etc

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  4. https://app.box.com/s/j3t2mq36hcgzn97pl46x03j5jggrchw5
    (MP3 CBR 320K)
    PASSWD: versolastratosfera

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  5. Grazie di cuore per questo meraviglioso disco

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  6. Lavoro discreto

    Il primo lungo brano è un valido esempio di avanguardia sperimentale di matrice psichedelica

    I pezzi restanti non mi hanno mai convinto del tutto

    Michele D'Alvano

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