martedì 3 luglio 2012

I Califfi (Superpost)

Non tutti sanno che I Califfi nascono da il gruppo musicale "Kings Combo" 1960 !! Non esisteva il basso elettrico e quindi Franco Boldrini suonava un bellissimo basso bianco acquistato con i proventi della precedente attività calcistica!

I Califfi nascono nel 1965 a Firenze su iniziativa di Franco Boldrini, bassista dal 1963 nel gruppo di supporto di Edoardo Vianello.

Dopo la prima formazione col batterista Piero Barbetti nasce la seconda formazione che comprende:


Marco Bracci (chitarra)
Giuseppe Maffei (tastiere, voce)
Franco Boldrini (basso, voce)
Carlo Felice Marcovecchio (batteria, voce)


che incidono Ti giuro è così, cover dei Kinks You Really Got Me, col testo di Franco Boldrini.

45g Ti giuro è così


Vari musicisti in questa prima fase, si alternano alla chitarra e organo, come Marco Bracci, Michele Di Stefano, Giacomo Romoli e Giuseppe Maffei. Si arriva così al 1967 e il quadro musicale in Italia è il seguente: Claudio Villa vince con 'Non pensare a me' a Sanremo e Canzonissima (la trasmissione televisiva più amata dagli italiani); i successi canori in Italia sono 'Nel sole' (Al Bano), 'A chi' (Leali), 'La banda' (Mina), 'A whiter shade of pale' (Procol Harum). I Califfi diviene il primo gruppo fiorentino che si affaccia nella discografia nazionale e lo fa con 'Al mattino' (Boldrini-Francesio), un 45 giri (retro 'Un uomo solo') inciso per la Ri-Fi Record di Milano, la prestigiosa Casa Discografica di Giovanni Ansoldi, allora presidente dei discografici in Italia, che annoverava artisti come Gaber, Mina, Zanicchi, Leali, I Giganti, Bongusto etc. 'Al mattino' vince un referendum su Radio Montecarlo e piovono le prime cartoline-voto e serate in tutta Italia. Così fino al 1971 la formazione sarà composta da:


Paolo Tofani (chitarra, voce)
Giacomo Romoli (tastiere)
Franco Boldrini (basso, voce)
Carlo Felice Marcovecchio (batteria, voce)

Il 1968 è però un anno difficile. La contestazione giovanile esplode a tutti i livelli specie in Francia e Italia, si vivono forti contraddizioni e momenti drammatici. Malgrado ciò I Califfi proseguono il loro cammino costruendo canzoni non certo di contestazione e con testi dal contenuto semplice ma efficace, rivolto esclusivamente a temi d'amore, come infatti si conferma nella cover 'Così ti amo' (Boldrini-Gibb), che fa schizzare in hit-parade il gruppo fiorentino.

45g COSI' TI AMO

Dello stesso anno un altro singolo: Chiuso con tutti / Torna a me


Intanto il complesso si distingue anche per il personale sound che esprime nelle serate in tutta Italia, dove la loro personalità e aggressività viene trasferita nel loro repertorio d'avanguardia, nei brani dei più grandi rockers e blues-men del momento, quali Spencer Davis Group, Jimmy Smith, Brian Auger, Otis Redding: un repertorio eccezionale, unico. Nel 1969 incidono 'La fiera del perdono' (Scarborough fair, Boldrini-Garfunkel) e partecipano al loro primo 'Un disco per l'estate' con 'Fogli di quaderno' (Boldrini-Intra), trasmesso naturalmente dal canale Nazionale Rai tv, presenta Corrado, discreto successo discografico.

45g Fogli di quaderno

Nello stesso anno pubblicheranno un altro 45 giri:
Vita Inutile/L'appuntamento.



45g Vita inutile


E il 1969 è anche l'anno anche del loro primo LP 'Così ti amo'(Ri-fi record), con brani firmati sempre da Boldrini.

LP Così ti amo


Nel 1970 I Califfi cambiano etichetta discografica e passano alla scuderia della CGD-CBS di Sugar dove militano anche I Camaleonti, I Pooh, Caselli, Del Turco, Cinquetti, Renato dei Profeti,etc. Con la nuova etichetta debuttano al Cantagiro con 'Acqua e sapone' (Boldrini-Bigazzi) e con lo stesso brano partecipano anche al Festival Bar'70, con apparizione televisiva alla finale di Asiago.



L'anno 1971 vede la partecipazione del complesso al loro secondo 'Un disco per l'estate' (S.Vincent, presenta Mike Bongiorno), con il brano 'Lola bella mia' (Boldrini-Bigazzi), un brano che le solite esigenze commerciali ne imposero l'incisione per la partecipazione alla più importante manifestazione estiva italiana. Pubblicheranno anche Io e il tuo cane Boo / Fiore del Nord e Ragazzi Tocca A Noi/Cobra





Però il successo aumenta, i concerti pure. Arriviamo quindi al 1972, quando il chitarrista Paolo Tofani se ne va per sempre a Londra (poi entrerà negli Area). I Califfi rimangono in tre ma per breve tempo. I tempi ormai sono profondamente cambiati musicalmente, grazie anche all'avvento di 'Emerson,Lake & Palmer', dove l'organo Hammond si accompagna al Moog-Synthesizer e altre tastiere moderne, non congeniali al Romoli. Si apre così una terza fase dove il leader Franco Boldrini rivoluziona tutto e forma un trio con alla batteria un grande jazzista come Piero Barbetti accanto a un formidabile organista-hammondista-moog e piano dal nome Sandro Cinotti. Le soddisfazioni dei nuovi Califfi aumentano fino alla tournée in Romania con Endrigo e Del Turco, dove ricevono vere ovazioni nei vari Palazzetti dello Sport e nel Teatro più prestigioso di Bucarest. Poi l'approdo alla storica casa discografica Fonit-Cetra (1973), con l'innesto del giovane emergente batterista (e fratello) Maurizio Boldrini e Vincenzo Amadei alla chitarra.

Con questa formazione:

Vincenzo Amadei (chitarra)
Sandro Cinotti (tastiere)
Franco Boldrini (basso, voce)
Maurizio Boldrini (batteria, voce)


I Califfi incidono un interessante LP 'Fiore finto, fiore di metallo' (1973), con brani rock-progressive di piacevole ascolto (specie gli 'assolo' del Cinotti in 'Varius' e 'Campane' ) e molto quotato oggi su Internet e sul mercato collezionistico.

LP FIORE DI METALLO

Nel 2004 viene pubblicata una antologia dal titolo "I Califfi" che comprende i brani del 33 giri "Così ti amo", la maggior parte dei brani dei 45giri non inclusi nell'album del 1969 ed un brano indedito del 1967 dal titolo "Cara".

I CALIFFI



Le covers dei Califfi :

Ti giuro è così = You Really Got Me - Kinks
Così ti Amo = To Love Somebody - Bee Gees
Chiuso con tutti = Close Another Door - Bee Gees
Torna a me = Look Away - Spencer Davis Group
La fiera del perdono = Scarborough Fair - Simon & Gartfunkel
I pensieri di Davjack = The Thoughts Of Emerlist Davjack - Nice
Forse cambierà = When The Swallows Fly - Bee Gees
Io e il tuo cane Boo = Me and You and a Dog Named Boo - Lobo


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Una parolina anche sui Califfi di Clem Sacco, che imperversavano negli stessi anni degli omonimi Califfi.
Da http://www.michelebovi.it

Sacco nasce al Cairo, padre siciliano, madre piemontese, emigrati in Nordafrica a cercar fortuna – lavorando sodo – come tanti altri italiani. Come i genitori di Yolanda Gigliotti, ad esempio, compagna di scuola di Clem, lei sogna di fare l’attrice, lui il cantante lirico. Scoppia la guerra e gli italiani in terra egiziana diventano il nemico a portata di mano, il bersaglio immobile su cui infierire....

....I pionieri del rock tricolore si chiamano Giuseppe Negroni, Franco Vicini, Johnny Baldini, Silvano Silvi, Big Guidano (poi Guidone), Fausto Denis (poi Leali), Jean Luck (poi Luciano Vieri), Brunetta, Ghigo e Clem Sacco. A fine decennio al gruppo si aggiungono quelli che diventeranno i più famosi: Baby Gate (poi Mina), Adriano Celentano, Giorgio Gaber. Ai periodici raduni milanesi della nuova musica che si alternano tra Palazzo del Ghiaccio e Teatro Smeraldo, partecipano abitualmente anche due stranieri, l’inglese Colin Hicks (and His Cabin Boys), stanziale al Santa Tecla e il sammarinese Little Tony (and His Brothers), “er mejo rocker de Roma”, di ritorno da una folgorante esperienza artistica londinese. Ed è proprio Clem Sacco l’unico a contendere al Molleggiato il picco degli applausi. Grazie alle sue canzoni pazze come “Oh mama voglio l’uovo alla coque” e alle sue altrettanto pazze esibizioni in mutande leopardate....

....“All’indomani di quella esibizione, era il 1961 allo Smeraldo – racconta Clem Sacco – andai negli uffici della mia casa discografica, la Durium, convinto di ricevere l’accoglienza estasiata del presidente Krikor Mintangian, perché a Milano non si parlava d’altro se non del mio uovo alla coque in mutande. Lei ci ha trascinati nella vergogna con quella schifezza di spettacolo! Mi urlò invece sulla faccia Mintangian invitandomi ad uscire e insieme diffidandomi dal ripresentarmi nuovamente al suo cospetto. Così all’embargo della Rai si aggiunse presto quello dei discografici e degli editori”.

Ma Clem non si perde d’animo: nel 1961 è la voce solista dei Ribelli, il gruppo del Clan di Celentano: sostituisce Adriano partito per il servizio militare. “Con il consenso di Adriano sui manifesti compariva questa scritta: Il Clan Celentano presenta i Ribelli, canta Clem Sacco – ricorda il maestro Natale Massara, allora sassofonista dei Ribelli – Clem era l’unico sulla piazza che potesse rimpiazzare il Capo di cui riproponeva tutto il repertorio aggiungendo poi i propri pezzi che erano esilaranti ed esplosivi. La gente si divertiva un mondo: Clem era una forza della natura”. Terminata la ferma Celentano incide una sua canzone “Basta” e Sacco forma un nuovo gruppo, I Califfi con alle chitarre Gino Santercole (nipote di Celentano) e Dino Pasquadibisceglie (ancora oggi collaboratore di Adriano) e alla batteria Enrico Maria Papes, in seguito percussionista e vocione dei Giganti...

CLEM SACCO

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GROG

23 commenti:

  1. Grande Grog. Un post eccellente, Questo stai sicuro che non lo oscurano. E meno male!

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  2. ma ne sai una più del diavolo, dove vai a recuperare queste informazioni?
    ciao
    Webminer

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  3. CALIFFI-Ragazzi Tocca A Noi-Cobra(CGD cgd 109-1971) è del 1971 e non del 1970 come si può rilevare dal vinile a 45 giri.
    Saluti

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    1. le informazioni davano entrambe le date, ho scelto con la monetina.... correggo.

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  4. manca;CALIFFI-Vita inutile-L'appuntamento(RiFi RFN 16377-1969)
    comunque ottimo lavoro
    Saluti

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    1. Capisco che é nel diritto di ognuno di noi di mantenere l'anonimato ,ma sarebbe carino e meno impersonale dare perlomeno un nick ,specialmente se si vuole interagire con i bloggers.Dico questo comunque con il massimo rispetto,non cerco la rissa.Ciao.
      Franco

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    2. hai ragione userò il nik Febo.Colgo l'occasione per rilevare che nel post CALIFFI-Io Tu E Il Tuo Cane Boo-Fiore Del Nord(1971) al posto del brano
      Fiore Del Nord c'è Cobra

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    3. Chi avesse il brano in questione me lo dica, intanto ho eliminato il link errato

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  5. scusate CALIFFI-Vita inutile-L'appuntamento(RiFi RFN 16377-1969)c'è non lo avevo visto saluti

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  6. Fantastico Superpost, Grog, come del resto ci hai abituati. Mi ha così entusiasmato questo tuo lavoro che ho creato una nuova stratosferica serie, denominata appunto Superpost. Bellissima poi la digressione finale sugli altri Califfi... Insomma complimenti per l'ottimo lavoro from the captain

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    1. Eppure mi sono scordato di alcune cose che vedrò di integrare oggi....

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  7. Scusa Grog, manca nei post Fiore del Nord o sono io che sto accecato?

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  8. Vero! Nemmeno nella miniera Youtube c'era. Boh!
    Qualcuno sa dove trovare "Fiore del Nord" o inviarci il link? Giusto per completare l'eccellente lavoro di Grog.

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  9. Ho appena scoperto questo blog, veramente bellissimo, complimenti per tutte le informazioni e le immagini di questo e di altri post. L'unico modestissimo contributo che posso dare è di aver acquistato nel settembre del 1968 il 45 giri di "Così Ti Amo" che ancora conservo che non ha però la copertina che compare qui ma quella del 33 giri, insomma quella con le strisce bianche orizzontali, tanto per intenderci. La facciata B è "Tutto Quello".
    Ancora complimenti per l'ottimo lavoro.

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  10. Ciao Grog. Innanzitutto complimenti per il post; molto ben fatto.
    Nel 1970 è uscita una seconda edizione del 33 giri “Così ti amo” che rispetto alla prima edizione conteneva 3 tracce in più (Milady, Non serve a niente e Vorrei scordar) presenti anche nella raccolta di “I grandi successi originali – Flashback “del 2002. Sarebbe interessante se qualcuno avesse i brani in questione.
    qoco

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  11. prova a chiedere a vitodallatorre.blogspot.com ho visto che hanno tutto dei Califfi e penso non abbiano problemi a darti i mancanti

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  12. ReUps ou NEW LINK
    DE TODA OBRA PRIMA I CALIFFI
    OBRIGADO.

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  13. Fiore di metallo del 1973 è un disco dignitoso ma stilisticamente datato e troppo eterogeneo

    Notevoli i brani strumentali Campane e Varius

    Michele D'Alvano

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