giovedì 28 marzo 2013

Roberto Picchi - 1977 - Raggi di sole

TRACKLIST :

 01 - Raggi di sole (7:32)
02 - Negazione (7:35)
03 - La produzione e le esigenze (5:39)
04 - Povera fortuna (5:18)
05 - Safari di stelle (7:38)
06 - Basilea (9:11)
 
Cosa posso dirvi di questo "Raggi di sole"? Un album stupendo, purtroppo dimenticato e sconosciuto ai più. Sebbene Picchi non venga mai citato tra i musicisti del prog italiano, con questo disco dimostra che ne avrebbe dovuto far parte a tutti gli effetti. Composto da 6 lunghe canzoni, tutte con abbondanti parti strumentali, è un disco caratterizzato dall'ottimo uso di strumenti a fiato (flauto e sax su tutti) e naturalmente dalla perizia chitarristica di Picchi stesso, coadiuvato da ottimi musicisti di cui purtroppo non conosco l'identità (some help?). La musica presenta forti venature jazz, sempre però in un ambito prog. Anche le parti vocali, sebbene non preponderanti, mostrano un Picchi all'altezza della situazione. Se dovessi dare un giudizio conciso, confutabilissimo, per descrivervi quest'album direi che il lato A è quasi un capolavoro, mentre il lato B è un poco inferiore a livello di freschezza. Dite voi la vostra, io ho detto la mia...

  Note d'accompagnamento originali allegate al file (autore ?) - "Roberto Picchi apparteneva all’ala ‘politica’ della musica bolognese frequentata da musicisti come i Frog's, Claudio Lolli, il sassofonista Danilo Tommasetta, ecc. I suoi inizi comunque erano stati in teatro, prima come attore, poi come autore di musiche di scena. Una delle sue prime esibizioni lo vide assieme a Claudio Lolli  a Spilamberto (Modena nel ’73), in un concerto organizzato dal fratello di Guccini, Piero. Lolli rimase colpito dall’esibizione e qualche mese dopo gli chiese di lavorare al suo album, Canzoni di rabbia , come arrangiatore e come chitarrista. Dopo un’intensa attività live, nel ’77, arrivò il primo album, l’eccellente Raggi di sole  (Fonit Cetra). Penalizzato da una distribuzione quasi inesistente, che fruttò la vendita di poco meno di cinquecento copie, il disco rappresenta una delle tante occasioni perse della musica bolognese. Anche in questo caso, alla fine della carriera del cantautore contribuì la sterzata violenta delle mode musicali. Ignorando il punk, Picchi entrò in un gruppo di musica etnica, i Nomos , nel quale militava anche Stefano Zuffi  che oggi si occupa di musica popolare e medievale, poi nel l98l formò i Game Over , con i quali realizzò un quarantacinque giri senza alcun riscontro".

   Così su ItalianProg : "Un interessante compositore/musicista/attore, Roberto Picchi è nato a Brindisi ma viveva a Bologna, dove ha collaborato con molti artisti, tra i quali Claudio Lolli (sull'album Canzoni di rabbia) e Giorgio Lo Cascio (per il suo Il poeta urbano), prima di incidere un album solista pubblicato dalla Fonit-Cetra nel 1977.

L'album è inusuale per un cantautore, visto che Raggi di sole contiene solo sei lunghi brani, tutti della lunghezza di 6-8 minuti e con estese parti strumentali. Un album molto bello, che mette in evidenza l'abilità di Picchi alla chitarra 12 corde e con un buon uso del sax e di strumenti elettrici, il disco è molto più vicino alla musica progressiva rispetto a quelli di altri artisti solisti che vengono etichettati con questo termine. Il brano iniziale, che dà il titolo all'LP, Raggi di sole, ha qualche influenza jazz, mentre la strumentale Negazioni è tra i momenti migliori dell'album, non molto distante dalle sperimentazioni etno-prog di Mauro Pagani.

Dopo l'album Picchi ha composto le musiche per diversi spettacoli teatrali.Un album poco conosciuto, Raggi di sole è piuttosto raro e non è mai stato ristampato in nessuna forma. È uscito con una copertina apribile laminata ed etichetta arancione Fonit-Cetra.
"

LINK

Post by Captain

8 commenti:

  1. Ragazzi Questo è un bellissimo blog!!!!Vi Farò visita spesso.Complimenti per le rare Gemme!!!!

    RispondiElimina
  2. Risposte
    1. Buongiorno Roberto. Ti ringrazio davvero per il tuo commento, intanto, e ti faccio i complimenti per la carriera e per l'ottimo album qui presentato. quanto alla tua domanda, altro che se ci interessa conoscere qualche aneddoto inedito circa la registrazione di quest'album, grazie mille per la tua gentile offerta

      Elimina
  3. Buon disco !

    Michele D'Alvano

    RispondiElimina
  4. E’ passato un po’ di tempo, ma ogni promessa va mantenuta. Ho registrato per prima cosa la mia chitarra; tutti gli altri strumenti sono stati sovraincisi. Finite tutte le tracce, ascoltando Negazioni, il fonico non era contento del suono della gibson acustica. “Se tu avessi usato l’ovation che è in studio sarebbe stato meglio” mi dice. “Mandami la base. Provo a registrarci sopra l’ovation”, gli rispondo. Non c’era starter, perché all’inizio suona solo la chitarra, gli altri strumenti entrano alcune battute dopo. Così, escluso il re basso iniziale registro di nuovo tutto il pezzo. Buona la prima.
    Quando sono entrato in regia il fonico mi guardava allibito. “Beh, ora puoi cancellare la gibson”. Questa cosa la sappiamo solo io, lui e lo studer a 8 piste. Se ascoltate bene, l’ovation l’ho usata solo in quel pezzo.

    RispondiElimina