mercoledì 1 maggio 2013

Serie "Bootleg" n.103 - Canzoniere del Lazio - live a Cavriago (RE), 1/1/1975


Penso che il Canzoniere del Lazio sia uno dei progetti artistici migliori, tra quanti han cercato di coniugare la ricerca sulla musica popolare e le sue radici, con elementi sociali e storici di cultura contadina e operaia, sapendola, poi, restituire all’ascoltatore aggiornata di note e venature contemporanee.
La proposta musicale del Canzoniere si è sempre evoluta grazie alla contaminazione artistica dei diversi musicisti che, nel tempo, sono stati coinvolti nel progetto (vi consiglio il sito web di Carlo Siliotto dove potete scaricare "il mio Canzoniere" e trovare la storia del CdL), e così, dall’iniziale folk di matrice prettamente popolare del disco d’esordio Quando nascesti tune, (non a caso edito da “I dischi del sole” nel '73), si era passati al successivo Lassa stà la me creatura (edito da Intingo nel '74) dove affioravano i primi elementi di sapore jazz e blues, e dove la ricerca si era allargata ad arie provenienti anche da altri territori (Puglia, Sicilia, Campania, Sardegna), oltre a quelle regionali di appartenenza.
Le loro esibizioni hanno riscosso sempre molti consensi, lo testimoniano la partecipazione ai raduni della Festa del Proletariato Giovanile (traccia con spiegazione della "Tarantella dei baraccati" sul disco Parco Lambro), la costante presenza ai festival dell’Unità, l'impegno nelle manifestazioni referendarie e di sostegno politico, il lungo tour nell'Africa Orientale del dicembre '76 (che ha toccato 5 paesi collaborando con diversi musicisti locali ed i cui effetti li ritroveremo poi in Miradas), fino ai prestigiosi inviti al festival Internazionale di Musica Politica a Berlino nel febbraio del '77 (dopo il riassetto della formazione e dove registreranno il disco CdL Italien) e al Festival Mondiale della Gioventù a Cuba nell'estate '78 con gli Area (dove probabilmente matureranno i "germi" del futuro progetto Carnascialia).

 






Nonostante l'intensa attività live, non mi risulta siano circolate "registrazioni" dei loro concerti, salvo qualche frammento (di cui vi lascio il link), proveniente dalle teche RAI e dall' Istituto Luce, ed è un vero peccato perchè i dischi, comunque importanti e di qualità per proposta culturale e ricerca musicale, non rendono giustizia alla dimensione "tridimensionale" del Canzoniere


Il concerto che vi propongo è del ’75, ed anche se nutro dubbi sulla correttezza della data che accompagna la registrazione (più plausibile dell'autunno) , è un documento sonoro di particolare valore storico.
All’epoca, il gruppo aveva alle spalle i dischi citati e, in mezzo, l’esperienza collettiva dello spettacolo “Fare musica” con Giovanna Marini, Elena Morandi e il gruppo di Gianni Nebbiosi;  esperienza in cui maturò l’esigenza di arricchire la ricerca, coinvolgendo nel progetto nuovi musicisti (Pasquale Minieri, Giorgio Vivaldi, Luigi Cinque, lo stesso Gianni Nebbiosi) e altri strumenti (il sax, il contrabbasso, la chitarra elettrica), che hanno poi caratterizzato l'innovazione del 2° disco;   
Qui, viene ulteriormente ridefinita la sezione ritmica, completata dalla batteria di Piero Avallone, per coprire l’esigenza di una dimensione maggiormente rock; le idee sono molte (ci sono la maggior parte dei pezzi che comporranno il 3° disco Spirito Bono ) e la messa a fuoco è già precisa e di ampio respiro.
Per coerenza “discografica” ho separato le prime 2 tracce, altrimenti presentate come la lunga “ballo in re” (come dicono in coda all’esecuzione), ma sappiamo che i primi 10’ diventeranno “nu gatto come nu lione” nel successivo Miradas con il sax di Giammarco e le pelli di Marcello Vento al posto di Luigi Cinque e Avallone, e la splendida voce di Clara Murtas a sostituire il canto che qui viene eseguito da Piero Brega.










Da sottolineare, inoltre, che nel pezzo di chiusura del concerto, “Spirito bono”, viene inserito un passaggio della “Tarantella dei baraccati” (richiesta dal pubblico), con un arrangiamento improvvisato che si può ascoltare per un paio di minuti a partire dai 14'30", e dove si sente la voce di Piero Avallone (credo) che dice “allora parto eh…” per riprendere il finale di “Coccodè”.
TRACKLIST :
01. Nu gatto come nu lione
 02. Ballo in re - outro
03. Ballu
04. intro - Morte di Pulcinella
05. intro - Spirito bono/Tarantella dei baraccati/Coccodè
bonus track

06. intro - Tarantella dei baraccati
(dal concerto al Parco Lambro del giugno'76)
FORMAZIONE:
Piero Avallone (batteria, putipù, voce)
Piero Brega (voce, basso elettrico, chitarra acustica)
Luigi Cinque (sax soprano e tenore, clarinetto, flauto ottavino)
Francesco Giannattasio (percussioni, organetto, fisarmonica, voce, sax tenore)
Pasquale Minieri (chitarra elettrica e acustica, basso elettrico e acustico, mandolino)
Carlo Siliotto (violino, mandolino, voce, flicorno tenore)
Giorgio Vivaldi (percussioni)

LINK 


Post by Odiladilu

8 commenti:

  1. Thank you so much from the North Of Holland - for this upload... just stumbled upon this blog and am hoping to spend some time here....

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  2. Nice video about them here :
    http://www.youtube.com/watch?v=2mkcXumiYSQ


    Spirito Bono

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    1. you're right,
      but it's the video that I've just linked with the red-word "Teche RAI"

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  3. grazie, molte grazie
    (complimenti a tutta l'equipe: il blog cresce oltre le attese)
    tom

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  4. grande post! ma nutro dei dubbi sull'anno da te indicato, essendoci brani come "Nu gatto come nu lione" e "Spirito bono" credo sia databile almeno per il 1977...

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    1. ringrazio per i complimenti, mentre per la data ti confermo quanto ho scritto nel post:penso risalga all'autunno del 75: Clara Murtas non c'è ancora e si aggregherà al gruppo per il tour africano, così come non c'è Marcello Vento che entra poco prima, ma non demordo dalla possibilità di scoprire la data esatta....

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  5. Stunning live set from Italy's greatest folk band!

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