Parlare di Mauro Pagani significa semplicemente parlare di una leggenda musicale. Il suo percorso artistico lo vede dapprima fugacemente presente con i Dalton nel 1970, quindi con i Krel (Pre-PFM), poi co-fondatore della Premiata Forneria Marconi, che abbandonerà nel 1975 dopo l'uscita di "Chocolate Kings" (sarà in seguito presente nella reunion del 2004, "Piazza del Campo"), poi ancora con Carnascialia (grande album) e con Alberto Fortis (nel 1980) quindi al fianco di Fabrizio De André in una lunga avventura umana e musicale. Tralascio per brevità la sua carriera solista, i Figli di Bubba, le direzioni artistiche, ecc. ecc. Piccolo aneddoto riguardante un mio casuale incontro con Mauro Pagani. Nell'estate del 1980 mi trovavo ad Imperia (per la precisione a Porto Maurizio) per una brevissima vacanza, quando scoprii che Alberto Fortis si sarebbe esibito dal vivo, la sera. nella piazza della Cattedrale. Doveva essere il mese di luglio. Potevo forse mancare a questo appuntamento live estivo? Fortis era in pieno tour promozionale dell'album "Tra demonio e santità" (dove Pagani suonava il violino e il flauto) e quella sera anche lo stesso Mauro Pagani era presente sul palco. Tra l'altro, breve inciso, l'intera PFM accompagnò Fortis nel suo debut album, "Alberto Fortis", del 1979. Al termine del concerto, peraltro molto bello e intenso, mi aggiravo per la piazza quando un semplicissimo Mauro Pagani, solo soletto, con il violino a tracolla, mi chiese se potevo indicargli una pizzeria ancora aperta (più o meno erano le 23) dove "mangiare qualcosa". Mi complimentai con lui per la qualità del concerto e gliela indicai. Ancora oggi mi pento di non averlo accompagnato in quella cazzutissima pizzeria. Avessi avuto un po' più di senno gliene avrei offerte anche due di pizze, ma tant'è, a 24 anni mica dai peso a queste cose. Vabbè, chiusa questa nostalgica parentesi passiamo al concerto nipponico, iniziando dalla tracklist. Dopo passeremo ai commenti.
TRACKLIST DISC 1:
01 Violer d'Amores
02 Ossi di Luna
03 Alibumaie
04 Il Banchetto
05 Moonchild (King Crimson cover)
06 Creuza De Ma
07 Sinan Capudan Pascià
08 A Dumenega
09 Domani
10 Parole e caso
TRACKLIST DISC 2:
01 Uno
02 Dolcissima Maria
03 Europa Minor
04 La Carrozza di Hans
05 Davvero Davvero
06 Impressioni di Settembre
07 E' Festa
Come ben sappiamo i giapponesi amano molto il progressive rock italiano, prova ne è che più o meno tutti gli anni viene dedicato ai nostri artisti un festival, in un sobborgo di Tokyo conosciuto come Kawasaki. Un po' di mesi fa ebbi l'occasione di postare numerosi concerti registrati al Club Città di Kawasaki che il nostro buon Captain raccolse in una sorta di cofanetto. Questo concerto potrebbe rientrare a pieno titolo come appendice di quel glorioso pacchetto di concerti. A Tokyo, dal 26 al 28 aprile 2013, è stato promosso, sempre al Club Città di Kawasaki, l’Italian Progressive Rock Festival, un evento musicale che da mesi era già sold out. Sei le band storiche approdate nel tempio della musica nipponica: Area, Mauro Pagani, Formula Tre, Il Rovescio della Medaglia (con orchestra, che per la prima volta ha proposto l'intero album "Contaminazione" dal vivo), Museo Rosenbach e Maxophone. Il concerto di Mauro Pagani è stato lungamente atteso e applauditissimo. Il repertorio spazia da alcune tracce tratte dai suoi album solisti, da brani suonati con De André e, soprattutto. da brani "storici" con la PFM. Un po' inusuale la cover di "Moonchild" dei King Crimson, proposta per la prima volta dal vivo. Un concerto un po' troppo eterogeneo e discontinuo, se ve la devo dire tutta, ma forse è quello che voleva Mauro Pagani: dimostrare il suo eclettismo e la sua polieditricità di autore e musicista.
Ringrazio infine (nel mondo del web è cosa buona e giusta), l'autore del post sul sito Dimeadozen.org - Ez Torrent. Da lì lo abbiamo tratto e da questo blog contribuiamo alla sua diffusione. Grazie. A breve seguirà il concerto degli Area, sempre in quel di Kawasaki.
A toute a l'heure. George
FORMAZIONE:
Mauro Pagani: violino, bouzuki, chitarra, flauto, voce
Eros Christiani: tastiere, accordion
Joe Damiani: batteria
Post by George, layout & covers by Capt
Molto bella la copertina: very professional. Grazie Roby.
RispondiEliminamolto bello grazie
RispondiEliminaCiao, i link risultano off-line.
RispondiEliminaPer cortesia, sarebbe possibile farne il re-up?
Grazie mille