TRACKLIST:
1 Jaya Srila Gurudeva Bhagavan
2 O Sei Parte Del Problema O Sei Parte Della Soluzione
3 Dio
4 La Macellazione
5 Un Gusto Superiore
6 Introduzione
7 Muoiono
8 Jiv Jago
Il testo sottostante è adattato da un bellissimo articolo di Stefano Abulquasim, che potete leggere nella sua interezza QUI.
Due musicisti di grande levatura si trovano agli inizi degli anni '80 per condividere le loro esperienze musicali: sono Claudio Rocchi (da poco scomparso, ahimé - diventa questa un'occasione per ricordarlo ancora una volta), cantante e chitarrista, artista innamorato dei suoni acustici e delle musiche indiane e Paolo Tofani, chitarrista, anche lui sperimentatore di suoni innovativi, componente degli Area. Il titolo del disco è già un programma: "Un gusto superiore" e viene pubblicato nel 1980. A suo tempo ebbe una certa diffusione, oggi è caduto quasi completamente nel dimenticatoio. Probabilmente i due si ritrovano a fronte di una scelta importante nelle loro vite. Tofani ha lasciato gli Area e tutto il mondo che gravita intorno alla Cramps Records, Rocchi ha dismesso i panni di cantautore psichedelico italiano ed entrambi sono entrati in quella ramificazione dell’induismo che qui in Italia viene indicata come Hare Krishna. Hanno abbracciato la loro nuova fede e non resistono alla tentazione di esprimere questo loro cambiamento attraverso il linguaggio che meglio di tutti padroneggiano, quello della musica. Pubblicano dunque questo disco che contiene 8 brani, 7 dei quali si muovono sulle coordinate di un tranquillo soft-rock. L’iniziale “Jaya Shrila Gurudeva Bhagavan” è un mid-tempo con Tofani alla voce e, a dispetto del titolo, senza nessun particolare riferimento musicale alla cultura indiana. “O sei parte del problema, o sei parte della soluzione“, cantata da Rocchi, continua con energia il discorso, qualche venatura bluesy non modifica sostanzialmente il mood del disco; particolarmente presente la chitarra di Tofani, protesa verso sonorità elettroniche. Sulla stessa linea si muovono gli altri brani: “Dio” (una balla morbidissima), “Un gusto superiore” (vagamente reggaeggiante con nuovamente Tofani alla voce), “Muoiono” (ancora un rock leggero cantato da Rocchi). Chiude il disco l’unico brano non cantato da Rocchi o Tofani e non riconducibile alla forma-canzone, un brano tradizionale induista, “Jiv jago“ da ascoltare a luci soffuse e con l'aroma di incenso che si diffonde nell'aria.
Due musicisti di grande levatura si trovano agli inizi degli anni '80 per condividere le loro esperienze musicali: sono Claudio Rocchi (da poco scomparso, ahimé - diventa questa un'occasione per ricordarlo ancora una volta), cantante e chitarrista, artista innamorato dei suoni acustici e delle musiche indiane e Paolo Tofani, chitarrista, anche lui sperimentatore di suoni innovativi, componente degli Area. Il titolo del disco è già un programma: "Un gusto superiore" e viene pubblicato nel 1980. A suo tempo ebbe una certa diffusione, oggi è caduto quasi completamente nel dimenticatoio. Probabilmente i due si ritrovano a fronte di una scelta importante nelle loro vite. Tofani ha lasciato gli Area e tutto il mondo che gravita intorno alla Cramps Records, Rocchi ha dismesso i panni di cantautore psichedelico italiano ed entrambi sono entrati in quella ramificazione dell’induismo che qui in Italia viene indicata come Hare Krishna. Hanno abbracciato la loro nuova fede e non resistono alla tentazione di esprimere questo loro cambiamento attraverso il linguaggio che meglio di tutti padroneggiano, quello della musica. Pubblicano dunque questo disco che contiene 8 brani, 7 dei quali si muovono sulle coordinate di un tranquillo soft-rock. L’iniziale “Jaya Shrila Gurudeva Bhagavan” è un mid-tempo con Tofani alla voce e, a dispetto del titolo, senza nessun particolare riferimento musicale alla cultura indiana. “O sei parte del problema, o sei parte della soluzione“, cantata da Rocchi, continua con energia il discorso, qualche venatura bluesy non modifica sostanzialmente il mood del disco; particolarmente presente la chitarra di Tofani, protesa verso sonorità elettroniche. Sulla stessa linea si muovono gli altri brani: “Dio” (una balla morbidissima), “Un gusto superiore” (vagamente reggaeggiante con nuovamente Tofani alla voce), “Muoiono” (ancora un rock leggero cantato da Rocchi). Chiude il disco l’unico brano non cantato da Rocchi o Tofani e non riconducibile alla forma-canzone, un brano tradizionale induista, “Jiv jago“ da ascoltare a luci soffuse e con l'aroma di incenso che si diffonde nell'aria.
Una sottolineatura per il brano “La macellazione”, pezzo definito stracult nel suo esplicito e appassionato inveire contro il consumo di carne e i suoi effetti più o meno collaterali. Pur non godendo di alcuna distribuzione nei negozi normali ed essendo venduto (letteralmente) porta a porta dai devoti, riuscì a vendere moltissimo (si narra di oltre due milioni di copie vendute in tutto il mondo). Di ottimo livello, infine, la band che accompagna nell'album i due musicisti.
Non mi risulta che il disco sia stato ristampato in CD.
MUSICISTI
Paolo Tofani: chitarra, voce
Claudio Rocchi: chitarra, voce
Mauro Spina: batteria
Beppe Sciuto: batteria in 2
Paolo Donnarumma: basso in 2
Mark Harris: basso, piano, tastiere
Srila Bhagavan Goswami: tampoura in 8
Post by George
...stupende queste tue note musicali :-)
RispondiEliminaSalve
EliminaHo appena ritrovato questo album che, mi ricordo, comprai sul raccordo anulare di roma ,nei primi anni ottanta, da un gruppo di Hare Krishna con i quali incominciai a dialogare, mi fecero leggere i testi, quelli in italiano,
dei quali rimasi molto colpito.Leggendoli mi sembrava di condividere le mie riflessioni su dio e l'esitenza.
Ascoltandoli e riascoltandoli ora riprovo lr stesse senzazioni di allora, bello.
Giuseppe
bella coppia di confratelli, HARIBOL ki jaya
RispondiEliminaErano i tempi dello SPIRITO...ora son quelli della sola MATERIA
RispondiEliminaDisco che non ho mai apprezzato più di tanto
RispondiEliminaMichele D'Alvano