giovedì 1 agosto 2013

Le Antologie della Stratosfera Vol. 1 - The Trip & related - Rarities Collection

 TRACKLIST :

01- The Trip - Bolero Blues (1969) - 4:44
02 - The Trip - Incubi/Riflessioni (Piper pop party Viareggio 1970) - 4:25
03 - The Trip - Fantasia - Travelin' soul (1970) - 7:31
04 - The Trip - Believe in yourself (1971) - 4:28
05 - The Trip - Intervista pt.1&2 (1972) - 8:37
06 - Dik Dik - Amico (1978) - 3:49
07 - Dik Dik - Strani Fili (1978) - 3:08
08 - Dik Dik - Hard stuff (1978) - 3:44
09 - Dik Dik - Mamamadama (1980) - 4:36
10 - Knife Edge - Third world war (1982) - 3:59
11 - Knife Edge - Don't keep me waiting (1982) - 3:56
12 - Knife Edge - Headbanger (1982) - 3:49
13 - Knife Edge - Central park (1982) - 3:50
14 - Knife Edge - Speedway (cut) (1982) - 2:01
15 - The Trip - Caronte - Live (Viterbo 21/07/12) - 6:05
16 - The Trip - L'Ultima Ora e Ode a Jimi Hendrix (with P. Sinnone e S. Aliotta) - 9:49
17 - Luciano Franca e Nunzio Randazzo - Ode to Jimi Hendrix for Oboe and Organ - 5:09

Questa compilation è una versione riveduta e corretta della vecchia collection a 45 giri vol.24, dedicata ai Trip, con l'aggiunta di altri 3 o 4 pezzi che erano comparsi in altri volumi delle collections qui e là, ove possibile in versioni migliori delle precedenti... A completare il tutto e renderlo più corposo, ci abbiamo aggiunto qualche altra chicca più recente. Non mi dilungo e passo ad una presentazione brano per brano "de luxe", con minicopertine annesse...

Inaugura la collection la bellissima "Bolero blues", risalente al 1969, prima apparizione in assoluto dei Trip su vinile. A quanto mi risulta, questo brano è apparso solo sulla raccolta Piper 2000 della RCA risalente appunto al 1969, dove i Trip apparivano insieme a Patty Pravo, The Four Kents, Mal, Camel, The Senate. Brano splendido, questo torrido blues, introdotto da effetti di tastiera e con uno splendido assolo dell'hammond di Joe Vescovi nella seconda metà del brano, era davvero avanti nell'italia del periodo. Gustatevelo che ne vale la pena...

A seguire, ascoltiamoci "Incubi/Riflessioni" in versione "alternativa" rispetto agli stessi brani dell'album "The Trip". I pezzi provengono, anche in questo caso, da una compilation, "Piper Pop Party" del 1970. I Trip vi apparivano insieme a Jody Clark, Mal, The Primitives, Patty Pravo, The Four Kents. L'atmosfera è quella da  finto live, si direbbe, cioè con presentatore e pubblico aggiunti in studio. In effetti, a parte l'introduzione della band da parte dello speaker (Alderico Crocetta) ed i rumori di pubblico, le 2 canzoni sono identiche a quelle presenti sul primo album omonimo dei nostri, tranne che la prima risulta tagliata nell'introduzione.

"Fantasia" e "Travelin' Soul" provengono da un 45 giri del 1970. I due brani uscirono anche nella colonna sonora del film "Terzo Canale", al quale come penso tutti sappiamo parteciparono anche i nostri beniamini in versione di protagonisti. "Terzo Canale" venne proposto anche qui sulla stratosfera, tempo fa, e riscosse parecchio successo. I due brani sono in pieno Trip-style. "Fantasia" è una delle due canzoni cantate in italiano mai incise da questo gruppo, insieme a "Una pietra colorata", ed è decisamente più matura e prog di quest'ultima. "Travelin' soul" è invece un godibilissimo hard blues. Rispetto alle versioni pubblicate precedentemente, queste sono decisamente migliori a livello di qualità sonora.

"Believe in Yourself" è il lato A, inedito su album, di un singolo del 1971 (sul lato B compariva invece "Little Janie", dall'album "Caronte"). Il brano, soprattutto nel ritornello è un po' più commerciale rispetto al sound dei Trip di quegli anni, un rock'n'roll blues comunque gradevole e che lascia un buon sapore in bocca...

Il quinto brano è una chicca davvero introvabile: si tratta di "Intervista", il rarissimo 45 giri che fu allegato alle prime copie dell'album "Atlantide" nel 1972, ritrovato dal superbo canale YT di Mmasimo, che non ringrazierò mai abbastanza per le perle postate. Le due parti del singolo sono collage sonori tra parti musicali da quell'album e spezzoni di brevi interviste a Joe dei Trip e ad alcuni loro anziani concittadini, incontrati (si suppone) in un'osteria a 50 chilometri da Savona. Proprio dove i nostri amabili hippies vivevano, in una cascina abbandonata, e dove registravano i loro primi splendidi albums. Un documento davvero interessante e, a suo modo, divertente, imperdibile per ogni vero fan dei Trip... Frase topic: "...Io li conosco in 2 modi, anzi in 3: quello del bere, giustamente, a tempo, tra il canto e le pause del canto..."

E qui terminano i pezzi inediti dell'epoca d'oro dei Trip. Da qui in avanti, escludendo gli ultimi 3 pezzi, la scaletta ripercorre la carriera post Trip di Joe Vescovi, prima nei Dik Dik, poi nell'heavy metal con i Knife Edge...

Con "Amico" inizia la sezione Dik Dik with Joe Vescovi: un pezzo melodico, non particolarmente da ricordare, ma che segna l'esordio del grande Joe nelle file dei Dik Dik...

Si migliora leggermente con la successiva "Strani fili". Siamo sempre nel campo canzonettistico, ma si notano arrangiamenti più ricercati, con grande spazio alle tastiere di Vescovi. Ma è sul lato B di questo singolo, che c'è la vera sorpresa: si chiama "Hard Stuff" ed è un brano strumentale scritto interamente da Joe Vescovi e suonato al fulmicotone dai Dik Dik al completo. Il brano è trainato dall'hammond, of course, ma resta spazio anche per un pregevole assolo di chitarra. Un vero gioiellino, relegato purtroppo a B-side di un brano più commerciale


Conclude il periodo Dik Dik di Joe Vescovi "Mamamadama" del 1980, un hard rock grintoso, come non te lo aspetteresti mai dai DD, a firma Faletti - Vescovi (il primo dovrebbe essere proprio Giorgio, famoso ex cabarettista ed ora scrittore di successo). Il testo di Faletti è però, a mio parere, la parte debole del brano: ho trovato abbastanza contradditorio (a dir poco) proporre un hard rock duro e sporco dove il testo recita, per esempio, "via lo spino che ti fa male" o "taglia i capelli vieni a firmare"... Base controculturale cannibalizzata a scopo di arruolamento. Bello e pesante l'hammond del buon Joe, ma su questo non avevamo dubbi...

Continua la sterzata "pesante" di questa raccolta con il successivo gruppo di Joe, ovvero i metallici Knife Edge. I 5 pezzi che presentiamo provengono da un demo del 1982. I Knife Edge proponevano un genere schiettamente heavy metal di prima generazione in stile NWBHM. L'unica variante al modulo voce-due chitarre-basso-batteria, tipico del genere, sono i contrappunti tastieristici del nostro eroe, che dimostra una volta per tutte come anche le tastiere (grandi escluse dei gruppi "pesanti" di quegli anni) possano funzionare in un contesto heavy metal, e come possano suonare aggressive al pari degli altri strumenti. Peccato per il suono, parecchio impastato, tipico di un demo.

Per rendere ancora più succosa la torta, eccovi 2 pezzi live dei redivivi Trip, riformatisi nella formazione originale allargata ad alcuni validissimi collaboratori, più giovani di qualche decade. Si inizia con una fantastica versione di "Caronte" registrata a Viterbo nel luglio 2012. Sembra che il tempo si sia fermato, il sound è immutato negli anni, aiutato anche dalla freschezza e dal brio dei nuovi membri. Il secondo pezzo, registrato sempre dal vivo in data e località ignota, è un lungo medley di 9 minuti e 49 secondi, comprendente "L'Ultima Ora" e "Ode a Jimi Hendrix". Vista la partecipazione di Pino Sinnone, batterista originale dei Trip e Silvana Aliotta, ex cantante dei Circus 2000, questa registrazione è particolarmente preziosa.

Per concludere in bellezza, vi proponiamo una cover di "Ode a Jimi Hendrix" (da Caronte), riscritta per oboe ed organo. I musicisti coinvolti sono Luciano Franca all'oboe e Nunzio Randazzo all'organo ed è tratta dal cd "Giochi Musicali". La miglior presentazione per questo brano sono le note originali che lo accompagnavano su you tube, con le quali vi lascio. "Brano scritto da Joe Vescovi e William Gray rispettivamente Tastierista e Chitarrista della band " The Trip", che fu una delle maggiori esponenti del Progressive italiano degli anni '70. Nella versione originale, dopo una rigorosa intro dell' Organo elettronico, la Chitarra elettrica interpreta una bellissima e disperata melodia più volte interrotta da prepotenti cluster dell'Organo. Qui il brano è rivisitato in chiave classica: il Duo Oboe e Organo da Chiesa si immerge in una atmosfera rock di altri tempi ma sempre attualissima."


Post by Captain, in memoria di Arvid "Wegg" Andersen (1945-2012)

E con questo la Stratosfera chiude fino a poco prima di settembre.
 Statemi bene brothers and sisters...

Post by Captain

5 commenti:

  1. Splendido lavoro, Captain. Ti sei guadagnato le sospirate ferie...

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  2. Gran post...! Ma, mi chiedo da anni, ai mega raduni degli anni 70 ci sarà pur stato qualcuno che effettuò delle registrazioni audio...a Villa Pamphili '72 c'era anche la RAI!!! Possibile che finora nessuno abbia pubblicato nulla? A parte Controcanzonissima o qualche spezzone del Napoli Be-In...

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  3. Joe Vescovi R.I.P. 28/11/2014...il tuo Viaggio qui è giunto al termine,mi piace credere che tu ora ne abbia iniziato un altro...

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