TRACKLIST :
1. Cottonwood Will
2. A Life Than Ain't Worth Living
3. Tank
4. They Say I'm Mad
5. Life Goes On
6. Pig's Walk
7. The One I Mean
8. Stay
LINE
UP :
Benjamin Jäger- chitarra
Vittorio 'Vic' Vergeat - chitarra
Werner Fröhlich - basso
Cosimo Lampis - batteria
Gruppo svizzero, formato da due ex componenti dei Brainticket (il bassista Werner Fröhlich e il batterista di
origini sarde Cosimo Lampis) con il cantante Benjamin Jäger (uscito dopo il
primo LP) e il chitarrista italiano, di Domodossola, Vittorio "Vic"
Vergeat (che militò brevemente anche con i britannici Hawkwind), i Toad
realizzarono i primi due album per l'etichetta svizzera Hallelujah ed il terzo
in Italia per la piccola etichetta Frog, tutti caratterizzati da un buon hard rock. In particolare il primo disco omonimo
del 1971, mixato da Martin Birch (produttore di band storiche come Deep Purple,
Black Sabbath e Iron Maiden), ebbe un discreto successo e permise ai Toad di
suonare al Montreux Jazz Festival dello stesso anno ed anche apparire alla TV
svedese.
Il gruppo fu molto attivo in Italia durante la sua carriera, suonando anche in alcuni grandi festival all'aperto (Palermo Pop Festival nel 1971 e Villa Pamphili a Roma nel 1972).
Dopo una carriera da solista Vic Vergat (così ha modificato il suo nome) ha riformato i Toad nel 1993 come trio con il batterista originale Lampis, e continua oggi a suonare con la propria band.
Lampis, dopo aver suonato con vari artisti internazionali, ha collaborato negli ultimi anni con gruppi sardi ed ha una scuola di batteria in Svizzera.
Il gruppo fu molto attivo in Italia durante la sua carriera, suonando anche in alcuni grandi festival all'aperto (Palermo Pop Festival nel 1971 e Villa Pamphili a Roma nel 1972).
Dopo una carriera da solista Vic Vergat (così ha modificato il suo nome) ha riformato i Toad nel 1993 come trio con il batterista originale Lampis, e continua oggi a suonare con la propria band.
Lampis, dopo aver suonato con vari artisti internazionali, ha collaborato negli ultimi anni con gruppi sardi ed ha una scuola di batteria in Svizzera.
(fonti: Italianprog.it)
Buon ascolto e Dajeccosì!
Post
by Ya Hozna
In effetti ho visto che italianprog.it annovera tra i gruppi del prog nazionale anche i Toad. Francamente non ho mai capito perché. Oltre al batterista di origine sarde non vedo altri motivi. In ogni caso una digressione ogni tanto ci può stare. PS: il vero capolavoro dei Toad resta comunque il 2° LP, Tomorrow Blue. Ciao
RispondiEliminaBeh, il chitarrista è comunque italianissimo, e sinceramente tra tanti "artisti italiani" e "digressioni" che ho visto e di cui qualitativamente avrei fatto volentieri a meno, direi che i Toad non ci stanno affatto male. Saluti
EliminaSulle eccessive digressioni sono d'accordo con te. Nessun problema, friend, il mio appunto non era rivolto a te, ma al sitoItalianprog che fa qualche pastrocchio. Peraltro amo moltissimo i Toad. Per farmi perdonare posterò prossimamente qualche loro bootleg (tu però quando sarai rientrato dalle vacanze, posta Tomorrow Blue).
RispondiEliminaCiao
Si si, l'avevo capito, nessun problema, ci mancherebbe ;) Effettivamente Italianprog è un po di manica larga in questo, più che altro il mio voleva essere un omaggio ad un musicista italiano pressochè dimenticato e agli altri che hanno avuto comunque a che fare con il sistema discografico italiano. Poi si sa, il concetto di prog italiano è abbastanza vasto, e spesso in suo nome e per musicale amor patrio, accostiamo band come il Perigeo ad altre come il Rovescio Della Medaglia, e tra loro è ovvio che non c'entrano nulla. Comunque al mio ritorno ci sarà Tomorrow Blue, promesso! a presto :)
RispondiElimina