Massimo Masini da Seduto in quel caffè - Fotocronache dell'era beat
Le opportunità continuavano a scaturire attraverso i Nomadi, che tra l'altro avevano l'ufficio dell'editore duecento metri più in là. Amos sì rivelò troppo scalpìtante e coi Nomadi non durò, così Dodo chiamò Marco Tosattì in sala d'incisione per le parti di chitarra su un album, 'Gordon', i cui testi erano stati scritti in buona parte da Romano 'Panzer' Rossi, laureato in filosofia e amante, tra l'altro, dei 'Gufi' dì Lino Patruno. Nella stessa occasione ci furono altri 'novizi', pescati al bar, chiamati ad aggiungere qualche intervento in studio, qui e là. Contemporaneamente stava incidendo un disco anche Rossana Barbieri, la sorella di Giò, che cantava bene ed era anche stata Miss Modena (la si ritroverà più tardi a Sanremo come Linda Lee, poi nei Daniel Sentacruz Ensemble). A Dodo nacque dunque l'idea di fare un disco che radunasse tutte le esperienze musicali, artistiche e letterarie che si erano succedute sino ad allora in quel 'nostro' bar. Oltre ai già citati, almeno un'altra dozzina di strumentisti si radunò in quattro/cinque gruppi estemporanei. La gestazione dì 'Grande Italia' occupò buona parte del 197 4, impegnando a diverso titolo quasi tutto l'ambiente del bar in un progetto che si era fatto sin troppo ambizioso e che si tramutò poi in un doppio Lp: un brano di Francesco Guccini, un altro dei Nomadi, uno di Victor Sogliani come solista, idem per il suo antico sodale nell'Equipe, Franco Ceccarelli ... poco per invogliare il grosso pubblico ad acquistare un doppio Lp che metteva insieme tanti altri brani che, seppur apprezzabili, erano proposti da illustri sconosciuti. Per owiare a questo handicap Pier Farri - inevitabilmente coinvolto in un'operazione di questo genere -fece ricorso ad alcuni musicisti romani à la page quali Vince Tempera, Robert Fix e Tony Esposito, inseriti in extremis in fase di post-produzione. Ciò finì purtroppo per togliere coesione e coerenza, snaturando definitivamente il prodotto che comparve negli scaffali la primavera successiva. A parte le copie acquistate da amici e parenti, quel disco fu un flop commerciale mostruoso e sparì ben presto dalla circolazione, dopo esser stato quasi subito declassato in 'offerta' a prezzo stracciato. Talmente scomparso che oggi 'spunta' quotazioni di tutto rispetto tra i collezionisti, ed anche nell'immensità del web se ne trova un'unica traccia', ripudiato com'è anche dallo stesso archivio EMI. C'è da dire che anche chi vi partecipò non se ne curò, da subito, più di tanto. l tempi stavano subendo un'accelerazione, complicandosi non poco, e già al tempo della foto di gruppo per la copertina in molti erano altrove, presi da tante altre storie che muovevano la scoppiettante 'controcultura'. La foto fu scattata da Oscar Goldoni, pittore e fotografo che aveva già realizzato anche la copertina di 'Suoni' dei Nomadi, uno dei 'vecchi' del bar che da anni dirigeva alcuni settori culturali del Comune. Suo anche il disegno all'interno dell'album. Al momento convenuto per la foto, a metà mattina, si presentarono solo alcuni dei musicisti. Furono così immortalati con loro tanti semplici amici e conoscenti che, anche quella mattina, 'cazzeggiavano' al bar Italia. A dar qualche 'dritta' col suo vocione c'era anche Carlo Savigni, rispettato fotografo dell'epoca dei pionieri. Nel luglio 1975 ci fu il cosiddetto 'raduno hippie di Rubiera', al quale ci recammo in tanti da un bar Italia che non poteva più, oggettivamente, chiamarsi 'Grande' ... Travolto da un ineluttabile caos in parte dovuto, forse, ad un'eredità troppo ingombrante, avrebbe chiuso definitivamente i battenti un anno e mezzo più tardi. |
Bel post, Grog. Questo mi mancava. Per caso, nella tua collezione, c'è anche Trianon 75? Lo sto cercando da anni.
RispondiEliminaCiao
Grazie, è stata una bellissima sorpresa, complimenti! Fabrizio Gibertini
RispondiEliminaOttimo post. In realtà ci fu un minimo d programmazione radiofonica: possedevo una registrazione su cassetta del brano di F. Guccini tratta da "Popoff". Mi aggiungo alla richiesta di George: potete pubblicare "Trianon 75"?. A presto. Sergio
RispondiEliminaPurtroppo io stesso devo accodarmi a tutti voi e sperare che qualcun altro di noi abbia l'album ricercato, oppure che qualche anima buona ce lo invii, così da poter creare il post dedicato.
RispondiEliminaGrazie. Dalla 'Stratosfera' arrivano sempre gradite sorprese.
RispondiEliminaSe poi (mi associo a George) trovaste anche TRIANON 75...
C'è Via Beato Angelico, il mio brano favorito tra quelli del PERIGEO!
Ma sarà davvero dal vivo?
A questi due link si possono trovare due documenti televisivi inerenti l'album Grande Italia che spero diano gran belle vibrazioni. A me piacquero e non poco. Saluti, Frank-One
RispondiEliminahttps://youtu.be/md1XhK550Jw
https://youtu.be/IeJ1As7gZCE
Ottimo album ma manca Linea E.O.
RispondiEliminacacchio, non me ne ero accorto.... appena ho un attimo tiro fuori l'LP e lo scarico dall'originale.... Grazie mille!
RispondiEliminaDomenica Musica, Trianon '75 contiene registrazioni rigorosamente dal vivo effettuate al Teatro Trianon di Roma in vari concerti tenuti tra Aprile e Maggio 1975. Il disco uscì nell'ottobre dello stesso anno ed è mono. Probabilmente per le registrazioni fu usato un Revox molto popolare a quei tempi. Un saluto a tutti e complimenti a questo sito. Renato Bartolini (band Stradaperta con un brano, Maida Vale nel disco Domenica Musica)
RispondiEliminaChe piacere leggere che molti artisti frequentano la Stratosfera. In questo caso Renato Bartolini che conosco di nome anche perchè ricordo di avere letto su Italianprog del Maestro Augusto Croce la sua intervista al leader (e mi auguro che non si offendano gli altri componenti) del gruppo. Comunque Renato io ho pubblicato nel mio piccolo l'album Triano 75 Domenica musica, lo puoi trovare qui :
RispondiEliminahttp://verso-la-stratosfera.blogspot.it/2015/04/trianon-1975-domenica-musica-proposta.html
E' un vero piacere trovarti tra le nostre syanze, un caro saluto, Frank - One
certo come modenese ed amico di molti dei musicisti ho apprezzato lo sforzo e posseggo una di quelle introvabili copie forse il disco andava bene cosi senza interpellare altri musicisti di tutto rispetto ma non modenesi raffa
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