Questo post, che ritengo uno dei momenti più alti di questo blog, per ragioni musicali, ma anche per fortissime implicazioni emotive, è frutto di un lavoro a 4 mani tra George e Captain Robi... Ciao Francesco!
Francesco Di Giacomo è ancora qui tra noi: un posto per la sua musica ci sarà sempre nel nostro blog, perchè l'arte e la poesia vanno ben oltre la caducità della vita terrena (e chissà se ve ne sono altre, di vite, per lui di sicuro sì). E non dev'essere un caso se l'idea di questa antologia è venuta nello stesso momento a me e ad altri 2 amici che spesso frequentano il nostro blog, Pholas e Stefano Abulqasim, in un recente scambio di commenti in calce ad un post qui sulla stratosfera. Vi proponiamo dunque, in omaggio ad un artista indimenticabile, un'esaustiva raccolta di partecipazioni di Big Francesco in contesti insoliti o, meglio, in luoghi dove non siamo abituati a vederlo... In effetti, risulta difficile pensare a Di Giacomo al di fuori del Banco del Mutuo Soccorso, tanto è forte la sinergia tra il cantante ed i suoi amici e compagni di sempre (che comunque, a dire il vero, fanno capolino in diversi pezzi di questa antologia).
Francesco Di Giacomo è ancora qui tra noi: un posto per la sua musica ci sarà sempre nel nostro blog, perchè l'arte e la poesia vanno ben oltre la caducità della vita terrena (e chissà se ve ne sono altre, di vite, per lui di sicuro sì). E non dev'essere un caso se l'idea di questa antologia è venuta nello stesso momento a me e ad altri 2 amici che spesso frequentano il nostro blog, Pholas e Stefano Abulqasim, in un recente scambio di commenti in calce ad un post qui sulla stratosfera. Vi proponiamo dunque, in omaggio ad un artista indimenticabile, un'esaustiva raccolta di partecipazioni di Big Francesco in contesti insoliti o, meglio, in luoghi dove non siamo abituati a vederlo... In effetti, risulta difficile pensare a Di Giacomo al di fuori del Banco del Mutuo Soccorso, tanto è forte la sinergia tra il cantante ed i suoi amici e compagni di sempre (che comunque, a dire il vero, fanno capolino in diversi pezzi di questa antologia).
DISCO 1 - STUDIO WORKS
01 - Edoardo De Angelis - Brutta Storia (with Banco) (1977)
02 - Tony Carnevale - La vita che grida (1995)
03 - Indaco - Tharros (1997)
04 - Indaco - Nel tempo (1999)
05 - Periferia del mondo - L'infedele (2000)
06 - Kenze Neke - Gridu de vittoria (2000)
07 - Francesco Di Giacomo - Barco Negro (2001)
08 - Francesco Di Giacomo - Foi Deus (2001)
09 - Francesco Di Giacomo - Fado português (2001)
10 - Francesco Di Giacomo - Fado Malhoa (2001)
11 - Francesco Di Giacomo - Fado Menor (2001)
12 - E. Finardi, F. Di Giacomo - Não é desgraça ser pobre (2001)
13 - Têtes de Bois - Il tuo Stile (2002)
14 - F. Di Giacomo e A. Satta - Il Sogno di Icaro (2003)
15 - Tony Carnevale - The power of freedom (2009)
16 - Tony Carnevale - Where a flower can stay (2009)
17 - Piotta feat. F. Di Giacomo & A. Viterbini - Troppo Poco (2012)
18 - Francesco Di Giacomo - Scacchi Ner Cielo (2013) Presi per caso
19 - F. Di Giacomo con P. Sentinelli - prove spettacolo Cenerentola
20 - I Cinque Comandamenti: Francesco Di Giacomo
Il nostro viaggio musicale inizia nel lontano 1977, anno in cui il Banco appare nella parte musicale del brano "Brutta storia" dall'album "Cammina cammina" di Eduardo De Angelis. La parte vocale vede Francesco Di Giacomo duettare con De Crescenzo in un ottimo esempio di canzone cantautoriale italiana, ottimamente arrangiata e suonata. Con un salto di ben 18 anni arriviamo al 1995 ed alla collaborazione con Tony Carnevale nella bellissima "La vita che grida", title trak del suo album di quell'anno, inseribile nel filone del rock progressivo, nonostante qui le tastiere di Carnevale suonino già abbastanza eighties. Paradossalmente suonano molto più seventies in "The power of freedom" e "Where flowers can stay", pezzi provenienti dall'opera neo prog "Dreaming a human symphony" del 2009, sempre di Tony Carnevale, e che abbiamo inserito verso il fondo di questo primo CD. Francesco Di Giacomo è qui presente insieme ad altri e altre vocalist, purtroppo non meglio identificati. Qui poi il valore aggiunto è dato dalla chitarra di Rodolfo Maltese... Due parole circa Tony Carnevale, personaggio di alta levatura, dalla biografia sulla sua pagina ufficiale: "è ritenuto dalla critica specializzata "uno dei più importanti musicisti italiani di sempre": pianista, tastierista, compositore, arrangiatore, orchestratore, direttore di coro e direttore d’orchestra, direttore artistico, ha collaborato con grandi artisti e protagonisti del Progressive italiano, tra i quali Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese del Banco.", appunto!! Per quanto riguarda invece i due pezzi degli Indaco, "Tharros" e "Nel tempo", risalenti rispettivamente al 1997 ed al 1999, erano già stati pubblicati all'interno dei rispettivi album dagli amici bloggers George e Ya Hozna, ma due autentiche poesie sonore come queste non potevano certo mancare in questa raccolta. Naturalmente, alla voce in entrambi i pezzi, Big Francesco, ma che ve lo dico a fare... Una vera cavalcata di oltre sette minuti, nel più puro spirito progressivo, è la successiva "L'infedele" della Periferia del Mondo, magnifica band neo-prog del nuovo millennio. Il brano è del 2000 e proviene dall'album "In ogni luogo, in ogni tempo", ed è magnifico, riporta Di Giacomo ai primi anni 70 e piacerà parecchio ai puristi del prog italiano. Nel lungo (10 minuti) ed estremamente variegato pezzo successivo, della valorosissima band sarda "Kenze Neke", intitolato "Gridu de vittoria", il nostro si destreggia alla grande, cantando in duetto con il cantante ufficiale della band Renzo Saporito, nel difficilissimo genere musicale proposto dalla band, un hard rock serrato, a volte un po' punkeggiante, intervallato da musiche tradizionali sarde, da parti rappeggianti ed altre tendenti allo ska. Questo a testimonianza dell'estrema versatilità dell'immenso Francesco, Big davvero in tutti i sensi. Versatilità dimostrata, se ce ne fosse bisogno, dai successivi 6 pezzi, tutti provenienti dall'album a più voci "O Fado" del 2001, di Eugenio Finardi, Francesco Di Giacomo e Marco Poeta. L'album è dedicato all'omonimo genere musicale popolare portoghese, e Di Giacomo interpreta magnificamente, in lingua originale, gli splendidi e molto malinconici canti tradizionali "Barco negro", "Foi deus", "Fado Portuguès", "Fado Malhoa" e "Fado menor". Per la successiva "Não é desgraça ser pobre (non c'è disgrazia a essere poveri)", cantata sempre in portoghese dal protagonista di questa antologia, il nostro è affiancato alla voce da Eugenio Finardi, che canta il testo in italiano. Il risultato è sopraffino, sebbene il confronto sia un po' impietoso verso una delle 2 parti in causa (indovinate quale), rimane uno splendido esempio di duetto tra grandi della musica alternativa italiana. Magnifica poesia la seguente "Il tuo stile" dei Têtes de Bois, che sembra fatta su misura per la voce di Di Giacomo, il quale la rende immortale con un interpretazione estremamente "emotiva", come pochi davvero sanno fare. Un tocco di humor: prog batte Masini anche sul fronte della parolaccia, qui si dice culo più volte che nella sua tristemente celebre "Vaffanculo", ed in questo caso è pura poesia, da lacrime agli occhi... Magnifica anche la seguente "Il sogno di Icaro", interpretata a due voci con Andrea Satta, vocalist sempre dei Têtes de Bois. Visto che di Tony Carnevale abbiamo già parlato sopra, veniamo all'inedita ed apparentemente contradditoria collaborazione con Piotta nel brano "Troppo poco", gradevole ma limitata ad un breve intermezzo. Penso che questa partecipazione sia stata poco più che un divertissment per un cantante che, comunque, dimostra un'apertura mentale eccezionale, non negandosi a collaborazioni con artisti molto diversi da lui e di generazioni successive. Di spocchia qui, amici, non ve n'è traccia, siamo di fronte ad un grande uomo. Pura poesia di nuovo nella magnifica interpretazione di "Scacchi ner cielo" dei Presi per caso, resa indimenticabile dalla voce magnifica di Big Francesco. Ci avviamo alla fine della raccolta con un brevissimo estratto, di un minuto, dalle prove di uno spettacolo teatrale dedicato a Cenerentola con Paolo Sentinelli ed una breve trasmissione seriale di una web-radio, "I Cinque Comandamenti", in cui Francesco Di Giacomo ci lascia in testamento alcuni preziosi consigli di vita...
La collezione nel suo insieme è su livelli altissimi, e come potrebbe non esserlo, vista l'immensità artistica di Francesco Di Giacomo e la qualità dei brani raccolti. Speriamo con il cuore di aver trovato un buon modo per dire "Ciao Francesco". Alla prossima, almeno qui sulla Stratosfera... Captain Robi
PS - Dimenticavo, occhio alla ghost track, brevissima ma davvero epica...
Il nostro viaggio musicale inizia nel lontano 1977, anno in cui il Banco appare nella parte musicale del brano "Brutta storia" dall'album "Cammina cammina" di Eduardo De Angelis. La parte vocale vede Francesco Di Giacomo duettare con De Crescenzo in un ottimo esempio di canzone cantautoriale italiana, ottimamente arrangiata e suonata. Con un salto di ben 18 anni arriviamo al 1995 ed alla collaborazione con Tony Carnevale nella bellissima "La vita che grida", title trak del suo album di quell'anno, inseribile nel filone del rock progressivo, nonostante qui le tastiere di Carnevale suonino già abbastanza eighties. Paradossalmente suonano molto più seventies in "The power of freedom" e "Where flowers can stay", pezzi provenienti dall'opera neo prog "Dreaming a human symphony" del 2009, sempre di Tony Carnevale, e che abbiamo inserito verso il fondo di questo primo CD. Francesco Di Giacomo è qui presente insieme ad altri e altre vocalist, purtroppo non meglio identificati. Qui poi il valore aggiunto è dato dalla chitarra di Rodolfo Maltese... Due parole circa Tony Carnevale, personaggio di alta levatura, dalla biografia sulla sua pagina ufficiale: "è ritenuto dalla critica specializzata "uno dei più importanti musicisti italiani di sempre": pianista, tastierista, compositore, arrangiatore, orchestratore, direttore di coro e direttore d’orchestra, direttore artistico, ha collaborato con grandi artisti e protagonisti del Progressive italiano, tra i quali Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese del Banco.", appunto!! Per quanto riguarda invece i due pezzi degli Indaco, "Tharros" e "Nel tempo", risalenti rispettivamente al 1997 ed al 1999, erano già stati pubblicati all'interno dei rispettivi album dagli amici bloggers George e Ya Hozna, ma due autentiche poesie sonore come queste non potevano certo mancare in questa raccolta. Naturalmente, alla voce in entrambi i pezzi, Big Francesco, ma che ve lo dico a fare... Una vera cavalcata di oltre sette minuti, nel più puro spirito progressivo, è la successiva "L'infedele" della Periferia del Mondo, magnifica band neo-prog del nuovo millennio. Il brano è del 2000 e proviene dall'album "In ogni luogo, in ogni tempo", ed è magnifico, riporta Di Giacomo ai primi anni 70 e piacerà parecchio ai puristi del prog italiano. Nel lungo (10 minuti) ed estremamente variegato pezzo successivo, della valorosissima band sarda "Kenze Neke", intitolato "Gridu de vittoria", il nostro si destreggia alla grande, cantando in duetto con il cantante ufficiale della band Renzo Saporito, nel difficilissimo genere musicale proposto dalla band, un hard rock serrato, a volte un po' punkeggiante, intervallato da musiche tradizionali sarde, da parti rappeggianti ed altre tendenti allo ska. Questo a testimonianza dell'estrema versatilità dell'immenso Francesco, Big davvero in tutti i sensi. Versatilità dimostrata, se ce ne fosse bisogno, dai successivi 6 pezzi, tutti provenienti dall'album a più voci "O Fado" del 2001, di Eugenio Finardi, Francesco Di Giacomo e Marco Poeta. L'album è dedicato all'omonimo genere musicale popolare portoghese, e Di Giacomo interpreta magnificamente, in lingua originale, gli splendidi e molto malinconici canti tradizionali "Barco negro", "Foi deus", "Fado Portuguès", "Fado Malhoa" e "Fado menor". Per la successiva "Não é desgraça ser pobre (non c'è disgrazia a essere poveri)", cantata sempre in portoghese dal protagonista di questa antologia, il nostro è affiancato alla voce da Eugenio Finardi, che canta il testo in italiano. Il risultato è sopraffino, sebbene il confronto sia un po' impietoso verso una delle 2 parti in causa (indovinate quale), rimane uno splendido esempio di duetto tra grandi della musica alternativa italiana. Magnifica poesia la seguente "Il tuo stile" dei Têtes de Bois, che sembra fatta su misura per la voce di Di Giacomo, il quale la rende immortale con un interpretazione estremamente "emotiva", come pochi davvero sanno fare. Un tocco di humor: prog batte Masini anche sul fronte della parolaccia, qui si dice culo più volte che nella sua tristemente celebre "Vaffanculo", ed in questo caso è pura poesia, da lacrime agli occhi... Magnifica anche la seguente "Il sogno di Icaro", interpretata a due voci con Andrea Satta, vocalist sempre dei Têtes de Bois. Visto che di Tony Carnevale abbiamo già parlato sopra, veniamo all'inedita ed apparentemente contradditoria collaborazione con Piotta nel brano "Troppo poco", gradevole ma limitata ad un breve intermezzo. Penso che questa partecipazione sia stata poco più che un divertissment per un cantante che, comunque, dimostra un'apertura mentale eccezionale, non negandosi a collaborazioni con artisti molto diversi da lui e di generazioni successive. Di spocchia qui, amici, non ve n'è traccia, siamo di fronte ad un grande uomo. Pura poesia di nuovo nella magnifica interpretazione di "Scacchi ner cielo" dei Presi per caso, resa indimenticabile dalla voce magnifica di Big Francesco. Ci avviamo alla fine della raccolta con un brevissimo estratto, di un minuto, dalle prove di uno spettacolo teatrale dedicato a Cenerentola con Paolo Sentinelli ed una breve trasmissione seriale di una web-radio, "I Cinque Comandamenti", in cui Francesco Di Giacomo ci lascia in testamento alcuni preziosi consigli di vita...
La collezione nel suo insieme è su livelli altissimi, e come potrebbe non esserlo, vista l'immensità artistica di Francesco Di Giacomo e la qualità dei brani raccolti. Speriamo con il cuore di aver trovato un buon modo per dire "Ciao Francesco". Alla prossima, almeno qui sulla Stratosfera... Captain Robi
PS - Dimenticavo, occhio alla ghost track, brevissima ma davvero epica...
DISCO 2 - LIVE WITH FRIENDS
01 - Mia Martini, Anna Oxa, Francesco Di Giacomo - I vecchi (TV 82)
02 - Francesco Di Giacomo & Rodolfo Maltese - R.I.P. - Napoli 2001
03 - Francesco Di Giacomo - Imagine - 2002
04 - Francesco Di Giacomo alla Notte della Taranta 2004
05 - Dolcenera e Francesco Di Giacomo - Dolcenere - da Le Nuvole 2005
06 - Francesco Di Giacomo e Morgan - Bocca di Rosa - Cagliari 2005
07 - Têtes de Bois e F. Di Giacomo - Speech/E mi viene da pensare - Barile 2009
08 - Têtes de Bois e Francesco Di Giacomo - Non mi rompete - Barile 2009
09 - Mario Fasciano e Francesco Di Giacomo - Unknown - Salerno 2011
10 - Le Orme e Francesco di Giacomo - Sguardo verso il cielo - Labico 2011
11 - Francesco Di Giacomo e Effemme La crisi - Roma 2012
12 - Locanda delle Fate + Francesco Di Giacomo - RIP - Roma 2012
013 - Nu Indaco (Feat. F. Di Giacomo e R. Maltese) - 2013
02 - Francesco Di Giacomo & Rodolfo Maltese - R.I.P. - Napoli 2001
03 - Francesco Di Giacomo - Imagine - 2002
04 - Francesco Di Giacomo alla Notte della Taranta 2004
05 - Dolcenera e Francesco Di Giacomo - Dolcenere - da Le Nuvole 2005
06 - Francesco Di Giacomo e Morgan - Bocca di Rosa - Cagliari 2005
07 - Têtes de Bois e F. Di Giacomo - Speech/E mi viene da pensare - Barile 2009
08 - Têtes de Bois e Francesco Di Giacomo - Non mi rompete - Barile 2009
09 - Mario Fasciano e Francesco Di Giacomo - Unknown - Salerno 2011
10 - Le Orme e Francesco di Giacomo - Sguardo verso il cielo - Labico 2011
11 - Francesco Di Giacomo e Effemme La crisi - Roma 2012
12 - Locanda delle Fate + Francesco Di Giacomo - RIP - Roma 2012
013 - Nu Indaco (Feat. F. Di Giacomo e R. Maltese) - 2013
Apporto il mio modesto contributo al monumentale lavoro di ricostruzione storico-musicale della carriera "solista" di Francesco Di Giacomo, ad opera del nostro Stratosferico Captain. Difficile aggiungere ancora commenti e considerazioni dopo quanto scritto, in modo assolutamente encomiabile, nella prima parte. Voglio essere breve, iniziando col dire che la dimensione che ho sempre preferito da parte di Big Francesco è quella live, non solo in virtù della sua voce, praticamente unica nel panorama musicale nazionale e non solo, ma anche per la sua forte presenza scenica e la carica di umanità e simpatia che lo hanno contraddistinto da sempre sui palcoscenici di mezzo mondo.
E mi viene da pensare...che quando sentii il Banco del Mutuo Soccorso per la prima volta dal vivo (se non ricordo male era fine 1972 o inizio 1973), la voce di Francesco non mi entusiasmò più di tanto, così come mi stupì non poco la sua dirompente presenza fisica, del tutto anomala, in un periodo dove imperavano pantaloni a zampa di elefante con bozzo in bella evidenza e magliette attillatissime. Sostanza e non immagine: un binomio che lo ha accompagnato nel corso degli anni e della sua carriera musicale. Beh, nel breve tempo mi sono ricreduto e sono diventato uno dei suoi più fervidi ammiratori. Va da sé che il suo particolare timbro vocale è sempre stato apprezzato (e anche un po' invidiato) da molti gruppi e musicisti, che lo hanno voluto con loro, qualora possibile, in veste di ospite d'eccellenza. L'eclettismo di Francesco, nell'interpretare generi molto diversi fra di loro e la malleabilità della sua voce ne hanno fatto un'icona musicale e un valore aggiunto alle performance live di molti musicisti, orgogliosi di avere sul palco, al loro fianco, il grande Francesco di Giacomo. La carrellata di brani live presenti in questo secondo CD, assolutamente non esaustiva ma esemplificativa delle sue immense capacità vocali, inizia nel 1982, con un brano interpretato con Anna Oxa e Mia Martini, "I vecchi", cover di un successo di Claudio Baglioni. Dalla canzone melodica alle interpretazioni dei brani di De André, dalle performance con gli Indaco ai duetti con Le Orme, passando attraverso la rivisitazione di brani storici del Banco con i Tetes de Bois e la Locanda delle Fate: questo è quanto vi offre questo disco, un piccolo acquarello musicale che ben dipinge la duttilità vocale di Francesco di Giacomo in una serie di splendide performance. Siamo certi che lo apprezzerete. George
"Non piangete, perché io sono nato, nato libero, libero"
Un lavoro certosino costruito con sensibilità, amore e competenza. Grazie!
RispondiEliminaSono anni che seguo questo blog, ma il post di oggi merita da solo un grande grande GRAZIEEEEE!!!
RispondiEliminaSiete eccezionali
Marco Ska
Ciao, sono Nino da Benevento, è la prima volta che lascio commenti sul tuo bellissimo blog. Volevo dirti che la bonus track n.20 dell'album degli Alisei del 1979 si chiama : Ne vale la pena. Saluti, Nino.
RispondiEliminaGrazie ragazzi, devo dire di essere io stesso soddisfatto come raramente mi capita di questo post, e penso ci sia ben rappresentata l'immensità dell'artista. Come ho avuto occasione di dire al sodale George, che ha prontamente preparato un bellissimo commento fatto col cuore al CD live, Francescone se lo meritava!!!
RispondiEliminaP.S. - Piccolo quesito: chi mi dice qualcosa della ghost track? Al primo che risponde esattamente medaglia al valore stratosferico...
RispondiEliminaGrazie lavoro grandioso sul grande Francesco.Un'unico neo nel 1977 il pezzo era con Edoardo De Angelis.
RispondiEliminaHai ragione, caro anonimo, erroraccio, correggo la track list, e rifarò anche la copertina.
EliminaStrano che ti sia sfuggito il brano "Tamburi di notte", dal concept album "Guardie e ladri" di Giangilberto Monti, del 1983. Un progetto strano, che non ebbe seguito, in cui Giangilberto Monti canta solo in quattro canzoni. Il resto è cantato da Alberto Camerini, Roberto Colombo, Bernardo Lanzetti, Anna Oxa, Flavio Premoli e, appunto, Francesco Di Giacomo.
RispondiEliminaSi può ascoltare qui:
https://www.youtube.com/watch?v=gv6zQB1_DVU
Mannaggia a wikipedia, mi era sfuggita eccome. 2° erroraccio da correggere. Significa che ci lavorerò sù ancora un po' a sta compilation... A te, caro amico, dico complimenti per il ritrovamento e grazie mille della segnalazione, aggiungerò alla scaletta questo pezzo. Oltretutto colma il buco tra il 1977 del primo pezzo ed il 1995 del secondo... Ci dovrò lavorare su un po', mannaggia, ci tengo che questa compilation sia il più possibile completa...
EliminaPrego.
EliminaSpero che troverai una versione dall'audio migliore, quella presente sul mio canale non è granché.
se posso permettermi, c'è anche un video molto bello di "per un amico in più" di riccardo cocciante in collaborazione con il banco e francesco di giacomo.
RispondiEliminasaluti
Non solo puoi permetterti, ma sono benvenuti tutti i contributi per fare una versione definitiva di questa collection. Grazie
RispondiEliminaC'è anche il brano collettivo "Volare" cantato da tanti artisti italiani, tra cui Di Giacomo. https://www.youtube.com/watch?v=OaRegp8gKI8
EliminaSemplicemente un GRAZIE a tutti voi di Verso la Stratosfera
RispondiElimina