sabato 2 agosto 2014

Le antologie della Stratosfera vol. 10 - The Rokes: Complete works part 3

Si conclude con questo post il lungo lavoro di ricerca e di raccolta di quella che è stata la lunga e articolata produzione musicale dei Rokes, insomma l'opera omnia del quartetto inglese, naturalizzato italiano, che ho voluto proporre agli amici della Stratosfera. Un lavoro un po' enciclopedico che si è sviluppato nell'arco di tre puntate. Se nelle prime due abbiamo raccolto l'intera discografia a 45 e a 33 giri, incluso l'album live, questa è la volta delle rarità. E ce ne sono veramente tante, alcune assolutamente interessanti, altre - è il caso di precisarlo - solo a beneficio dei fans più sfegatati (vedasi la sezione conclusiva "for fans only"). Alcune tracce vengono proposte più volte. L'ho fatto solo per completezza. Decidete voi quali download effettuare.

Singoli per il mercato estero e rarità

01. Let's live for today - side A, 1967 (UK)
02. Ride on - side B, 1967 (UK)
03. Hold my hand - side A, 1967 (UK)
04. Regency Sue - side B, 1967 (UK)
05. When the wind arises - side A, 1968 (UK)
06. The works of Bartholomew - side B, 1968 (UK)


Apriamo il post con la produzione discografica a 45 giri destinata al mercato estero, in questo caso a quello inglese. When the wind arises è una potente versione de Il vento di Mogol-Battisti (portata al successo dai Dik Dik), tra i brani migliori incisi dai Rokes. Il retro altro non è che la versione in inglese della melensa Le opere di Bartolomeo. Da notare che un singolo con Let's live for today sul lato A e I'll change my papers sul lato B venne pubblicato nel 1967 in Australia. I'll change my papers (Che mondo strano), brano piuttosto raro, è stato pubblicato nel 2003 su un EP distribuito solo in Francia (che fa parte della mia collezione e che trovate più avanti nella versione completa con 4 brani). Un discorso a parte merita Let's live for today (meglio conosciuta nella versione in italiano dal titolo Piangi con me). Composta da Shel Shapiro, Piangi con me era un inno all'amore e all'individualismo e, visto il suo potenziale, i Rokes decisero di realizzarne una versione in inglese, molto più efficace e con testi completamente rimaneggiati. Stranamente però il successo, per cause ancora poco chiare, lo ottenne sul mercato americano la versione dei Grass Roots, con arrangiamenti molto simili a quella dei Rokes. Contemporaneamente anche gli inglesi Living Daylights ne incisero una loro versione. Insomma, un gran pasticcio che penalizzò non poco il vero autore del brano. Per un approfondimento della vicenda vi rimando a questo articolo.
 
Le tre bonus tracks raccolgono la versione dei Living Daylights, quella dei Grass Roots e una incredibile cover in giapponese che ho scovato sul web, dal titolo originale Kyo Wo Ikyo, ad opera dei Tempters, un quartetto beat nipponico. Tutte e quattro le versioni di Lets' live for today vennero pubblicate nel 1967.

"Let's live for today" bonus tracks

07. Let's live for today (Living Daylights version - single, 1967)
08. Let's live for today (Grass Roots version - single, 1967)
09. Kyo Wo Ikyo - Japanese version of  Let's live for today (The Tempters - single, 1967)

Rarità a 45 giri

10. I would give the world - single, side A, 1966 (sul lato B appare il brano Captain James Harrod dei Widers Brothers). Singolo promozionale abbinato alla campagna della Fiat 130, tratto dal documentario Cinefiat "La natura, la pazienza e il sogno nelle immagini della Fiat 130 (a proposito, ve la ricordate?)


Ed ecco la mitica FIAT 130, il sogno di tutti gli Italiani sul finire degli anni '60...


11. La mia ispirazione (come Les & Kim) - singolo, lato A, 1966
12. Unchained melody (come Les & Kim) - singolo, lato B, 1966

13. Roll over Beethoven - singolo, lato A
(registrato nel 1964 e pubblicato dalla rivista "Raro!" nel 1988)
14. Talking about you (I'm talking about you) - singolo, lato B
(registrato nel 1964 e pubblicato dalla rivista "Raro!" nel 1988)

La copertina del 45 giri La mia ispirazione / Unchained Melody pone esplicitamente un interrogativo: "Les & Kim chi sono?". Risposta: sono due  Rokes, ovvero Shel Shapiro e Mike Shepstone sotto pseudonimo, per questo estemporaneo singolo pubblicato nel 1966. I due brani del 45 giri allegato al mensile "Raro!" (due cover di Chuck Berry risalenti al primo periodo dei Rokes e fino ad allora inediti) sono stati anche pubblicati nel 1988 nella raccolta "The Rokes Anthology".

Link 1 


Let's live for today - French EP, 2003


01. Let's live fot today
02. Ride on
03. I'll change my papers
04. Take a look

Link 2

The Rokes - "Lets live for today: The Rokes in English 
1966-68"
(pubblicato nel 2008)


01. Let's Live For Today
02. No No No
03. Telegram For Miss Marigold
04. Ride On
05. Put The Pen Down
06. The Works Of Bartholomew
07. Regency Sue
08. I Would Give The World
09. When The Wind Arises
10. Hold My Hand
1. A Thing Like That
12. Ripe Apples
13. Stop And Watch The Children Play
14. When You Are Gone
15. Somewhere
16. Passing Through Grey

front cover alternativa

Bellissimo album che raccoglie tutti i brani incisi dai Rokes in inglese nel periodo 1966-1968. Le 16 tracce sono già edite su altri dischi, ad eccezione di Passing Through Grey, versione alternativa con testi differenti della sempreverde Let's live for today.

Link 3

The Rokes live anni '60


01. Che colpa abbiamo noi - 5° Cantagiro 1966
02. Che mondo strano & Let's live for today - da "Beat Beat Beat", Rai TV, 1967
03. Le opere di Bartolomeo - Festival di Sanremo 1968
04. Lascia l'ultimo ballo per me - live 1968
05. 28 giugno - "Senza Rete", RAI TV, 1969
06. 28 giugno - 8° Cantagiro 1969

I Rokes presero parte a due edizioni del Cantagiro, nel 1966 e 1969, oltre a svariate trasmissioni televisive. Ho raccolto quanto pubblicato sul web. Particolarmente accattivante è la versione live di 28 giugno, proposta al Cantagiro 1969, con l'assolo di chitarra da parte di Johnny Charlton.

Link 4

Ultime amenità...

The Rokes & Rita Pavone

01. San Francesco - lato B del singolo L'amore mio, 1964 (Rita Pavone è accompagnata dai Rokes)
02. San Francesco - alternate version - 1964 - inedito

03. Malvagità (I Rokes accompagnano Totò nel film "Rita la figlia americana") - 1965


...For fans only

04. Carosello 1964 - pubblicità dei gelati Algida (The Rokes con Anna Maria Rizzo)
05. Senza la merenda si fa brutta la faccenda - da "Non cantare, spara" - 1968
06. Senza un buon tamburo meglio mettersi al sicuro - da "Non cantare, spara" - 1968


Ricordiamo che nel 1964 i Rokes vennero scoperti da Teddy Reno, marito di Rita Pavone, che divenne anche loro produttore. Fecero un breve tour come gruppo di accompagnamento della cantante torinese e apparirono - sempre come accompagnatori - sul lato B del 45 giri della Pavone L'amore mio. Il brano era San Francesco, del quale esiste anche una take alternativa. Sempre nel 1964 I Rokes vengono scritturati per la pubblicità dei gelati Algida su Carosello, aumentando la loro popolarità e la fama, grazie anche al celebre slogan "Posso dire una parola? C'è un Algida laggiù che mi fa gola".

Raggiunta nel 1965 la notorietà, girano alcune pellicole tra le quali spicca "Rita, la figlia americana" di Piero Vivarelli. Il film, del genere "musicarello", vede tra i protagonisti Rita Pavone e Totò, oltre ai quattro Rokes. Questi ultimi presentano numerosi brani (nessuno di questi dal vivo) tra i quali Take a Look, No, no, no, Grazie a te (versione italiana di I'm Alive degli Hollies) e The Wind Will Carry Them By. L'unico inedito è Malvagità, brano cantato (si fa per dire) da Totò accompagnato dai Rokes.


Nel 1968 recitano nella commedia musicale di Leo Chiosso e Tata Giacobetti (per la regia di Daniele D'Anza) "Non cantare, spara", parodia western per la Rai insieme al Quartetto Cetra. I Rokes interpretano la parte di una tribù di pellerossa Cherokee e cantano nelle varie puntate alcune canzoni (con musica identica ma testo cambiato): Senza la merenda si fa brutta la faccenda, Senza il talismano non si attacca il messicano, Senza un buon tamburo meglio mettersi al sicuro, Se nessuno appare è il momento di attaccare e il ritornello "Siamo Cherokee, ma dritti come pochi". Ho ritenuto più che sufficiente postare un paio di queste tracce (che si aprono con i dialoghi).

Shel Shapiro nel 1968 nei panni del grande capo Cherokee
Link 5

Si conclude così la lunga maratona attraverso la vasta produzione musicale dei Rokes, durata tre puntate. Credo proprio di non avere dimenticato nulla. Semmai ditemi voi se qualcosa è rimasto confinato in un cassetto. Buon ascolto e ricordatevi che i vostri commenti e pareri sono sempre ben accetti.

Post by George



Postfazione del Capitano

Mi permetto di aggiungere due note alla terza parte di questa documentatissima e completa raccolta dedicata ai Rokes, frutto del lavoro sempre ad altissimo livello dell'amico George. Quale miglior modo che questi 5 cd per augurare buone vacanze a tutti? La stratosfera, come ogni anno, va in vacanza, ci si rivede a settembre, statemi bene....


5 commenti:

  1. http://cverdier.blogspot.it/2009/03/rokes-in-inglese.html

    non mi pare una cosa molto originale quello che ha fatto. Che ne dice?

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  2. Quando sono in biblioteca qui al carcere di Opera, mi scarico le cose che Lei mette a disposizione di tutti. Io La ringrazio perchè questa musica è per me un piccolo grandissimo regalo che mi aiuta tanto a passare la notte che qui dentro non ha ancora smesso si farmi paura. Mi scusi se non mi firmo.

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    1. Caro amico, il più bel regalo ce lo fai tu con questo commento: sicuramente l'amico George, autore di questo post, sarà molto felice di leggere queste tue parole al suo rientro dalle ferie. Sapere che il nostro lavoro di blogger riesce ad esserti di sollievo, in un momento difficile della tua vita, ci gratifica enormemente ed è davvero una grossa spinta ad andare avanti con il nostro blog. Il tuo commento ti nobilita (scusa se ti do del tu), ti auguro il meglio che si può per il futuro, e grazie...

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  3. Rispondo a Verdier il Vampiro, circa l'originalità o meno del post sui Rokes. E' vero che nel 2009 (cioè ben 5 anni fa) sul suo sito era stato postato il disco in inglese, come è altrettanto vero che noi abbiamo realizzato l'upload con l'intento di condividerlo con TUTTI i frequentatori del nostro blog. Sono certo, infine, che non le sarà sfuggito che si tratta della terza e ultima parte di un lungo e articolato post che ha raccolto l'opera omnia dei Rokes. Di conseguenza, anche il 33 giri in inglese, peraltro piuttosto diffuso sul web, non poteva mancare. Mi sembra proprio di non avere tolto nulla a nessuno. Buon lavoro.

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  4. Leggo con immenso piacere il commento dell'amico che ci scrive dal carcere di Opera e condivido per filo e per segno quanto scritto dall'amico Captain. Se anche questi post possono rappresentare un piccolo sollievo, non mancheremo di pensare anche a te quando ci appresteremo a postare qualche buon disco o qualche concerto live. Se c'è qualcosa in particolare che ti interessa, faccelo sapere. Rimaniamo in contatto.

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