mercoledì 25 marzo 2015

Fratelli La Bionda - 1972 - Fratelli LA BIONDA s.r.l.


TRACKLIST :

1 - Improvvisamente verso le due del mattino (Live Adesso Musica)
2 - Il primo giorno dell'anno
3 - La diligenza
4 - Che dispiacere questa città
5 - Il coniglio rosa
6 - Al Nord
7 - Io e Zaffaroni
8 - Stills
9 - Devo andare
10 - Rag
11 - Al mercato dei fiori
12 - Il primo giorno dell'anno - ripresa

 Già so che gli amici della Stratosfera, perlomeno chi non conosce o non ha almeno mai sentito parlare di questo lavoro, penserà : “Oddio, Francone è impazzito!!!” , “…e cosa ci proporrà ora? 1,2,3,4 ….Gimme some more, o forse I wanna be your lover o ancora One for you, One for me?”   E sì, perché i due fratelli Carmelo, di tre anni più grande di Michelangelo, originari della provincia di Catania, ebbero un notevole successo nella disco music di metà anni 70 fino a metà anni 80, oserei dire a livello mondiale. Eppure, come molti altri artisti di quel periodo, ben diversi furono gli esordi, fatto non raro in quegli anni : già ho avuto modo di pubblicare per quanto riguarda Riccardo Zappa l’album Aulelha & Zappa, e che dire della sofisticata Grazia Di Michele che come opera prima diede alla luce un album barricadero quale Clichè, e vogliamo parlare di Enzo Gentile che di Gianni Togni scrisse : “… il suo In una simile circostanza fa ben sperare in questo cantautore come promessa per una nuova Resistenza”...

E così nel 1972 i Fratelli La bionda, lasciata la natia Sicilia, lavorano come turnisti con Mia Martini, Ricchi e Poveri, Ornella Vanoni e soprattutto Bruno Lauzi, che scrive i testi del loro primo lavoro : Fratelli LA BIONDA s.r.l., pubblicato dalla Ricordi, circondandosi di quotatissimi turnisti quali Dario Baldàn (quello di “Baldàn Baldàn Baldàn” di Lucio Battisti nell’album Amore non amore, ovvero Dario Baldàn Bembo), Andy Surdi, Ellade Bandini, Gigi Cappellotto ed altri tra i quali potremmo trovare un certo Eugenio Finardi all’armonica. L’anno successivo i Fratelli La Bionda renderanno la cortesia al cantautore genovese (Lauzi) partecipando con le loro chitarre acustiche all’album : “Simon”, lavoro improntato totalmente alla coverizzazione di brani del grande cantautore statunitense e già pubblicato nel mondo della Stratosfera nel capitolo dedicato a Simon & Garfunkel.

 Il genere precorre assolutamente, in quanto più giovane di due anni, l’Aulelha & Zappa di cui sopra, ovvero una West Coast tutta italiana, nella quale i testi di Bruno Lauzi (appunto in italiano) sono intrisi di un senso di malinconia e talora di non facile convivenza in una Milano che da un lato tanto dà, ma altrettanto toglie con la difficoltà di integrazione per chi arriva da così lontano (Che dispiacere questa città, Al Nord, Devo andare), raccontando anche del non facile lavoro (Io e Zaffaroni e Al mercato dei fiori).  Si staccano da questi temi due lavori solo strumentali (Stills ed il ragtime Rag), che mi hanno ricordato e non poco il più famoso quartetto americano C.S.N. & Y., sarà un caso che uno dei due brani si intitoli appunto Stills????   Il brano La diligenza merita qualche considerazione a parte : a fronte di un brano che ricorda i futuri Pueblo, ben orchestrato e con liriche assolutamente godibili, fu il loro primo lavoro non a caso presentato in acustico con le due sole chitarre al Festival di Avanguardie e Nuove Tendenze sempre del 1972, festival del quale esistono ampi stralci ed immagini da parte della RAI, con uno speciale presentato da Renzo Arbore (con Jumbo, Circus 2000, Banco e molti altri, facilmente reperibile in rete). E allora perché non postarlo come bonus track? Non so se i due fossero emozionati, fuori forma o addirittura ubriachi, ma è uncontinuo steccare (soprattutto vocalmente) a fronte di sorrisini quasi irritanti. No ! Preferisco lasciare solo la versione discografica, almeno questa curata.

 Ultima nota per la copertina : benedetti anni 70 nei quali l’immaginazione e la fantasia la facevano da padrone !!! Bellissimo album gatefold in cartone rugoso, con la famosa buccia d’arancia, con all’interno testi, credit e belle foto color seppia. Ma è il fronte cover che presenta una foto sempre seppia in compagnia dello scimpanzé mascotte, foto che può essere estratta dai quattro fori lasciando il titolo dell’album in bella vista. Temo di aver fatto molta confusione, probabilmente è più facile da vedere che da descrivere, ma credetemi, una bellissima realizzazione!!!   Dopo questo album i due fratelli nel 1973 pubblicano un 45 giri molto easy : Chi (è più solo di così) – Fragole e nostalgia, per poi volare a Londra negli Studi della Apple e pubblicare nel 1974 l’LP : “Ogni volta che tu te ne vai”, very very very easy, nulla a che fare col lavoro precedente, ma soprattutto trampolino di lancio per la loro nuova carriera pregna di successi planetari.

 Non mi resta che salutarVi sperando apprezziate questo lavoro e lasciandoVi col mio solito augurio di buona salute a tutti. Frank-One

P.S. Vi prego di perdonare il friccichio degli ultimi secondi dell’ultimo brano, credo che comunque non infici la globalità del lavoro stesso.

Post P.S. by Captain - Me ne sono accorto solo dopo aver confezionato il post, fatto l'upload del file e postato il tutto, il primo brano è di Alulehia & Zappa ed è la bonus track già postata recentemente in coda all'omonimo album... Un'intro gradevole comunque all'odierno ascolto. Grazie Frank-One, anche per i testi, ottimi davvero.


Post by Frank-One, layout by Captain

5 commenti:

  1. Μεγάλε είσαι ο καλύτερος.Εχεις βάλει καταπληκτικά πράγματα στο blog σου.
    Απορώ που τα έχεις βρει όλα αυτά τα απίστευτης σπανιότητας vinyls.
    Σου εύχομαι νάσαι καλά και να μας φτιάχνεις πάντα με ωραία βινύλια.
    Φόρτσα ΠΑΟ ΜΠΟΥΜΠΛΗΣ.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Γεια σας Pao , έχω σπουδάσει αρχαία ελληνικά , ώστε να μπορώ να διαβάσω το σχόλιό σας , αλλά έχω να με βοηθήσει να το μεταφράσει με το Google Transleter . Ευχαριστώ για τα ωραία λόγια , ελπίζουμε να είναι σε θέση να δώσει καλή ικανοποίηση ακόμα . Ευτυχισμένη ζωή , Φρανκ -One

      Elimina
  2. lo mejor para todos ustedes. Muchas gracias

    RispondiElimina
  3. Disco gradevole e ben suonato

    Michele D'Alvano

    RispondiElimina