sabato 25 agosto 2018

Claudio Lolli - 1977 - Disoccupate le strade dai sogni + bonus CD - Bootleg "Live in Caserta, 8 maggio 1978"


Ripubblichiamo questo post del 24 aprile per ricordare con affetto il grande Claudio Lolli, scomparso purtroppo il 17 agosto di quest'anno, con la stratosfera ancora in vacanza. R.I.P. Claudio

Claudio Lolli - 1977 - Disoccupate le strade dei sogni


TRACKLIST:

01. Alba meccanica
02. Incubo numero zero
03. La Socialdemocrazia
04. Analfabetizzazione
05. Attenzione
06. Canzone dell'amore e della precarietà
07. Canzone scritta sul muro
08. Autobiografia industriale
09. Da zero e dintorni
10. I giornali di marzo


FORMAZIONE:

Claudio Lolli - voce, chitarra
Piergiorgio Bonafé - sax soprano, sax tenore, flauto
Marcello Castellana - tastiere
Roberto Costa - trombone, basso elettrico
Bruno Mariani - chitarra elettrica, chitarra acustica e 12 corde
Adriano Pedini - batteria, percussioni


Era da tempo che volevo postare un lavoro di Claudio Lolli. Il ritrovamento di un suo concerto del lontano 1978 è stato la molla per pubblicare questo disco datato 1977, quinto album in ordine cronologico del cantautore bolognese. Parlare di Claudio Lolli significa parlare di canzone politica, significa ritornare a quel periodo oscuro degli anni di piombo, della lotta di classe, delle stragi, insomma quegli anni '70 che nel bene e nel male furono la colonna sonora della vita di molti di noi, chi ancora studente, chi già impegnato nel mondo del lavoro. Claudio Lolli, classe 1950, formatosi musicalmente e politicamente a Bologna (suonava anche lui nella celebre "Osteria delle Dame" al fianco di Francesco Guccini), dedicò tutti i suoi album degli anni '70 alla canzone politica e alla crisi dell'uomo  tant'è che venne accostato alla corrente dell'esistenzialismo.  "Disoccupate le strade dai sogni" è un album musicalmente difficile che - anche a seguito di una cattiva distribuzione - non ebbe il successo di quelli precedenti, specie se paragonato a "Ho visto anche degli zingari felici", dato alle stampe nel 1976. Il disco è essenzialmente dedicato ai fatti di Bologna dell'11 marzo 1977 dove, a seguito di scontri tra forze di polizia e militanti della sinistra extraparlamentare, venne ucciso lo studente Francesco Lorusso. Brani come Incubo numero zero, La socialdemocrazia e I giornali di marzo (con i testi ripresi dai quotidiani dell'epoca) sono carichi di tensione e di drammaticità. 

«Gli uomini sono scesi a terra già in assetto da campagna,
 prudenza delle forze dello Stato,
 hanno replicato con lanci a ripetizione di candelotti lacrimogeni,
 è stato centrato alla schiena cadendo immediatamente»
 (da I giornali di marzo)


Il disco venne registrato nel mese di maggio negli studi "Ricordi" di Milano. I musicisti che parteciparono alla registrazione furono i componenti del gruppo prog bolognese Orchestra Njervudarov (già postati sulla Stratosfera). Qualche anno dopo Claudio Lolli reincise in nuove versioni alcune canzoni di questo disco: Incubo numero zero in "Nove pezzi facili" (1992), Analfabetizzazione e Canzone dell'amore o della precarietà in "Dalla parte del torto" (2000). Analfabetizzazione è stata anche inserita in una versione acustica nell'album dal vivo "La terra, la luna e l'abbondanza" del 2002. Claudio Lolli, tuttora attivo, continua a tenere concerti in giro per l'Italia. Il suo ultimo disco, "Lovesongs", risale al 2009.


Bonus CD - Bootleg: live in Caserta, 8 maggio 1978


TRACKLIST:

01. Alba meccanica
02. Incubo numero zero
03. La Socialdemocrazia
04. Analfabetizzazione
05. Attenzione
06. Canzone dell’amore o della precarietà
07. I giornali di marzo
08. Ho visto anche degli zingari felici
09. Piazza, bella piazza
10. Anna di Francia
11. Ho visto anche degli zingari felici (conclusione) 



Tanto per non smentire il suo impegno politico e le sue simpatie per la sinistra extraparlamentare, ecco un bel concerto live registrato al Palazzetto dello Sport di Caserta, l'8 maggio 1978. L'occasione era una manifestazione spettacolo organizzata da Lotta Continua contro le carceri speciali. Nella prima parte del concerto (qui diviso in due file) viene riproposto in larga parte il disco "Disoccupate le strade dai sogni", mentre gli ultimi 20 minuti racchiudono quattro brani da "Ho visto anche degli zingari felici". La qualità della registrazione è più che dignitosa. Non vi sono indicazioni sui musicisti che accompagnano Claudio Lolli nel concerto, ma potrebbero essere benissimo i componenti dell'Orchestra Njervudarov.


Link Disoccupate le strade dai sogni
Link Live in Caserta 1978

Post by George

18 commenti:

  1. Bisognerebbe farti un monumento. "Disoccupate le strade dai sogni" è uno dei dischi più coraggiosi e innovativi di Lolli, con perle di poesia pura come "Analfabetizzazione" e "Da zero e dintorni". Ma il Live in Caserta è un regalo ciclopico. GRAZIE!!!!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. beh, che dire? grazìe per questo commento. Senza dubbio commenti di questo genere sono uno stimolo importante per proseguire nel nostro lavoro.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Posso solo accodarmi al commento di Barabbovich. L'album in sè è molto bello, non di facile reperibilità accompagnato da note degne di un grande intenditore. Ma il live......non ho parole. Grande George !!! Frank-One

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  5. Post superlativo, caro super-George, con l'estasiante delizia del live. Sono un grande appassionato di Claudio e non potevi farmi regalo migliore.

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  6. Post superlativo, caro super-George, con l'estasiante delizia del live. Sono un grande appassionato di Claudio e non potevi farmi regalo migliore.

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  7. Grande lavoro, grazie da parte di tutta l'associazione "Aspettando Godot - Storica e Nuova Canzone d'Autore"

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  8. Bellisssimo post per un grandissimo disco, a mio parere il migliore di Lolli, E poi... tutta la mia stima a un autore di cui non condividevo al 100% le scelte politiche ma davvero straordinario.

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  9. I testi non perdono mai la quotidianità di quegli anni. Colto e impegnato, è abile nel musicare i dubbi e le delusioni, evidenziando i timori della situazione politica attraverso un'analisi a volte ironica della società.
    Ne descive gli avvenimnti, evitando la narratività.
    Gli arrangiamnti sono superlativi, con accenni yddish, free jazz, sprazzi progressive. R.I.P. Zingaro Felice

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  10. Carissimo George, attendevo proprio un post riguardante Lolli. Ricordo come fosse ieri di quando ho partecipato ad un incontro dove presentava il libro ''La terra, la luna e l'abbondanza'' e gli ho posto qualche domanda relativamente al brano ''I giornali di marzo'' Quando passava dalle mie parti non mi perdevo mai un suo concerto. Il primo giorno di lavoro un mio collega mi prestò ''Ho visto anche degli zingari felici'' in vinile... Ho partecipato con entusiasmo al crowdfunding per l'album ''Il grande freddo''. Mi sembra ancora assurdo ed incredibile che sia volato in cielo troppo presto. Se avete altre sue chicche da inserire qui vi ringrazio immensamente sin d'ora.

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  11. Grazie, mi chiedevo perché ancora non ne parlaste, era un atto dovuto, in ricordo di una voce e di parole che ci han fatto crescere di molto tutti (per i piu giovincelli): Grazie, Claudio, e che la terra ti sia lieve. Sig..... Indomito.

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  12. grazie veramente grande il live......Purtroppo Claudio ci ha lasciato dopo un periodo di salute malferma.....mi aveva promesso che se si fosse ripreso sarebbe venuto ad incontrare i miei studenti.....sarà per un'altra vita
    ciao Claudio!

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  13. Grazie per il live. Ho avuto la fortuna di vederlo con il gruppo a una festa dell'unità fra gli zingari felici e questo disoccupate le strade. ho il disco e di tanto in tanto me lo ascolto ancora. e l'ho rivisto sempre a una festa dell'unità pochi anni fa accompagnato da capodacqua.

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  14. "Disoccupate le strade dai sogni, ed arruolatevi nella polizia, ci sarà bisogno di partecipare, ed è questo il modo, al nostro progetto di democrazia".
    Grazie Claudio.

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  15. Incredibile: seguendo il tuo blog, che ho scoperto da poco, mi tornano in mente cose che credevo dimenticate. Mi fa tornare indietro ad un'epoca bella e brutta ma, comunque, alla mia gioventù, ai miei (passati) ideali, alle mie frequentazioni (non tutte belle). Continua così!!!!!!!!

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  16. Disco straordinario, emozionante e musicalmente eccellente !

    Lolli è stato davvero uno dei più grandi cantautori italiani

    Notevolissimi anche i lavori precedenti Aspettando Godot, Un uomo in crisi, Canzoni di rabbia e Ho visto anche degli zingari felici, quest'ultimo per me il suo capolavoro !

    Michele D'Alvano

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  17. Incubo numero zero, Analfabetizzazione, Canzone scritta su un muro e Autobiografia industriale sono i miei brani preferiti di questo superbo disco

    Michele D'Alvano

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