TRACKLIST :
1 - Lucio Dalla - ABCDEFG (8:49)
2 - Lucio Dalla - Il colonnello (4:47)
3 - Francesco De Gregori - Dolce amore del Bahia (3:18)
4 - Maria Monti - E' fatto giorno (3:38)
5 - Luca Balbo - Luneddas (5:32)
6 - Maria Monti - Gli americani (5:26)
7 - Francesco De Gregori - Cercando un altro Egitto (4:24)
8 - Antonello Venditti - Il treno delle 7 (4:04)
9 - Lucio Dalla - Itaca (6:34)
10 - Lucio Dalla - L'operaio Gerolamo (3:32)
11 - Francesco De Gregori & Antonello Venditti - Buonanotte fratello (4:50)
12 - Antonello Venditti - A Cristo (6:16)
13 - Maria Monti - L'armatura (5:39)
14 - Antonello Venditti - Roma Capoccia (4:22)
15 - Lucio Dalla - Le parole incrociate (5:27)
Quando comprai, nella notte dei tempi, questo doppio vinile, per inciso pubblicato l’anno successivo a quello del Concerto, che si era tenuto come dice il titolo il 2 Settembre 1974, ovvero nel 1975, rimasi affascinato dalle versioni particolari dei brani presentati, dalla loro freschezza e soprattutto dalla loro vis polemica e di protesta. Rimasi ancora più sorpreso quando molti, ma davvero molti, anni dopo un noto critico musicale, ospite col sottoscritto della trasmissione Banda Larga a cura di Francesco Tragni e Marco Carini a Radio Popolare, mi rivelò di non conoscere affatto questo album, che solo ultimamente è stato inserito nelle discografie dei quattro artisti presenti, questo benché la BMG l’avesse ristampato in CD nel 2001 prelevandolo dai master dell’allora RCA.
E’ questo un concerto già di per se strano per la presenza inusuale ed inaspettata di Maria Monti, assieme a tre di quelli che potremmo definire padri (come dite? zii? Va bene, zii) del cantautorato italiano, ovvero Dalla, De Gregori e Venditti. Ed infatti la performance di Maria Monti si distacca totalmente da quella dei compagni di palco, con interpretazioni provocatorie e talora di non facile ascolto, tanto che quando Venditti, dopo che la stessa Monti aveva eseguito Gli Americani, annunciò di voler presentare un brano che avrebbe trattato appunto degli americani, ricevette mugugni e fischi di disapprovazione tanto da dover subito precisare : “Si, ma in modo diverso”. Gli altri due brani della Monti, E’ fatto giorno e L’armatura (anche quest’ultima di non facile presa) erano contenuti nell’interessante album del 1972 "Maria Monti e i contrautori", album che vedeva la collaborazione dell’ottimo chitarrista Luca Balbo (poi anche nel primo lavoro solista di Mauro Pagani), al quale venne concessa la possibilità di eseguire da solo un suo lavoro: Launeddas. Gli altri tre invece presentarono un campionario di brani, e di performances introduttive alle stesse, che difficilmente si sarebbero ritrovate nei concerti successivi, in particolar modo in quelli immortalati da incisioni dal vivo. E così Lucio Dalla in Itaca chiede l’aiuto del pubblico, pubblico che viene rimproverato (noi giovani diremmo “cazziato”) per la scarsa partecipazione. Lo stesso Dalla poi pontifica tanto da beccarsi la censura, il fatidico bip-bip.bip, quando parla di un omino tutto vestito di bianco che ogni mattina va in altalena (a proposito, voi a chi immaginate si riferisse?). Ma anche Il Colonnello e L'operaio Gerolamo hanno la loro bella dose di ironia e protesta. Stesso dicasi per De Gregori e Venditti, che accomuno non fosse altro per le loro comuni (mi si perdoni il gioco di parole) origini al Folk Studio di Roma e del loro primo album sempre in simbiosi, quel Theorius Campus foriero di successi che sarebbero arrivati in notevole quantità. Infatti ognuno chiede la collaborazione dell’altro in almeno un brano (bellissimo il controcanto di Venditti in Buonanotte fratello), addirittura lo stesso Venditti chiederà la collaborazione di entrambi in A Cristo, quella appunto che avrebbe parlato degli americani… ”ma in modo diverso”.
Ulteriore nota di merito, a parer mio, è il fatto che gli artisti non approfittarono dell’occasione di questo concerto per promuovere il loro ultimo lavoro, cosa che troppo sovente accadeva e tuttora accade, ma spaziarono nel loro repertorio di tutti gli anni precedenti, e così Dalla presentò ABCDEFG da "Terra di Gaibola" del 1970 fino a Le parole incrociate, non ancora pubblicato su "Anidride solforosa" del 1975, benché (come precisato precedentemente) il concerto in vinile uscì anche lui nel 1975. Venditti ovviamente mai avrebbe fatto mancare Roma Capoccia da "Theorius Campus" (1972) ma passando per "Le cose della vita" (Il treno delle 7 – 1973) arriva a "Quando verrà Natale" del 1974 con la già citata A Cristo. E pure De Gregori da "Alice non lo sa" prende Buonanotte fratello, per poi attingere a "F.De Gregori" del 1974 meglio conosciuto come “La Pecora” (per la sua immagine di copertina) con Cercando un altro Egitto e Dolce amore del Bahia.
Insomma, apprezzai molto questo doppio vinile a me sconosciuto, e procuratomi dal mio amico Ivano, tanto che i solchi alla lunga qualche problema l’avrebbero presentato, da qui l’ulteriore gioia nel trovare la ristampa in CD, che mi ha così permesso di darVi una qualità senza dubbio migliore, seppur priva dell’affascinante audio vintage che solo il vinile sa regalare...
Ultima annotazione, so che il qui presente lavoro non ha gli stessi stilemi di rarità quali molti altri lavori donati dai collaboratori della Stratosfera, ma vuole essere una…introduzione, un antipasto ad un altro lavoro molto simile, ma da quello che leggo molto più ambito e richiesto. “Altro dirti non vo”, ma un consiglio quello si… TENIAMOCI SENTITI. Buona salute a tutti FRANK-ONE
Post by Frank-One (head) and Captain (hand)
grazie, grazie. grazie.
RispondiEliminaDisco bello e importante dal punto di vista storico !
RispondiEliminaMichele D'Alvano