Ferro Battuto Live Donnafugata 2002 :
01 - Il cielo in una stanza
02 - Strani giorni
03 - Il cammino interminabile
04 - Shock in my town
05 - Il mantello e la spiga
06 - La canzone dell'amore perduto
07 - Ruby Tuesday
08 - La cura
09 - Bacterium
10 - E ti vengo a cercare
11 - La stagione dell'amore
12 - Nomadi
13 - Voglio vederti danzare
14 - L'era del cinghiale bianco
15 - Cuccuruccucu
16 - Stranizza d'amuri
17 - L'animale
18 - Gli uccelli
19 - Sarcofagia
20 - I treni di Tozeur
21 - Centro di gravità permanente
Il barone di Donnafugata era un uomo di spirito. Nel giardino del suo "castello" aveva costruito un facile labirinto dai muri bassi, una panchina per innamorati con piccoli getti d'acqua che dovevano risultare tutt'altro che spiacevoli durante la canicola, una piccola casupola da cui il curioso ospite vedeva sbucare e precipitargli addosso un manichino di paglia. I visitatori tutto questo lo sapevano, ne erano divertiti e ne ridevano nei pomeriggi afosi all'ombra della Coffe house. Qualcosa di simile nella sera del concerto del nostro eroe al Castello di Donnafugata. Il percorso musicale disegnato per l'occasione è labirintico nel suo passare da "Il cielo in una stanza" a "Strani giorni", dai passi di TAI CHI de "Il mantello e la spiga" a un ulteriore detto siculo prima de "Il cammino interminabile", ma il pubblico sa e segue tutto.
Chi si perde è l'architetto che nell'eseguire dopo 10 anni "Nomadi" ha bisogno della mappa, smarrisce la via e si ritrova nel coro degli ammiratori che il pezzo lo ricordano benissimo. E poi, visto che gli ospiti sanno che al Castello ci si diverte, entra tra gli applausi Sgalambro. "Sei un poeta!" "Sei un grande!" E Battiato che sottolinea tutti i complimenti e li ripete al professore e attacca coi vari BACTERIUM!
Battiato rinvigorito dall'accoglienza, non si risparmia. Non fa mancare nessuno dei successi e nel vedere (vederci) ballare, cantare, ridere non dispiace risentire ancora "Cuccurucucu", "Voglio vederti danzare", "La cura". E poi "E ti vengo a cercare" che ti entra sempre dentro, qualunque sia il contesto, anche "in questo secolo oramai all'inizio".
Insomma
grande festa, che sopperisce alle carenze tecnico - acustiche e
all'assenza (imprevista) degli archi che hanno penalizzato soprattutto
le cover e i brani più rarefatti. E' la classica cronaca di un trionfo
annunciato. Alla fine ci si risente sempre un pò nuovi, si ascoltano i
commenti, si scruta tra le facce. Si canta. Ancora una volta la "frevi
ci trasi nda l'ossa" e la sensazione puntuale si ripresenta. Un altro
concerto all'aperto e in notturna ci ha fatto prendere una bella
catarsi. Cough cough BACTERIUM!!!! :-))
All works by Antonio LM, posted by Captain
Grazie ad Antonio e al Capitano: un gran concerto. che ho ascoltato con immenso piacere, anche quando il maestro incespica su alcune strofe del brano Nomadi. Battiato l'ho incontrato alcuni anni fa alla presentazione di un suo film: ho lasciato libero il posto in prima fila e son corso a farmi fare un'autografo non appena l'ho visto sopraggiungere.
RispondiEliminaGracias Antonio eres tan precioso por compartir con nosotros esa grabación paula pitzalis
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