domenica 15 aprile 2018

Roberto Gatto - 2008 - Progressivamente: omaggio al Progressive Rock


TRACKLIST:

01. Watcher Of The Skies (Rutherford, Gabriel, Collins, Hackett, Banks) - 5:19
02. Matte Kudasai (Belew, Bruford, Fripp, Levin) - 6:37
03. Money (Waters) - 5:37
04. Episode One (Gatto) - 4:38
05. Sea Song (Wyatt) - 5:40
06. I Talk To The Wind (McDonald, Sinfield) - 5:37
07. Starting In The Middle Of The Day We Can Drink Our Politics Away
(MacRae, Wyatt) - 5:10
08. Progressivamente (Gatto) - 6:02
09. Trilogy (Lake, Emerson) - 10:04


MUSICISTI

Roberto Gatto - drums
Francesco Puglisi - bass, double bass
Roberto Cecchetto - electric guitar
Danilo Rea - piano, keyboards
Maurizio Giammarco - tenor saxophone, flute
Gianluca Petrella - trombone (tracks 2 to 5, 8)
Fabrizio Bosso - trumpet, flugelhorn (tracks 1, 6, 7, 9)
John De Leo - vocals (tracks 4, 5)


Roberto Gatto non necessita di grandi presentazioni. Batterista, romano di nascita, esordisce nel 1975 con il Trio di Roma insieme a Danilo Rea ed Enzo Pieropaoli, per poi collaborare con nomi prestigiosi tra i quali Mina, Lucio Dalla, Pino Daniele, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Ivano Fossati, Riccardo Cocciante, Teresa De Sio, Gilberto Gil, Ennio Morricone. In ambito più strettamente jazzistico vanno citati i suoi lavori con alcuni nomi del calibro di Luca Flores, George Coleman, Enrico Pieranunzi, Lanfranco Malaguti, Chet Baker, John Scofield, John Abercrombie, Billy Cobham, Richard Galliano, Joe Zawinul, Pat Metheny. Ha inoltre ricevuto vari riconoscimenti come miglior batterista italiano, nel 1983 dal mensile "Fare musica", nel 1991 e nel 1992 da "Guitar club", e nel 1993 dalla rivista "Percussioni".  Sempre nel 1993 suona con il Perigeo nella reunion del gruppo a Umbria Jazz. Nel 1997 il direttore Laurent Cugny della francese Orchestre National de Jazz lo chiama per un tour in Francia ed alcune date in Italia. Ultimamente si dedica all'attività solistica e suona spesso con la formazione del trombettista Enrico Rava (fonte Wikipedia).


La scelta di Roberto Gatto di rendere omaggio ai grandi artisti del progressive rock internazionale e di reinterpretare in chiave jazzistica i loro brani è sicuramente coraggiosa, una "prova d'amore" come si legge nelle note di copertina. Dopo aver avere ascoltato un paio di volte il CD, devo dire che il risultato supera qualunque aspettativa, Il quintetto che accompagna Roberto Gatto è composto da professionisti di notevole spessore (Danilo Rea in particolare) e i suoni che escono dai solchi del disco sono di grande bellezza. Sottolineo l'originalità delle delle rivisitazioni di Watcher of the Skies, uno dei capolavori dei Genesi e, soprattutto, di Sea Song di Robert Wyatt (ricordate? era il brano di apertura di "Rock Bottom" del 1974), reinterpretata dalla magnifica voce di John De Leo, con un grande solo di trombone nella sezione finale. 


Le altre "cover" (anche se il termine è improprio) sono Matte Kudasi dei King Crimson era "Discipline" del 1981, Money dei Pink Floyd, I Talk To The Wind dei primissimi King Crimson (meravigliosa), Starting in the Middle of the Day, ancora di Robert Wyatt, tratta da "Little Red Record" dei Matching Mole (1972) e per finire Trilogy di E.L & P., di grande bellezza, posta a chiusura dell'album. Il disco include anche due composizioni originali, scritte da Roberto Gatto per l'occasione, Episode One e Progressivamente che ben si amalgamano col resto del concerto.. Ricordo che tutti i brani sono stati registrati dal vivo alla Casa del Jazz di Roma il 7 aprile 2008. 



Concludo con una considerazione prima di lasciarvi all'ascolto del CD. 
A fronte di "saccheggi" di brani prog, più o meno devastanti, ascoltati in passato, qui ci troviamo di fronte ad arrangiamenti raffinati, di grande classe, che rispettano e valorizzano le versioni originali. E non è cosa da poco. Quindi un grande plauso a Roberto Gatto e ai suoi musicisti per averci regalato quest'opera preziosa. 

Ringrazio, infine, l'amico Marco Osel che ci ha inviato un po' di tempo fa i file dell'album. Trascorsi i fatidici 10 anni, possiamo oggi presentarlo e condividerlo con tutti gli amici della Stratosfera che, a suo tempo, magari se lo sono perso. E' tutto.
Buon ascolto



Post by George - Music by Osel

1 commento:

  1. Ascolto piacevolissimo, i brani filano che é un piacere: grazie carissimi George ed Osel.

    RispondiElimina