lunedì 4 ottobre 2021

Serie "Historic (Not) Prog Bands Live in Italy" - Capitolo 71 - Frank Zappa, Palermo, Stadio Comunale "la Favorita", 14 luglio 1982

 


TRACKLIST:

01 Mammy Anthem 
02 Band Intro 
03 Dancin' Fool 
04 RDNZL 
05 Advance Romance 
06 Joe's Garage 
07 Why Does It Hurt When I Pee? 
08 Doreen 
09 Goblin Girl 
10 Black Page 
11 Cocaine Decisions 
12 Nig Biz
13 King Kong 
14 Marqueson's Chicken
15 Sofa 


FORMAZIONE

Ed Mann - percussioni
Tommy Mars - tastiere
Robert Martin - tastiere, sassofono, voce e alphorn
Scott  Thunes - basso e voce
Steve Vai - chitarra
Chad Wackerman - batteria
Ray White - chitarra e voce
Frank Zappa - chitarra e voce
Special guest: Massimo Bassoli


Premessa by George

Da molto tempo avevamo trascurato la serie "Historic Prog - or not Prog - Bands Live in Italy" ed era giunto il momento di riprenderla. Ho molti contributi in sospeso che prima o poi troveranno spazio sulla Stratosfera. Quest'oggi voglio pubblicare questo celebre live del grande Frank Zappa, ricordato non solo per la musica ma anche per i disordini che accaddero nello stadio. Sempre pronti a distinguerci e a farci riconoscere. Il concerto dura meno di un'ora, anche perché venne interrotto. Il caos è ben documentato nella registrazione. Lascio ora la parola all'amico Gaetano Simarco, che mi ha inviato i file insieme alle copertine e alla recensione. Spendo due parole per quest'ultima, molto precisa e dettagliata, ricca di particolari che ci riportano al clima di allora. Complimenti Gaetano e grazie per questo bel regalo.


Recensione by Gaetano Simarco

Dopo l'esibizione al Palermo Pop '70 del virtuoso Tony Scott, pseudonimo di Anthony Joseph Sciacca,  tra i più grandi clarinettisti jazz di tutti i tempi, un altro figlio di emigranti siciliani calca le scene sul terreno dello Stadio La Favorita: Frank Zappa, siciliano di terza generazione, per la precisione di Partinico, personaggio incatalogabile, vero e proprio cappellaio matto del rock’n’roll, musicista capace di spaziare a tutto campo dal rock, alla musica classica, passando dal jazz alla musica demenziale. 
Siamo in piena estate del 1982 e dopo Danimarca, Svezia, Germania e Inghilterra, Zappa conclude il tour nel Vecchio continente (quello che poi darà vita all'album "The man of Utopia") con una lunghissima tournee nel nostro Paese.
Queste nel dettaglio le date italiane: 
2 luglio Torino (Stadio Comunale), 3 luglio Bolzano (Stadio Comunale), 4 luglio Bologna (Quartiere Fieristico), 5 luglio Genova (Stadio Marassi) 7 luglio Milano (Parco Redecesio), 8 luglio Pistoia (Stadio Comunale), 12 luglio Napoli (Stadio San Paolo), e dulcis in fundo il concerto del 14 luglio per l'appunto a Palermo dove il "Genio di Baltimora" concluderà il suo tour europeo allo Stadio La Favorita. 


La città e i palermitani, sovente bistrattati per ospitare kermesse di musica rock dopo le parapiglie del Festival del '72, possono finalmente condividere una occasione di tale portata che in Sicilia non si vedeva da tempo, accogliendo la musica e la genialità di una icona e mostro sacro del rock mondiale. 
Tre giorni prima del concerto la nazionale Italiana trionfò in Spagna conquistando il suo terzo Mondiale, e la città aveva festeggiato insieme al resto della penisola. E' comunque un brutto periodo: la mafia fa quello che vuole e il capoluogo si guadagna paragoni poco invidiabili. Si spara e si piange con strade sventrate da autobombe, vetrine infrante a colpi di mitra, cadaveri lanciati per strada. Dopo la sanguinosa strage della circonvallazione sarà sterminata metà della famiglia del pentito Buscetta, il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, il deputato Pio La Torre, le loro scorte, i loro familiari, agenti di polizia, militari dei carabinieri e pure altri mafiosi, in una mattanza che pare non finire mai. 
Palermo non è il posto migliore per organizzarvi un concerto, oltretutto i promotori dell'evento che hanno calendarizzato la serata non hanno fatto i conti della coincidenza con la tradizionale festa di Santa Rosalia. Il 14 luglio è consacrato alla Santuzza, e nessuno, neanche il genio musicale di Frank Zappa può distrarre i palermitani dalla devozione alla patrona. La scelta della data e quella logistica sinceramente è discutibile.


Fatto sta che l'afa cittadina prepara un amalgama perfetto tra sacro e profano e Palermo si divide in due: i devoti che si incamminano verso il luogo della processione dove impazzano i fuochi per celebrare la Santa, chi invece è in fibrillazione per il concerto dove si sprigiona l'adrenalina per l'ultima tappa europea di Zappa. Ad attendere la star americana, atterrata con i suoi pard sul prato dello stadio, in questo mercoledì sera da leoni, c'è una Palermo straripante di entusiasmo pronta al riscatto e quando iniziano le danze, il pubblico che si sente e affolla le gradinate, saluta con un boato. Il palco, con decisione discutibile, è allestito all'altezza del centrocampo. La resa visiva e acustica è disastrosa e la musica arriva quasi difettosa. Si aprono così le danze in modo promettente come un evento finalmente normale e speciale, proiettando gli astanti in una dimensione speciale, quella del grande rock con Frank chitarra e voce accompagnato da una band formidabile di cui facevano parte, fra gli altri, Ed Mann alle percussioni, Tommy Mars alle tastiere, Bobby Martin alle tastiere, sassofono, voce e alphorn (strumento musicale a fiato, di legno, a tubo conico lungo anche fino a quattro metri), Scott Thunes al basso e voce, un giovanissimo ventiduenne Steve Vai alla chitarra, Chad Wackerman alla batteria, Ray White alla chitarra e voce. 


I musicisti coinvolti iniziano a suonare, macinando quella impressionante miscela di jazz, rock, blues, fusion e cabaret che è l’indecifrabile marchio di fabbrica del musicista. C'è euforia e si respirava l'aria del grande evento finché dopo una succulenta mezz'ora di buona musica il concerto è già quasi tutto finito. Si crea il caos dopo che alcuni dei presenti decidono di scendere sul terreno per avvicinarsi al palco, seguiti poco dopo da altri in scia, invadendo il prato. Le forze dell'ordine intervengono prontamente e pesantemente e sul prato e sugli spalti iniziano a piovere lacrimogeni il tutto nell’incredulità della band sul palco, che inizialmente continua a suonare. La folla inferocita viene caricata dalla polizia. Si scatena il panico totale. Un candelotto finisce sul palco e sfiora i musicisti. La Band continua lo show nonostante le lacrime e i fumi. Dopo un pò, durante l'esecuzione di "Cocaine Decisions", Frank, conscio del difficile momento, urlando a viva voce, chiama al microfono l'amico e biografo Massimo Bassoli (amico, fotografo e biografo dello stesso Frank ed autore del brano "Tengo na minchia tanta") che prontamente rivolgendosi alla folla la esorta a rimanere tutti seduti e calmi. "Massimo, what is happening?".  "E' tutto a posto", cerca di rincuorarlo l'amico. Allo stadio sta succedendo l'impossibile.  Zappa ripete: “Easy, easy”, “state seduti, sit down” cercando di riportare calma tra il pubblico inferocito e le forze dell’ordine tra spari e lanci di pietre e lacrimogeni. 


La Band, nonostante le difficoltà, propone altri tre bani poi, sotto il fuoco incrociato, abbandona il palco, dopo l’ennesimo appello di Zappa alla tranquillità. Si decide di sospendere e abbandonare il palco così dopo neanche 40 minuti i musicisti rientrano negli spogliatoi. L'esibizione si è conclusa bruscamente a fronte degli aspri scontri che hanno funestato il concerto per i violenti diverbi tra pubblico e polizia, il classico corollario di imprevisti che caratterizzava più o meno quasi tutti i grandi concerti rock in Italia in quegli anni. Termina così, con il fuggi fuggi generale, l’attesissimo concerto di Frank Zappa a Palermo. Fu una concomitanza di eventi a determinarne il fallimento, la ricorrenza di Santa Rosalia e la tensione per le recenti stragi di mafia. L'episodio ebbe pesanti conseguenze sulla circuitazione a Palermo di grandi artisti e infatti, conclusa l'estate del 1982, per diversi anni lo stadio fu escluso da eventi musicali di grande richiamo. 


Un ottimo resoconto di quel concerto e della visita alla città natale dei suoi parenti lo troviamo nel bellissimo documentario di Salvo Cuccia "SUMMER 82 WHEN ZAPPA CAME TO SICILY", che racconta il suo di viaggio con il padre dalla città dove era militare, a Palermo per vedere il concerto della sua star nella terra natia. Film documentario commovente dove si inseriscono storia personale, storia dello sfortunato concerto e storia del ritorno nella città di Partinico degli eredi del genio nel 2012
"Seduti per favore!" è invece il documentario diretto dall'attore e regista statunitense Alex Winter dal titolo "Zappa". Il lungometraggio è online sulle principali piattaforme di video e film in streaming.
Buon ascolto



Post by George - Words & Music by Gaetano Simarco


4 commenti:

  1. Grazie carissimi George e Gaetano di questo stupendo concerto: nonostante la sua storia travagliata, sono presenti delle gemme impareggiabili: che piacere ascoltare Advance Romance, Why Does It Hurt When I Pee?, Goblin girl, Black Page. E poi che meraviglia alcuni estratti, che ho trovato in internet, del documentario SUMMER 82 WHEN ZAPPA CAME TO SICILY. Viva la Stratosfera e ad maiora semper!

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  2. Grazie Albe. I tuoi commenti sono uno stimolo a continuare nel ostro lavoro rispetto all'abituale silenzio da parte dei nostri frequentatori

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    1. in effetti notavo la carenza di commenti.....Beh Zappa è sempre Zappa anche se amo più gli anni 70(mitico il concerto a Bologna del 73, credo di avertelo inviato) ma pure quello del 74 ecc. dove c'era una maggiore venatura jazz.
      Per quel che concerne i commenti non so che dire, personalmente ,a volte, mi faccio scrupolo a stroncare un album che non mi piace( i gusti sono sempre troppo personali) o a parlare di cose che conosco e apprezzo pure troppo. Ad esempio gli ultimi post sulla taranta si sono decisamente estranei(come gusto musicale) ma non posso neppure dire che è roba brutta.

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  3. Ero al concerto immediatamente precedente, quello di Napoli allo stadio San Paolo: due ore di musica ininterrotta, senza alcuna pausa tra un brano e l'altro.
    Frank dirigeva come un direttore d'orchestra, salvo in alcuni momenti in cui si abbandonava ai suoi tipici assoli.
    Uno di quegli eventi per i quali posso orgogliosamente dire: io c'ero!
    Goodbye Frank Zappa, wherever you are!

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