TRACKLIST:
01. Antiche conclusioni negre
02. L'isola
03. Elzeviro
04. Fase
05. Al mancato compleanno di una farfalla
06. Mercanti di pazzie
07. Guardian Angel
08. Our Guiding Star (Il fischio del vapore)
09. C'è un paese al mondo
FORMAZIONE:
Dal baule dei ricordi fuoriescono i Maxophone, una tra le più belle realtà del progressive rock degli anni '70. La loro storia inizia a Milano nel 1973 e si concretizza nel 1975 con la pubblicazione dell'omonimo primo disco, per l'etichetta Produttori Associati. Al di là di alcuni singoli resterà l'unica opera del gruppo realizzata negli anni '70. Nel 1976 uscirà sul mercato anche la versione inglese. Con piacere vi rimando alle vecchie pagine della Stratosfera (eravamo nel 2011) dove recensimmo le due versioni dell'album (qui). Qualche anno più tardi, nel 2017, presentammo "From Cocoon To Butterfly", la raccolta di inediti pubblicata nel 2005. La ritroverete qui. Lo scioglimento della band avvenne nel 1977, subito dopo la pubblicazione del singolo "Il fischio del vapore / Cono di gelato".
A partire dagli anni novanta i lavori dei Maxophone vengono recuperati sull'onda del revival del progressive classico. Nel 1993 l'album d'esordio in versione inglese viene ripubblicato dall'etichetta Mellow, e nel 1997 viene ripubblicata, sempre dalla Mellow, la versione italiana. Nel 2001 l'etichetta Akarma ristampa l'album in vinile, con l'aggiunta di brani fino a quel momento reperibili solo su 45 giri.
Nel 2005 viene pubblicato il già citato cofanetto DVD/CD "From Cocoon to Butterfly", con dieci registrazioni inedite del periodo 1973-1975 e alcuni rari video di un concerto tenutosi presso gli studi Rai di Torino in quegli stessi anni. Il cofanetto contiene anche un brano di "reunion" Dopo una pausa di riflessione, i Maxophone si ricostituiscono agli inizi del 2008 con una nuova formazione che vede presenti i membri storici Sergio Lattuada e Alberto Ravasini e i nuovi elementi Francesco Garolfi (chitarre, voci), Marco Croci (basso elettrico, voci) e Carlo Monti (batteria, percussioni, violino). Successivamente, a Francesco Garolfi subentra Marco Tomasini, proveniente dagli Atlantis 1001 (fonte wikipedia). E giungiamo così al 2013 dove i nuovi Maxophone vengono invitati a suonare nel pluri gettonato Club Città di Kawasaki, a Tokio, in occasione dell'Italian Progressive Rock Festival. Il CD, con la registrazione integrale del concerto. viene pubblicato inizialmente nel solo Giappone, nel 2013, dalla Vivid Sound col titolo "Maxophone Live Recorded at Club Città on April 26, 2013". Di seguito le copertine.
L'anno successivo l'etichetta Immaginifica lo pubblica in Italia, col titolo "Live in Tokyo", con diversa copertina. La tracklist rimase invariata. A tutt'oggi resta il primo e unico album live dei Maxophone. Abbiamo il piacere di riascoltare brani già noti, eccezion fatta per "L'isola" (pubblicato poi nel 2017 come singolo), brano composto nel lontano 1972 e l'inedita "Guardian Angel". Veramente un grande concerto. Nel 2017 i Maxophone pubblicheranno, dopo 42 anni, il loro secondo disco in studio, "La fabbrica dei sogni", con testi scritti dallo scrittore e poeta Roberto Roversi nel 2012 appositamente per il progetto. La band si scioglie ufficialmente nel maggio 2018, dopo la morte del membro fondatore Sergio Lattuada. Questo live resta la testimonianza sonora di una grande band, non tra le più conosciute, questo è certo, ma che ha saputo fornire un importate contributo allo sviluppo del progressive rock italiano. Buon ascolto.
Post by George
grande band
RispondiEliminaHo avuto la fortuna di vederli live in epoca recente un paio di volte. A Sesto SG (MI) suonarono prima della Locanda delle Fate. Due grandi gruppi, arrivati last minute in ordine di tempo (1975 e 1977) ma autori ed interpreti di un prog made in Italy peculiare e per nulla stereotipato. A Kawasaki, negli anni duemila, è passata un bel pò di storia (prog) italian. C'è da esserne fieri. Grazie del post
RispondiEliminaIo li ricordo nel 1975 come open act degli Area, sulla costa romagnola, forse a Bellaria, nel periodo in cui in estate i nostri gruppi suonavano negli stadi. Ero molto giovane ed è passato molto tempo. I ricordi sono sbiaditi, ma ho ancora in mente entrambi gli show. Peccato non averli registrati. Oggi sarebbero un piccolo cimelio.
RispondiEliminaanche io li ricordo come opening act.......mi avevano colpito anche se l'impianto audio li aveva penalizzati
RispondiEliminaI wish I had heard them before, but I’m glad to hear then now. Any band worthy of opening for Area is a band I’m interested in. Thank you!
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RispondiEliminaProposta graditissima. Caro George, potresti ripristinare i link non più funzionanti del video tratto da From Cocoon to Butterfly? Grazie infinite anticipatamente.
RispondiEliminaNonostante la mia tenera età (70) ed avendo vissuto gli anni d'oro del prog italiano, non ho mai seguito i Maxophone tranne qualche sporadico ascolto a casa di un mio amico. Grazie a te, li ho riscoperti ed ho capito che sono un grande gruppo. Quindi ti ringrazio e ti chiedo (se possibile) di riattivare i link del loro DVD "From Cocoon to Butterfly".
RispondiEliminasu youtube c'è questo: https://www.youtube.com/watch?v=k8xIXre19U8
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