Dopo aver ascoltato un bel grande classico nel post precedente, riprendiamo con la ricerca e la presentazione di gruppi di nicchia, che definirei del sottobosco musicale italiano. Lo scenario nazionale è pieno zeppo di gruppi e musicisti di ottimo livello, alcuni decisamente originali e creativi, che fanno fatica ad emergere ed uscire dai circuiti circoscritti della loro regione di provenienza o poco di più. E' il caso dei Monjoie, una band originaria della Liguria che conoscevo solamente attraverso un album, il terzo della loro discografia, intitolato "Affetto e attrazione", pubblicato nel 2012 dall'etichetta Lizard. L'amico Osel, che continua a dare fondo ai suoi sterminati archivi (e per questo lo ringrazio), ci offre oggi l'opportunità di ascoltare i primi due album, che in ordine cronologico sono "Contravveleno" del 2002 e "Il bacio di Polifemo" del 2004. Come vedete sono trascorsi ben otto anni prima di pubblicare il terzo lavoro. Ma chi sono i Monjoie? Forse è bene spendere qualche parola per fare la loro conoscenza.
Innanzitutto potrebbe incuriosirci il nome: si pronuncia "Monjwa" ed era il grido di battaglia dei cavalieri Franchi, nel Medioevo, che significa "all'attacco!". Si formano in Liguria (se non sbaglio a Loano, nei pressi di Savona) sul finire del 1999 con l'obiettivo di riuscire a fondere le varie suggestioni, musicali e non, che ogni membro apporta, in una “forma canzone” in cui il testo assume particolare importanza. Il suono che propongono i Monjoie è una miscela di musica etnica, con riflessi mediorientali e indiani, musica medievale europea, canzoni d’autore, musica acustica anni ’70. Musiche che si sposano a una loro idea di “pop” per creare un suono contemporaneo originale e volutamente difficile da etichettare. I fondatori sono Alessandro Brocchi (voce, chitarre, tampura), Valter Rosa (chitarre, bouzuki), Alessandro Mazzitelli (tastiere, sintetizzatori, programmazione), Roberto Rosa (basso), Nicola Immordino (batteria, djembe). ) e Davide Baglietto (tabla, derbouka, sonagli, tiktiri). Già solo l'uso di strumenti etnici conferma la miscela sonora che abbiamo sopradescritto. Il loro primo album vede la luce nel 2002.
Monjoie - 2002 - Contravveleno
TRACKLIST:
01. Gayatri (Mantra) (2:52)
02. Lungo il corso di un fiume (6:07)
03. Genziane (5:22)
04. Daubhi (5:34)
05. Spazi e tempi di un eterno mutare (5:14)
06. Come le nuvole d'estate (5:36)
07. Segni forieri (4:28)
08. Il canto dell'ombra (4:22)
09. Nelle rughe della Luna (6:19)
10. L'attesa (4:31)
11. Sante Nicholas (1:31)
12. Contravveleno (7:57)
FORMAZIONE
Alessandro Brocchi / voce, chitarre, tampura
Valter Rosa / chitarre, bouzuki
Alessandro Mazzitelli / tastiere, synth
Roberto Rosa / basso
Nicola Immordino / batteria, djembe
Davide Baglietto / tabla, derbouka, sonagli, tiktiri
Il primo disco è autoprodotto e contiene 12 tracce per una durata totale di circa 60 minuti. Sono molto marcati i richiami all'oriente e alla musica etnica mediterranea più in generale. Scopriamo sei ottimi strumentisti, dotati di grande tecnica. L'album , per essere quello di esordio, è tutt'altro che ingenuo o discontinuo: unica pecca - ma questo è un mio personale giudizio - la voce solista di Alessandro Brocchi, piuttosto noiosa e monocorde. Le coralità sono al contrario impagabili: un brano come "Sante Nicholas" o come il conclusivo "Contravveleno" vanno direttamente nell'empireo. Una prova d'esordio nel segno della positività, che va ascoltata almeno due volte prima di esprimere un giudizio. Grazie Osel per averci fatto scoprire questa piccola gemma. Le 12 sono state registrare e mixate da Alessandro Mazzitelli presso il Punto d'Incontro Italo Calvino di Loano e l'AM Home Studio, sempre di Loano (SV). Due anni dopo uscirà il secondo album intitolato "Il bacio di Polifemo".
Monjoie - 2004 - Il bacio di Polifemo
01. In cerca di una dimora per la notte (3:51)
02. Il cortile delle ortiche (6:06)
03. Incerto albeggiare (6:24)
04. Le inside del cammino a ritroso (3:22)
05. Viaggio all'interno (4:23)
06. Nazarè (4:59)
07. Il bacio di Polifemo (4:41)
08. Douce Debonnaire (5:12)
09. The Martyred Earth (5:11)
10. Le leggi del vuoto (5:07)
11. Asatoma (4:07)
12. Postura arida (5:43)
13. Ardesia (4:54)
Alessandro Brocchi / voce, chitarre, tampura
Valter Rosa / chitarre, bouzuki
Alessandro Mazzitelli / tastiere, synth
Roberto Rosa / basso
- Nicola Immordino / batteria, djembe
- Davide Baglietto / tabla, derbouka, sonagli, tiktiri
I Monjoie proseguiranno, seppur col contagocce, la loro produzione discografica nel corso degli anni a seguire. Nel 2012 vedremo il già citato "Affetto e attrazione", che segna il nuovo contratto con la Lizard, nonché la svolta elettrica per quanto riguarda i suoni.. A questo proposito cercate sul tubo la versione live di "Civilizzazione" e ne avrete la prova. A seguire, sempre per la Lizard, nel 2018 esce "And In Thy Heart Inurn Me", nel 2020 "Love Sells Poor Bliss For Proud Despair" e nel 2022 "Tanto tempo fa prima del caos". Abbiamo così concluso questo assaggio dei Monjoie.. Ditemi anche voi cosa ne pensate. Un ultimo ringraziamento a Osel e a voi l'augurio di un buon ascolto.
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