Diciamo subito che ho sempre avuto grande stima e ammirazione pe la Reale Accademia di Musica, brillante creatura sorta nel 1972 dalle ceneri dei Fholks, in piena era progressive. Già i Fholks meriterebbero una storia a sé: con un solo singolo alle spalle, "Mi scorri nelle vene" (1971), cover in italiano di "Soldier In Our Town" degli Iron Butterfly, ebbero l'onore di aprire il secondo concerto di Jimi Hendrix al Teatro Brancaccio di Roma nel 1968. Cambiato il nome in Reale Accademia di Musica (più semplicemente RAM), il gruppo, con all'interno musicisti di assoluto valore come Federico Troiani alle tastiere, Pericle Sponzilli alla chitarra ed Enrique Topel Cabanes alla voce solista, realizzò uno tra i migliori dischi di rock progressivo italiano, prodotto da Maurizio Vandelli. Dopo la pubblicazione dell'album il gruppo iniziò a sbandare e a subire alcuni cambi di formazione. fino a diventare, nel 1974,. il gruppo di accompagnamento del cantante Adriano Monteduro. Non a caso il primo disco solista di Monteduro si intitolò "Adriano Monteduro & Reale Accademia di Musica".
immagine storica della RAM
Come giustamente sottolinea Augusto Croce su Italian Prog a proposito dell'album di Monteduro, "non si può assolutamente dire, come molti pensano, che questo sia il secondo album del gruppo, che stava collaborando solo in veste di accompagnamento musicale alle composizioni di Adriano, e l'album è sicuramente un bel disco di canzoni con arrangiamenti soft rock, non certo un album progressivo! Lo stesso gruppo di musicisti, con l'ingresso di Carlo Bruno al basso e la collaborazione di Pericle Sponzilli e altri, registrò nel 1974 un nuovo album, intitolato La cometa, con brani composti dal cantante Henryk Topel e mai uscito all'epoca. Il disco è stato pubblicato nel 2013. L'ultima apparizione dei musicisti della Reale Accademia di Musica è stata con Nada sul suo album del 1975 dal titolo 1930: Il domatore delle scimmie."
altra foto storica della RAM
Fin qui la breve carriera musicale della RAM "fase 1". Ci tengo a ricordare che i sopracitati album sono già presenti da tempo sulla Stratosfera. Un po' a sorpresa, nel 2008, Adriano Monteduro decise di riutilizzare il nome Reale Accademia di Musica per dare vita ad una "fase 2", con una formazione completamente rinnovata. Questo nuova versione della RAM realizzò due CD, "Il linguaggio delle cose" nel 2008 e "RAM: Tempo senza tempo" nel 2009. Chiudiamo per il momento la travagliata storia del gruppo per segnalare la pubblicazione di due ulteriori album, "Angeli mutanti" nel 2018 e "Lame di luce" nel 2022 da parte di una nuova formazione guidata dallo storico chitarrista Pericle Sponzilli. Inutile dire che in tutti questi album i suoni sono completamente diversi da quello dell'esordio, ma non poteva essere diversamente. Ci occuperemo, in questa sede, dei due album realizzati dalla formazione capitanata da Adriano Monteduro, che hanno segnato il ritorno sulle scene del prestigioso marchi Reale Accademia di Musica.
Reale Accademia di Musica - Il linguaggio delle cose (2008)
TRACKLIST:
01. Genesi (8:00)
02. Uomo-Terra (7:41)
03. Il linguaggio delle cose (9:31)
04. Dance With Me (6:13)
05. Homeless (7:12)
06. Infinito (9:41)
07. La pace nelle Biglie di vetro "Un mondo nuovo (18:37)
MUSICISTI:
Adriano Monteduro - tastiere e voce
Antonello Monteduro - piano e tastiere
Manuel Muzzu - basso e fretless
Giuseppe Augusto Aramo - voce e percussioni
Spero di non essere troppo cattivo, ma chiamare Reale Accademia di Musica questo gruppo ci vuole un bel coraggio. E' pur vero che sono trascorsi decenni dai quei lontani 1972-1974 e che nel frattempo il mondo musicale ha subito degli scossoni incredibili, ma qui stiamo rinvangando un marchio glorioso che non ha più nulla da condividere col passato se non il nome stesso. La RAM del ritorno, targata Adriano Monteduro, è un quartetto orientato alla canzone, alla melodia, con ampio uso di pianoforte e strumenti elettronici. Nemmeno l'ombra della vecchia RAM. Le parti vocali, poi. sono veramente bruttine, in alcuni tratti addirittura fastidiose, con vocalizzi totalmente gratuiti e inutili.. Perdonatemi se ho sparato ad alzo zero, ma qui non c'è proprio nulla che si posa perdonare. L'album è nel complesso appena dignitoso (ma solo in alcune parti) e l'effetto soporifero è garantito. Se la pensate diversamente o se semplicemente siete più tolleranti di chi scrive, fatelo sapere nei commenti.
PS - Questo disco, pubblicato nel 2008 dall'etichetta Delta Italiana, era l'unico che mi mancava nella discografia della RAM e ringrazio il nostro collaboratore Marco Osel per l'invio dei file e la conseguente condivisione. Grazie, amico mio.
Reale Accademia di Musica - RAM: Tempo senza tempo (2009)
TRACKLIST:
01. Latenza sogno - 4:51
02. Caccia alle balene - 6:37
03.Paranoia (Déjà vu) - 4:08
04. Vulcano - 6:38
05. Atomo - 2:42
06. Sogno (Compagno di sempre) - 10:05
07. Thin Colours - 2:17
08. Get Back - 4:21
09. Tempo senza tempo - 3:08
10. Merlino (Mirdyyn) - 5:15
11. African oldoway - 3:38
12. Attimi - 6:47
Buon ascolto
ultima foto storica della RAM
LINK Il linguaggio delle cose (2008)
LINK Tempo senza tempo (2009)
Post by George - Music by Osel & George
non ho ben capito il senso di questo uso di un nome storico per progetti assai differenti....marketing?
RispondiEliminaComunque sono album al limite dell'ascoltabile , perlomeno per orecchie abituate al prog, va da sè che sto Monteduro convinceva poco all'epoca e pure in questi anni più recenti.
Ovviamente qualcosa di ascoltabile c'è , ma non aspettiamoci granchè.
Sintetizzando, della RAM c'è solo il glorioso marchio (post apprezzabile ai fini storici). Sono dischi/esperimenti di Monteduro, di cui ignoravo l'esistemza. La "nuova" RAM è quella rimessa in piedi da Pericle Sponzilli con Fabio Liberatori (ex Stadio) da Angeli Mutanti in poi: musica ovviamente diversa dal prog di inizio seventies, ma con una struttura e un tiro rock di tutto rispetto. Almeno a mio avviso. Grazie (Cimabue)
RispondiEliminaBeh, i New Trolls passano da Concerto Grosso a Aldebaran, Le Orme da Felona e Sorona a Venerdì, il Banco da Darwin a Urgentissimo, la PFM da Storia di un minuto a Suonare suonare, i Genesis da Gabriel alle trombe di Abacab, che dire...
RispondiEliminaGrazie come sempre per la citazione.
RispondiEliminaVorrei sottolineare come, nell'intervista a Henryk Topel che ho pubblicato nella pagina dedicata alla Reale Accademia di Musica nel sito ItalianProg, lui si è detto arrabbiato per la scelta di usare lo storico nome del gruppo per un progetto musicale totalmente diverso