TRACKLIST:
01. Adriatico - 8:34
02. Fetakyma - 4:00
03. Pugni chiusi - 8:32
04. Boccasedrio - 8:27
05. Epitaffio - 2:13
Valdapozzo - 16:01
06. Laboratory
07. Kitchen
08. Upstairs Room
09. Entrance
FORMAZIONE:
Aldo De Scalzi - tastiere
Paolo Griguolo - chitarra
Drums – Aldo Di Marco - batteria
Claudio Lugo - sassofono
Ed eccoci nuovamente - dopo molto tempo, a dire il vero - in compagnia dei Picchio dal Pozzo, uno tra i pochi gruppi storici italiani che fin dagli esordi si sono allontanati dal progressive rock tradizionale per abbracciare la scena musicale di Canterbury. Già dall'eponimo primo album del 1976 le influenze richiamavano gruppi quali Soft Machine, Gong, Henry Cow e pochi altri. Le caratteristiche principali erano l'uso marcato di tastiere (da parte di Aldo De Scalzi, fratello di Vittorio dei New Trolls) e fiati, unito a testi surreali e a un cantato con effetti vocali alquanto originali. "Pic_nic@Valdapozzo", pubblicato nel 2004 dalla Auditorium Edizioni - e ristampato nello stesso anno dalla Arcangelo per il mercato giapponese - è il quarto album, in ordine cronologico, realizzato dalla band genovese. Prima di esso "Picchio dal Pozzo" (1976), "Abbiamo tutti i suoi problemi" (1980) e "Camere Zimmer Rooms" (2001). "Pic_nic" raccoglie una serie di sessions registrate dal vivo nell'ottobre 2002.
Il resto lo aggiunge l'amico e collaboratore Cimabue, che ha il merito di avere inviato i file e alcuni commenti e che ringrazio a nome di tutto il popolo della Stratosfera.
"L'operazione Valdapozzo (che recupera provini su nastro del 1979) credo sia di interesse per la Stratosfera, visto che è presente Demetrio Stratos in veste di background performer (udibile in sottofondo, quasi a fare capolino da dietro le quinte di un ipotetico teatro sonoro). Come per altri progetti in quell'inizio 1979 (tra gli altri Motore immobile di Giusto Pio le cui parti vocali furono poi affidate a Franco Battiato) la collaborazione con i PdP s'interruppe per l'aggravarsi delle condizioni di salute di Demetrio. Di solito queste operazioni di "riesumazione" - grazie alle nuove tecnologie - non mi appassionano, ma stavolta il disco, a partire dai nastri digitali del 1979 è molto valido, tanto da confermare quelli del Picchio come i Soft Machine italiani, un unicum nel panorama prog dei settanta".
Post by George & Cimabue
Nessun commento:
Posta un commento