In questa tornata il nostro amico e recente collaboratore Roberto ci ha fatto pervenire i file di due album di un gruppo forse non conosciutissimo, ma proprio per questo meritevole di attenzione. Qualche nostro lettore avrà già sentito parlare della Filarmonica Municipale LaCrisi, altri probabilmente no. Fermo restando il mio ringraziamento a Roberto per la condivisione dei due CD, passiamo ora a conoscere più da vicino questo ensemble toscano. Pur avendo registrato solo tre CD dal 2012 al 2015 si è parlato parecchio di loro sul web, piuttosto ricco di biografie e recensioni di album. Non è mancata una intensa attività concertistica documentata dalle foto qui postate tutte tratte dalla pagina Fb ufficiale del gruppo. In questa sede cercherò di fornirvi le informazioni essenziali ad iniziare dalla loro nascita e proseguendo con il percorso musicale. Andiamo per ordine. Partiamo innanzitutto dal nome, piuttosto curioso ed inusuale. L'origine la rivelano gli stessi componenti del gruppo in occasione di una intervista pubblicata sito "Impatto Sonoro: : "La band nasce all’interno di una Filarmonica Municipale. Una banda di paese vera, dove alcuni membri delle band attuale suonavano fiati e percussioni. Di lì a conoscersi e decidere di mettere su una band il passo era breve. Dapprima si sceglieva di chiamarci “LaCrisi”, in un secondo momento ci si rendeva conto che il suffisso Filarmonica Municipale ben descriveva il nostro modo di fare musica. Unire in maniera nevrotica caratteristiche opposte ci è sempre piaciuto, insomma". Qui l'intervista completa.
La biografia del gruppo proviene invece dal sito "Toscana 100 Band" (qui) integrata con qualche ulteriore informazione da parte mia.
"La Filarmonica Municipale LaCrisi è una band pisana e livornese, in barba ad ogni campanilismo. Nel 2012 la band è finalista di numerose manifestazioni come Rock Contest Controradio, Edison Change the Music, MEI Supersound, Arezzo Wave. Il CD di debutto, "Ad altra terra, in alto mare" viene pubblicato nel 2012 dalla Frac! Dischi. Seguirà nel 2013 “L’Educazione artistica” , che raccoglie pareri entusiastici di critica e pubblico, fino a valere alla band la candidatura alle Targhe Tenco 2014 come “Miglior album in assoluto dell’anno”. Il tour che ne segue (oltre 50 date) tocca tutta Italia, al fianco di artisti quali Nada, Paola Turci, Tricarico, Diaframma, Virginiana Miller, Zen Circus, Bobo Rondelli, Massimo Zamboni, Piero Pelù, Brunori SAS. Nello stesso anno il cantautore aretino Alessandro Fiori (Mariposa, Amore, Craxi, Betti Barsantini) assolda la Filarmonica Municipale LaCrisi come backing band per la tournée live del suo “Cascata” .A ottobre 2014, la Filarmonica vince la ventesima edizione del “Premio Ciampi”, come miglior progetto nazionale e ritira il premio dalle mani di Gian Piero Reverberi.
Il 27 aprile 2015 esce il terzo CD, “Sento cadere qualcosa” per la produzione artistica dello stesso Alessandro Fiori. Purtroppo la carriera artistica della Filarmonica Municipale LaCrisi si concluderà qui, Detto questo, spazio alla musica, con la presentazione degli ultimi due album del 2013 e 2015.
Filarmobica Municipale LaCrisi
L'educazione artistica (2013)
01. Sono io l'educatore - 3:45
02. Tutti a terra - 3:56
03. Gloria Guida - 4:51
04. Segugi sotto - 4:04
05. Cannibali - 3:23
06. Una violenza inaudita - 2:33
07. Ti sei fatta male (amateur) - 3:11
08. Il male - 4:00
09. Donne di raso - 3:16
10. I migliori - 8:15
Pierfrancesco Del Seppia - voce, chitarra
Matteo Lenzi - organo, synth, cori
Giulia Costagli - sax baritono, flauto, cori
Luca Di Pietro - batteria, drum machine
Jacopo Staccioli - trombone
Ad una anno di distanza dall'album di debutto, ecco qui dieci nuove canzoni, scritte di getto nel giro di poche settimane. Quello che ti colpisce subito sono i testi, ancor prima della musica. che riportano direttamente all'era dei nostri migliori cantautori. Testi forti che raccontano il quotidiano, graffianti, e realisti. Sul sito "Mescalina" si legge che "i testi nel loro fitto monologare sono di un realismo sorprendente, che abrade il velo delle apparenze, per osservare da vicino nevrosi, solitudini, frustrazioni, vuoti, silenzi di chi può e sa controbattere solo con “un palmare o un computer con cui twittare, chattare” (Segugi sotto), la fine di “amori amatoriali”, il sogno del posto fisso, a costo di chiederlo a mano armata, o uomini omofobi e disperatamente soli che finiscono per baciarsi allo specchio (“Non sei un altro, / sei il mio riflesso…/ Ah, meno male! / Non sono frocio, sono solo / sono solo un uomo solo”, E ancora ecco l’educatore che supplica il bambino autistico di fare un mezzo disegno da mostrare alla mamma, fiero del suo lavoro, ma finisce anche lui a guardarsi una mano e difendere il mondo nella sua testa (Sono io l’educatore), o il figlio che ripensa al tempo perso a “vergognarsi / di una mamma dentro la tua scuola” e dopo la sua scomparsa prematura, rimpiange, quasi pestando ancora anacronisticamente i piedi, il tempo dedicato all'insegnamento e non a lui (“Il tuo tempo, lo rivoglio! / Cosa c’è nella storia dell’arte / che non si possa insegnare a un figlio?”, Gloria Guida). Testi non banali, da ascoltare con la dovuta attenzione. Volete leggervi i testi? Cliccate qui, su "Impatto Sonoro".
Bellissime le musiche, molto personali ed elaborate, tra swing, beat, melodie, e marcette, suoni difficilmente collocabili in qualsivoglia categoria, dove resta di sottofondo il sapore della filarmonica di paese. Il quintetto ha una struttura originale: la sezione ritmica (batteria, organo e vibrafono) sostiene un sax baritono, una chitarra e un trombone. Da notare l'assenza del basso. Decisamente un grande disco.
Sento cadere qualcosa (2015)
TRACKLIST:
01. La demolizione della Terra
02. Intro
03. A mezzo metro
04. Sorbetto
05. Chi sceglie cosa
06. Io mi procuro dei soldi
07. Negozio di dischi
08. Mondo alla rinversa
09. Spara al coniglio
10. Mare di segatura
11. Der
12. Più di così
13. Sento cadere qualcosa
14. Io rimango solo
15. Mandorla amara
16. E pace
Pierfrancesco Del Seppia - voce, chitarra
Alessandro Fiori - basso, violino, voce
Giulia Costagli - sax, flauto, voce
Matteo Lenzi - synth, organo, marimba, percussioni, harmonium
Luca Di Pietro - batteria, basso, drum machine
Jacopo Staccioli - trombone
"Il disco prende il nome da una raccolta di poesie di Natan Zach e congela la sensazione dell’attesa in un momento di sospensione, di quelli che possono volgere in una bella sorpresa o in una catastrofe qualsiasi. Tra echi alla High Llamas, Flaming Lips, Tuxedo Moon e Penguin Café Orchestra, nell’album affiorano momenti non sostanziali di cantautorato, così come l’elettronica minimale, tutti attraverso un setaccio di pop e psichedelia che si fa forte tanto dei suoni, quanto dei testi e della struttura dell’intero" (da "La Repubblica XL"). A mio avviso, ma questo è un parere personale, il suono è più "freddo" rispetto al calore emanato da "L'educazione artistica", con maggiore spazio concesso alla sperimentazione elettronica. Per dirla tutta un album meno coinvolgente, a tratti un po' stancante. I testi, sempre ironici e pungenti, non raggiungono questa volta quel "vissuto quotidiano" che veniva trasmesso con forza e chiarezza nel precedente album. Un buon disco ma non il capolavoro atteso. Non mancano piccoli gioielli come "Spara al coniglio", col suo ritmo ipnotico e "Mandorla amara" con la voce di Pierfrancesco De Seppia a duettare col sax di Giulia Costagli.
Fine del percorso attraverso gli ultimi due album della Filarmonica Municipale LaCrisi. Un ultimo ringraziamento a Roberto per questa ottima scelta e la conseguente condivisione. A voi tutti auguro il mio consueto buon ascolto.
LINK L'educazione artistica (2013)
LINK Sento cadere qualcosa (2015)
Post by George - Music by Roberto
li ho visti live anni fa....molto bravi....grazie
RispondiEliminaPeccato che siano durati poco
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