TRACKLIST:
01. Greek Stars Gallery (6:56)
02. Perpetual Motion (2:03)
03. There’s No Ground For Complain (7:48)
04. Beautiful You Tonight (Dedicated To…) (7:42)
05. Starlight (4:59)
06. Stars And Angels (The City Of Love) (6:16)
07. The Tiger Paper’s Great Parade (4:28)
08. Where The Bell Tolls Again (4:16)
09. The Academy (8:05)
10. The Landscape Of Mind (4:12)
FORMAZIONE:
Samuele Tadini - basso, voce
Marco Campagnolo - synth, piano, organo, piano elettrico
Danilo Nobili - batteria, percussioni
Ancora una volta il nostro amico e storico collaboratore Marco Osel ci accompagna alla scoperta di band poco o per nulla conosciute al grande pubblico. Grazie, come sempre. Quest'oggi è è il turno dei Kerygman Project, un trio "zonale" proveniente da Stresa, sul Lago Maggiore, con all'attivo 7 album (tra cui un live) registrati tra il 2011 e il 2022. Il gruppo ha origine più remote, visto che è in attività fin dal 1998. Il nome, un po' complicato, deriva dal termine di origine greca "kerygma" che ha un doppio significato: da u lato vuol dire "messaggio / annuncio", dall'altro, in una accezione prettamente filosofico-teologica, il termine sta ad indicare la prima testimonianza della predicazione cristiana. Il trio ha fatto propri entrambi i significati. "I Kerygmatic Project - si legge nella loro biografia tratta dalla pagina Fb del gruppo - sono infatti un nucleo compatto in cui l’espressione, la comunicazione, la fantasia, la tecnica e l’umiltà (cristianamente intesa), divengono elementi imprescindibili del loro essere gruppo orientato alla ricerca e alla sperimentazione". Fin qui nulla da eccepire. Come sopra ricordato i Kerygmatic Project nascono nel 1998 da un’idea di Samuele Tadini, Danilo Nobili e Marco Campagnolo, con la finalità di comporre brani originali che recuperassero nello stile e nella realizzazione la grande tradizione del progressive rock britannico degli anni settanta e ottanta, tradizione rinnovata secondo una nuova chiave di lettura in grado di abbracciare anche differenti stili, tanto da costituire un sound originale e ben riconoscibile.
Le composizioni dei Kerygmatic Project risentono, infatti, dei vari contributi ricavati dal rock, dal pop, dal jazz, dalla fusion e dalla musica classica, proponendo composizioni che, di fatto, difficilmente potrebbero essere categorizzate in un genere preciso e che sono il frutto di una ben definita filosofia. Secondo una definizione che sembra appropriata, i Kerygmatic Project possono essere considerati come l’espressione più fresca del prog & pop, termine coniato dal gruppo stesso, in quanto sono tra i pochi ad aver posto in una coesione non stucchevole, ma ben equilibrata, ciò che di gradevole e non banale deriva della musica pop con l’art-rock derivato dalla tradizione del progressive. Proseguendo nella lettura della loro biografia ufficiale si legge che "la scelta di organizzarsi in trio, dando molta parte alle tastiere, non è solo un elemento che può ricordare gli Emerson, Lake & Palmer, ma anche l’espressione più tipica di chi vuol fare con l’essenziale qualcosa che lo trascenda.
I Kerygmatic Project, pur non ignorando la grande tradizione italiana della P.F.M., del Banco del Mutuo Soccorso o delle Orme, solo per citare qualche esempio significativo, preferiscono utilizzare la lingua inglese. L’internazionalità e la musicalità di questa lingua, fanno dell’inglese l’idioma prescelto per le composizioni che si incanalano in una tradizione che, inizialmente, come si è già detto, ha le sue origini proprio in Inghilterra tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70".
Post by George - Music by Osel
Nessun commento:
Posta un commento