sabato 1 novembre 2025

Goodbye James - In Memory of James Senese (1945-2025 R.I.P.)

 

INTRO

Il blues, il soul, la musica nera devi averla nel sangue per essere un grande artista di matrice black. E James Senese ce l'aveva, senza ombra di dubbio. Nascere e crescere a Napoli, da madre napoletana e padre afroamericano, in una città portuale crogiuolo di culture, di suoni e stili provenienti da ogni dove, soprattutto dall'America, significa assorbirne l'essenza e trasformarla in nuove esperienze musicali, dove anche la lingua (quella napoletana) diventa strumento e grande protagonista. E poi, con un simile DNA, il gioco è fatto. Narrano le cronache che il giovane James fin da piccolo ascoltasse i dischi che avevano portato in Italia i soldati americani nel corso del secondo conflitto mondiale, dove swing e boogie woogie la facevano da padroni. La folgorazione, però, avvenne ascoltando uh disco di John Coltrane, dove restò affascinato dal suono del sax. Aveva 12 anni quando la madre gliene regalò uno, permettendogli di iniziare la sua carriera di sassofonista sotto la guida del maestro e direttore d'orchestra Pasquale Santoro. Il resto è storia, dagli Showmen (1 e 2) ai Napoli Centrale, dalla fulgida carriera  solista alle numerose collaborazioni con grandi artisti. 

James Senese con gli Showmen negli anni '60

Vale la pena spendere una parola in più per la storica collaborazione con Pino Daniele che raggiunse l'apice con il "Vai Mò Tour" del 1981 (ampiamente documentato sulla Stratosfera (qui). James divenne parte integrante del supergruppo al fianco di Tullio De Piscopo, Toni Esposito, Rino Zurzolo e Joe Amoruso. Bissarono nel 2008, ma non fu la stessa cosa. Ovviamente per una lettura approfondita della biografia di James Senese vi rimando a wikipedia o ai numerosi siti specializzati. Nella sua lunga carriera, accanto alla musica, non mancarono incursioni nel mondo del cinema: da "No grazie, il caffè mi rende nervoso" (la colonna sonora è su queste pagine) con Massimo Troisi a "Passione" di John Turturro, fino a "Una festa esagerata" di Vincenzo Salemme.

James Senese con Pino Daniele nel gruppo del "Vai Mò Tour" 1981)

Ora che Senese se ne è andato per sempre anche le grandi testate, al fianco di quelle specializzate che lo hanno sempre seguito nel corso della sua carriera artistica, si sono ricordate di lu, inondandoci di biografie, interviste e ricordi più a meno degni di nota. James, e con lui il suo simbiotico sax, è mancato il 29 ottobre scorso all'età di 80 anni (era nato a Napoli, nel quartiere Miano, il 6 gennaio 1945), lasciando dietro di sé una corposa discografia e una bella serie di esperienze musicali. Come d'abitudine (è brutto dirlo) ricordiamo i musicisti scomparsi proponendo la loro musica. Gli Showmen (nelle versioni 1 e 2) sono già ampiamente documentati su questo blog, così come parte della discografia dei Napoli Centrale. E' invece un po' lacunosa la discografia solista del musicista. Siamo qui per rimediare. Per questo tributo ho scelto tre dischi che reputo tra i più significativi (senza nulla togliere agli altri). Si tratta dei primi due album risalenti agli anni '80 e di "Sabato Santo" del 2000. Procediamo con ordine.

James Senese - Omonimo (LP, 1983)


TRACKLIST:

Lato A
01. E cchiu' dolore - 2:10
02. Marcus Silos - 3:06
03. Che t'aggia di - 1:14
04. Basta mo' no cchiu' - 3:33
05. So' vivo - 3:21

Lato B
06. Habbanera - 3:30
07. Coccosa e cchiu' - 3:10
08. Io volo - 3:23
09. Whe Ha - 4:15

Bonus Tracks
10. Malafemmena - lato A, 45 giri (1983)
11. Marcus Silos - lato B, 45 giri (1983)


MUSICISTI:

James Senese - sax tenore, sax soprano, lyricon, delay delta 4, harmonizer, voce
Renato Costarella - tastiere, brass prophet, obx-a
Rino Calabritto - basso, chorus ve 400, delay ibanez
Giorgio Cocilovo - chitarre
Walter Martino - batteria, percussioni


Conclusa l'esperienza con i Napoli Centrale e prima ancora con gli Showmen, James Senese apre una nuova pagina nella sua carriera artistica. In compagnia di un gruppo di amici musicisti apre con questo disco omonimo la sua produzione solista, alternandola con qualche uscita dei redivivi Napoli Centrale, che durerà fino al 2025, l'anno della sua morte. "James Senese", pubblicato dalla Polydor in vinile, è stato ristampato sempre dalla Polydor e sempre in vinile nel 2021 in edizione limitata e numerata. Non mi risultano ristampe in CD. IL disco è composto di soli 9 brani, ricchi però di patos e di atmosfera, permeati da quel tipico "Neapolitan Sound", black music cantata in napoletano, che caratterizzerà tutta la sua produzione musicale. Il sax, potente e preciso, volteggia nello spazio e viaggia "verso la stratosfera" (è il caso di dirlo). Infine, come avrete notato, ho inserito due bonus tracks: si tratta di due brani pubblicati nel 1983 su 45 giri e rimasti inediti su LP. Nello specifico il lato A è un arrangiamento jazzato del celebre traditional partenopeo. Di seguito la copertina del singolo.


James Senese - Alhambra (LP, 1988)

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TRACKLIST:

Lato A
01. Love Supreme - 4:46
batteria – Carlo Avitabile
piano, synthesizer – Ernesto Vitolo

02. Rosa Maria - 5:30
basso acustico – Rino Zurzolo
batteria – Tullio De Piscopo
voce (canto flamenco) – Anita Vescuso

03. Sciaccò - 4:14

04. Alhambra (memento per Gil Evans) - 5:06
piano, synthesizer – Ernesto Vitolo

Lato B
05. Hiwinnet (Love Supreme) - 5:15
voce (canto tigrino] – Woky Abe

06. Dolce malinconia - 4:10
piano, synthesizer - Ernesto Vitolo

07. Anema nera - 4:27

08. Tambòo (vocal) - 4:38

Bonus Tracks
09. Tamboo (instrumental) - lato B, 45 giri (1987)
10. Love Supreme (long mix)


MUSICISTI (oltre a quelli già indicati nella tracklist):

James Senese - sax tenore, sax soprano, voce solista
Gary Alston, Karen Moore, Sonia Gardner - cori
Andrée-Tia - batteria
Willy 'Nfor - basso elettrico
Franco Giacoia - chitarra elettrica e acustica
Gil Evans - piano elettrico, arrangiamenti
Joe Amoruso - piano, synthesizer
 Rob Vuono Junior - tromba


Non aspettiamoci un disco con cadenza annuale: James i dischi li registra quando è ispirato e quando ha composto del buon materiale da portare in studio. E' il caso di "Alhambra", secondo album pubblicato nel 1988 dalla EMI, ben 5 anni dopo quello di debutto. Anche questo disco restò disponibile nei soli formati vinile e mc. Discogs rende noto che una versione in CD venne pubblicata, sempre nel 1988, dall'etichetta Costa Est per il solo mercato svizzero. In "Alhambra" James Senese sperimenta nuove strade e nuove sonorità, circondato, in molte occasioni, dai vecchi compagni di strada, Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Ernesto Vitolo. I testi sono scritti da un altro storico amico, quel Franco Del Prete già batterista degli Showmen 2 e dei Napoli Centrale. L'album vanta anche la prestigiosa collaborazione di Gil Evans al piano e agli arrangiamenti. Gil scomparve proprio nel 1988, pochi mesi prima della pubblicazione del disco. Tra i brani di punta cito sicuramente "Love Supreme", posto in apertura (che diventerà uno dei suoi cavalli di battagliai) e la grande cavalcata di "Anema nera", lo specchio  della parte più "black" di James Senese. Un album forte, verace. a tratti grezzo, ma proprio per questo affascinante. Ultima annotazione: nel 1987 venne pubblicato un singolo contenente sul lato A la versione vocale di "Tamboo", poi confluita sul 33 giri, mentre sul lato B venne registrata una "instrumental version" che rimase inedita. La trovate qui come bonus track. Infine, ricordo che nel 1988 dal 33 giri vennero estratti due singoli, il primo con "Dolce malinconia / Hiwinnet (Love Supreme)" (entrambi presenti nel 33 giri), il secondo contenente tre diverse versioni di "Love Supreme", una long version, Hiwinnet e una radio version. Su YT è stata postata una lunga versione di oltre 7 minuti,  che ho inserito tra le bonus track. Di seguito le copertine dei singoli. 




James Senese - Sabato Santo (CD, 2000)


TRACKLIST:

01. Azteco Blood - 6:26
02. Black Mamba - 5:01
03. Chahida - 5:42
04. Mysterious To 167 - 4:53
05. Manama - 5:35
06. In My Room - 4:11
07. Sabato Santo - 6:02
08. Subway - 6:40


MUSICISTI:

James Senese - sax tenore, sax soprano, basso elettrico per tastiera, programming e batteria elettronica
Rino Zurzolo - basso acustico
Enrico Quaranta - batteria acustica
Berger Campos - percussioni (1)
Mazuk - percussioni arabe (2)


Adoro questo album con cui Senese aprì il nuovo millennio. Salto il terzo LP, "Hey James", uscito nel 1991, un discreto disco che non aggiunge nulla di nuovo al lavoro precedente, per passare direttamente alla quarta prova, "Sabato Santo", 8 tracce che ti lasciano senza fiato. Qui James Senese si è totalmente immerso nella fusion pura, un lavoro che ricorda molto da vicino il sound dei Weather Report. Qui la voce tace (tranne che in Sabato Santo), parlano solo gli strumenti. Il fedele Rino Zurzolo traccia linee di basso incredibili, mentre il sax di Senese volteggia libero, ancora una volta diretto "verso la stratosfera". Questa meraviglia restò un unicum nella discografia del sassofonista napoletano che negli anni a seguire registrerà ancora una manciata di album fino a raggiungere il fatidico 2025. C'è ancora un doppio CD che amo particolarmente, pubblicato nel 2018, quindi un po' troppo recente per il nostro blog. Vedremo di infilarlo nel 2026. Si tratta del live "Aspettanno 'o tiempo", contenente registrazioni di brani di Napoli Centrale e del solo sassofonista. Bene, cari amici, il nostro ricordo di James Senese termina qui. Riparleremo ancora di lui in futuro, non c'è dubbio. Intanto gustiamoci la sua classe ascoltando questi tre splendidi album. Buon ascolto e...buone vibrazioni (come si diceva negli anni '60).

GOODBYE JAMES


LINK James Senese (1983)
LINK Alhambra (1988)
LINK Sabato Santo (2000)

Post by George

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