Innanzitutto, vorrei ringraziare di cuore mister Augusto Croce, grande esperto di rock progressivo italiano e web master del fondamentale sito Italianprog per le informazioni circa questa band e per alcune delle foto di questo post (vedi quì).Vi chiederete certamente cosa ci fa, in un blog dedito al rock progressivo italiano, questo disco in stile Black Sabbath, cantato in inglese, che fu stampato in Germania in sole 1500 copie da una piccolissima etichetta underground. In effetti, questo post vuole essere anche un atto di giustizia verso questo gruppo, da molti considerato parte del movimento "kraut", ma in realtà composto completamente da italiani emigrati appunto in Germany. Noterete che l'interno della cover, quì sopra raffigurato (clicca per ingrandire), riporta una formazione diversa da quella sotto riportata, lo stesso dicasi per l'anno di registrazione: 1969/1978, mentre in realtà i nastri erano del 1973. Se volete sapere perchè si riscontrano queste incoerenze, e soprattutto chi era il batterista fantasma Johnny G. Pesce, che appare nell'interno della cover e sparisce nella vera formazione scritta alla fine del post, vi rimando all'interessantissimo articolo su Italianprog, a cui ho accennato all'inizio del post (il link tra parentesi).
domenica 2 ottobre 2011
Black Spirit - 1973 - Black Spirit (pubblicato nel 1978)
Innanzitutto, vorrei ringraziare di cuore mister Augusto Croce, grande esperto di rock progressivo italiano e web master del fondamentale sito Italianprog per le informazioni circa questa band e per alcune delle foto di questo post (vedi quì).Vi chiederete certamente cosa ci fa, in un blog dedito al rock progressivo italiano, questo disco in stile Black Sabbath, cantato in inglese, che fu stampato in Germania in sole 1500 copie da una piccolissima etichetta underground. In effetti, questo post vuole essere anche un atto di giustizia verso questo gruppo, da molti considerato parte del movimento "kraut", ma in realtà composto completamente da italiani emigrati appunto in Germany. Noterete che l'interno della cover, quì sopra raffigurato (clicca per ingrandire), riporta una formazione diversa da quella sotto riportata, lo stesso dicasi per l'anno di registrazione: 1969/1978, mentre in realtà i nastri erano del 1973. Se volete sapere perchè si riscontrano queste incoerenze, e soprattutto chi era il batterista fantasma Johnny G. Pesce, che appare nell'interno della cover e sparisce nella vera formazione scritta alla fine del post, vi rimando all'interessantissimo articolo su Italianprog, a cui ho accennato all'inizio del post (il link tra parentesi).
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Grazie a Roby da parte di Giovanni Granato Bassista del gruppo, per la giustizia resa.
RispondiEliminaGrazie mille a te, onorato davvero di ospitare il tuo commento. A me il vostro disco tra l'altro è piaciuto parecchio.
RispondiEliminaCiao.il batterista che è fotografato alla batteria non è il nostro batterista di quando abbiamo inciso l'album.vedrsi un album fotografico in sequenze presso i mio account su you tube. Salvatore Curto album fotografico Black Spirit.li vedrai la vera formazione del gruppo con alla batteria Gianni Piras.
RispondiEliminaDisco godibile e ben suonato
RispondiEliminaMichele D'Alvano