Il successo, però, non durerà più di un decennio, in Italia. Riparerà in Francia dove produrrà una ventina di album che renderanno il cantante italo-francese un idolo. Il sipario calerà anche a Parigi che lascerà per passare il resto della sua vita a Montucq, in campagna, come ha sempre desiderato, lontano dai riflettori e dalla mondanità. Di lui s’innamorerà Brigitte Bardot, una lovestory che ha pesantemente demoralizzato Nino Ferrer massacrato dall’invadenza dei paparazzi. Ferrer tornerà dalla sua fidanzata Jacqueline Monestier, detta Kinou, che sposerà e a cui darà due figli maschi: Pierre ed Arthur. Verrà nominato Cavaliere delle Arti e delle Lettere dal governo francese nel 1986 e ottenne la cittadinanza tre anni dopo. La sua ultima apparizione in televisione lo vede in Italia, negli anni ’90, in una trasmissione di Red Ronnie. Consiglio questo indirizzo che parla diversamente di lui: http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=4972 |
Metronomie |
Il commento del GROG
Metronomie è un album strano, lo definirei double-face in quanto presenta la facciata principale come un vero album progressive, e la seconda come un normale album rock. Infatti la prima parte presenta due brani quasi tutti strumentali che danno il titolo all'album, magistralmente suonati con ritmo decisamente incalzante. All'ascolto si rimane basiti in quanto essendoci appropinquati per un album di canzonette, scopriamo invece inflessioni e riferimenti a gruppi musicali di ben altra caratura. Il primo brano, una abbastanza lunga suite di oltre 9 minuti sembra presentare strane e precise influenze, per i primi 6 minuti sembra di essere al cospetto degli EL&P, poi improvvisamente il sound diventa psichedelico ricordandoci i Pink Floyd di 'PF at Pompei', per avere un finale brevissimo che mi ha ricordato 'Il giardino del Mago' del Banco del Mutuo Soccorso; il terzo brano, Métronomie II, non avrebbe sicuramente sfigurato nell'LP Tarkus degli EL&P. Il resto è normalità per un Ferrer ormai maturo, ottima le rivisitazione di Cannabis, arricchita di passaggi musicali di alto livello.
Metronomie è un album strano, lo definirei double-face in quanto presenta la facciata principale come un vero album progressive, e la seconda come un normale album rock. Infatti la prima parte presenta due brani quasi tutti strumentali che danno il titolo all'album, magistralmente suonati con ritmo decisamente incalzante. All'ascolto si rimane basiti in quanto essendoci appropinquati per un album di canzonette, scopriamo invece inflessioni e riferimenti a gruppi musicali di ben altra caratura. Il primo brano, una abbastanza lunga suite di oltre 9 minuti sembra presentare strane e precise influenze, per i primi 6 minuti sembra di essere al cospetto degli EL&P, poi improvvisamente il sound diventa psichedelico ricordandoci i Pink Floyd di 'PF at Pompei', per avere un finale brevissimo che mi ha ricordato 'Il giardino del Mago' del Banco del Mutuo Soccorso; il terzo brano, Métronomie II, non avrebbe sicuramente sfigurato nell'LP Tarkus degli EL&P. Il resto è normalità per un Ferrer ormai maturo, ottima le rivisitazione di Cannabis, arricchita di passaggi musicali di alto livello.
BY
GROG |
Grazie Grog per un'altro post con i fiocchi !!!!
RispondiEliminapost stupendo !
RispondiEliminaGrazie !!
Ciao! Scopro solo ora questo incredibile blog... Complimenti!
RispondiEliminaUn rimpianto per me che arrivo ora: molti link morti. Ci sono speranze per il futuro?
diciamo che puoi segnalarmi quali sono i link morti, per i miei posso rimediare ripostandoli combinati come sono adesso, per quelli degli altri componenti mi è impossibile...
RispondiEliminaSe vuoi qualcuno dei miei sono a esposizione :)
RispondiEliminaPuoi provare a ricomporli come faccio io.
EliminaTouche !!! :(
RispondiEliminaGrazie mille! Merci beaucoup!
RispondiEliminaforse puo' interessarti questa versione di "Mirza" Nino Ferrer 1965 :
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=S3TYlV9WEnA
a questo stupendo disco intendo segnalare pure quello del 77 veritables anch'esso progressive in più punti e pure quello del 79 blanat meno prog ma più rock con una stupenda chitarra piena di riff e arpeggi notevoli ciao from ugo's prog studios
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