Chi ama il blues non può non amare Roberto Ciotti. Appartenendo a questa genìa, non posso fare a meno, seppur con un po' ritardo, di ricordare il grande bluesman italiano scomparso la notte di Capodanno. Nato nel 1953 a Roma ci ha lasciati all'età di 60 anni, a seguito di un male incurabile. Lo ricordiamo con questo capolavoro, il primo disco della sua carriera solista dopo la breve esperienza con i Blue Morning (vedi l'ottimo post di Odiladilu cliccando qui), quel Super Gasoline Blues che a distanza di anni continua a procurarmi intense emozioni. Più vicino alle sonorità del British Bues che a quelle del Delta, il disco uscì nel 1978 per la Cramps e rappresentò una svolta importante nel modesto panorama blues nazionale (modesto non per qualità, ma per quantità). I brani scivolano via in un baleno, con la voce e la chitarra di Roberto supportate da basso e batteria. E come dimenticare l'immancabile armonica a bocca che ricama e rifinisce i suoni o la bella voce di Susanna De Vivo che rende ancora più magica Bigroad Blues, quarta traccia del disco?
Oltre che come solista Roberto partecipò come session man alla registrazione di alcuni importanti lavori di Edoardo Bennato (La Torre di Babele, Burattino senza fili, Edo Rinnegato) e al disco Alice non lo sa di Francesco De Gregori. Sue, in parte, le musiche scritte per la colonna sonora di due film di Gabriele Salvatores, Marrakech Express e Turné. Da non dimenticare le numerose apparizioni televisive (L'altra domenica, Quelli della notte, DOC), così come l'apertura del concerto di Bob Marley allo stadio S. Siro di Milano e il tour americano insieme all'ex batterista dei Cream, Ginger Baker. L'ultimo disco di Roberto Ciotti, il suo epitaffio sonoro dal titolo Equilibrio precario, è uscito nel corso del 2013. La sua prematura scomparsa è stata ricordata da molti quotidiani. Tra le pieghe del web vi sarà facile trovare decine e decine di righe a lui dedicate. Noi preferiamo ricordarlo semplicemente con la sua musica.
Goodbye Roberto, the blues will never die
TRACKLIST:
01. Hell Boogie
02. Fisherman
03. Castles of Sand
04. Bigroad Blues (vocals Susanna De Vivo)
05. Trying
06. When Is My Time
07. Need More
08. Blues Play Me
09. Super Gasoline
FORMAZIONE:
Roberto Ciotti - vocals, guitar
Enzo Pietropaolo - double bass
Giampaolo Ascolese - drums
..Pochi giorni dopo che era mancato Roberto, ho cantato e suonato con l'armonica Hell Boogie agli amici, perché quel brano mi emoziona sempre, ogni volta che l'ascolto.. Grazie George di questa graditissima commemorazione di Ciotti.
RispondiEliminaHo acquistato Bluesman quando uscì nel lontano 1979 (credo) e l'ho consumato solco per solco in quel periodo (sarebbe anche quello un bellissimo post). Successivamente l'ho perso di vista anche perchè l'album Rockin' Blues del 1982 mi piacque assai meno. La sua morte lascia sicuramente un vuoto nella mia memoria (sono passati davvero tanti anni) e sono contento che lo si ricordi in questo modo. Grazie, Gianni.
RispondiEliminaGrandissimo disco e ottimo post (come sempre), per completezza aggiungerei il tag con i Blue Morning ;)
RispondiEliminaOggi, a un mercatino dell'antiquariato, ho comprato l'Hornola (un'armonica anni '40, con tromba di risonanza) e, mentre rincasavo, passando per campi e case rurali ho suonato ancora Hell Boogie, con l'effetto tremolo. Ora e sempre viva Roberto e di nuovo grazie a George.
RispondiElimina