venerdì 21 febbraio 2014

Sigh...

"Da qui, messere, si domina la valle..."

No words, only tears... R.I.P.

23 commenti:

  1. Oggi, un pezzetto del mio cuore, è morto. Francesco rappresenta (ne scriverò sempre al presente) la MUSICA sin dal lontano 1972, cioè da quando ascoltai il Banco dal vivo, dall'altoparlantino di una minuscola radiolina, all'interno di una trasmissione che si chiamava "Supersonic - dischi a mack 2". Rimasi fulminato! Da lì in poi, oltre ad acquistare tutti i loro dischi, andai a vederli tutte le volte che potevo, nei vari concerti dal vivo, compresi i Parco Lambro dove, insieme ad altri eccezzionali gruppi, si esibivano in superlative jam session da brividi........Il Salvadanaio, Darwin, Io Sono Nato Libero, vere e proprie gemme che vanno al di là della semplice catalogazione come musica "Prog" italiana. Francesco l'ho visto l'ultima volta esibirsi, il 1° maggio dell'anno scorso, cantando "Non Mi Rompete". Ancora una volta, la sua voce incredibile, mi ha fatto emozionare per l'ennesima volta. Ecco Francesco, per salutarti, voglio usare la strofa finale di questo splendido brano:

    " Non mi svegliate ve ne prego
    ma lasciate che io dorma questo sonno,
    c'è ancora tempo per il giorno
    quando gli occhi si imbevono di pianto,
    i miei occhi... di pianto."

    Ciao Frà.........



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  2. é morto un mito, da oggi il prog italiano non sarà più lo stesso!

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  3. Anche io li ho visti dal vivo non so più quante volte da quando avevo 15 anni (ora sono sopra i 50) ma ogni volta erano brividi veri. Ricordo ancora il giorno che parlai con lui davanti al teatro dove stavano per suonare; era il tour promozionale di " Come in un ultima cena" ed io ero andato allo spettacolo pomeridiano ( e già all'epoca si facevano due concerti al giorno) direttamente da scuola e conservo ancora come una delle cose più care il libro delle versioni di greco che quel giorno mi autografò come "Francesco- BMS". Sapere che non salirà più su un palco e cantare a squarciagola con lui " Io sono nato, nato libero, libero" è davvero un idea che non riesco a sopportare. A presto fratello Big Di Giacomo

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  4. Quando ieri seri ho sentito la notizia, non ci volevo credere. Uno dei miei grandi miti con c'è più e, con la sua scomparsa, non ci sarà più il Banco del Mutuo Soccorso. Un vuoto incolmabile per la scena musicale italiana. Anch'io, come gli amici che hanno scritto il loro commento, ho sentito Francesco e il Banco numerose volte, la prima - lo ricordo ancora - in un piccolo club di Aosta nel lontano 1972 all'epoca dell'uscita di Darwin. Quella sera eravamo si è no un centinaio di persone e Francesco, prima del concerto, era seduto di fronte a me, su un largo divano, e chiedeva sia a me che e ai miei amici informazioni sulla Valle d'Aosta, terra a lui del tutto sconosciuta, Serbo ancora questo ricordo come se fosse ieri. Tra l'altro avevo anche registrato il concerto, ma purtroppo il nastro è andato perduto da anni. Caro Francesco, tanta acqua è passata sotto i ponti da allora, ma noi ti ricordiamo come se fosse ieri e come se il tempo non fosse mai passato. Noi della Stratosfera,
    come da abitudine (purtroppo con sempre maggiore frequenza, leggasi Claudio Rocchi e Roberto Ciotti tra gli ultimi) ti dedicheremo a breve uno speciale: sono pronti due splendidi concerti live del Tour On the Road 2013 che ti ricorderanno in tutta la tua grandezza.

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  5. Non solo è morta una persona stupenda ed una voce incredibile ma è morto anche il Banco Del Mutuo Soccorso. Troppo imprescindibile la sua voce e la sua presenza all'interno del gruppo per poter comunque sperare che la storia non finisca qui.
    Ieri è stata una giornata davvero triste, e quando cominciano a cadere uno per uno tutti i tuoi riferimenti di quando eri giovane con ben altri e più dignitosi pensieri in testa, allora capisci che anche tu sei destinato tristemente a percorrere lo stesso viale.
    Lo so è la legge della natura, ma prenderne lentamente coscienza e vedere che il mondo attuale è anni luce lontano da come lo avevi immaginato fa quasi sorgere il dubbio di stare vivendo la dirittura finale con l'assoluta certezza di non essere mai riusciti ad incidere minimamente sulle cose importanti della vita. Eppure eravamo in tanti. Grazie Francesco, riposa in pace, davvero.

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  6. Ciao Big. Anche da lì la tua voce domina la valle e ci accompagna nei nostri sogni, nel maestrale... in volo...

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  7. Non ci sono parole che possono descrivere questa enorme perdita
    Posso solo dire GRAZIE FRANCESCO

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. la sua perdita lascia un vuoto incolmabile..

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  10. Era la sera del il 26 aprile del 1975, saranno state le 11:00. Fuori dal Teatro Rossetti stavo sorseggiando una bottiglia di birra recuperata in un bar lì vicino.Ero assieme ai compagni di quel tempo ( chi c'era, Fabio, Giulio, Spati... non ricordo più) e si stava cazzeggiando così, per non andare subito a casa, ubriachi ancora di musica e libertà ...
    Fu lì che Di Giacomo, si avvicinò a noi senza un motivo apparente, col suo incedere così imponente ma simpatico. Era accopagnato da uno dei fratelli Nocenzi (non ricordo chi dei due ma probabilmente era Vittorio), e si mise a cazzeggiare anche lui tra noi,... allungò la mano sulla mia lattina di birra esclamando con quella sua voce sottile una cosa tipo "Ah avevo proprio bisogno di una birra fresca".
    Non opposi resistenza ed ovviamente mollai la presa con un sorriso, lui si scolò con soddisfazione quanto era rimasto nella bottiglia e mi ringraziò.
    Si stette lì ancora qualche minuto a chiacchierare e poi se ne andarono lasciandoci attoniti ed eccitati a commentare quell'inaspettato incontro. Che tenerezza questo ricordo, noi sedicenni giovani e sprovveduti e loro comunque giovani e così pieni di arte, vita ma sopratutto di semplicità.
    Ieri sera quardavo Sanremo in tv e quando è arrivata la nostizia mi è scappato un No ! e mi sono rivisto Francesco mentre mi "fregava" la birra di mano, mi è nato un piccolo sorriso sulle labbra ed un lacrima ci è scivolata sopra.


    R.I.P.
    Era la sera del il 26 aprile del 1975, saranno state le 11:00. Fuori dal Teatro Rossetti stavo sorseggiando una bottiglia di birra recuperata in un bar lì vicino.Ero assieme ai compagni di quel tempo ( chi c'era, Fabio, Giulio, Spati... non ricordo più) e si stava cazzeggiando così, per non andare subito a casa, ubriachi ancora di musica e libertà ...
    Fu lì che Di Giacomo, si avvicinò a noi senza un motivo apparente, col suo incedere così imponente ma simpatico. Era accopagnato da uno dei fratelli Nocenzi (non ricordo chi dei due ma probabilmente era Vittorio), e si mise a cazzeggiare anche lui tra noi,... allungò la mano sulla mia lattina di birra esclamando con quella sua voce sottile una cosa tipo "Ah avevo proprio bisogno di una birra fresca".
    Non opposi resistenza ed ovviamente mollai la presa con un sorriso, lui si scolò con soddisfazione quanto era rimasto nella bottiglia e mi ringraziò.
    Si stette lì ancora qualche minuto a chiacchierare e poi se ne andarono lasciandoci attoniti ed eccitati a commentare quell'inaspettato incontro. Che tenerezza questo ricordo, noi sedicenni giovani e sprovveduti e loro comunque giovani e così pieni di arte, vita ma sopratutto di semplicità.
    Ieri sera quardavo Sanremo in tv e quando è arrivata la nostizia mi è scappato un No ! e mi sono rivisto Francesco mentre mi "fregava" la birra di mano, mi è nato un piccolo sorriso sulle labbra ed un lacrima ci è scivolata sopra.


    R.I.P.

    Ora si è seduto il vento
    il tuo sguardo è rimasto appeso al cielo
    sugli occhi c'è il sole


    Paolo58-Trieste

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  11. ..Ai tempi delle superiori un mio compagno di classe mi aveva prestato ''Io sono nato libero e ''Come in un'ultima cena'' ed io li ascoltavo spesso in soggiorno, mentre facevo i compiti ed anche quando era piena estate,anziché uscire a farmi un giro, perché quei brani stupendi catturavano la mia attenzione.. Un bel giorno il Banco venne in concerto a Padova, ma dopo un paio di brani, a causa di un'acquazzone, fu interrotto, senza essere recuperato, tuttavia non scorderò mai quelle trastiere sognanti e quella voce trascinante... Grazie Francesco per tutte le emozioni che mi hai regalato.

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  12. Ho ricevuto la notizia ieri per telefono da una nostra amica comune, pochi minuti dopo l'accaduto, quando ancora nessun media sapeva niente. Semplicemente un pezzetto di me se n'è andato con Zio Big. Se dovessi raccontare i mille aneddoti che ho vissuto assieme a Francesco, le mille risate, i mille momenti che mi ha fatto riflettere, come uomo e come artista, non basterebbero dieci blog. Sto proprio male. Ciao Frà...

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  13. Coi capelli sciolti al vento io dirigo il tempo, il mio tempo, là negli spazi dove morte non ha domini, dove l'amore varca i confini, e il servo parla con il re, corona senza vanità, eterna è la strada che va. Immenso Francesco
    ti porterò sempre con me.

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  14. Dolce Francesco,
    la tua voce, la musica del tuo Banco, rifugio per il mio mal di vivere giovanile, per la mia pazzia.
    Tu ed i tuoi compagni di viaggio, fratelli maggiori a cui aggrapparsi per sperare, sperare...
    E’ passato tanto tempo ma non la dimentico quella buia sera d’inverno, le luci del traffico galleggiavano nella pioggia e “come l’acqua fugge via, la città alle nove di sera ma il mare non la vuole”.
    Continua a volerci bene, ciao Francè.

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  15. Grazie Francesco per tutte le emozioni che mi hai dato.
    R.I.P.

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  16. te recordaremos por siempre francesco desde aguasalientes mexico

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  17. ciao francesco ti ricordero per sempre attraverso la tua meravigliosa voce

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  18. Grazie BIG per tutte le poesie che ci hai lasciato

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  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  20. Per tutti quelli che potranno andare, l'ultimo saluto a Francesco si terrà presso Palazzo Rospigliosi a Zagarolo (RM) giovedi 27 Febbraio dalle 15 alle 19.
    http://www.decoderonline.it/sito/cultura/musica/3213-giovedi-a-zagarolo-l-ultimo-saluto-a-francesco-di-giacomo

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  21. R.I.P Francesco grande maestro della voce.

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  22. Fuori nasce il giorno,
    e Noi si muore.

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