TRACKLIST DISC 1 :
01 Un irresistibile richiamo
02 Testamento
03 Quand' ero giovane
04 Eri con me
05 Passacaglia
06 La polvere del branco
07 Aurora
08 Il serpente
09 L' ombra della luce
10 Danza
11 Prospettiva Nevskj
12 Mesopotamia
13 Il mantello e la spiga
14 Nómadas
TRACKLIST DISC 2 :
01 La stagione dell'amore
02 La cura
03 E ti vengo a cercare
04 L'era del cinghiale bianco
05 Giubbe rosse
06 Inneres auge
07 I treni di Tozeur
08 Medley Settanta
09 Voglio vederti danzare
10 Bandiera Bianca e Up Patriots to Arms
11 Cuccurucucu
12 Centro Di Gravità Permanente
13 Un irresistibile richiamo acustic version
Un irresistibile Battiato
L'inizio
è da brividi. "I Cancelli della memoria" introducono, con sonorità che
ondeggiano sui cardini del tempo, "Un irresistibile richiamo". Il primo
brano dell'ultimo album, "Apriti sesamo", uno dei migliori in assoluto
nella quarantennale carriera artistica di Franco Battiato. La magia
della musica, infatti, riesce a portare lontano. Lungo gli stratagemmi
sonori di questo alchimista della canzone che non finisce di stupire.
Quello che vi presento è una raccolta (spero ragionata e ragionevole pur
non sempre di altissima qualità ed omogeneità sonora) di un tour che
conterà oltre 50 date tra l'Italia ed il mondo. Londra, Madrid, Milano,
Buenos Aires. Ciò nonostante, Battiato non si risparmia troppo. Presenta
il suo "Testamento", viaggia indietro nel tempo con "Quando ero
giovane" e l'assolo finale di Guaitoli all'organo hammond rappresenta
davvero un'esperienza particolare. Battiato resta sempre seduto al
centro della scena, parla poco e canta. Amabilmente. Scorrono quasi
tutti i brani di "Apriti sesamo". Dunque spazio a canzoni già entrate
nella storia della musica italiana. Un viaggio che parla di amore sacro
con “L’ombra delle Luce”, “Lode all’inviolato”, “E ti vengo a cercare”.
Brano, quest’ultimo, in cui precipitano in un insieme indimenticabile
tutti i temi cari all’autore. Ma Battiato sa essere narratore di “amore
profano”. Dunque applausi a scena aperta per “La stagione dell’amore” e
“La cura”. Ad ognuno è data la possibilità di rivolgere un pensiero o
una carezza alla persona amata, sia essa un figlio, un amante o un
genitore. A dir poco suggestiva la nuova veste di "Nomadas", magnifico
brano di Juri Camisasca che tratteggia il cammino dei cercatori di
verità. Come spesso accade nei concerti del musicista siciliano,
convivono climi diversi. Così scorrono la fragorosa “Il mantello e la
spiga”, “Mesopotamia” e la delicata “Prospettiva Nevskj”. A chi fa
notare come la voce di Battiato abbia perso di potenza si potrebbe
obiettare che di certo ha guadagnato in essenzialità.
Carlo
Guaitoli al pianoforte e alle tastiere, Angelo Privitera al computer,
il Nuovo quartetto italiano agli archi, Davide Ferrario e Simon Tong
alle chitarre, Andrea Torresani al basso, Giordano Colombo alla
batteria. Questa la band che ha accompagnato Battiato nel suo concerto
“Apriti sesamo", uno dei più "suonati" dal vivo. Non
mancano i grandi successi. “Inneres auge” ci ricorda che il fango in
cui stiamo affondando è ancora tale. L’arrivo de “L’era del cinghiale
bianco”, momento in cui potere spirituale e temporale possono divenire
una cosa sola, è lontano a venire. Ma la bellezza dell’arte di Battiato è
nel riuscire a superare e far superare ogni negatività con una
leggerezza che, per magica capacità ossimora, riesce ad andare sempre in
profondità. Per chi ama gli anni "sperimentali" di Battiato resta
memorabile il Medley che recupera "Da Oriente a occidente - Aria di
rivoluzione e Propriedadprohibida". Il finale comunque, è da vivere
sotto il palco con “Cuccururcucu” e “Centro di gravità”. Infine, per
chiudere un cerchio davvero magico, una versione acustica di "Un
irresistibile richiamo" eseguita dal vivo nel corso di una trasmissione
radiofonica francese. Buon ascolto. Antonio
Music, words and covers by Antonio, posted by Captain
Grazie Antonio per la condivisione. Se però ti è possibile, specialmente per quanto riguarda i bootleg di Franco Battiato che sulla Stratosfera sono tantissimi, la prossima volta metti anche un riscontro di un paio di righe sulla qualità della registrazione. Molto spesso le mie decisioni, ma credo di parlare anche per altri, in merito se scaricare o no dipendono dalla qualità audio. Anche se sono concerti storici personalmente non riesco ad ascoltare niente che non come minimo ben registrato.
RispondiEliminaciao pholas nello scritto viene indicato ( ... non sempre di altissima qualità ed omogeneità sonora ... ) ... ciao
RispondiEliminaGrazie Antonio ... :)
RispondiEliminaGrazie Antonio, approfitto per rispondere a PHOLAS, posso comprendere il tuo post sulla qualità sonora, tuttavia questi sono documenti e come tali vanno goduti, ma puoi sempre provare a fare tu meglio. :-)
RispondiEliminaHola
RispondiEliminapotresti indicare da quale data è ogni canzone?
grazie